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Ultimo aggiornamento venerdì 22 settembre 2017
Il sequel è ambientato ai giorni nostri e, rispetto al primo capitolo, ha un respiro internazionale. Il film ha ottenuto 1 candidatura a CDG Awards, In Italia al Box Office Kingsman - Il cerchio d'oro ha incassato nelle prime 3 settimane di programmazione 2 milioni di euro e 869 mila euro nel primo weekend.
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Fuori dalla sartoria Kingsman, Eggsy viene attaccato da Charlie, un viziato candidato che nel film precedente non aveva superato l'addestramento e ora è dotato di braccio robotico. La Kingsman viene poi attaccata e quasi annientata, tanto che rimangono solo Galahad - ossia Eggsy - e Merlino. Insieme scoprono che di fronte a una tale disperata emergenza devono rivolgersi ai cugini americani: gli Statesman, tra cui spiccano gli agenti Whisky, Tequila e Ginger Ale, mentre a capo del tutto c'è Champagne. Insieme a loro cercheranno di sventare lo spietato piano di Poppy, una potentissima narcotrafficante che sta ricattando il governo degli Stati Uniti per ottenere la legalizzazione di ogni tipo di droga.
Torna con lo stesso piglio satirico del primo capitolo, ma ancora più ricca di personaggi sopra le righe e azioni mirabolanti, la serie di Kingsman e, nonostante la sua morte nel precedente film, torna anche Colin Firth.
Preferiamo non svelare niente delle modalità della sua "resurrezione", annunciata già nei trailer, se non per rilevare come sembri più un contentino ai fan che non un elemento utile al film. Anzi ci si aspetta una qualche rivelazione che dia al redivivo personaggio un nuovo senso, qualcosa di sorprendente, ma alla fine non c'è nulla di inaspettato in lui.
Un peccato comunque veniale, ampiamente compensato dalla vivacità degli altri attori che partecipano al film e sembrano essersi divertiti come al luna park e la cui gioia è contagiosa. Julianne Moore è per esempio irresistibile nei panni della iper-affettata Poppy, nostalgica fino al feticismo per gli anni 50 ma circondata di macchine assassine. Eppure persino a lei la scena viene rubata da Elton John, che lungi dall'essere solo una figura di passaggio com'era Mark Hamill nel primo capitolo, prende invece parte all'azione nel ruolo di sé stesso con esiti esilaranti.
Nel team americano, a parte l'idealista e sacrificata Halle Berry, hanno modo di gigioneggiare con spasso: Channing Tatum, che non manca di concedere un ballo, Pedro Pascal, in mirabolanti scene d'azione con il lazo, e Jeff Bridges, che riesce ad animare una dialogo solo per quello che fa con il whisky. Anche Mark Strong, veterano di serissimi ruoli di spionaggio, qui stupisce con una performance canora country che rimane impressa anche alla fine del film.
Forse però il più sorprendente di tutti è Bruce Greenwood nei panni di un innominato presidente degli Stati Uniti, che regala la scena davvero più spiazzante e geniale, un momento di satira politica così ficcante che centra in pieno le deviazioni del potere nell'era della comunicazione e i paradossi della guerra alla droga. Preferiamo non rivelare altro, ma davvero la sua parte sembra scritta più dall'Armando Iannucci di Veep che non dalla rodata coppia Jane Goldman e Matthew Vaughn.
Il film conferma poi il tono spionistico eccessivo, con scene d'azione che ignorano la plausibilità e la fisica, ma che sono girate con funambolici movimenti di camera e con una davvero ammirevole plasticità. Poi certo è tutto molto finto e assurdo, ma ora che con Daniel Craig la saga di Bond è tornata a essere seria e seriosa, Kinsgman occupa felicemente lo spazio più kitsch e camp che 007 ha lasciato scoperto.
Alla fine il vero punto debole della serie è il protagonista interpretato da Taron Egerton, che non ha nemmeno più dalla sua l'elemento proletario e risulta solo un ragazzino belloccio ma con poco carisma e nessun momento di genio, spesso ridotto a spettatore di fronte ai pezzi di scatenata bravura degli altri attori. Lo ritroviamo al fianco della principessa Tilde e qui è utile ricordarsi il finale del film precedente per capire e ridere di alcune battute, ma per il resto Kingsman: Il cerchio d'oro funziona anche autonomamente. Rispiega con buona sintesi il necessario per essere compreso da neofiti o smemorati e procede con invidiabile per brio per le oltre due ore di durata. Che non concludono però la serie: se sarà un successo, e tutto lo fa pensare, ci sarà ancora almeno un terzo capitolo, sempre diretto da Matthew Vaughn.
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Il film che ha avuto un budget colossale (104 milioni di $) è il sequel del precedente Kingsman Secret service, ritengo peraltro che trattandosi di un sequel di non fare raffronti con il precedente, ma solo recensire il seguito che ha una sua autonomia: Il regista del film è Matthew Vaughn che ha diretto anche il film precedente e che ha un modesto curriculum nella regia cinematografica. [...] Vai alla recensione »
Dopo tre anni dal primo, straordinario capitolo arriva questo sequel nel quale è presente un cast d'eccezione composto da: Julianne Moore, Halle Berry, Colin Firth, Jeff Bridges, Elton John, Mark Strong, Pedro Pascal, Channing Tatum e Taron Egerton. Insomma un grandissimo cast, una grande produzione e un budget considerevole, ben 104 milioni (20 in più rispetto al primo) [...] Vai alla recensione »
Lo sceneggiatore e regista inglese Matthew Vaughn riporta nelle sale cinematografiche le impeccabili spie inglesi della sartoria Kingsman. Il secondo capitolo segue le orme del primo e impeccabile episodio riuscendo ad essere addirittura più adrenalinico e bizzarro ma meno efficace dal punto di vista narrativo. Galahad (Taron Egerton) e Merlino (Mark Strong) sono gli unici sopravvissuti ad [...] Vai alla recensione »
In un mondo (tristemente simile al nostro) in cui chiunque si fa di sostanze e il presidente USA ha divertite tendenze fasciste operano i britannici Kingsmen e gli statunitensi Statesmen, orgogliose incarnazioni dei più banali stereotipi dei loro Paesi. Se i primi si atteggiano a damerini altezzosi e camminano come se avessero un ombrello inserito nel canale anale, i secondi sono cowboy [...] Vai alla recensione »
Capitolo 2 del trittico dei "Kingsman".Eggsy e Merlino sono gli unici sopravvissuti ai molteplici attentati terroristici dell' organizzazione criminale chiamata il Cerchio d' Oro, dedita alla produzione, smercio e contrabbando di tutte le droghe illegali.La boss del cartello è Poppy Adams, che dal suo rifugio segreto lancia la sfida al mondo: legalizzare tutte le droghe, altrimenti milioni di persone [...] Vai alla recensione »
Eh sì un film esageratamente divertente.La parte migliore e'sicuramente il cast.Si parte da Elton John che interpreta nel migliore dei modi la parodia di Elton piu'giovane,Julianne Moore che fa la regina della droga,bravissima,Mark Strong(Merlino)come nel precedente film,Colin Firth,Taron Egerton i due eroi Kingsman che poi si fondono con i cugini americani del Kentucky con a capo Jeff [...] Vai alla recensione »
...sprecato. Se ad un certo momento, con un pretesto qualsiasi, Elton John, con tutte le sue penne, vi fosse stato infilato, magari per i piedi per sottolinearne l'efficacia espressiva, il film avrebbe incontrato consensi entusiastici, toccato picchi di empatia e gradimento. Esternato questo rammarico, vorrei far presente la valenza simbolica che ha questa trovata granguignolesca, una - [...] Vai alla recensione »
Proseguendo nel filone storico dei film demenziali (dal protostorico Hellzapoppin al primo Casino Royale con Woody Allen fino a Mezzogiorno e mezzo di fuoco) prende in giro la storia del cinema con una infinita serie di citazioni (i cani di Django, la tutina di Burt Raynolds, American Graffiti ma anche la colata d'oro di Goldfinger fino ai più recenti inseguimenti di auto).
Il primo film (Kingsman Secret Service) era stato una vera rivelazione, un riuscitissimo mix di spionaggio, azione e british humor. L'unica cosa che mi aveva dato fastidio era stata la scelta di far morire il personaggio più interessante, cioè quello di Colin Firth. Scelta sbagliatissima di cui evidentemente si sono resi conto anche gli autori cercando di correre ai ripari con il [...] Vai alla recensione »
sapete che molte scene di Kingsman 2 sono state girate a courmayeur?????? e molte scene di avengers 2 sono state girate a bard?? insomma custa quel che custa w la val d'aosta
divertente, brillante, grande Elton Jones, troppo lungo
chiaramente poi bisogna marciarci sopra ed abbassare il target ad una fascia di pubblico più ampia, ad un pubblico più giovane. Effetti speciali stile Marvel ed addirrittura un Terminator (????). Ne sentivamo il bisogno? Decisamente no. Il messaggio moralista del film è: "Ragazzini non fumate erba, piuttosto alcolizzatevi".
Discreto sequel degli agenti segreti Kingsman alle prese con una supercattiva che li stermina (quasi) tutti. Non essendoci più la novità del primo capitolo, qui si utilizzano soluzioni incentrate quasi esclusivamente sull'azione, forse eccessiva. Il risultato finale è discreto ma non posso dire che sia un sequel completamente riuscito.
Seconda puntata della saga? Sarà una saga? Speriamo! Divertente, originale, mai scontato! Due ore di puro divertimento, ironia e tragedia si mischiano, cast stellare e sempre all'altezza. Da vedere
visto e piaciutissimo. un fim scanzonato con azione a manetta. non come quel mattone psicanalitico di skyfall. peccato che a courmayeur non ci siano scene di sci comunque mi è venuta una gran vofglia di andare a fare un giro sulla funivia del bianco. Una domanda agli utenti: secondo voi la produzione di kingsman ha chiesto il permesso alla casa reale di svezia di [...] Vai alla recensione »
dal primo minuto è scaduto nel demenziale puro ,poi il culmino lo ha avuto dopo la scena del tipo nel tritacarne (già vista e ridicola)....poi ad un certo punto era diventato monotono e lento che tutti al cinema ci stavamo addormentando.solo verso la fine si è ripreso con delle scene di azione e un finale scontato .... da non vedere assolutamente.
È una specie di 007 dei poveri, un film di pseudospionaggio che sembra un cartone animato per adolescenti, da evitare. Senza idee, attori che sono macchiette per oltre due ore di idiozia.
Con Kingsman - Il cerchio d'oro siamo di fronte al cinema medio. Questa categoria, a metà tra opinione critica e nicchia di mercato, è stata evocata tante volte in passato, per indicare tutt'altro oggetto, ovvero un tipo di cinema un po' d'autore e un po' popolare, film destinati a incassi dignitosi ma non roboanti, prodotti comprensibili e spesso inoffensivi.
Il sequel di Matthew Vaughn ha esattamente queste caratteristiche, anche se lo si potrebbe erroneamente classificare come un "blockbuster". In verità, si tratta di un film con forza produttiva lievemente minore rispetto ai grandi budget (siamo sotto i 100 milioni di dollari), destinato a un mercato internazionale, e probabilmente immaginato per un allargamento del pubblico rispetto al primo episodio.
Il proseguimento dell'avventura della spia Eggsy è stata infatti decisamente smussata quanto a esplosioni splatter e anche il poco pulp (letterale) rimasto su schermo è poco più che fumettistico. Non è una novità per il regista, che già con Kick-Ass 2 aveva decisamente tirato il freno a mano, se confrontato con il capostipite. Si tratta di mutamenti verosimilmente discussi e ideati con la produzione, allo scopo di allargare il bacino e diversificare il posizionamento di pubblico. La cosa interessante è che proprio nel suo essere un film medio, senza particolari punte di innovazione, totalmente dedito all'action e al divertimento dello spettatore, Kingsman - Il cerchio d'oro sembra un concentrato degli approcci contemporanei.
Per una volta, il seguito supera il capostipite. Capita in questo divertente, frenetico, pazzo, film d'azione che, senza prendersi troppo sul serio, riesce a rivitalizzare un genere, quello dello spionaggio, sprofondato in una deriva sempre più dark (veto 007?). Protagonista è Eggsy, ormai agente speciale fatto e finito, costretto ad allearsi con un super servizio segreto americano (vestono male), [...] Vai alla recensione »
Partito come parodia del genere spionistico su idea del fumettista Mark Millar e del regista Matthew Vaughn, Kingsman: Secret Service sembrava destinato a non avere un seguito, ma un botteghino di 400 milioni di dollari ha decretato altrimenti. Così ecco di nuovo in scena gli 007 della Kingsman - agenzia sotto facciata di sartoria londinese che riunisce spie dai nomi in codice dei cavalieri della Tavola [...] Vai alla recensione »
Dunque, il super agente 00 in doppio petto Colin Firth non è morto, questo possiamo dirlo, è nel trailer. Conseguenze: occhiale alla pirata. Però qui la palla infuocata passa nelle mani dell'ex allievo Eggsy (Egerton) che lo imita col doppio petto armato e lo rilancia nella funambolica lotta al nuovo cattivo Poppy (la Moore), divertente new entry in un impianto di action digitale bloccato su se stesso. [...] Vai alla recensione »
Ancora più sessista, imperialista e maschilista? Non scherziamo. Meno male che esiste il nuovo spy movie vecchio stile Kingsman, arrivato al secondo capitolo dopo il successo di quel gioiellino del 2014. Fu una liberazione per chi che non ne poteva più delle spie occidentali post-2001 sempre cupe a favore di macchina, ipocritamente autocritiche, traumatizzate nell'infanzia, disinteressate alla geopolitica [...] Vai alla recensione »
Un tocco di stile britannico con annesso richiamo a James Bond, un tocco di eccessi fumettistici (da The Secret Service di Mark Millar) e qualche eccesso pulp. È la formula di Kingsman il cerchio d'oro che fa seguito a Kingsman Secret Service. Kingsman è una sartoria londinese che fa da schermo a un'agenzia indipendente di agenti segreti i cui membri portano i nomi dei cavalieri della Tavola Rotonda [...] Vai alla recensione »