Venerdì 25 giugno

In prima serata Jennifer Aniston, alias Sarah Huttinger, verrà travolta dai Vizi di famiglia (Canale 5, 21.10) firmati Rob Reiner, il regista di uno sterminato numero di commedie, prima fra tutte l'imperdibile Harry, ti presento Sally. Nella commedia del 2005 Mark Ruffalo diventa Jeff, futuro sposo dell'ideatrice di necrologi Sarah e Kevin Costner e Shirlay MacLaine rispettivamente un miliardario che svelerà segreti di famiglia a Sarah e la nonna Katherine. L'assortito cast dà vita a una storia che rimanda al celebre Laureato di Mike Nichols con Hoffman e la Bancroft, che fu ispirato da una vera famiglia di Pasadena, gli Huttinger, diventati poi i Robinson nella finzione.
Animazione per grandi e piccini con i pinguini di Surf's Up: I re delle onde (Cielo, 21.25), capitanati da Cody Maverick, che sogna di lasciare l'Antartide e la sua Ghiacciano Terme per raggiungere un'isola caraibica e partecipare alla gara per diventare un campione di surf (nella versione originale a Cody presta la voce nientemeno che il lanciatissimo Shia LeBeouf, ad ottobre protagonista di Wall Street: Il denaro non muore mai). Cody arriva all'isola di Pen Gu e partecipa al concorso annuale dedicato a un surfista inghiottito dall'oceano, il Big Z Memorial Surf-Off; per il surfista in erba sono dietro l'angolo entusiasmanti sorprese.
Solo per i più grandi è invece l'intricato thriller del 1998 Arlington Road – L'inganno (Rete 4, 23.30), diretto dal regista di video musicali Mark Pellington e recitato da un ottimo gruppo di attori come Jeff Bridges, Tim Robbins, Joan Cusack e Hope Davis. Bridges interpreta un professore di storia da poco rimasto vedovo, Michael Faraday, che si trasferisce insieme al figlio nel quartiere di Arlington Road. Qui padre e figlio faranno la conoscenza di due vicini all'apparenza socievoli (i coniugi Lang Cusack e Robbins), ma in realtà portatori di angosciosi segreti nascosti.
Il ritmo rimane alto nelle 48 ore (Rete 4, 21.10) con Eddie Murphy e Nick Nolte, ma il tono è decisamente più disteso ed è sorretto principalmente dagli scoppiettanti battibecchi tra i due attori (il film dell'82 rappresentò per Murphy il trampolino di lancio per il dorato mondo di Hollywood). Dietro la macchina da presa è posizionato Waler Hill, regista di cult come I guerrieri della notte (1979) e I cavalieri dalle lunghe ombre (1980); otto anni dopo il primo capitolo, Hill radunò gli stessi attori e realizzò il sequel Ancora 48 ore.

Sabato 26 giugno

La serata televisiva propone la sognante commedia Un principe tutto mio (Italia 1, 21.10), in cui la studentessa di medicina col volto di Julia Stiles vivrà un autentico sogno d'altri tempi quando si innamora (ricambiata) di quello che sembrava essere un normalissimo studente e si rivelerà invece il Principe di Danimarca. Un curioso parallelo tra vita reale e grande schermo ha voluto che il film fosse stato realizzato lo stesso anno in cui nella realtà il principe Frederik di Danimarca ha sposato Mary, una ragazza australiana di famiglia non nobile e che anche lei non sapesse che Frederik fosse un principe quando l'ha incontrato la prima volta. La commedia del 2004 ha avuto un seguito quattro anni dopo, Un principe tutto mio 2 – Un matrimonio da favola, in cui però il ruolo della protagonista passa dalla Stiles a Kam Heskin.
Da una commedia romantica all'altra con Wimbledon (Italia 1, 14.10), che prende il nome dal prestigioso evento di tennis che si tiene a Londra dal lontano 1877. La protagonista è la bionda Mary Jane di Spider-Man, Kirsten Dunst, che girò la commedia nel 2004 nel frenetico periodo della sua carriera che la vide correre da un set all'altro tra Spider-Man 2, Elizabethtown e Se mi lasci ti cancello. Il film fu distribuito sul circuito italiano in sole sette copie, pur proponendo la nutrita schiera di interpreti formata da Paul Bettany, James McAvoy e il futuro regista di Iron Man 2 Jon Favreau.
L'atmosfera si fa oscura e opprimente con il Dracula di Bram Stoker (Italia 1, 23.30) firmato Francis Ford Coppola, che nel 1992 propone la sua rilettura del più celebre romanzo gotico di terrore (scritto nel lontano 1897 dall'irlandese Stoker). Coppola incluse nel titolo il nome del romanziere per differenziarsi dall'abusato "Dracula": sembra così sottolineare la sua fedeltà al romanzo, dal quale in realtà si differenzia per molti aspetti, come l'aspetto umano e la capacità di amare che vengono conferiti alla mostruosa creatura che nelle precedenti versioni ne era priva. Dracula beneficiò dell'ottima prova di Gary Oldman, affiancato sul set da Wynona Ryder, Anthony Hopkins, Keanu Reeves e inoltre portò a casa tre premi Oscar (costumi, trucco ed effetti sonori).
Si va indietro fino al 1977 per trovare il talento comico demenziale di Mel Brooks in Alta tensione (Cielo, 21.00); Brooks è regista ed interprete principale e per entrambi i ruoli fu nominato ai Golden Globe del '78. Barry Levinson, l'affermato regista di Rain Man e Sleepers, regalò alla pellicola un cameo e la partecipazione alla stesura della sceneggiatura. Il titolo illustra bene che Mel Brooks intendeva parodizzare i thriller di suspense, in particolare prese di mira i capolavori hithcockiani Gli uccelli e Psyco, citandoli apertamente all'interno della pellicola.
Domenica 27 giugno

Mentre cresce all'impazzata l'attesa per The Twilight Saga - Eclipse, dal 30 giugno nelle sale, in televisione si torna alle origini delle avventure di Bella ed Edward con Twilight (Sky1 21.00), primo episodio delle avventure vampiresche che hanno stregato milioni di adolescenti in tutto il mondo e regalato incontrastata fama all'autrice della saga originale, la scrittrice Stephenie Meyer. Gli ormai divi Kristen Stewart e Robert Pattinson sono qui diretti dallo sguardo femminile di Catherine Hardwicke, che si era già interessata di adolescenti in Thirteen – 13 anni.
Dagli anni 2000 ad una delle commedie più di successo degli anni '90, Sliding Doors (Italia 1, 19.15), che segnò l'esordio alla regia dell'attore britannico Peter Howitt, che dopo questa dirige le commedie Johnny English e Laws of Attraction. La doppia protagonista è Gwyneth Paltrow, che porta avanti due storie parallele che vedono separate le loro strade da quando la pr Helen viene bruscamente licenziata e si avvia in tutta fretta verso la metropolitana: i suoi due destini dipenderanno dall'essere riuscita o meno a prendere il metrò prima che si chiudessero le porte scorrevoli. L'ispirazione per la storia è venuta ad Howitt, che firma anche la sceneggiatura, dopo essere miracolosamente scampato ad un incidente mortale.
Si torna al recente passato con la prima visione in chiaro di The Pusher (Rete 4, 2.25), uomo d'affari arricchitosi con traffici illeciti che ha il volto di Daniel Craig, quando ancora il futuro Agente 007 non era affermato presso il grande pubblico. Il gangster thriller con venature di dramma è diretto dal produttore inglese Matthew Vaughn, che da allora - il film è del 2004 - si è cimentato dietro la macchina da presa altre due volte, in Stardust (2007) e in Kick-Ass (2010), ancora inedito sui nostri schermi. The Pusher è tratto dal romanzo di J.J. Connolly, "L'ultima partita", ed è stato adattato per il grande schermo dallo stesso scrittore.
Rimanendo in ambito gangster movies, arriva in seconda serata uno dei film che ha fatto la storia di questo genere, Carlito's Way (Rete 4, 23.20). Due straordinari Al Pacino e Sean Penn si fanno dirigere da un ottimo Brian De Palma per raccontare una storia sulla sconfitta con al centro l'ex spacciatore portoricano Carlito Brigante. Mentre il volto di Carlito è quello di Al Pacino, la voce gli è regalata dal grande Giancarlo Giannini, che vide riconosciuto il suo lavoro di doppiaggio con un prestigioso Nastro d'argento.
Nei prossimi giorni arrivano il donnaiolo Alfie con l'angelico viso di Jude Law, il sempreverde American Gigolo di Richard Gere e Naomi Watts nell'horror di Hideo Nakata, The Ring 2.