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Jacques Herlin

Jacques Herlin è un attore francese, è nato il 17 agosto 1927 a Parigi (Francia) ed è morto il 7 giugno 2014 all'età di 86 anni a Parigi (Francia).

Il decano dei caratteristi francesi

A cura di Fabio Secchi Frau

Interessante attore francese che ha "bazzicato" fra il cinema francese e soprattutto italiano, conquistandosi la benevolenza di grandi e piccoli registi, fino ad affermarsi come caratterista anche a Hollywood.

Gli inizi negli Anni Cinquanta
Conosciuto nel mondo cinematografico con il nome d'arte di Jacques Herlin comincia a recitare a partire dagli Anni Cinquanta, quando gli vengono offerti i primi ruoli televisivi (la fiction Doris, 1956, di Jean Vernier).

Il periodo francese
Il debutto cinematografico è invece segnato nel 1958, con una comparsata in un film di Maurice Delbez dal titolo Et ta soeur con la grande Arletty e Jean-Claude Brialy. Lentamente, si costruisce una solida carriera di attore di secondo piano in pellicole come: La rapina di Montparnasse (1960) con Fernandel; Vento caldo di battaglia (1962); Arsenio Lupin contro Arsenio Lupin (1962) e Il giorno e l'ora (1963) con Michel Piccoli.

Il periodo italiano con i grandi maestri del cinema.
A metà degli Anni Sessanta, si trasferisce in Italia dove comincia a lavorare come caratterista diretto da grandi registi come Dino Risi (I mostri, 1963, con Ugo Tognazzi e Vittorio Gassman; Il tigre, 1967; Mordi e fuggi); Federico Fellini (Giulietta degli spiriti con Giulietta Masina); Luigi Comencini (Il compagno Don Camillo, 1965, con Fernandel e Gino Cervi; Infanzia, vocazione e prime esperienze di Giacomo Casanova, veneziano, 1969); Alberto Lattuada (La mandragola, 1965, con Totò); Elio Petri (La decima vittima, 1965, Marcello Mastroianni; La proprietà non è più un furto, 1973; con Ugo Tognazzi); Franco Rossi (Non faccio la guerra, faccio l'amore, 1966; Porgi l'altra guancia, 1974) e Luchino Visconti (Lo straniero, 1967, con Mastroianni).

Il periodo italiano con gli autori di serie B
Si impone anche in pellicole di serie b di ogni genere, dall'horror (La frusta e il corpo, 1963, con Christopher Lee; ...e tanta paura, 1976; La guerra dei robot, 1978) all'avventura (Sandok, il Maciste della giungla, 1964; Il grande colpo dei sette uomini d'oro, 1965; Il soldato di ventura, 1976), passando per i western-spaghetti (Buffalo Bill, l'eroe del Far West, 1965; Per pochi dollari ancora, 1966; L'americano, 1996; Le due facce del dollaro, 1967; Sette pistole per un massacro, 1968), le commedie (Una vergine per il principe, 1965 e Lo scatenato, 1967, con Gassman; Scusi lei è favorevole o contrario?, 1966, di Alberto Sordi; Ballata da un miliardo, 1967; Carioca tigre, 1976; Pane, burro e marmellata, 1977), i poliziotteschi (New York chiama Superdrago, 1966; Il vangelo secondo Simone e Matteo, 1975), i film bellici (La ragazza e il generale, 1967, con Rod Steiger; Uomini duri, 1974; C'era una volta la legge; 1979) e le prime commedie scollacciate (Le mille e una notte all'italiana, 1972; Il maschio ruspante, 1973; Mondo candido, 1975; L'infermiera va in vacanza, 1978). Diventa in poco tempo, uno degli attori feticci di registi come Michele Lupo, il tedesco Franz Antel che lo inserirà nel ciclo di film sulla cortigiana Susanna, Massimo Franciosa (che lo dirige nel suo miglior film, Le voci bianche, 1964, con Claudio Gora e Vittorio Caprioli) e Marco Vicario (fra i tanti titoli spicca L'erotomane del 1974 con Caprioli).

Le esperienze in tv
Dal 1969, comincerà anche ad apparire in qualche telefilm americano come il noto Operazione ladro (1969), ma si tratta di piccoli ruoli come nel caso della miniserie di Comencini Le avventure di Pinocchio (1972) con Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, dello stregone interpretato in Mosè, la legge del deserto (1974) con Burt Lancaster, Ingrid Thulin, Irene Papas, Marina Berti e Mariangela Melato e del noto Il furto della Gioconda (1978) di Renato Castellani con Enzo Cerusico. Non mancano le fiction: Effetti speciali (1978) di Gianni Amelio, Il balordo (1978) e Il caso Graziosi (1981).

Gli anni Settanta e Ottanta
Negli Anni Settanta, comincia ad avere ruoli più corposi. Marco Bellocchio lo inserisce nel suo Sbatti il mostro in prima pagina (1972), lavora ancora con Mastroianni e con Richard Burton in Rappresaglia (1973), recita in Antonio Gramsci - I giorni del carcere (1977), Odio le bionde (1980), La salamandra (1981) con Christopher Lee e Ciao nemico (1982). Mario Monicelli ne fa una maschera comica nel suo Il marchese del Grillo (1981) con Alberto Sordi.

Il periodo americano
Anche l'America, come abbiamo potuto vedere, si accorge di lui e lo cerca per caratterizzazioni di pericolosi francesi come nel caso di Shaft e i mercanti di schiavi (1973). Poi succede che lo inserisce nuovamente nel piccolo schermo accanto a Robert Mitchum nel ruolo del premier francese Paul Reynaud nella miniserie Venti di guerra (1983). Il rapporto con gli Studios è sporadico, si contano su una mano i restanti film americani cui prende parte: Ma guarda un po' 'sti americani (1985); Un pesce color rosa (1991); Jefferson in Paris (1995) di James Ivory con Nick Nolte e Gwyneth Paltrow; Animals (1997) con Rod Steiger e Un'ottima annata (2006) di Ridley Scott con Freddie Highmore, Albert Finney, Russell Crowe, Giannina Facio e Tom Hollander.

Il ritorno in Francia
Negli Anni Ottanta, finalmente, decide di tornare in patria, trovando spesso lavoro in ruoli accanto a Gérard Depardieu (Lo specchio del desiderio, Il desiderio e la corruzione, Hello Goodbye, Á l'origine) oppure nel piccolo schermo (Segreti, Il dottor Fisher di Ginevra, Clémence Aletti, Opération Condor, La zia di Frankenstein, Julie Lescaut). Lavora con Philippe Noiret in Chouans! I rivoluzionati bianchi (1988), in La piccola ladra (1988), con Nastassja Kinski in Acque di primavera (1989), in Non tutti hanno la fortuna di aver avuto i genitori comunisti (1993), Al piccolo Margherita (1995) e Uomini di Dio (2010).

Il ritorno in Italia
Ma non abbandona mai l'Italia che lo vuole nei panni di Herr Schmidt in Pappa e ciccia (1983) e nel fantasy La guerra del ferro - Ironmaster (1983), seguito da La partita (1988) con Faye Dunaway (che ritroverà poi in Giovanna d'Arco di Luc Besson, 1999, anche con Dustin Hoffman e John Malkovich, Rebus (1989) con Charlotte Rampling.

Ultimi film

Drammatico, (Francia - 2010), 120 min.
Storico, (Francia - 1999), 161 min.
Fantastico, (USA - 1997), 143 min.
Drammatico, (Italia, Francia - 1989), 125 min.
Avventura, (Italia - 1988), 108 min.
Commedia, (Italia - 1982), 98 min.
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