Titolo originale | Les adieux à la reine |
Anno | 2012 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Francia, Spagna |
Regia di | Benoît Jacquot |
Attori | Léa Seydoux, Diane Kruger, Virginie Ledoyen, Xavier Beauvois, Vladimir Consigny Julie-Marie Parmentier, Noémie Lvovsky, Michel Robin, Lolita Chammah, Grégory Gadebois. |
Tag | Da vedere 2012 |
MYmonetro | 3,20 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 12 ottobre 2018
I primi giorni della Rivoluzione Francese visti dalla prospettiva di coloro che lavoravano nella reggia di Versailles. Il film ha ottenuto 10 candidature e vinto 3 Cesar,
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1789 Alla corte di Versailles la vita continua come se quanto sta accadendo a Parigi non avesse alcuna influenza sulle sorti della monarchia. La giovane Sidonie Laborde è la lettrice di Maria Antonietta che la tratta con particolare gentilezza. Sidonie è convinta che nulla le potrà accadere sotto una così augusta protezione. La presa della Bastiglia cambia però la situazione e a Versailles si comincia a pensare a come lasciare lasciare il palazzo. Anche Sidonie dovrà affrontare la realtà quando la Regina le chiederà un favore molto speciale.
Benoit Jacquot, dopo l'eccessivo e poco convincente Au fond de bois torna al film in costume facendosi sostenere da un romanzo di cui rispetta le linee essenziali pur non rinunciando al proprio tocco. Sembrava che dovesse trascorrere un tempo maggiore, dopo la Marie Antoinette di Sofia Coppola, prima che il cinema potesse permettersi di tornare ad affrontare la discussa figura della giovane regina destinata all'incontro con la ghigliottina.
Jacquot ha l'accortezza di svincolarsi dal confronto decidendo di offrire, più che una analisi del comportamento della sovrana, una narrazione. Il regista, come Sidonie, ci racconta una storia sperando che attragga la nostra attenzione. Si permette quindi di elevare l'età di MarieAntoinette e di contenere le sue stravaganze. Ciò che lo interessa è il rapporto che si viene a creare tra sua maestà e l'adolescente un po' sgraziata che le allevia il peso della lettura e alla quale può permettersi di confidare le pene di un amore omosessuale. Un mondo che si va dissolvendo viene così osservato attraverso lo sguardo di una personalità in formazione che sta passando dall'innocenza dell'infanzia alla consapevolezza di una maturità che corre veloce verso la soppressione dei suoi sogni, non più interrotti dalla presenza di un prezioso orologio, primo oggetto che, sottrattole, segna l'inizio della fine.
Siamo di fronte a un film al femminile diretto da un uomo che sa cogliere, talvolta in superficie ma nei momenti di grazia anche in profondità, il bisogno di reciproco sostegno di due donne che non possono contare più su una realtà che credevano, ognuna dalla propria posizione sociale, fissata per sempre.
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"Les adieux a la Reine" e' una pellicola originale e' potente seppur presentata in modo molto semplice e sobrio. Ma la vera forza della pellicola, che ovviamente si ispira ad un romanzo, e' il modo di vedere, di catturare e fotografare la vita a Versailles: non attraverso la aristocrazia che abitava nella reggia e nemmeno quello della controversa (e incompresa) Maria Antonietta, [...] Vai alla recensione »
Lo spunto è l'improbabile amore saffico della povera regina Maria Antonietta (personaggio tra i più calunniati della storia) e la duchessa di Polignac, ispirato dal romanzo di Chantal Thomas. La forza del film sta nell'atmosfera magistralmente ricreata da Benoît Jacquot. Non una classe che prende coscienza della propria fine, ma singoli individui che vedono crollare [...] Vai alla recensione »
Se questo non e' un capolavoro quale altro film puo' fregiarsi di esserlo ?. E' cosi fatto bene che tutte le scene girate negli interni del palazzo reale sembrano un affresco. La luce e' perfetta, i costumi sublimi, la fotografia e' senza pari, la sceneggiatura perfetta e potrei continuare. Diane Kruger perfetta cosi come la scenografia.
Cosa c'è di nobile in una persona a cui è stato affidato il destino di una nazione e ha il potere assoluto su tutti i suoi sudditi? Dagli occhi di una povera serva si osserva il decadimento di questo potere, dove le perversioni e le passioni dominano fino alla fine.
A pochi anni di distanza dalla regina pop di Sofia Coppola, uno sguardo inedito su Maria Antonietta la mostra più matura e consapevole nonché innamorata di una donna aristocratica ed oggetto di amore ed ammirazione da parte della sua giovane lettrice Sidonie, finché la giovane non sarà costretta a scontrarsi con la propria condizione sociale così com'è [...] Vai alla recensione »