Le avventure di Pinocchio [2]

Film 1972 | Fantastico Film per tutti 134 min.

Regia di Luigi Comencini. Un film Da vedere 1972 con Andrea Balestri, Nino Manfredi, Gina Lollobrigida, Franco Franchi, Ciccio Ingrassia. Cast completo Genere Fantastico - Italia, 1972, durata 134 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: Film per tutti - MYmonetro 3,74 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento mercoledì 5 aprile 2023

Comencini ha sempre guardato con intelligenza al mondo infantile, dedicandogli film e inchieste televisive: anche con questa versione del libro di Col...

Consigliato assolutamente sì!
3,74/5
MYMOVIES 3,50
CRITICA
PUBBLICO 3,98
CONSIGLIATO SÌ
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Comencini inserisce il personaggio di Pinocchio nella propria visione libera dell'infanzia.
Recensione di Giancarlo Zappoli
mercoledì 5 aprile 2023
Recensione di Giancarlo Zappoli
mercoledì 5 aprile 2023

Il falegname Geppetto è molto povero e vive da solo. Un giorno riceve dal suo vicino e collega Mastro Ciliegia un pezzo di legno di noce, dal quale scolpisce in una notte un burattino. Il giorno dopo il burattino di legno è diventato un bambino vivo, Pinocchio. Geppetto è felice di avere finalmente un figlio e vende anche la sua unica giacca per comprare un abbecedario per Pinocchio e mandarlo a scuola. Lui però è molto più interessato al teatro itinerante di Mangiafuoco e vende il libro per andare ad assistere a un suo spettacolo. Costui, quando viene a sapere delle origini povere di Pinocchio, si rammarica, libera il ragazzo e gli regala cinque talleri d'oro. Ci penseranno il gatto e la volpe ad impadronirsene approfittando della sua ingenuità credulona.

"Il mio Pinocchio capovolgeva un po' quello del libro: Pinocchio è un bambino cui si minaccia continuamente di farlo tornare burattino, il contrario di ciò che è nel libro." Così si esprimeva Luigi Comencini a proposito dell'adattamento del romanzo di Carlo Collodi per i sei episodi televisivi (che verranno in seguito ridotti a poco più di due ore per le sale cinematografiche).

Se a questo aggiungiamo una dichiarazione di Nino Manfredi (che interpreta Geppetto) in cui afferma: "Alcuni bambini mi hanno scritto offrendomi un cappotto poiché pensavano che io soffrissi per il freddo" aggiungendo "Abbiamo fatto di Geppetto un personaggio libero", si può comprendere come questo sceneggiato (così veniva definito all'epoca) televisivo abbia davvero lasciato un segno molto particolare nelle varie riletture del testo collodiano.
Grazie alla vivace spontaneità di Andrea Balestri (che all'inizio della lavorazione aveva 7 anni), Comencini riesce ad inserire il personaggio nella propria visione dell'infanzia. Chi è il bambino nel suo cinema? È un essere in formazione che va rispettato nelle sue manifestazioni, anche in quelle esuberanti che gli adulti cercano di contenere. L'infanzia è un periodo dell'esistenza che può essere ricco di una forma di libertà che poi verrà progressivamente ridotta. Era quindi necessario ribaltare sin dall'inizio il personaggio Pinocchio al fine di evitare che il sogno del burattino fosse quello di integrarsi a capo chino nel mondo in cui contano le regole del mondo adulto.

Ecco allora che la Fata Turchina (a cui Gina Lollobrigida offre il giusto mordente) non è proprio simpaticissima (Balestri, che evidentemente avvertiva la distanza, si impuntò nel non volerla baciare). Il Grillo Parlante, che tanto rilievo aveva come coscienza e senso di colpa costante nella versione disneyana, qui scompare ben presto. Il mondo portato sul piccolo e grande schermo è poi quello di un'Italia degli ultimi (molto significativa in proposito è la testimonianza di un Manfredi che nella vita vestiva Missoni ma che aveva saputo rendere realistico quel 'babbo falegname povero' che Comencini vedeva in Geppetto).
In quel contesto i malfattori (Franchi e Ingrassia sottratti al B movie e in grado di dare vita a due personaggi indimenticabili) sono comunque meno 'colpevoli' di giudici, guardie e affini. Lo stesso Lucignolo si pone come il simbolo della ribellione pura e determinata il cui difetto è quello di non conoscere il senso del limite. A lui si contrappone l'amico che lo segue nel Paese dei Balocchi ma ha la consapevolezza di avere un legame a cui non può e non vuole in definitiva rinunciare. Il Pinocchio di Comencini ha bisogno di Geppetto. Necessita cioè di una figura paterna presente. Lo si può leggere come il predecessore di quell'Eugenio che invece nel 1980, di fronte a dei genitori 'colorati' (come li definiva Gaber), deciderà di andare in direzione contraria senza rispondere alla loro richiesta di voltarsi.

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Francesco Rufo
venerdì 10 luglio 2009

Di quest’opera di Comencini esistono due versioni: una di 300’, quella dello sceneggiato Rai trasmesso per la prima volta nel 1972, e una di 128’ per il cinema. Il film di Comencini si differenzia dal libro di Collodi in un punto fondamentale: nel libro Pinocchio è un burattino che diventa un bambino vero solo alla fine della storia e di un percorso di formazione che lo porta ad assoggettarsi alle regole adulte; nel film Pinocchio diventa subito un bambino vero, è ritrasformato per tre volte dalla Fata in burattino per punizione, è segnato dal desiderio di libertà, di rivolta alle regole, e il suo percorso di formazione consiste nella messa a frutto di questo desiderio per diventare un ragazzo assennatamente responsabile e libero. Da una parte c’è il mondo degli adulti, che si regge sul principio di realtà ed è fatto di norme imposte; dall’altra c’è il mondo dei ragazzi, che si regge sul principio di piacere ed è fatto di libera creatività. Affiora uno dei temi ricorrenti di Comencini, l’assurdità del dominio delle logiche adulte contro cui i ragazzi non smettono mai di lottare. La tensione di Pinocchio all’autonomia è presente anche nel libro: il percorso di formazione di Pinocchio è dato dall’esperienza diretta, da errori pagati in prima persona, e i suoi educatori si limitano a dargli consigli, non intervengono a modificare le sue azioni se non a cose fatte. La storia di Pinocchio è una sequela di sventure, rimproveri, dolori: emerge un altro dei temi di Comencini, la capacità dei ragazzi di sopportare le sofferenze e di risollevarsi. Pinocchio è un personaggio sospeso, sta tra la fiaba della condizione da burattino vivente e la realtà del corpo da ragazzo vero, è l’incarnazione dell’indefinitezza della pre-adolescenza. Come Pinocchio, il film di Comencini è sospeso tra mondo del fantastico e mondo del realismo. Nel finale abbiamo il rovesciamento dei ruoli tra padre e figlio: è Pinocchio-figlio a proteggere e guidare Geppetto-padre: il ribaltamento segna l’avvenuta crescita di Pinocchio.

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Recensione di Francesco Rufo

Comencini ha sempre guardato con intelligenza al mondo infantile, dedicandogli film e inchieste televisive: anche con questa versione del libro di Collodi, trasmessa prima a puntate dalla televisione italiana, ha avuto la mano molto felice.

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RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
domenica 9 febbraio 2014
Great Steven

LE AVVENTURE DI PINOCCHIO (IT, 1972) di LUIGI COMENCINI con ANDREA BALESTRI – NINO MANFREDI – GINA LOLLOBRIGIDA – CICCIO INGRASIA – FRANCO FRANCHI – VITTORIO DE SICA – ENZO CANNAVALE – MARIO SCACCIA – RICCARDO BILLI – LIONEL STANDER – DOMENICO SANTORO – MARIO ADORF § Dal romanzo (1881) di Carlo Collodi, edito a più riprese [...] Vai alla recensione »

martedì 12 gennaio 2016
ciccio300791

Il mio voto è tre stelle e mezza, ma ho arrotondato per eccesso a quattro perché,qui, i mezzi voti non valgono. Infatti, il noto sceneggiato "Le avventure di Pinocchio" non è brutto a vedersi per via del suo ottimo cast, della sua buona fotografia, della sua sceneggiatura firmata da Suso Cecchi D'Amico e della sua indimenticabile colonna sonora scritta da Fiorenzo [...] Vai alla recensione »

martedì 2 dicembre 2014
brando fioravanti

Pinocchio, un burattino divenuto bambino grazie ad un incantesimo vuole vivere le sue avventure senza mai obbedire alle regale dei grandi, ma purtroppo pagherà sempre delle conseguenze. Ritrovandosi in una vera odissea riuscirà alla fine a ritrovare il suo padre, ovvero Geppetto il falegname che l'ha costruito e che lo ama come un figlio.

martedì 12 gennaio 2016
ciccio300791

Il mio voto è tre stelle e mezza, ma ho arrotondato per eccesso a quattro perché, qui, i mezzi voti non valgono. Infatti, il noto sceneggiato "Le avventure di Pinocchio" di Luigi Comencini non è brutto a vedersi per via del suo ottimo cast, della sua buona fotografia, della sua sceneggiatura firmata da Suso Cecchi D'Amico e della sua indimenticabile colonna sonora [...] Vai alla recensione »

domenica 3 gennaio 2010
marea7

può la voce, gli sguardi, e il sorriso di un bimbo in tv farti tornare per un attimo bambino?la risposta è sì. credo che ognuno di noi si rivede un po nel piccolo pinocchio di comencini, nella sua ingenuità, nei suoi interessi, nella sua voglia di godersi la vita. mettici intorno attori straordinari( altro che cinepanettoni) come manfredi lollobrigida franco franchi e ciccio ingrassia ed ecco che la [...] Vai alla recensione »

domenica 19 aprile 2020
giorgio orlacchio

A questa favola sono stati dedicati diversi film ma questo rimane sempre impareggiabile. Credo che una delle interpretazioni migliori sia quella di Nino Manfredi nei panni di Geppetto. Si vede il senso della paternità, dell'affetto e di chi ama ciò che ha creato più che in altre rappresentazioni cinematografiche.

domenica 22 dicembre 2013
absinthe

Mi emoziona vedere Lucignolo,questo ragazzino che recita in quel modo..Manfredi,sopraffino nel cercare il pane,i maestri Ciccio ingrassia e Franco Franchi,con le loro dita affusolate verso il denaro,ghignanti e umani. Secondo la mia opinione una grande opera, oggi rimane nella fama la superba musica,ma guardate lucignolo..come si muove...guardate gli occhi di Manfredi quando ci prova a comprendere [...] Vai alla recensione »

sabato 30 aprile 2011
Vero2

A casa ho la videocassetta. E' bellissimo, fa venire da piangere! Riesco persino a suonare la sigla con il flauto!

domenica 3 gennaio 2010
marea89

può la voce, gli sguardi, e il sorriso di un bimbo in tv farti tornare per un attimo bambino?la risposta è sì. credo che ognuno di noi si rivede un po nel piccolo pinocchio di comencini, nella sua ingenuità, nei suoi interessi, nella sua voglia di godersi la vita. mettici intorno attori straordinari( altro che cinepanettoni) come manfredi lollobrigida franco franchi e ciccio ingrassia ed ecco che la [...] Vai alla recensione »

domenica 5 aprile 2009
Manfredi 4ever

Ci sono state altre versioni ma il Pinocchio di Comencini è imbattibile così come gli attori che vi hanno partecipato !

Frasi
Dottore 1: quando il morto piange è segno inconfondibile che è in via di guarigione
Dottore 2: mi dispiace di contraddire il mio illustre collega ma per me quando il morto piange è segno che gli dispiace di morire.
Una frase di Il primo dottore (Mario Scaccia)
dal film Le avventure di Pinocchio [2] - a cura di Silvia
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