Un film equilibrato che affronta attraverso i canoni del thriller temi di non secondaria importanza. Thriller, Francia2018. Durata 103 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Pierre Hoffman alla ricerca del perchè alcuni ragazzini, all'interno del rinomato college di Saint Joseph, appaiano così violenti e disillusi. Espandi ▽
Un professore del prestigioso collegio Saint Joseph si suicida gettandosi dalla finestra durante un'ora di lezione. Viene chiamato a sostituirlo Pierre Hoffman), che ha subito la sensazione che nella classe ci siano degli alunni particolari uniti da un forte legame. Sebastien Marnier è un regista interessato ad esplorare situazioni limite. Qui adotta la struttura del thriller per affrontare una generazione perduta non nell'alcol o nella droga ma nella paura di un futuro in cui il pianeta si sta suicidando. A scoprirne il lato oscuro c'è Pierre, che accompagna lo spettatore nella voglia di andare a fondo della questione. Il film si mantiene in buon equilibrio tra la narrazione della vita scolastica in un collegio esclusivo e quel tanto di inverosimile che è necessario per costruire la suspense. Recensione ❯
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Un serial killer racconta a uno sconosciuto cinque dei suoi efferati delitti. Espandi ▽
Jack è un serial killer dall’intelligenza elevata che seguiamo nel corso di quelli che lui definisce ‘5 incidenti’. Jack ritiene che ogni omicidio debba essere un'opera d’arte. Lars von Trier torna con il suo cinema in cui genio e follia si contendono lo schermo. Da sempre il regista si spinge a guardare in quell'oscurità nascosta nell'animo umano e, come sempre, non ha mezze misure: ci mette davanti all'orrore, al sangue, alla putrefazione della carne. C'è questo e molto altro in un film che però fa risuonare un campanello d'allarme. Von Trier rischia di diventare il manierista di se stesso: le citazioni colte, il divertissement con i cartelli sorretti da Dillon, lo stesso uso della camera a mano ricalcano, senza davvero innovarlo, il già visto. Recensione ❯
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Una romcom leggera leggera, con Ethan Hawke che ben si adatta agli schemi narrativi di Nick Hornby. Commedia, Gran Bretagna2018. Durata 105 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Duncan è ossessionato da Tucker Crowe, un oscuro rocker. Ma la sua ragazza, grazie a una demo, un giorno riesce a incontrarlo... Espandi ▽
Duncan e Annie vivono una relazione abitudinaria: lei vorrebbe un figlio, mentre lui è ossessionato da un musicista ritiratosi dalle scene, Tucker Crowe. Quando emerge un album inedito di Crowe e il musicista entra nelle loro vite, le crepe tra i due diventano insanabili. Tutto nel film grida forte e chiaro il nome di Nick Hornby e di una tipizzazione dei rapporti umani che si ripete da Alta fedeltà in poi. ll differente punto di vista, americano e non britannico, del regista rende più stereotipata la visione dell'inglesità, ma quel che si perde in britishness si guadagna nella componente a stelle e strisce. Splendida la coppia Byrne-Hawke, ma la sceneggiatura finisce per assisterli sempre meno, dimostrando la stessa incompiutezza dei protagonisti. Un film gradevole, che avrebbe potuto ambire a qualcosa in più. Recensione ❯
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Un thriller sentimentale dove ogni scena è una sorpresa, che è una storia di oggi e una storia di sempre. Drammatico, Commedia, Sentimentale - Francia2018. Durata 75 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +10
La complessa relazione di una coppia, fatta di una grossa separazione ma anche di un finale ricongiungimento. Espandi ▽
Marianne e Abel vivono insieme, fino a quando Marianne non lascia Abel perché aspetta un figlio da Paul, il miglior amico di Abel. Nove anni dopo, il cuore di Paul si ferma. Abel e Marianne si riavvicinano ma Eve, sorella di Paul innamorata da sempre dell'amico del fratello, vuole Abel e dichiara guerra a Marianne. A complicare tutto poi c'è Joseph, figlio di Marianne e Paul. La densità del nuovo film di Louis Garrel impressiona quanto il suo debutto. Col tema della filiazione, Garrel si iscrive nella storia del cinema e si diverte a evocare, per poi dirottare, tutti i padri della Nouvelle Vague, da Truffaut a Chabrol. Fedele ma leggero, fa fruttare la lezione dei padri e sposta più in là il movimento amoroso. Thriller sentimentale dove ogni scena è una sorpresa, L'uomo fedele è una storia di oggi e una storia di sempre. Recensione ❯
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Una ragazza decide di diventare una prostituta per riuscire a scrivere al meglio il suo nuovo romanzo. Espandi ▽
La scrittrice francese Emma ha 27 anni quando decide che il suo nuovo romanzo parlerà di prostitute, queste donne che nessuno sembra osare davvero guardare negli occhi. Per comprendere appieno la loro vita, si fa assumere a "La Maison", un bordello berlinese e diventa una di loro.
La sua esperienza, che doveva durare solo un paio di settimane, durerà due anni. Da una stanza all'altra, dal commercio sessuale all'esplorazione della fantasia femminile, Emma scopre questo mondo nascosto: i suoi pericoli, il suo isolamento dalla società e l'incompatibilità con una vita amorosa, ma anche la sua confraternita, la grazia e il potere. Recensione ❯
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Un esordio che sorprende col 'non detto' e coinvolge lo spettatore in un'indagine sulla natura dell'essere umano. Drammatico, Argentina2017. Durata 96 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La storia di Reynaldo, alias "el Rey" (il Re), un ragazzo che viene introdotto dal fratello nella Mala di Mendoza. Espandi ▽
Al centro della storia Reynaldo, alias "el Rey" (il Re), un ragazzo che viene introdotto dal fratello nella malavita di Mendoza. Qualcosa va storto però la notte in cui El Rey, al suo primo colpo in un ufficio notarile fa scattare l'allarme. I suoi due complici vengono catturati da una volante mentre lui, con in mano la refurtiva, riesce a scappare sui tetti. Nella fuga cade in un giardino distruggendo una serra. Il padrone di casa, Vargas, una guardia giurata in pensione, lo ammanetta ma istintivamente gli da riparo. Il mattino seguente, gli propone un accordo: non lo denuncerà alle autorità purché che lui ripari ciò che ha rotto in giardino. Entrambi non sanno che chi cerca quel denaro non sono criminali comuni ma poliziotti corrotti e determinati. Recensione ❯
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Un uomo molla tutto per diventare cacciatore di bufali. Espandi ▽
Kansas, 1874. Will Andrews, figlio di un prete, ha lasciato gli studi ad Harvard e ora viaggia verso Ovest. Raggiunge Butcher's Crossing, una piccola città di frontiera nelle pianure del Kansas, che si regge economicamente sui profitti degli allevatori di bestiame e commercianti di pelli di bisonti come McDonald. Sulla sua strada incrocia Miller, un esperto cacciatore di bisonti che lo convince a unirsi alla sua squadra, di cui fanno parte anche Charley e Fred, e finanziare una memorabile battuta di caccia. Prima di partire incontra Francine, una prostituta che è attratta da lui ma nella stanza d'albergo s'innervosisce e non riesce a consumare il rapporto. Il viaggio comincia in autunno e il gruppo deve affrontare diverse difficoltà, come la mancanza d'acqua, prima di arrivare ai piedi delle Montagne Rocciose del Colorado dove ci sono migliaia di bisonti la cui pelle vale oro. Nel corso della spedizione vengono uccisi numerosi bisonti. Miller però è incontentabile e vuole farli fuori tutti. Tra lui e Fred sale la tensione. Nel frattempo sta arrivando il freddo dell'inverno... Recensione ❯
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Un documentario originale che racconta la storia di una donna che ha scalato montagne, sfidando il patriarcato. Documentario, USA2022. Durata 71 Minuti.
Il 12 aprile 1993 Pasang Lhamu Sherpa diventava la prima donna nepalese che aveva raggiunto la vetta dell'Everest. Espandi ▽
La storia e la tenacia della prima donna nepalese giunta sulla vetta dell'Everest viene raccontata in un documentario che non si limita a narrarne le imprese alpinistiche ma le contestualizza all'interno di una società ancora fortemente dominata dal patriarcato.
Pasang Lhamu Sherpa. Un nome finora sconosciuto ai più che merita di essere annoverato tra quelli delle donne che hanno mutato le condizioni della società in cui vivevano.
Spesso i documentari che si occupano di imprese alpinistiche si concentrano sulla preparazione e sulla realizzazione delle suddette imprese mettendone magari in luce lo spirito agonistico oppure di sfida degli scalatori nei confronti di se stessi. Questo ovviamente non è un difetto però in questo documentario ci viene offerto un panorama più ampio che finisce con il costituire la differenza. Recensione ❯
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Il giro del mondo in modalità triathlon. Cronaca di un'impresa sportiva che è anzitutto un'attitudine di vita. Documentario, Germania2022. Durata 95 Minuti.
Un'incredibile storia di coraggio e motivazione, di spostamento di montagne, del magico potere delle barrette di cioccolato e dell'infinità del nostro mondo. Espandi ▽
Un triathlon attorno al pianeta, che parta da Monaco di Baviera e lì ritorni: è l’impresa estrema, progettata e realizzata durante la pandemia dal tedesco Jonas Deichmann: nato nel 1987 a Stoccarda, laureato in economia aziendale, per breve tempo venditore di software, che per scommessa col suo capo si ritrova a stabilire un record mondiale di ciclismo. E che dopo quel primo traguardo smette di lavorare, consapevole di avere una percezione della vita e del tempo non comune, non condivisa: il desiderio di un’esistenza in costante movimento, fatta di avventura e esplorazione, col bagaglio leggero e tecnico che serve ad affrontare sfide atletiche sempre più impegnative. L’occasione di documentare un “viaggio nell’ignoto”, come lo definisce il suo stesso protagonista, è più unica che rara. E infatti viene colta e integrata nell’evento stesso, o meglio nel marchio, che Deichmann (che a fine giugno 2023 affronterà la distanza in bici da New York a Los Angeles e in maratona al ritorno) ha costruito con intelligenza sul suo corpo e sulla sua visione. Recensione ❯
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Un uomo torna nella sua città natale dopo tanti anni. Lì gli tornano in mente i ricordi del suo primo amore. Espandi ▽
Stéphane Belcourt, un famoso romanziere, ritorna nella sua città natale dopo 35 anni. I ricordi che prendono il sopravvento: nel 1984 Stéphane, all’epoca diciassettenne, aveva avuto un’intensa relazione sessuale con Thomas di cui si era subito innamorato. Thomas invece cercava di tenere nascosta la loro storia. Poi si sono separati e non si sono più visti. Il destino però lo riporta al passato quando conosce Lucas, il figlio di quel primo amore che non ha mai dimenticato e che è stato il protagonista nascosto di uno dei suoi romanzi più celebri. Peyon riesce a toccare corde nascoste, evita le trappole sentimentali di romanzi come quelle di Nicholas Sparks perché comunque gli interessa mettere a fuoco gradualmente il passato, in continuo controcampo con il presente, e trovare nei gesti più che nei dialoghi le tracce di una memoria che riprende forma in modo infuocato, passionale. Per questo il film trova i momenti migliori nei flashback, nella ricerca di quella nostalgia perduta. Lì recupera quella leggerezza sempre cercata e che in quei frammenti diventa autentica. Al di là dei suoi squilibri il film riesce a centrare il dolore e il desiderio in chiave intimista. Recensione ❯
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Un catalogo in movimento e una lettera al proprio papà che non c'è più. Un film dovuto, sentito e struggente. Documentario, Svizzera, Italia2022. Durata 87 Minuti.
Un dialogo intimo tra un padre, uno dei maggiori esponenti del Movimento di Architettura Radicale Fiorentino, e la figlia regista. Espandi ▽
Un commovente resoconto della vita e della carriera di Fabrizio Fiumi ad opera della figlia Elettra. Dopo la morte del padre Elettra inizia a ripercorrere le tappe principali della parabola del suo “babbo”, come ama chiamarlo, in quello che è a metà tra un documentario e la sua personalissima maniera di elaborare questo lutto e questa eredità pesantissimi. È difficile parlare di Radical Landscapes in modo oggettivo, e questo è dovuto soprattutto all’incredibile capacità di Elettra Fiumi nel far sì che le sue immagini si sottraggano sistematicamente a ogni tipo di razionalità. Radical Landscapes, proprio come i lavori del suo babbo, salta il filtro cerebrale e va dritto al cuore. Più che un documentario, è un vademecum per inguaribili idealisti (o forse sarebbe più corretto dire per idealisti radicali) finiti per un tremendo e inspiegabile errore, in un mondo in cui i sognatori e gli utopisti sono una specie in via di estinzione e sono la logica e la razionalità a farla da padrone. Recensione ❯
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Daniel Pennac racconta Maradona, il santo profano che è diventato un capro espiatorio proprio come il suo Malaussène. Espandi ▽
Daniel Pennac racconta Maradona: il mito, l'icona, "San Diego" il santo profano, un capro espiatorio come il suo Malaussène e il suo impatto sulla vita e le storie di persone comuni e di maradoniani doc. In una indagine creativa e surreale, tutta ambientata a Napoli, Pennac costruisce e mette in scena uno spettacolo teatrale con la sua Compagnie MIA e cerca informazioni e racconti in giro per la città che diventa palcoscenico e megafono del mito stesso. In questo viaggio, ci racconta anche molto di sé e del suo approccio alla scrittura. Con la partecipazione straordinaria di Maurizio De Giovanni, Roberto Saviano e Luciano Ferrara. Recensione ❯
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Una madre e sua figlia vengono sfrattate di casa. Espandi ▽
Un ritratto del mito della maternità intorno alla storia di Pepa e sua figlia, sfrattate dalla loro casa e costrette a vagare per un posto dove vivere senza una rete di sostegno. Recensione ❯
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Un ufficiale carceraraio finge di avere una figlia all'interno del carcere. Espandi ▽
Juan, un ufficiale carcerario, osserva in silenzio ogni domenica la visita di Berta, madre di uno dei compagni. Il giorno in cui finalmente le si avvicina, si sorprende fingendo di essere un altro padre in visita e inventando una figlia all'interno del carcere: Josefina. Recensione ❯
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