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La regista e suea figlia per le strade di Parigi. Espandi ▽
Agnès, insieme alla figlia Rosalie, esce in strada e filma. La strada è Rue Daguerre, nel 14° arrondissement, dove ha abitato per cinquant'anni. La sua cinepresa interroga le vite di bottega, i negozianti della via, cerca e trova la concreta poesia delle baguettes croccanti, delle bistecche fresche di taglio, delle stoffe cucite a mano. Intanto ascolta storie, che sono talora storie di migrazioni, di gente che ha cercato e trovato un posto nel mondo. Sì, se ci aspettiamo il fascino di una Parigi che non c'è più, l'attesa è ripagata. Recensione ❯
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Una commedia romantica politicamente scorretta, che ironizza con garbo sulla disabilità, elude ogni insidia e trova infine la sua misura. Commedia, Francia, Belgio2018. Durata 107 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Misogino ed egoista, Jocelyn si finge disabile per sedurre una giovane donna. Espandi ▽
Playboy con azienda florida e Porsche fiammante, Jocelyn è un bugiardo incallito. Un giorno si ritrova a sedurre Florence, violinista con l'hobby del tennis costretta sulla sedia a rotelle. Per farlo si finge paraplegico. Ma il sentimento che insorge improvvisamente per la donna complica le cose e rimanda troppo a lungo il momento della verità.
L'eroe delle commedie popolari francesi debutta alla regia con una commedia romantica che riposa su una grande menzogna. Menzogna che procede spedita verso il politicamente scorretto, trovando la sua misura. Regista e protagonista, Dubosc offre ad Alexandra Lamy un personaggio carismatico e ci regala una commedia che cade in piedi, mantenendo un opportuno understatement e volgendo lo svantaggio in risorsa. Recensione ❯
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L'ispettore Jack Mosley deve difendere un testimone dai suoi colleghi. Tra agguati e inseguimenti dovrà attraversare 16 isolati in 2 ore. Buon ritmo e buon cast nel nuovo film di Richard Donner. Espandi ▽
Una mattina come tante, l'ispettore Jack Mosley (Bruce Willis), viene incaricato di portare un piccolo criminale, Eddie Bunker, dal distretto di Polizia al Tribunale a sedici isolati di distanza, dove deve presentarsi per testimoniare in un caso di reato minore.
Jack pensa che sia un incarico di routine, ma ben presto si troverà prima a dove salvare il testimone da un killer e poi scoprirà che la persona contro cui Eddie deve testimoniare è proprio un poliziotto. Recensione ❯
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Un saggio di sociologia trasformato in un film leggero e profondo al contempo. Commedia, Italia, Francia2018. Durata 94 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un racconto profondamente legato al presente italiano, ma dall'approccio inusuale per minimalismo e sobrietà. Espandi ▽
Tu ti chiedi mai se siamo felici o solo tranquilli?
Guido e Chiara hanno una relazione messa in crisi dalla possibilità che lei sia rimasta incinta. Mentre lui si sente pronto per la paternità lei ci vuole pensare. Nell'attesa, Guido va via di casa, ottenendo ospitalità dai genitori e amici.
Duccio Chiarini fa ancora centro, e riesce in una grande impresa: trasformare un saggio di sociologia in un film. Attraverso toni leggeri ma profondi, il regista ci rivela la complessità dei rapporti, l'ansia di instaurarli e il timore di restarne impigliati. Come accade a Chiara, in crisi perché teme la fine della passione.
Anche a casa dei genitori di Guido la passione si è spenta, ma l'unione resiste grazie alla forza di un legame che supera i dissidi quotidiani. Dissidi di fronte ai quali la generazione che Chiarini porta sullo schermo è assolutamente impreparata. Recensione ❯
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Angie, dopo un licenziamento, decide di mettersi in proprio. Crea un'agenzia finalizzata allo sfruttamento del lavoro degli immigrati. Espandi ▽
Angie è una giovane donna divorziata con un figlio undicenne, Jamie, che vive con i nonni.
Licenziata in tronco da un'agenzia per cui procurava manodopera proveniente dai paesi dell'Est, Angie decide di mettersi in proprio.
Insieme all'amica Rose crea un'agenzia di reclutamento con la quale sarà costretta a confrontarsi quotidianamente con la realtà dell'immigrazione clandestina. Recensione ❯
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Loach sembra ritornare a Kes, suo secondo lungometraggio, però questa volta allarga lo sguardo alla società. Drammatico, Gran Bretagna2002. Durata 106 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
La storia di un'adolescenza difficile, quella di Lyam, che aspetta l'uscita dal carcere della madre e spaccia eroina a Glasgow. Espandi ▽
Presentato a Cannes 2002. Glasgow si addice a Loach. Siamo già al terzo film che vede la città scozzese teatro della vicenda. Il giovane Liam vive di piccola criminalità, del resto non ha molte scelte. Sua madre Michelle è in prigione per spaccio, mancano settanta giorni poi uscirà. Liam conta le ore. E Loach fa se stesso e mostra ciò che più gli preme, il degrado della città, dove la crisi dei cantieri ha portato povertà e disoccupazione. Dunque a Liam non resta che inserirsi nel giro più grande, lo spaccio dell'eroina. Un minimo di serenità gli arriva dalla sorella e da un suo amico, ma la madre, una volta uscita, preferisce dedicarsi al suo amante, un vero delinquente. Recensione ❯
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Un heist movie originale e ben costruito, per riflettere sul concetto di virilità ai tempi della crisi. Noir, Italia2019. Durata 110 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il crimine non è per tutti e in mano a uomini qualunque si rivela un gioco pericoloso che catapulta in un rocambolesco e inestricabile noir metropolitano. Espandi ▽
Torino, 1996. Luigi il Playboy è impiegato alle Poste. Gli mancano tre mesi alla pensione, e già si vede gestire un chiringuito in Costa Rica. Ma quando l’età pensionabile viene spostata 10 anni avanti, Luigi prende il destino nelle sue mani: rapinerà l'ufficio postale. Non senza la complicità di Alvise il Cacciatore e dell’ex pugile Nicola il Lupo. Dopo I peggioriGli uomini d'oro è la seconda regia di Vincenzo Alfieri, anche attore, sceneggiatore e montatore. Rispetto al film d'esordio Alfieri ha fatto passi da gigante. La regia è coraggiosa e la tessitura della trama, che parte da un fatto di cronaca, è articolata e ben confezionata. Ma la vera originalità del film, in equilibrio fra tragedia e commedia all'italiana, è la volontà di ragionare in forma metaforica sulla virilità nell'era della crisi. Recensione ❯
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Un film di parole, che ritrova atmosfere e personaggi del primo capitolo per riflettere su un paese ormai senza prospettive né vergogna. Commedia, Italia2024. Durata 115 Minuti.
Il seguito dell'acclamato Ferie d'Agosto del 1996, film cult che valse a Paolo Virzì il David di Donatello come Miglior Film. Espandi ▽
Sono passati quasi trent’anni da quando Sandro Molino e la sua famiglia sono approdati a Ventotene per trascorrere sull’isola le ferie d’agosto e sostenere i loro principi e stile di vita “di sinistra” contro l’arroganza da “nuovi barbari” Mazzalupi, i vicini freschi di vittoria berlusconiana. Il ritorno di entrambi i clan sull’isola è l’occasione per un nuovo confronto e per il ritrovamento di vecchi e nuovi personaggi. Più che ripresi dal film precedente, questi personaggi sono riesumati, in un film che si confronta continuamente con il tema della morte: quella fisica di Ruggero e Marcello; quella politica delle ideologie; e soprattutto quella semantica delle parole: perché in Un altro Ferragosto le parole sono importanti. Un altro Ferragosto è un film di parole, in una sceneggiatura tracimante dialoghi che si sovrappongono e rimbalzano l’uno sull’altro, creando una confusione che ripropone un continuo stop and go drammaturgico, riflesso del meccanismo irrimediabilmente inceppato di un “Paese senza”: senza vergogna, prospettive, crescita economica e politica, senza più Storia e senza grandi alternative alla ripetizione coatta di una danza macabra e inconcludente. Recensione ❯
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Due turisti americani si trovano coinvolti, loro malgrado, in un incubo che corre sulle rotaie della Transiberiana. Espandi ▽
Un viaggio sul treno transiberiano che collega la Cina a Mosca diventa lo scenario di una caccia all'assassino quando una coppia americana fa uno strano incontro. Recensione ❯
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Weerasethakul porta il suo universo visivo, auditivo e formale in un paese straniero: nulla succede eppure tutto si compie. Drammatico, Colombia, Tailandia2021.
Il viaggio di scoperta di una donna inglese in Colombia, attratta da un misterioso rumore che proviene da lontano. Espandi ▽
Jessica, una donna inglese in visita alla sorella a Bogotà, viene attirata da un misterioso suono che la sorprende più volte: di notte, per strada, in un ristorante. È reale il suono o è solo nella testa di Jessica? La ricerca dell'origine dello strano fenomeno, prima da un medico poi in uno studio di registrazione, e la visita ad Agnes, archeologa che studia resti umani scoperti durante uno scavo, porta Jessica dalla città alla foresta, dove incontra un pescatore che le fa capire come ogni persona è connessa alle altre e le mostra ricordi di vite mai vissute. Rasserenata, Jessica accetta l'esistenza del suono, mentre la radio dà la notizia di un terremoto forse causato dal decollo di una navicella aliena...
Prima esperienza fuori dal suo paese per il regista tailandese Apichatpong Weerasethakul (Palma d'oro a Cannes nel 2010 con Lo zio Boonmee che si ricorda le vite precedenti), che in una città e in una terra che non gli appartengono registra l'alienazione di una donna anch'ella straniera e la sua progressiva accettazione della totalità del cosmo.
Nella seconda parte di Memoria, nulla succede eppure tutto si compie. La memoria abbraccia il cosmo, che essendo una totalità senza forma non può che manifestarsi in maniera così ampia da diventare invisibile, inconoscibile in termini razionali. Recensione ❯
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Un'impresa coraggiosa e riuscita grazie a una regia sicura, una scrittura solida e interpretazioni azzeccate. Commedia, Italia2019. Durata 105 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Andrea Serrano è un aspirante scrittore che è costretto a lavorare in un obitorio in attesa della grande occasione della sua vita. Che finalmente arriva. Espandi ▽
Andrea Serrano ha 29 anni, sa di essere uno scrittore, ma al momento campa lavando i pavimenti di un obitorio: difficile dare un senso alla propria esistenza quando ci si sente una comparsa nella vita degli altri, invece che il protagonista nel proprio storytelling personale. Tutto cambia quando Andrea pubblica il suo primo romanzo, "Non finisce qui", e un produttore, Oscar Martello, se ne dichiara così entusiasta da volerlo trasformare in film. In una Roma dove "nessuno dice quello che pensa e nessuno fa quello che dice", Martello non ha peli sulla lingua e si dimostra di parola, affiancando ad Andrea un regista e una protagonista, Jacaranda Ponti, che guarda caso è la donna dei sogni dello scrittore. Peccato che il regista si riveli un "Tarkovsky dei poveri" e trasformi "Non finisce qui" in un film inguardabile: la carriera di Andrea rischia di naufragare, così come quella della bella Jacaranda. Riusciranno i due a recuperare dignità, umana e professionale? Recensione ❯
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Vi ricordate le commedie anni '60, colori vivacissimi e personaggi stilizzati? E' a quell'epoca che si ispira Down with love: split screen, set enormi, materiale di repertorio e musica in stile per un tuffo nel passato! Espandi ▽
NYC 1963: cosa succede quando Catcher Block, affermato giornalista e maschilista convinto, incontra Barbara Novak, timida scrittrice di provincia balzata all'onore delle cronache con "Down with love", romanzo-manifesto che professa l'emancipazione della donna attraverso la rinuncia all'amore... Recensione ❯
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