Un anno dopo la misteriosa sparizione di sua sorella Melanie, Clover e i suoi amici si recano nella remota valle in cui è scomparsa, in cerca di risposte. Espandi ▽
Un anno dopo la misteriosa sparizione di sua sorella Melanie, Clover e i suoi amici si recano nella remota valle in cui è scomparsa, in cerca di risposte. Esplorando un centro visitatori abbandonato, i ragazzi sono inseguiti da un assassino mascherato e vengono orribilmente uccisi uno dopo l'altro per poi svegliarsi e ritrovarsi all'inizio della stessa notte. Sono così costretti a rivivere l'incubo ripetutamente ma ogni volta la minaccia dell'assassino è diversa, ciascuna più terrificante della precedente. La speranza diminuisce quando il gruppo si rende conto di poter morire per un numero limitato di volte e che l'unico modo per fuggire è sopravvivere fino all'alba.
Un viaggio orrorifico e coinvolgente per lo spettatore che, a sua insaputa, si ritrova a giocare come in un videogame (ma sul grande schermo).
È infatti ispirato all'omonimo videogioco per Playstation (anche qui presente come casa di produzione), Until Dawn - Fino all'alba cerca di portare sul grande schermo alcune dinamiche che hanno reso il videogame un piccolo cult nel suo genere e che hanno molto a che fare con lo slasher. Recensione ❯
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Da diversi anni, il "Killer Heart Eyes" semina il terrore a San Valentino, perseguitando e uccidendo coppie innamorate. Quest'anno, nessuna coppia è al sicuro...... Espandi ▽
Un serial killer che indossa una maschera con gli occhi a forma di cuore, da un paio d'anni colpisce uccidendo nel giorno di San Valentino svariate coppie di innamorati. Ally lavora nel campo della pubblicità, è single ed è alle prese con una campagna pubblicitaria che riflette la sua disillusione nei confronti del romanticismo e perciò non funziona. La sua capa Crystal le affianca così l'affascinante single Jay, maestro nel campo, e tra i due nasce un rapporto conflittuale.
Mentre una scia di sangue li segue, Jay e Ally lottano disperatamente per la vita e nel frattempo si conoscono sempre meglio. Ma l'assassino non molla la presa nemmeno quando i due si trovano nella stazione di polizia con Jay sospettato d'essere il colpevole.
Vivace incrocio tra commedia sentimentale e slasher, il film usa a profusione i luoghi comuni e gli stilemi di entrambi i generi, puntando soprattutto sulla riuscita alchimia tra i due protagonisti che, anche grazie all'ottima prova di Mason Gooding e Olivia Holt, si presentano come personaggi simpatici e ben caratterizzati, di cui è interessante seguire le vicende. Recensione ❯
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Un capitolo cinematografico del franchise che vede insieme per la prima volta Jackie Chan e Ralph Macchio. Espandi ▽
In seguito alla tragica morte del fratello, Li Fong deve lasciare la scuola di kung fu a Pechino, per trasferirsi a New York con la madre. Una sera entra dentro il locale "Victory Pizza" gestito da Victor, un tempo ottimo pugile e ora è perseguitato dal suo strozzino, dove conosce sua figlia Mia. Mentre si trova con lei in metropolitana, viene colpito a tradimento da Conor, il suo ex, campione di karate in match spesso clandestini. La madre gli ha esplicitamente vietato di tornare a combattere e lo ha messo nelle mani di un tutor coetaneo, Alan, per farlo studiare.
Lui però ha altri piani. Prima aiuta Victor, che vuole tornare sul ring per combattere e saldare così i suoi debiti, insegnandogli le tecniche delle arti marziali e poi decide di partecipare al grande torneo 5 Buroughs dove è strafavorito Conor. Per farlo combattere al meglio delle sue possibilità e ribaltare i pronostici, accorre in suo aiuto il suo maestro Mr.Han che si rivolge a sua volta a Daniel LaRusso, il primo 'karate kid'.
Jonathan Entwistle, al suo primo lungometraggio, ha un intento ambizioso rispetto all'esito finale. Il nuovo Karate Kid non è supereroe (anche se viene citato Peter Parker) né normale e più umano ma solo una versione un po' più anonima di quelli che lo hanno preceduto. Recensione ❯
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Jamie Lee Curtis e Lindsay Lohan riprendono i ruoli di Tess e Anna Coleman nel sequel di Quel pazzo venerdì. Espandi ▽
Il film riprende anni dopo che Tess (Curtis) e Anna (Lohan) hanno attraversato una crisi di identità. Anna ha ora una figlia e una futura figliastra. Mentre affrontano la moltitudine di sfide che si presentano quando due famiglie si uniscono, Tess e Anna scoprono che la fortuna potrebbe davvero colpire due volte. Recensione ❯
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Il popolare gioco svedese viene trasformato in un film live action dalla Warner Bros. Espandi ▽
Quattro improvvisati avventurieri - Garrett "The Garbage Man" Garrison, Henry, Natalie e Dawn - sono alle prese con problemi quotidiani quando vengono improvvisamente trascinati, attraverso un misterioso portale, nell'Overworld: un bizzarro paese delle meraviglie cubico dove regna l'immaginazione. Per far ritorno a casa, dovranno imparare a padroneggiare questo mondo (e proteggerlo dalla minaccia di Piglins e Zombie) mentre intraprendono una magica missione affiancati da un esperto e inaspettato 'costruttore' del posto.
Il mondo del primo videogioco più venduto della storia (in 15 anni 300 milioni di copie) è lo scenario di una commedia spumeggiante, citazionista e survoltata ma con una sceneggiatura evanescente.
Bisogna abbandonarsi, spegnendo il cervello (e vale sia per i fan che per chi non sa neanche cosa sia Minecraft), alla serie di avventure rocambolesche messe in atto dai due protagonisti che, appunto come un videogioco anni '80, devono sempre passare a un 'quadro' successivo per tentare di sbrogliare la matassa. Il "perché lo fanno" non è così importante dato che il "come lo fanno" alla fine diverte e distrae. Che poi è l'unico obiettivo centrato da un film, deliziosamente anarchico, ma senza né capo né coda. Recensione ❯
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La vera storia di Emma Schmidt, conosciuta anche con lo pseudonimo di Anna Ecklund. Tra i casi di possessione ufficialmente riconosciuti dalla Chiesa Cattolica. Espandi ▽
Iowa, 1928. Padre Joseph Steiger riceve da un suo superiore un incarico delicato. Si tratta del caso di una donna, Emma Schmidt, che soffre molto, per cause che sembrano sfuggire alle possibilità di cura della scienza medica. È quindi necessario praticare un esorcismo. Padre Joseph ha il compito di prendere nota di quanto accade durante l'esorcismo, mentre ad assistere l'esorcista sono le suore del convento cui si appoggia la parrocchia. Le prime sedute dell'esorcismo mostrano subito che le cose non saranno facili.
Ispirato, ci viene detto in didascalia, a fatti veri, è un film esorcistico di stampo molto classico, che segue il percorso narrativo codificato dal capostipite, L'esorcista.
Il tormento e il desiderio di riscatto del sacerdote più giovane fanno da contraltare alla fede incrollabile del saggio esorcista, che forse sembra ancora più saggio per il naturale carisma di un grande attore come Al Pacino, che dona al suo personaggio la sua notevole personalità e capacità interpretativa. Recensione ❯
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Un thriller claustrofobico e adrenalinico, dove ogni secondo conta e la redenzione non è contemplata. Espandi ▽
Eddie è nei guai dopo che il van con cui fa le consegne si è rotto e senza un soldo per ripararlo. Con un occhio al portafoglio e l'altro alla figlia Sarah che lo aspetta fuori da scuola, Eddie tenta maldestramente di rubare un'auto e guadagnare qualcosa. Dopo alcuni tentativi si imbatte in un SUV lasciato aperto nel bel mezzo di un parcheggio, ma è troppo tardi quando Eddie scopre che la macchina è una trappola perfetta da cui è impossibile fuggire, progettata da un misterioso William che inizia a torturarlo nei modi più disparati.
Il film di Yarovesky rinnova il genere dei confined-space movies, tutto sorretto da Anthony Hopkins e Bill Skarsgård. E se alla fine tutto risulta troppo monotono e scialbo, fissiamo per un attimo il nostro angolo sui due protagonisti, qui posti agli antipodi delle loro abituali collocazioni attoriali: Hopkins, alfiere del mimetismo che qui si sovraccarica anche e soltanto a partire solo dalla voce; Skarsgård, il corpo mutato e smontato per eccellenza degli ultimi anni degli It e dei Nosferatu, stavolta non ha niente con cui giocare se non solo sé stesso. Recensione ❯
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La storia di un gruppo di amici perseguitati da un assassino dopo aver cospirato per coprire un incidente automobilistico. Espandi ▽
Dopo aver causato un incidente d'auto mortale, cinque amici nascondono il loro coinvolgimento e fanno un patto per mantenere il segreto evitando di affrontare le conseguenze. Un anno dopo, il loro passato torna a tormentarli e sono costretti a confrontarsi con una terribile verità: qualcuno conosce quello che hanno fatto l'estate precedente ed è deciso a vendicarsi. Gli amici, perseguitati uno a uno da un assassino, scoprono che è tutto già successo in passato e si rivolgono a due sopravvissuti del leggendario "Massacro di Southport" del 1997 per chiedere aiuto.
Quarto capitolo della serie, sequel dell'omonimo film del 1997 e di Incubo finale dell'anno dopo, So cosa hai fatto fa rimpiangere lo stile genuino dello slasher che negli anni '90 guardava al teen movie degli '80.
La regista di Do Revenge, che si avvale di un reparto tecnico quasi tutto al femmnile, abbandona quasi da subito le derive autoironiche della storia per concentrarsi molto sui suoi aspetti più moralistici che morali. Così, ancora una volta, fumare dell'hashish con gli amici porterà a conseguenze terribili punite anche con la morte uncinata. Recensione ❯
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Visivamente spettacolare (nella seconda parte), il film di Onah funziona ma non riesce ad appassionare. Fantascienza, Avventura, Azione - USA2025. Durata 118 Minuti.
Anthony Mackie diventa Capitan America in un film dove al centro delle azioni c'è un efferato complotto globale da sventare. Espandi ▽
L'ex Generale Thaddeus "Thunderbolt" Ross è divenuto presidente degli Stati Uniti. Dopo una missione completata con successo contro i Mercenari dei Serpenti, Sam Wilson viene invitato alla Casa Bianca, accompagnato dal nuovo Falcon, Joaquin Torres, e dal Capitan America dimenticato della Guerra di Corea, vittima per decenni di esperimenti governativi: Isaiah Bradley. In questa occasione però ha luogo un attentato alla vita del Presidente. Sam Wilson dovrà cercare di venire a capo di un complesso intrigo e a complicare le cose c'è l'agente presidenziale Ruth Bat-Seraph, di origini israeliane ma addestrata nella Stanza Rossa delle Vedove.
Il tentativo di ritornare a toni più sobri e a intrighi più complessi e spionistici è evidente nel nuovo Captain America - Brave New World ma il film non riesce mai a trovare una vera intensità drammatica e solo nella seconda parte è visivamente spettacolare.
Per quanto non sia un film infelice, non riesce però mai a risultare appassionante, vuoi per il protagonista drammaturgicamente debole, vuoi per il mistero già svelato, vuoi per il tasso spettacolare che si alza tardivamente. Il ritorno in auge della Marvel ha bisogno di meglio. Recensione ❯
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Un thriller psicologico dai toni visionari che racconta la discesa in un'odissea esistenziale e psichedelica di un musicista insonne. Espandi ▽
The Weeknd scrive, canta e mette in scena, Abel Tesfaye beve, strippa e coltiva relazioni tossiche. The Weeknd e Abel Tesfaye sono la stessa persona, il primo è l'alias artistico del secondo, il secondo l'avatar del primo, ed entrambi si godono il successo come popstar planetaria sempre in movimento e creazione tra concerti, videoclip e film.
Durante l'ultima performance a Los Angeles, però, The Weeknd/Tesfaye perde la voce sul palco, e quando gli viene diagnostica una disfonia di natura nervosa, i traumi di cui nutre la sua musica esplodono definitivamente. Mentre il manager Lee cerca di preservarne la carriera, The Weeknd/Tesfayer si imbarca in un viaggio allucinato con una fan, la misteriosa Ani.
The Weeknd, la star globale da milioni di dischi, si fa accompagnare in questo ultimo (?) atto da Jenna Ortega e Barry Keoghan. Il film è vanity project, quarta prova di un regista indipendente, progetto musicale e uscita cinematografica. Troviamo quindi un mix di generi giustapposti eppure necessari l'uno all'altro. Recensione ❯
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Una psicocommedia riuscita a metà, in cui Matilde Gioli ricorda Mrs Doubtfire. Commedia, Italia2025. Durata 105 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una commedia con Matilde Gioli nei panni di una psicoterapeuta che ricorda Mrs Doubtfire. Tutto per riconquistare un amore perduto. Espandi ▽
Sandra è una giovane psicoterapeuta che viene mollata un giorno senza motivo apparente dal suo compagno convivente Stefano. Per un problema del sistema informatico se lo ritroverà come paziente - è stata appena assunta da un servizio di psicoterapia online - e per non farsi riconoscere assumerà le sembianze di una collega più anziana, mascherandosi ogni giorno. Ad aiutarla, l'amica scapestrata Benedetta e Marco, un investigatore privato che saprà consigliarla e starle accanto.
Matilde Gioli possiede una cifra da attrice brillante che funziona, e che dopo una serie di commedie interpretate le abbiamo già visto esprimere ed esplorare abbondantemente. Qui osa il salto mortale del ruolo duplice, e le viene abbastanza bene.
Fatti vedere resta quindi una commedia riuscita a metà, capace senz'altro di distrarre dai problemi quotidiani e strappare qualche sorriso, ma senza l'efficacia e il mordente delle opere che arrivano ad essere davvero emozionanti (o esilaranti) e memorabili. Recensione ❯
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La formula di De Maistre si arricchisce di una quarta variazione ma
la modalità del racconto appare la medesima se non impoverita. Avventura, Commedia, Family - Francia2025. Durata 100 Minuti.
In Cina, il dodicenne Tian viene mandato con la sorella a stare con la nonna sulle montagne del Sichuan. Lì, fa un incontro sorprendente con Moon, un cucciolo di panda. Espandi ▽
Tian non è il figlio che suo padre vorrebbe. A differenza di sua sorella Liya, virtuosa a scuola e nella danza col ventaglio, Tien è l'ultimo della sua classe per rendimento, non ha amici e passa il suo tempo attaccato alla consolle dei videogiochi. Come se non bastasse, sua madre e suo padre (Liu Ye) si vedono poco e male, litigano spesso e non vanno d'accordo sull'educazione dei figli. L'unica figura di riferimento, per il giovanissimo Tian, è la nonna, la quale sembra capirlo e sapere di cosa ha bisogno. Ed è proprio durante il periodo di vacanza che Tian e la sorella trascorrono nella casa di Nai Nai, immersa nelle foreste di bambù del Sichuan, che il bambino incontra per caso il suo primo e unico amico: un cucciolo di panda. Il contatto con la natura rimette le cose nella giusta prospettiva, ridimensionando i problemi quotidiani degli esseri umani e dando voce alla meraviglia di un mondo che non ruota solo attorno a loro, anche se spesso ce ne dimentichiamo. Recensione ❯
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Il film racconta la storia di una coppia alla disperata ricerca di un figlio che partirà per la Spagna per andare in una clinica specializzata nella fecondazione assistita. Espandi ▽
Angelo e Marta, lui maestro elementare, lei psicoterapeuta e figlia di un colonnello dei Carabinieri, sono sposati da anni, e da anni cercano di avere un figlio. Le hanno provate tutte, ma quando i dottori diagnosticano a Marta un'endometriosi che renderebbe quasi impossibile rimanere incinta i due decidono di seguire il consiglio di Andrea, un amico di Angelo che fa l'infermiere. Andrea suggerisce loro di recarsi a Barcellona dove un luminare pare sia stato in grado di risolvere i problemi di infertilità di innumerevoli coppie.
Ma il luminare conferma a Marta che il suo utero è inospitale, e propone loro una soluzione: una giovane donna catalana è disposta ad ospitare nel suo utero il seme di Angelo e l'ovaio di Marta, per poi portare avanti la gravidanza in Italia accanto alla coppia.
Il cast è di buon livello, a cominciare da Angelo Pintus che si ritaglia un ruolo da attore brillante. Anche i cammei di Tullio Solenghi e Imma Piro e quello di Antonio Catania funzionano, ma in virtù della loro capacità recitativa, non dei ruoli che sono chiamati a interpretare. Quel che è peggio è che per tutta la durata del film al massimo si sorride, mentre più spesso si prova quella sensazione di disagio e di imbarazzo che risultano letali per una commedia. Recensione ❯
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"Un giorno i tuoi genitori non ci saranno più e sarai pieno di rimorsi" è la frase che convince Angelo a prendersi cura dei suoi vecchi genitori ora che non sono più autosufficienti. Espandi ▽
Angelo Duro fa l'autista di notte raccattando gli adolescenti ubriachi fuori dalle discoteche. La sorella, che non sentiva da anni, una mattina lo chiama per responsabilizzarlo sulla gestione dei genitori anziani di cui lei si è sempre e sola preoccupata. È estate, ha una vacanza programmata e gli implora di darle il cambio. Prima riluttante, Angelo Duro accetterà l'incarico nell'ottica di vendicarsi con loro di tutto quello che gli hanno vietato o costretto di fare da piccolo.
Gennaro Nunziante, il regista dei primi film con Checco Zalone e con Pio e Amedeo, costruisce una cornice da commedia irriverente e paradossale sul personaggio comico, popolare in tv e al teatro, di Angelo Duro. Recensione ❯
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Un film che fa ridere e commuovere, invitandoci a riflettere sul senso della vita e sull'importanza di non arrendersi mai. Espandi ▽
Massimo Quinto, un uomo di mezza età pieno di debiti, con un matrimonio fallito e un pessimo rapporto con il figlio Edoardo, scopre anche di avere un brutto male ma, dopo un incidente in motorino, come per incanto, si risveglia nel 44 a.C. e riesce a salvare la vita a Giulio Cesare. I due, nonostante i millenni che li separano, diventano amici e scoprono di essere più simili di quanto possano immaginare. Il 15 marzo arriva, il destino di Cesare si sta per compiere, ma anche nel destino di Massimo qualcosa di molto importante sta per cambiare.
Il salto sul grande schermo di Maurizio Battista, che ha stretto un fortissimo legame con il pubblico nei teatri, dimostra come un vero comico sia triste.
Tutta l'attenzione dei creatori di Tu Quoque si concentra sulla risoluzione, molto autoassolutoria da parte del protagonista (un tratto distintivo degli spettacoli di Battista), del rapporto padre-figlio a cui rimanda tutto l'intermezzo dell'epoca imperiale ambientato nel set esistente a Cinecittà. Una scelta che, insieme a quella di sviare dalla comicità tipica di Maurizio Battista che, più che essere legata all'odierno concetto di politicamente scorretto sembra venire fuori direttamente dal secolo scorso, è in qualche modo coraggiosa anche se non pienamente riuscita. Recensione ❯
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