Quando la mafia non esisteva, un quotidiano ha osato scrivere il suo nome. Espandi ▽
Nel 1958 il giornale siciliano L'ora denunciò la presenza endemica della mafia nell'isola. Subito dopo l'uscita dell'inchiesta una bomba esplose davanti alla sede del giornale. Due giorni dopo l'attentato L'ora tornò in edicola con il titolo "La mafia potrà minacciarci, la nostra inchiesta prosegue". La serie tv è ambientata a Palermo tra fine anni '50 e primi anni '60 con al centro il lavoro del direttore e dei coraggiosi giornalisti che svelarono i legami della mafia con la società, anche al costo di rimetterci la vita. Recensione ❯
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Una miniserie che racconta la cronaca nera del capoluogo lombardo. Espandi ▽
Milano, tra il 1970 e il 1984, era una delle città più pericolose al mondo, una vera e propria università del crimine in cui viene commesso ogni tipo di reato. Recensione ❯
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Una miniserie ricca di colpi di scena per raccontare Sogni, difficoltà e speranze nell'Italia rurale degli anni '60. Drammatico, Italia2022. Durata 102 Minuti.
Una donna accetta un matrimonio per procura che dal Sud Italia si trasferisce nel vicentino per raggiungere il marito. Ma la nuova vita non sarà facile. Espandi ▽
Maria è una giovane donna calabrese costretta a un matrimonio per procura dall'indigenza della sua famiglia. Ad assicurare loro un vaglia mensile è il brutale Vittorio, un piccolo proprietario terriero veneto che impone al nipote Italo una moglie che gli dia figli per il lavoro nei campi. Italo però vive nel ricordo della moglie morta in circostanze misteriose e con un figlio, Paolino, che si è rifugiato a vivere nella stalla. Maria soffre ma resiste e con il passare dei mesi e degli anni si conquista un ruolo come donna in un mondo ancora fortemente maschilista. C'è però Antonio, un antico amore dell'adolescenza, che torna minacciosamente a farsi vivo. Recensione ❯
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Romantic drama tratto dall'omonimo film campione d'incassi e fenomeno culturale di vent'anni fa. Espandi ▽
Antonia è sposata con Massimo: una storia d'amore solida e felice. Ma Massimo si innamora di Michele, e quell'amore domanderà il suo spazio. Quando Massimo sta per prendere una decisione, un incidente di moto lo ferma per sempre, lasciando un vuoto immenso in Antonia e Michele. Finché un quadro non mette Antonia sulla strada di casa dell'amante di suo marito, abitata anche dalla famiglia elettiva sui generis del giovane uomo: un gruppo di "impiccioni, invadenti e sciroccati", uno spaccato di umanità vibrante e colorato. E le dinamiche fra tutti i presenti si svilupperanno all'insegna dell'unica regola che conta: "L'amore non guarda in faccia nessuno".
Ferzan Ozpetek trasforma l'idea centrale del film Le fate ignoranti, da lui diretto nel 2001, e le regala il respiro lungo della serialità, compiendo una delle rare operazioni utili in questo settore, perché il film originale era già una storia corale, e si sarebbe voluto sapere di più di ognuno dei personaggi accennati.
La sceneggiatura di Ozpetek e Romoli è materia elastica, e il cast si cala in questo universo teatrale con fiducia, pronto a mostrare i suoi colori inediti: primo fra tutti l'ottimo Eduardo Scarpetta nel ruolo centrale di Michele. C'è persino un "coro greco" composto da tre vicine chiacchierone che commentano le entrate in scena (o in casa) dei personaggi. Recensione ❯
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Il fascino delle location non basta. Il ritmo rallenta, le dinamiche tra i protagonisti rimangono superficiali e i nuovi episodi non convincono del tutto. Drammatico, Italia2022.
Nella seconda stagione, ambientata a distanza di un anno dalla prima, ritroviamo Saverio Lamanna, ex giornalista e scrittore di gialli, e il suo amico Peppe Piccionello alle prese con nuovi casi da risolvere. Suleima torna in Sicilia con il suo capo per seguire un progetto importante e la relazione con Saverio prosegue tra alti e bassi. Sullo sfondo, Màkari e altri luoghi di interesse storico e culturale, con gli altri personaggi di contorno: il capo di Suleima, Teodoro, la fidanzata di Peppe, Marina, il vicequestore Randone, il padre di Saverio e la sua fedele governante Maricchedda, e la ristoratrice Marilù. Recensione ❯
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Lievemente inferiore rispetto alla stagione precedente, la serie continua comunque a funzionare e a coinvolgere. Drammatico, Italia2022. Durata 45 Minuti.
Nella seconda stagione di Mare Fuori ogni detenuto si trova di fronte - come uno specchio - la propria famiglia, e verrà chiamato a compiere una scelta. Seguirne le orme o rinnegarla? Troveremo nuovi personaggi che faranno il loro ingresso nell'IPM (Istituto Penale Minorile) come Kubra, una ragazza di origini nigeriane colpevole di matricidio, o Sasà, un ragazzino arrestato per violenza carnale, un reato che è convinto di non aver compiuto. Se i protagonisti sono nuovamente i ragazzi rinchiusi nell'IPM, è fuori da queste mura che si indagano i veri responsabili dei crimini compiuti dai giovani detenuti, perché quando un minorenne sbaglia ci sono sempre degli adulti colpevoli di averli lasciati soli o di averli accompagnati su una falsa strada. Recensione ❯
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Dal creatore di Spy City, William Boyd, una serie da 20 milioni di dollari. Espandi ▽
Il giovane Asburgo, fratello dell'imperatore Francesco Giuseppe, e la sua principessa belga si lasciarono convincere da Napoleone III a salpare per l'altro capo del mondo nel 1864. Cercarono di rendere giustizia sia ai propri ideali progressisti che agli interessi politici delle maggiori potenze europee come governanti del popolo messicano e furono usati come pedine politiche nella politica coloniale europea. Recensione ❯
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Commedia dai toni fiabeschi, è la prima serie del duo Luì e Sofì celebri youtuber amatissimi dai bambini e ora chiamati ad una nuova avventura all'interno di un castello incantato. Espandi ▽
Vacanze studio in un castello per Luì e Sofì che hanno la possibilità di passare del tempo con una famiglia nobile e così impararne cultura e tradizioni. All'arrivo trovano Madame Cornelia, una governante severissima che sarà la loro guida ed insegnante. Poi c'è Bruno il maggiordomo di famiglia e tuttofare della casa. Quindi nella casa vi abitano i gemelli Divina e Tronaldo ed Emma, tutti nipoti della regina che ha un piano per loro. Il suo obiettivo è infatti dare la possibilità ai ragazzi di capire la vita delle persone normali. A dare il volto agli amatissimi Luì e Sofì ci sono Luigi Calagna e Sofia Scalia. Recensione ❯
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Le avventure di Carlo Monterossi, autore televisivo alle prese con vicende criminali dense di ironia e suspense. Espandi ▽
Un nuovo giallo fa capolino nell'offerta televisiva italiana, questa volta grazie alle risorse produttive di Amazon, sempre più evidentemente alla ricerca dell'audience media italiana, quella generalista, già in parte raggiunta con altre produzioni che sottolineano questo interesse (prima fra tutte LOL: Chi ride è fuori). Le carte ci sono tutte, in primis l'omonima serie letteraria bestseller di Alessandro Robecchi, da cui ha origine il giallo adattato dallo stesso autore per la Palomar, insieme al regista Roan Johnson e a Davide Lantieri. Inoltre Monterossi vanta anche un cast molto interessante, spesso – come vedremo – non del tutto sfruttato. Il risultato finale è però una storia piatta, dove l’allungamento del racconto su tre episodi non viene sfruttato per arricchirlo di linee narrative, di psicologie complesse, di dinamiche articolate tra i personaggi, ma si conforma a una più standardizzata struttura episodica (quindi, di conseguenza, più lenta). Recensione ❯
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Carlo Monterossi (Fabrizio Bentivoglio) è uno degli autori televisivi più quotati sulla scena televisiva milanese, ma alla sua formidabile dote creativa corrisponde una svogliatezza altrettanto forte. L'autore, in crisi più esistenziale che produttiva, è stanco di quel "mercato dei sentimenti" che produce i maggiori introiti della televisione contemporanea, una crisi che lo spinge sempre più verso la necessità di mostrare la realtà. La tensione aumenta con l'arrivo in redazione di Lucia (Donatella Finocchiaro), giornalista sul campo ed ex-fiamma di ritorno da Londra. La realtà però arriverà fin troppo nella vita di Monterossi, coinvolgendolo in vari crimini che, volente o nolente, si troverà a risolvere. Recensione ❯
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A 50 anni dall'attentato ai Giochi di Monaco '72 l'incubo terroristico rivive in questo thriller Sky Original tedesco. Espandi ▽
L'incubo dei Giochi di Monaco '72, passati alla storia per l'attentato che portò alla morte di 11 atleti israeliani uccisi, sequestrati da un commando dell'organizzazione terroristica palestinese Settembre Nero. Al centro del racconto gli sforzi dei due agenti - uno israeliano e l'altro tedesco - che si trovano a collaborare per sventare la minaccia di un nuovo attacco terroristico. La polizia e i servizi segreti di entrambe le parti sono in allerta per garantire la sicurezza dell'evento. Tuttavia, quando Oren Simon, un agente del Mossad di stanza a Berlino, intercetta un messaggio in un forum del dark web, pochi giorni prima della partita, verrà affiancato da Maria Köhler, un'agente della polizia criminale di stato tedesca (LKA), di origini libanesi, per evitare con ogni mezzo che la storia si ripeta. Recensione ❯
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Nella cornice romana del Rione Monti, questa serie poliziesca prova a tematizzare il razzismo e l'integrazione. Espandi ▽
Carlo Guerrieri e Malik Soprani tornano con gli altri personaggi del commissariato "Monti", Cinzia Repora, Marco Cantabella, nell'indagine della scomparsa di Clara, la prima moglie di Carlo, appena uscita dal carcere di Rebibbia, mentre la figlia Alba era pronta ad accoglierla nella propria casa per scontare i domiciliari. Clara è il mistero irrisolto e il filo conduttore di tutte e tre le stagioni (nella seconda in modo più marginale ma sempre presente). Si scoprirà ben presto che si tratta di un rapimento collegato ad un importante traffico di droga mentre Federico Viessi, educatore del carcere, cercherà di supportare Alba nelle ricerche della madre anche se la sua vicinanza non risulterà del tutto sincera.
Interessante la diversificazione delle location che coinvolge tutta Roma, centro e periferie con delle tematiche molto attuali, non scontate e affrontate con delicatezza. Per citarne alcune: i bambini stranieri utilizzati come corrieri della droga, le truffe affettive, lo sfruttamento dei rider, gli abusi in famiglia, il business dei corsi e i finti farmaci per dimagrire.
I personaggi, insieme al ritmo narrativo un po' crime e un po' soap, che coinvolgono lo spettatore, lo catturano e lo seducono, facendolo entrare nella storia e sentire parte dell'entourage. Un grande merito che permette di perdonare anche le piccole pecche e chiedere a gran voce una quarta stagione per ritrovarli e vivere ancora nuove avventure. Recensione ❯
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Pietro e Rebecca sono una giovane coppia che affronta la sfida di crescere tre figli; Claudio, Caterina e Daniele cercano la propria strada verso la felicità. Espandi ▽
Proporre un remake di una serie televisiva di successo come This is Us giunta alla sesta stagione poteva rivelarsi un rischio ricco di incognite. Così è stato ma forse non per le ragioni più ovvie. Per occuparsi di Noi è necessario fare un flashback apparentemente fuori territorio. D’altronde i flashback nella serie non mancano (come vedremo) e quindi si resta in tema. Quando Alessandro Cattelan ha fatto il passaggio da Sky alla Rai e ha tentato di proporsi con lo stile creativo e fuori dagli schemi che ne aveva decretato il successo sulla rete pay ha fallito in maniera evidente. Le ragioni? Proporlo su RAI Uno in prima serata di domenica ha significato offrire il programma giusto all’audience sbagliata. La stessa situazione si è ripresentata con Noi con l’aggravante che, alle spalle, c’era la serie originale. Recensione ❯
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Una fiction Rai che intrattiene e informa su un tema scottante non sempre trattato con sufficiente attenzione. Drammatico, Italia2022. Durata 50 Minuti.
Le vicende di Elena Zonin, una poliziotta che vive a Roma dove si occupa di crimini informatici e, in particolare, di reati contro l'infanzia. Espandi ▽
Vittoria Puccini costituisce il nome di richiamo per una serie che assolve a uno dei compiti che la Rai, in quanto televisione pubblica, dovrebbe avere nel proprio DNA. Cioè fare informazione che, con metodi divulgativi, arrivi al grande pubblico su tematiche anche scottanti ma forse non troppo presenti all’attenzione quotidiana. In questo caso si tratta della pedopornografia in rete, un’insidia di cui molti genitori sottovalutano la pericolosità lasciando navigare i propri figli in rete senza alcun controllo. Ciro Visco, con alle spalle un nutrito gruppo di sceneggiatori, sa come articolare la materia tenendo presenti più livelli di attrazione. Non capita poi così spesso che fiction RAI siano pronte, pensate e scritte per l’esportazione. Questa lo è. Recensione ❯
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Dopo il successo di Strappare lungo i bordi, torna il fumettista Zerocalcare in un progetto targato nuovamente Netflix. Espandi ▽
Tornano il mondo narrativo, il linguaggio unico ed i personaggi inconfondibili dell'universo del grande fumettista romano. Fra le novità del progetto: il formato, con sei episodi da circa mezz'ora che entreranno ancora più a fondo nelle tematiche care all'autore. Recensione ❯
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