Titolo originale | Nero Fiddled |
Anno | 2012 |
Genere | Commedia, |
Produzione | USA, Italia, Spagna |
Durata | 111 minuti |
Regia di | Woody Allen |
Attori | Woody Allen, Alec Baldwin, Roberto Benigni, Penélope Cruz, Judy Davis, Jesse Eisenberg Greta Gerwig, Elliot Page, Maricel Álvarez, Neri Marcorè, Lina Sastri, Fabio Armiliato, Monica Nappo, Alison Pill, Simona Caparrini, Marina Rocco, Fabio Massimo Bonini, Riccardo Scamarcio, Isabella Ferrari, Sergio Rubini, Massimo Ghini, Antonio Albanese, Alessandra Mastronardi, Ornella Muti, Flavio Parenti, Alessandro Tiberi. |
Uscita | venerdì 20 aprile 2012 |
Distribuzione | Medusa |
MYmonetro | 2,95 su 12 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 9 agosto 2017
Dopo aver girato a Londra, Barcellona e Parigi, Woody Allen ha scelto Roma per il film To Rome with Love. Il film ha ottenuto 2 candidature ai Nastri d'Argento, In Italia al Box Office To Rome With Love ha incassato nelle prime 5 settimane di programmazione 7,7 milioni di euro e 2,8 euro nel primo weekend.
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CONSIGLIATO SÌ
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Jack e Sally sono una coppia di studenti americani a Roma, in attesa dell'amica di lei, Monica, un'attrice in erba con la fama della seduttrice seriale. John è un famoso architetto, di ritorno nella città eterna dopo trent'anni, che rivede in Jack se stesso da ragazzo e tenta inutilmente di metterlo in guardia rispetto a Monica. Anche Hayley è giovane e americana: innamoratasi di Michelangelo, figlio di un impresario di pompe funebri, convoca i propri genitori in Italia per far conoscere le famiglie. Insieme al padre regista d'opera in pensione e alla madre strizzacevelli, arriva a Roma anche una coppietta di Pordenone che finirà separata per un giorno da un turbine di equivoci. Ultimo è Leopoldo Pisanello, che diverrà per qualche tempo il primo, per la girandola della ribalta, il capriccio di una fama che è pura illusione e come viene se ne va.
Vorrebbe, forse, essere un film felliniano, To Rome with love , ma è soprattutto un film stanco. Allen finge di avere in mente Lo Sceicco Bianco o i quadri eterogenei, chiassosi e umilianti di "Roma", ma in verità non fa che citarsi addosso, senza trovare idee nuove e persino senza approfondire le vecchie, senza investire in alcun modo nell'impresa, quasi fagocitato dalle sabbie mobili dei topoi narrativi più facili - il vigile urbano che apre e chiude il decamerone di storielle morali, le donne baffute in veste da casa, la star della tivù che lusinga la ragazzina di provincia -, proprio lui che è sempre fuggito da qualsiasi clichés non fosse di sua invenzione.
Si vorrebbe credere, allora, che guardi volontariamente ad un cinema del passato, come ha fatto altrove, come ad un rifugio nostalgico, ma è presto chiaro che così non è, al contrario: dal "fantasma" di Alec Baldwin alla nevrosi istrionica di Ellen Page, sono pezzi delle sue stesse opere che qui ritornano senza ossigeno vitale, come rovine di un'età ispirata ma antica (con tutto che questo episodio "americano" è forse il più riuscito, nel suo essere un classico del repertorio del regista, affidato ad un trio di giovani).
Certo il colpo d'occhio dello straniero sui costumi della capitale è da maestro di sintesi e cinismo, tutti gesticolano, spuntano i nani e le ballerine, realtà e finzione si confondono come nei Pagliacci - il cui allestimento ironico rappresenta l'unica trovata geniale del film - ma il resto è irrimediabilmente sciatto, abbozzato, per lo meno di seconda mano. Mai così povero, pur nell'abbondanza di personaggi e situazioni. Quando Benigni si cala i pantaloni, per dirla con Leoncavallo: "la commedia è finita", il delitto è compiuto.
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Dopo l'Inghilterra, la Spagna e la Francia l'Italia è stato il paese che l'ha accolto peggio. Per un malcontento celato dal nostro orgoglio, dalla nostra convinzione di essere gli unici in grado di poter parlare di noi stessi. Se lo "straniero" arriva non può capirci, può solo descriverci come spaghetti e mandolino. Eppure, Allen nel film si sforza dalla prima all'ultima inquadratura di non girare [...] Vai alla recensione »
Nonostante l’enorme successo di Midnight in Paris – con Oscar al seguito – Woody Allen torna al cinema con To Rome with love col quale è riuscito a ricreare una storia completamente diversa, sia per tono che per impostazione da quella che aveva raccontato nella capitale francese. Una storia riuscitissima e per niente scontata che prende in giro le manie degli italiani, icone quasi “esotiche” – a detta [...] Vai alla recensione »
La critica italiana è entrata in sala già col pregiudizio, con in bocca parole come "cliché" o "stereotipo" da pronunciare a tutti i costi. E invece To Rome with Love è una sorpresa, una pellicola che brilla di luci differenti ma sempre brillanti. Da una parte c'è Leopoldo/Benigni (un’ottima recitazione la sua, capace di trasmettere la [...] Vai alla recensione »
Un ospite norvegese viene a trovarci e si offre di cucinare per noi un’amatriciana. Forse non è all’altezza dei nostri cuochi, il piatto potrebbe essere più saporito ma lui l’ha preparato con amore ed è così che ce ne fa dono. E’ questo in sintesi il probabile approccio di noi italiani, e in particolare di noi romani, alla cornice iconografica in [...] Vai alla recensione »
Woody Allen mette in scena una commedia con qualche tratto decisamente esilarante, e un incrocio di storie che però ricorda soprattutto il blockbuster comico-sentimentale di hollywood. Infatti, mi pare che - salvo qualche rara battuta interessante, come quella su Freud - il film rimanga una storiella senza pretese, ambientata casualmente a Roma, ma che sarebbe risultata identica se fosse stata ambientata [...] Vai alla recensione »
Continua l'omaggio di Woody Allen alle capitali del Vecchio Continente. Questa è la volta di Roma, la città eterna, nella quale si sviluppano 4 vicende parallele: quella di Leopoldo Pisanello, interpretato da un ottimo Benigni, un mediocre impiegato che diventa inspiegabilemente una celebrità; quella di una giovane coppia di provincia che nella Capitale sperimenta un giorno [...] Vai alla recensione »
Ultrapubblicizzato e seguito praticamente fin dal primo ciak, quest'ultimo film di Allen, è sempre rivolto al suo ormai ampio pubblico. Nonostante sia ambientato e girato nel bel paese, tornano tutti gli ingredienti tipici del suo stile. Il suo personaggio ,ad esempio, è il solito paranoico sempre pronto alle battute taglienti. Ma insieme a pochi altri personaggi, quello del regista, garantisce le [...] Vai alla recensione »
Allen va visto, sempre, e possibilmente andrebbe visto senza preconcetti, senza luoghi comuni, prendendo ogni suo film come una nuova occasione del suo viaggio attraverso l'umanità... Non tutti sono riusciti perfettamente e colpa è da dare anche all'eccessiva produzione. Nuova tappa del tour europeo, "To Rome with love" è un film complesso, articolato, ricco.
Il genio della comicità colpisce ancora,con 111 minuti di divertimento intelligente,e si sà che woody allen è un umorista straordinario dotato di una comicità straordinaria (sia come sceneggiatore,come regista e come attore),e questa è l'ennesima conferma del fatto che è un genio.Subito salta al occhio il cast,ricco di grandi nomi (benigni,baldwin cruz [...] Vai alla recensione »
Le vacanze romane di Woody Allen lasciano decisamente l'amaro in bocca a chi ama e apprezza il grande cineasta newyorkese da tanti anni. La selta di dividere i film in quattro episodi si rivela fin da subito debole, forse perchè le sceneggiature sono fiacche, forse perchè i personaggi non hanno tempo di svilupparsi, resta il fatto che le storie scontate e banali di questi personaggi [...] Vai alla recensione »
Film commedia con un cast d'eccezione..attori molto noti che recitano in modo appena sufficente la loro parte..un benigni alquanto mediocre con battute poco iriniche.Insomma un film nel complesso inutile,mal recitato e supratutto mediocre..
Non mi capita spesso di cambiare sostanzialmente idea su un film, e mai su Mymovies. Ma stavolta dopo due anni ho rivisto To Rome With Love e mi apparso sotto una luce molto diversa, mi è piaciuto. E come se Woody Allen nella sua ultima apparizione come attore abbia voluto partecipare a un divertissement corale, ambientato in una Roma un po' oleografica ma affascinante e in fondo amata e [...] Vai alla recensione »
Con episodi boccacceschi che sanno di Boccaccio '70 accademico, Allen si getta tra le braccia della Città Eterna lasciando qualche amarezza di fondo. Cominciando dall'episodio dei provinciali che si perdono: fiacco, spento, con niente di felliniano e con attori sinceramente deplorevoli fatta eccezione per la Cruz istrionica come sempre; passando agli altri notiamo ripetizioni a non finire che prendono [...] Vai alla recensione »
Roma città eterna. Città che forse rappresenta per il meglio usi e costumi del Bel Paese. Al di là degli stereotipi, è con questa premessa che Allen si accinge a raccontare la sua visione dell’italiano medio anziché della sola Roma (come inizialmente si potrebbe pensare) rappresentata da una serie di novelle leggere ma significative e rappresentative.
To Rome with love è opera diversa dai canoni tipici del cinema di Woody Allen e qua risiede, a mio giudizio, la chiave per poterla analizzare. Allen, nell'ambito del suo progetto cinematografico dedicato alle varie capitali europee, ha realizzato il suo tributo a Roma modificando il proprio stile verso il genere che ha reso la città eterna portatrice di un cinema dalle tematiche popolari.
Commedia piatta e noiosa in perfetto stile Allen, che sa tanto di omaggio a Fellini con atmosfere, location e personaggi che rimandano al cinema del regista riminese. Si tratta di un racconto corale, strutturato in vari episodi che mettono a confronto/scontro diverse culture e costumi, giocando su stereotipi e luoghi comuni delle comunità Italiana e di quella statunitense.
E' un Woody Allen poco ispirato quello sbarcato in Italia a dirigere e interpretare To Rome With Love . Tante storie che si intrecciano nel cuore della città antica: un architetto americano in vacanza, una coppia di studenti che ospitano un'amica affascinante, un semplice padre di famiglia che improvvisamente viene avvolto dalla celebrità, un giovane coppia [...] Vai alla recensione »
Woody Allen è un regista stanco, intrappolato nei cliché da lui stesso creati. To Rome with love è un film scontato, recitato perlopiù malamente (alessandro tiberi e alessandra mastronardi su tutti) che si gioca su degli episodi che sanno talvolta di surreale (demenziale) e talvolta scadono puramente nel banale. il soggetto è piuttosto superficiale e la sceneggiatura, [...] Vai alla recensione »
Non parliamo di un regista qualunque. Questo è stato la storia del cinema. Lui eguale a nessuno. Dopo aver visto Vicky Cristina Barcelona e Midnight in Paris (il primo leggermente migliore del secondo, ma il secondo comunque notevole), la trilogia "europea" di Woody Allen poteva sicuramente terminare in modo piu' adeguato (a meno che il regista non abbia in mente qualche [...] Vai alla recensione »
Imbarazzante. Lo spot che Woody Allen ha girato in “To Rome with Love”, tra i film turistici, come li ha chiamati Callisto Cosulich, è il meno riuscito e il più lontano dalla poesia sognante, illusoria e graffiante degli altri (Londra, Parigi, Barcellona). Sembra quasi che il grande Woody Allen, che è stato maestro di ironia, intelligenza e leggerezza, conosca poco [...] Vai alla recensione »
Grande Critica dell'Italia e degli Italiani, Sono in disaccordo con la critica: questo film non é assolutamente banale. É divertente, fresco; certo non il migliore di Allen, ma definirlo una delusione mi pare sconsiderato. Un plauso ai nostri attori, grandi.
Dopo aver visto tutti i suoi lavori, bellissimi soprattutto da "Crimini e Misfatti" in poi, non credevo che Woody Allen potesse fare un film così brutto e sciatto. Tutto il percorso di analisi esistenziale seguito nei capolavori come "Match Point", "Basta che funzioni","Midnight in Paris" viene completamente accantonato in un film che ho trovato decisamente [...] Vai alla recensione »
Sono quattro le storielle che vengono rappresentate, e ciascuna non è sufficiente a rendere gradevole il film: nella prima si hanno due sposini che per varie divergenze si ritrovano separati per l'intera giornata, e il regista sembra indicarci che il tradimento può essere positivo per il legame di coppia (fra l'altro manca anche molta credibilità alle scene.
Il nevrotico cineasta passeggia incerto tra i vicoli della Capitale, i suoi passi sono accompagnati da pochi applausi, da qualche fischio, da molti mormorii. È difficile orientarsi per le stradine di Roma, senza un buon vigile, senza le sue indicazioni affidabili, è facile perdersi seguendo gli incerti consigli dei passanti, facile perdersi, difficile ritrovarsi, brevi [...] Vai alla recensione »
Nella capitale italiana,si incrociano 4 storie di personaggi diversi.Uno studente e' felicemente fidanzato,fino a quando incontra la migliore amica della sua ragazza,e la passione esplode nonostante il ragazzo cerchi di evitarla,tentando di ascoltare un architett famoso che si ritrova a Roma .Un illustre sconosciuto diventa famoso senza motivo fino quando lo abbandonano per fare scoop [...] Vai alla recensione »
Dopo aver ripreso nel suo cinema Londra e Parigi, ora tocca a Roma di ambientare questa commedia brillante in cui Allen, ormai prossimo all'ottantina, si cimenta come regista dalla maniera ironica e trasognata e attore. Certamente la Roma di Allen conserva una patina vagamente felliniana, fra paparazzi scatenati e ritrovi alla moda, ma accanto alle vicende amorose delle giovani coppie il regista [...] Vai alla recensione »
Carissimo Woody Allen, ti scrivo per ringraziarti di avere fatto questo film! Io sono milanese, ma non uno di quei milanesi che detestano Roma, perchè a me Roma è sempre piaciuta tantissimo, almeno turisticamente! Come luogo in cui vivere preferisco naturalmente Milano, ma Roma, almeno come l'ho conosciuta da ragazzo, in cui bastava essere seduto in un bar per vedere passare [...] Vai alla recensione »
Operazione complessa che solo una mano delicata come quella di Allen poteva sviluppare. Non manca qualche caduta di tono e tende a prevalere una ironia amara, distruttiva, ma c'è anche dell'indulgenza intelligente per le vicende umane. Fotografia sontuosa, ottima sceneggatura, dialoghi straordinari e una recitazione sulfurea, fresca, simpatica (meglio le donne, di gran lunga).
To Rome with Love, film (2012), di Woody Allencon un cast copioso di attori famosi fra i quali spiccano Allen stesso, R.Benigni, P. Cruz, A.Albanese e R.Scamarcio. Ambientato a Roma, nelle prime sequenze, il film colpisce subito negativamente lo spettatore italiano per la recitazione forzata degli attori che rappresentano personaggi italiani (una scelta del [...] Vai alla recensione »
Molto criticato e poco apprezzato, To Rome with love è una commedia godibile, senza pretese, che forse ripropone una trama poco ispirata, ma che piace perché ben scritta e ben recitata. Il mix tra attori americani e attori italiani convince, forse perché non siamo abituati a questa unione: tra tutti si distinguono Jesse Eisenberg, Ellen Page, la solita Penelope Cruz e il grande [...] Vai alla recensione »
Da fervido ammiratore di Woody Allen, dell'intelligenza e della spiazzante complessità dei personaggi da lui interpretati tanti anni fa (guardo a più riprese Provaci ancora Sam e Io e Annie), devo riconoscere che l'accusa di essere un "cineasta spento" che di recente gli è stata rivolta è in buona parte condivisibile. To Rome with love rappresenta però, in questa decadenza del periodo europeo di Allen, [...] Vai alla recensione »
Forse non sarà il suo miglior film, ma devo dire che questa volta le critiche hanno davvero esagerato. Io l'ho trovato un film piacevole, mai noioso e con ottimi attori. Ho visto tutti i film di Woody Allen e quando è uscito al cinema To Rome with love non volevo nemmeno vederlo perché dato che tutti me lo sconsigliavano avevo paura di rimanere delusa da uno dei miei [...] Vai alla recensione »
Da diversi anni, il maestro della commedia Woody Allen ci ha abituato all'alternanza di film belli e brutti. Purtroppo alla "nostra" Roma è toccata una pellicola del secondo tipo. Dopo l'ispirato, esilarante, onirico e coinvolgente Midnight in Paris, Allen torna alle solite gag trite e ritrite. Lui stesso appare stanco e invecchiato, proprio come la sceneggiatura.
Diciamo subito che il film ha tanti difetti, anche di carattere prettamente tecnico, in chiave di regia, miscasting ecc.. Ma la chiave di lettura, rispetto ciò che non va, potrebbe essere ancora più (ap)profond(it)a. A costo di risultare pedanti, per esempio, ha davvero u senso infarcire di comparsate un'opera che pare già spesso priva di un'idea caratterizza? Ea nche [...] Vai alla recensione »
Ancora una volta woody allen ci porta a conoscere l'amore e le sue sfaccettature (anche le più amare) ma questa volta lo fa passando attraverso i vicoli di Roma, sua musa, e tra meravigliosi tramonti e panoramiche dall'alto ci racconta quattro diverse storie rivelandosi come sempre maestro nell'espressione dell'animo umano. Storie apparentemente caratterizzanti da elementi senza [...] Vai alla recensione »
È vero, non è certamente uno dei migliori film del grande Allen, però non ho capito tutta la critica negativa che ne hanno fatto. Perché un film comico che parla d'amore dev'essere screditato? In fondo, è una leggera interpretazione di tutti gli stereotipi di lovers italiani e non. L'idea di un intreccio di storie d'amore [...] Vai alla recensione »
Nella Roma contemporanea si sviluppano quattro storie. Un uomo che improvvisamente e senza apparente motivo diventa famoso; una giovane coppia di ragazzi che incontrano un facoltoso architetto che farà loro da mentore durante la contemporanea visita di un'amica; due giovani che casualmente si conoscono e si fidanzano e infine troviamo una coppia che arriva a Roma e vivrà alcune vicissitudi [...] Vai alla recensione »
Ognuno si merita quello che vale. L'Italia di Berlusconi è un cumulo di macerie culturali. L'immaginario è corrotto ma tutto ciò è avvenuto con la nostra complicità e ignavia. Le quattro storielline che si intercalano rendono bene l'esprit di quest'Italia che viaggia(va) al ritmo di bunga bunga verso il baratro.
L'ultimo lavoro di Allen approdato nei cinema di tutta Italia è rimasto coerente con il titolo ''To Rome with Love'': l'imagine della'Italia, di Roma rimane impregnata di un colore americano, un colore di melodramma ricercato, di stereotipo oggettivato nel mito della città eterna. Solo alcuni brevissimi cenni della capitale permettono allo spettatore di godere [...] Vai alla recensione »
Dopo il delizioso Midnight in Paris il cinema di Woody Allen approda nella Città Eterna, dove il regista, ahimè, smarrisce un pò della sua genialità tra i vicoli e i monumenti di Roma. To Rome with love non è un film da buttare, come si è letto da qualche parte, ma è comunque un mezzo passo falso per il buon Woody.
Sono un fan di Allen, e sono andato al cinema convinto di vedere un film di Allen. Purtroppo del famoso regista questo film ha solo qualche lampo di genio in alcune battute ed in alcuni passaggi. Una trama non esiste, ci sono 3 storie indipendenti tra di loro, che di comune hanno solo l'essere ambientate a Roma. Probabilmente per noi italiani è un po' mortificante la solita descrizione che gli americani [...] Vai alla recensione »
Dico subito che il vincitore del film, almeno per quanto riguarda noi Italiani, è Leo Gullotta, che non compare nel cast, ma è il nuovo incredibile doppiatore di Woody Allen, riproducendo molto bene tutti i tic e i modi dell'attore e i toni del compianto Oreste Lionello. La seconda cosa da evidenziare è che questo è uno dei migliori film di Roberto Benigni, insieme a [...] Vai alla recensione »
Intercalato nello scenario suggestivo della città eterna, appare con prepotenza lo stereotipo italiano che da troppo tempo alberga nella mentalità d'oltreoceano. L'intreccio di diverse storie d'amore che ruotano tutte sul medesimo centro focale getta le basi per una critica più che aspra, la pillola addolcita dal contesto magico di un Italia a tinte pittoresche. Vai alla recensione »
Quando la firma è importante si entra in sala con una sorta di soggezione psicologica, certi di trovarsi di fronte ad un film che può essere buono, rilevante oppure ottimo. Si è convinti di non rimanere delusi, si è decisi a godere di ogni minuto dell'opera che si va ad ammirare, si è felici di partecipare al banchetto dell'arte.
Sono andata a vedere questo film pensando di rovarci l'amore per l italia che Allen spesso nelle sue interviste dichiara. Premetto che Allen non lascia nulla al caso e ogni particolare del film è voluto e che noi italiani ne siamo colti nel vivo, il film per quanto mi riguarda, è la solita visione che gli Americani ( e forse gli stranieri più in generale) hanno [...] Vai alla recensione »
Nonostante io sia una grande fan di Woody Allen, sia come attore sia come regista, non mi aspettavo di poter restare tanto deluso da un suo film. All'intervallo ero seriamente indecisa se uscire dalla sala. Sembra di vedere un documentario mal fatto su Roma, con tutti i clichè più banali sull'Italia e gli italiani. La trama poi non è niente di speciale, alcune storie, come [...] Vai alla recensione »
Woody Allen prosegue il suo tour tra le città più belle d’Europa ma questa volta il risultato non è quello di Midnight in Paris. Il regista ambienta questa nuova opera tra le vie della “città eterna” raccontando, in tre dei quattro episodi le vicende di tre coppie di innamorati e nell’ultimo quella di uno strampalato impiegato ( alias Roberto Benigni) che diverrà improvvisamente una star mondiale. Vai alla recensione »
Udite, Udite finalmente in Italia è arrivato il nuovo film di Woody Allen, la cornice di una storia mediocre che scrizza l'occhio a certe nostre tipicità di questa nostra piccola italianità riconosciute oltre oceano. L'unico merito del film è l'impegno degli attori che vi hanno partecipato, con qualche piccola eccezione, per molti di essi è stata un'occasio [...] Vai alla recensione »
La presenza di stereotipi all'italiana, peraltro non superiore a quella nelle commedie nostrane, è il minore dei difetti del film. Woody Allen ha pensato che mettendo assieme quattro storie fiacche e Roma sullo sfondo ne uscisse una pellicola decente, ma si sbagliava. Non è stato fatto nemmeno lo sforzo di concatenare le storie ma si è cercato di darne l'illusione alternando [...] Vai alla recensione »
Film insulso e senza idee. Sembra il classico film italiano. A vederlo sembra simile al "Pranzo della Domenica" dei Vanzina; solo che se lo fa Woody Allen deve essere per forza un capolavoro...
Dai, è uno scherzo. Non può essere un film dello stesso regista di Midnight in Paris. Sicuramente trattasi di un pesce d’aprile ritardato. Non è possibile che Woody Allen abbia girato, proprio in Italia, uno dei suoi peggiori film di sempre. Talmente insulso che appare quasi un rebus irrisolvibile stabilire quale dei quattro episodi che lo compongono sia il più brutto in assoluto.
Non si può credere che Woody Allen, il genio della leggerezza intrisa di umori sferzanti, abbia fatto una cosa tanto banale, una Vacanza Romana così farcita di luoghi comuni, tutta scandita a Volare e Arrivederci Roma, che neanche ai tempi di Gregory Peck e Audrey Hepburn, senza esserne consapevole. Senza averlo voluto proprio così, e senza aver previsto un senso preciso per questa cartolina che se [...] Vai alla recensione »
Mistero buffo o Roma ladrona? Se il fatale incontro con l’Eterna ha sortito il peggior film di Woody Allen (di sempre) il sospetto è legittimo. Nella patria ideale di Prendi i soldi e scappa (da sud a nord, Lega docet) il genio della commedia d’Occidente è andato in tilt: dialoghi sciapi in episodi sciacquati, clichè dozzinali su un italico presente travestito da anni Cinquanta (gli americani ci vedono [...] Vai alla recensione »
È pur sempre Woody Allen, uindi, quando la battuta c’è, è geniale. Due valgono il film: «Tu che hai rapporti diretti con Freud, fatti ridare i miei soldi» (detto alla moglie psicoanalista) e «Ti è andata bene: un anno con lei e ti avrebbe costretto ad adottare orfane birmane», sciabolata a Mia Farrow e Angelina Jolie. In To Rome with Love torna in scena Woody e costringe gli interpreti nostrani a tener [...] Vai alla recensione »
Woody Allen e Roma. Dopo aver sia pure temporaneamente sostituito la sua New York prima con Londra, poi con Barcellona, quindi con Parigi. Roma, però, specie per un americano (anche se di origini europee), può essere una trappola, e pericolosa. È tutta splendori ma nasconde anche il Kitsch, è all’insegna del rigore intelligente ma, soprattutto per un certo recente passato, è farcita spesso di luoghi [...] Vai alla recensione »
È in corso un fraintendimento, almeno così ci pare, su To Rome with Love. È stato definito, addirittura, «offensivo». Noi stessi – facciamo mea culpa – abbiamo sottolineato, il giorno della presentazione, quanto l’immagine di Roma nel film sia fantascientifica (città pulita, niente traffico, parcheggio facile…). Lo confermiamo – ma proviamo a porci la domanda in modo diverso: crediamo forse che laNew [...] Vai alla recensione »
Temevamo che la visione da cartolina e la sovrabbondanza di stereotipi italici potessero soffocare il film di Allen nella banalità e invece ci ha piacevolmente sorpreso. I cliché fanno parte di un affresco che è lo specchio fedele, ancorché affettuoso, della poetica tragicomica del regista e dell’Italia contemporanea, che il regista ha osservato attentamente, senza falsi moralismi, ma con sguardo etico. [...] Vai alla recensione »
Se sei in contatto con Freud fatti ridare i soldi. Lui è sempre lui, Woody, nevrotico sotto ogni cielo, e ancora di più se dotato di moglie psicanalista (la meravigliosa Judy Dench), e di una una figlia giovane che ha incontrato il principe azzurro a piazza di Spagna nelle sue vacanze romane... Un avvocato ma di poveri e di indignados: «Un comunista» chiosa Allen in preda al panico sull'aereo che sta [...] Vai alla recensione »
Uno spasso continuo, uno scontro di mondi e di mentalità, una sfida tra culture e scuole di recitazione elettrizzata dalla fascinazione reciproca che scorre da sempre fra i nostri due paesi. Cose che accadono una volta ogni cent’anni, ma insomma si poteva sperare. Di americani a Roma - e di italiani in America - ne abbiamo visti a palate. Il ritorno davanti alla macchina da presa del regista che ci [...] Vai alla recensione »
Ci sono due modi per avvicinarsi all’ultimo titolo firmato Woody Allen. Quello che anela a valutare il risultato dell’attesissimo match con la città eterna e quello che s’appresta solo a calcolarne il peso specifico rispetto a una filmografia ricca e famosa. È impossibile nascondere, però, che impressiona il numero di divagazioni: è vera o tarocca, fascinosa o volgare, amerikana o universale la Roma [...] Vai alla recensione »
La tappa romana non poteva non far parte del Grand Tour europeo che Woody Allen va compiendo da qualche anno. In Francia, il newyorkese era approdato sulle orme letterarie degli americani Hemingway, Stein, Scott Fitzgerald; e l’incontro di sogno (in ogni senso) fra il protagonista-un tipico alteregodiWoody - e quel mitico mondo artistico Anni 20, aveva prodotto una commedia incantevole come Midnight [...] Vai alla recensione »