To Rome With Love

O non hai mai visto un film di Allen, oppure non li hai capiti.Altrimenti non potresti definire bello questo film.E, detto per inciso, il cammeo è ben diverso dalla Cameo, a meno che non sia stata pagata anche tu per fare altra pubblicità ben poco occulta come quella del film.

Grazia non ci capisce niente, poverella, però si può dire sia Cammeo che Cameo.

Ma mi chiedo.... avrà forse visto un film diverso, anzi completamente opposto a quello che ho visto io oppure sta giocando al gioco dei contrari? To Rome with Love è noiosissimo, banale, scontato. Woody Allen, quasi imbarazzante, pare abbia scritturato gli attori direttamente al discount delle giovani promesse. Nemmeno alcune scene che riprendono alcuni angoli più belli di Roma possono salvare lo spettatore dall'impressione di trovarsi in un lungo spot pubblicitario (innumerevoli i marchi che compaiono) che quasi quasi viene voglia di avere un telecomando in mano per cambiare canale. Probabilmente qualche fiction di serie B batte questo film alla grande. Voto: 3/10

a mio parere il più brutto e avvilente film di Woody Allen (forse solo quello ambientato a Barcellona è più insulso di questo). Nemmeno le inquadrature della città più bella del mondo lo nobilitano, essendo troppo rare e circoscritte. L'episodio del cantante d'opera è desolante e include gli stereotipi più miseri della nostra realtà. Solo l'episodio di Benigni ha, secondo me, un buon livello; d'altronde, penso sia difficile coinvolgere Benigni nella mediocrità che caratterizza tutto il resto.Vivo molto all'estero e devo dirle che siamo identificati, oltre che con la mafia, anche con il bunga-bunga. Un panorama culturale di tale basso livello non può che meritarsi un film di questo genere. Cordialità PL Bonanate

penso anch'io che tu sia stata pagata per fare pubblicità a questo film terribile

Dopo aver ripetuto all'infinito le parole "stereotipo" e "mediocrità" non sapete più che dire, né sapete argomentare quello che dite. Chi vuole beneficiare del film ne benefici, chi non vuole, anziché perdere tempo a demolirlo (a che pro, poi?), può dedicarsi ai film che più preferisce. Giusto? Ma io penso che se qualcuno insiste così tanto a parlare di una cosa che dice di non interessargli, forse è perché sotto sotto gli interessa...

Forse non gli avrei dato cinque stelle, ma sono assolutamente d'accordo con la tua recensione. Di Allen ho visto quasi tutto, e - sebbene qui riproponga tanti temi cari alla sua produzione registica - non l'ho trovato affatto noioso o fuori forma. Lascia che gli altri sputino bile e ti trattino con sufficienza, il film rimane godibile e divertente.

Per quanto questo film possa essere considerato buono, non comprendo come tu possa assegnargli cinque stelle. Cinque stelle li meritano altri film di Woody, come "Io e Annie", "Hannah e le sue sorelle", "Crimini e misfatti", "Interiors", "Midnight in Paris" e lo stesso "Blue Jasmine" da poco uscito. Inoltre in questo film gli episodi sono mal spiegati e anche un po' inverosimili. Ad esempio, l'episodio di Benigni non ci spiega l'improvvisa notorietà avuta da Leopoldo, e, nonostante Allen faccia capire agli spettatori che quello che vuole dire e che la celebrità è effimera e breve, non ci spiega per quale motivo questo personaggio sia diventato famoso. Oppure l'episodio in cui lui stesso è protagonista. [+]

Per quanto questo film possa essere considerato buono, non comprendo come tu possa assegnargli cinque stelle. Cinque stelle li meritano altri film di Woody, come "Io e Annie", "Hannah e le sue sorelle", "Crimini e misfatti", "Interiors", "Midnight in Paris" e lo stesso "Blue Jasmine" da poco uscito. Inoltre in questo film gli episodi sono mal spiegati e anche un po' inverosimili. Ad esempio, l'episodio di Benigni non ci spiega l'improvvisa notorietà avuta da Leopoldo, e, nonostante Allen faccia capire agli spettatori che quello che vuole dire e che la celebrità è effimera e breve, non ci spiega per quale motivo questo personaggio sia diventato famoso. Oppure l'episodio in cui lui stesso è protagonista. Mi pare abbastanza improbabile che un uomo si sottoponga all'umiliazione di cantare in pubblico sotto la doccia, e per ore intere, tra l'altro. Ma comunque quasi tutti gli episodi sono mal spiegati. Insomma, questo è un film mediocre che non rientra nemmeno tra i primi venti di Woody Allen. Può capitare di sbagliare, su oltre cinquanta sceneggiature ci può essere quella meno brillante e riuscita. [-]