Anno | 2022 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Italia |
Durata | 102 minuti |
Regia di | Giacomo Campiotti |
Attori | Serena Rossi, Giorgio Marchesi, Maurizio Donadoni, Claudia Marchiori, Matilde Piana Denis Fasolo, Mariella Lo Sardo, Stefano Fregni, Gualtiero Burzi, Saverio Malara. |
MYmonetro | Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 2 recensioni. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 19 maggio 2022
Una donna accetta un matrimonio per procura che dal Sud Italia si trasferisce nel vicentino per raggiungere il marito. Ma la nuova vita non sarà facile.
CONSIGLIATO SÌ
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Maria è una giovane donna calabrese costretta a un matrimonio per procura dall'indigenza della sua famiglia. Ad assicurare loro un vaglia mensile è il brutale Vittorio, un piccolo proprietario terriero veneto che impone al nipote Italo una moglie che gli dia figli per il lavoro nei campi. Italo però vive nel ricordo della moglie morta in circostanze misteriose e con un figlio, Paolino, che si è rifugiato a vivere nella stalla. Maria soffre ma resiste e con il passare dei mesi e degli anni si conquista un ruolo come donna in un mondo ancora fortemente maschilista. C'è però Antonio, un antico amore dell'adolescenza, che torna minacciosamente a farsi vivo.
La serie, suddivisa in tre puntate da due ore ciascuna, si colloca all'interno di un filone di fiction Rai finalizzato a una rilettura del passato più o meno recente del nostro Paese facendo leva su una ricostruzione filologicamente corretta del periodo storico-sociale preso in esame.
In questo caso si inizia con la fine degli anni Sessanta con una lettura di due mondi che, dopo la messa in onda della prima puntata, ha suscitato non poche polemiche. Una sceneggiatrice di valore come Valia Santella ha dovuto difendersi da attacchi che le provenivano sia dalla Calabria (l'ex presidente della Regione Spirlì) sia dal Veneto (il presidente del Consiglio regionale Ciambetti). L'immagine che si ha dei contesti sociali delle due regioni è in effetti decisamente marcata: povertà e arretratezza in Calabria, rozzezza, razzismo e potere degli 'schei' in Veneto. Questo non ha impedito alla fiction di raggiungere il 28,7% di share alla seconda puntata.
L'esito però non discende dalla curiosità destata dalle polemiche ma da una sceneggiatura rispettosa delle regole base della fiction targata Rai nonché dalla regia di Giacomo Campiotti che, a partire dal suo primo film del 1989 Corsa di primavera, ha avuto sempre al centro della propria attenzione due elementi: il contesto socio ambientale e il mondo dell'infanzia e dell'adolescenza. Il confronto tra Nord e Sud non vede né vinti né vincitori perché in entrambi i contesti vengono collocate figure e comportamenti negativi e da entrambi emergono caratteri e personalità che si dimostrano in grado di opporvisi.
Maria (una Serena Rossi come sempre carica di un'energia che si traduce nello sguardo luminoso) è una donna che vive il proprio tempo sapendo anche cedere e sacrificarsi ma senza mai piegare il capo nonostante le disgrazie che uno script a tinte a tratti fosche non le risparmia. A farle da oppositore nei panni del villain rurale è un Maurizio Donadoni che offre tutte le sfumature possibili al suo personaggio di 'paron' che vuole tutti sottoposti ai suoi voleri. A fare da trait d'union c'è (qui entra in gioco l'altro tema a cui Campiotti è sensibile) Paolino che non solo ha sofferto per la perdita della madre ma che soffre anche di crisi epilettiche che diventeranno poi un pretesto da utilizzare per Antonio che vuole tornare ad avere Maria per sé.
L'emancipazione femminile, le lotte sindacali, l'importanza delle cooperative agricole, lo sfruttamento della terra con mezzi leciti e meno leciti, l'infiltrazione della camorra al Nord sono tutti temi che emergono in una narrazione che non risparmia colpi di scena al fine di garantirsi l'attenzione dello spettatore il quale finisce con l'attendersi un'happy end che si collochi in direzione opposta rispetto alle disgrazie e ai problemi che Maria deve affrontare chiedendosi però anche come e se sia possibile giustificarlo.
Se nel 2021 era toccato a Luisa Ranieri, oggi diva della fiction Rai in costume per antonomasia (Luisa Spagnoli, La vita promessa), di passare a un personaggio contemporaneo come la fortunatissima Lolita Lobosco, confermando il gradimento del pubblico anche se lontana da pizzi e crinoline, ora, con La sposa, Serena Rossi, pure lei in grande ascesa su Rai1, fa il percorso opposto, dal presente di Mina [...] Vai alla recensione »