Acclamato scrittore ("Un borghese piccolo piccolo"), commediografo e sceneggiatore italiano, impegnato in ogni genere cinematografico, che ha stretto un lungo sodalizio artistico con autori anticonformisti del nostro panorama: da Pier Paolo Pasolini a Gianni Amelio, passando per il grande Roberto Benigni con il quale ha condiviso l'estremo successo di La vita è bella.
L'amicizia con Pier Paolo Pasolini
Nasce a Roma, il 2 novembre 1940, ma si trasferisce a Ciampino. Iscritto alla scuola media privata Francesco Petrarca, venne bocciato in prima media perché stava tutto il tempo seduto sul banco senza aprire bocca. Non era un fannullone, aveva avuto una difterite quasi mortale che gli aveva provocato una cecità, poi fortunatamente evitata grazie a un intervento chirurgico e questo lo aveva spinto a diventare molto timido. Nella sfortuna trovò però qualcosa di buono. Quando rifece la prima media, ebbe come insegnante un allora ventottenne Pier Paolo Pasolini. La madre di Cerami si era molto raccomandata al professore di avere bene in mente che il figlio era introverso a livelli cronici. In quasi tre anni, proprio grazie a quel docente che tanto amava il calcio e la letteratura, Cerami cambia nettamente e diventa uno degli allievi più simpatici di Pasolini, vince la propria timidezza e ottiene la stima di tutti. Solo che Pasolini cominciava già a sbocciare anche come sceneggiatore a Cinecittà e letterato e, le sue assenze, si prolungano tanto che viene sostituito da Nico Naldini, suo cugino, anche poeta. Nonostante questo, la loro amicizia continua anche quando Cerami diventa un liceale. Va a trovarlo a casa di sua madre, Susanna Pasolini, dove vive, e spesso fanno qualche passeggiata sulla sua Giulietta. Cerami gli consegna tutto quello che scrive, dai racconti alle poesie. È desideroso di sapere le sue opinioni in merito. E questo va avanti fino agli anni universitari. Nel frattempo, Cerami si dedica anche allo sport e diventa un mediano di mischia in una squadra di rugby di Frascati. Purtroppo, malgrado convocato in nazionale, deve interrompere la sua carriera sportiva a causa di un incidente di gioco: un ragazzo di duecento chili gli era caduto proprio sul piede. Entrato definitivamente nel circolo di amicizie dello scrittore (Laura Betti, Elsa Morante, Oriana Fallaci, Attilio Bertolucci, Giorgio Caproni, Sergio Citti, Ninetto Davoli), collabora con lui come aiuto regista a Comizi d'amore (1965) e Uccellacci e uccellini (1966) con Totò, poi seguito dall'episodio La terra vista dalla luna nel film Le streghe (1967) con Silvana Mangano e ancora Totò.
Le prime sceneggiature
È Cerami a firmare la prima versione della sceneggiatura di Teorema con Terence Stamp e la Mangano. Questo basta perché possa inserirsi con facilità all'interno dei circuiti cinematografici di allora. Scrive il western Lo straniero di silenzio (1968) di Luigi Vanzi, poi seguito da L'odio è il mio Dio (1969) di Claudio Gora e da numerosi film di Ferdinando Baldi.
Il successo del libro "Un borghese piccolo piccolo"
È Pasolini a spingerlo a dedicarsi alla trasformazione in romanzo di un racconto brevissimo di feroce satira dal titolo "Un borghese piccolo piccolo" che poi, nel 1977, diventerà un film omonimo con la regia di Mario Monicelli e con Alberto Sordi come protagonista.
Senza padre e senza Pasolini
Disgraziatamente però, a tanto successo professionale, si accompagnano due brutti episodi. La morte di suo padre, investito da un autobus a Porta Furba, a Roma, mentre attraversava la strada, e l'assassinio di Pier Paolo Pasolini.
I lavori con Sergio Citti
Dopo la morte dello scrittore, Cerami rafforza la sua amicizia con Sergio Citti, con il quale collabora come soggettista e sceneggiatore di: Casotto (1977) con Jodie Foster, Ugo Tognazzi e Catherine Deneuve; Il minestrone (1981) con Roberto Benigni; Mortacci (1989) con Vittorio Gassman e Viper (2001) con Harvey Keitel.
Bellocchio, Amelio, Bertolucci e Scola
Negli anni Ottanta, scrive per Marco Bellocchio Salto nel vuoto (1980) e Gli occhi, la bocca (1982), entrambi con Michel Piccoli. Anche Gianni Amelio vuole dirigere qualcosa di suo: Colpire al cuore (1983); I ragazzi di via Panisperna (1989); e Porte aperte (1990) che firma con lo stesso Amelio e con Alessandro Sermoneta ottenendo una candidatura ai David di Donatello per la migliore sceneggiatura. Il figlio di Attilio Bertolucci, Giuseppe, passato alla regia, dirige invece Segreti segreti (1985) con Alida Valli e Stefania Sandrelli e I cammelli (1990), tratte da due suoi script. Similmente fa Ettore Scola con Il viaggio di Capitan Fracassa (1990) con Ciccio Ingrassia.
Roberto Benigni e La vita è bella
Collaboratore di Antonio Albanese nella stesura di alcune sue pellicole, ha però il suo più grande successo quando stringe un fortissimo sodalizio artistico con il comico Roberto Benigni. Per Benigni, Cerami sceneggia il divertente Il piccolo diavolo (1988) con Walter Matthau e Stefania Sandrelli, passando poi al politicamente scorretto Johnny Stecchino (1991), pellicola campione d'incassi al box office di quell'anno e il buffo Il mostro (1994). Nel 1997, arriva il capolavoro: La vita è bella. Benigni dirige se stesso, Horst Buchholz, la moglie Nicoletta Braschi e Giuliana Lojodice nella pellicola che ottiene l'Oscar come miglior film straniero del 1998. Cerami ha il merito di scrivere una favola moderna che però si svolge in una nelle pagine più nere e drammatiche della storia dell'umanità. L'amore di Guido, un giovane ebreo, per la moglie cattolica Dora e per il figlio Giosuè, lo spinge a trasformare il campo di concentramento nel quale è deportato in un grande gioco di società, sfiorando l'Oscar e il BAFTA per la migliore sceneggiatura originale, ma ottenendo in cambio il David di Donatello e due Nastri d'Argento. A seguire verranno, Pinocchio (2002), all'interno del quale Cerami fa anche un piccolo cameo, rasentando il Razzie per il peggiore script, e La tigre e la neve (2005).
Sceneggiatore per la tv
Televisivamente, Vincenzo Cerami firma la miniserie Il giovane Mussolini (1993) di Gianluigi Calderone con Antonio Banderas, Toni Bertorelli, Valentina Lainati, Ivano Marescotti, Franco Mescolini e Anna Geislerová.
Sceneggiatore per il figlio
In ultimo, firma e recita nella pellicola Tutti al mare (2001), diretta da suo figlio Matteo Cerami.
Scrittore e commediografo
Membro della giuria al Festival di Berlino del 1996, Cerami è conosciuto anche come scrittore. Suoi sono: "Amorosa presenza" (1978); "Addio Lenin" (1981); "Ragazzo di vetro" (1983); "La lepre" (1988); "L'ipocrita" (1991); "La gente" (1993); "Il signor Novecento" (1994, un racconto musicale realizzato con Nicola Piovani, suo partner anche nello spettacolo teatrale "Romanzo Musicale" del 1998); "Consiglio a un giovane scrittore" (1996); "Fattacci" (1997); "La sindrome di Tourette" e "L'incontro" (2005). Come commediografo ha scritto: "L'amore delle tre melarance"; "L'enclave des Papes" (1984); "Sua maestà" (1986) e "Ring" (2000).
Professore e Commendatore
Docente della scuola di cinema di Cinecittà ACT MULTIMEDIA, è stato assessore della cultura al Comune di Spoleto ed è Commendatore Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
I matrimoni
Dal 1970 al 1986 è stato sposato con l'attrice americana Mimsy Farmer, dalla quale ha avuto la sua prima figlia, l'attrice Aisha Cerami. Fu lui a contattare la Farmer nella speranza di averla come attrice protagonista di un film che voleva dirigere lui stesso come regista. Il film non si farà mai, in compenso ci sarà il matrimonio. Successivamente, si è sposato con la cugina di Pier Paolo Pasolini, Graziella Chiarcossi, madre di suo figlio Matteo Cerami. I due si sono conosciuti proprio grazie a Pasolini.
Muore nel luglio 2013, stroncato da una malattia che lo affliggeva da tempo.
