Quell'accento toscano non riesce proprio a mandarlo via e anche di fronte a chi l'accusa di essere una pessima attrice, lei va avanti con quei ruoli da ragazzina ribelle ma con il viso angelico. I critici e le riviste di gossip l'hanno chiamata «la fidanzatina del cinema italiano», ma per i più è stata la figura simbolo di un nuovo cinema che risorge dopo gli oscuri anni della desolazione al box office.
Le origini e gli esordi
I suoi genitori si separarono quando lei aveva solo 15 anni, anno in cui lei intraprende la carriera di modella e comincia a studiare recitazione, partecipando anche ad alcuni spot.
Era poco più che maggiorenne quando il regista Gabriele Muccino la nota e la chiama a Roma per sostenere, fra quattrocento aspiranti, il provino per il ruolo di Francesca, la liceale bionda che sedurrà Carlo (Stefano Accorsi), il protagonista de L'ultimo bacio (2000). Il film è un successo e lei si impone nel panorama cinematografico italiano con l'appellativo della "Bardot dell'Impruneta" (che è appunto il paese vicino a Firenze nel quale vive).
Senza nemmeno finire gli studi liceali, è già promossa a co-protagonista in Nemmeno in un sogno (2002) di Gianluca Greco, successivamente seguita dallo splendido Amnèsia (2002) di un altro Gabriele, il premio Oscar Salvatores, che la affiancherà a Diego Abatantuono, l'ex Agrado Antonia San Juan, Sergio Rubini e Alessandra Martines.
Appare poi nel mediocre Un amore perfetto (2002), affianco al cantante degli ex-Lunapop Cesare Cremonini, nel ruolo di una cubista, svestendo poi quei panni succinti per interpretare la fiction Imperium - Augusto (2003) di Roger Young, con Peter O'Toole e Charlotte Rampling. Di fiction in fiction, passerà alla miniserie Le stagioni del cuore (2004), di Antonio Luigi Grimaldi, interpretando la figlia ribelle di una borghesissima Anna Valle e di un burbero Alessandro Gassman.
Appare poi come comparsa in Ocean's Twelve (2004) di Steven Soderbergh, nella parte di una segretaria, ma si guadagna le copertine grazie alla love story con il pupillo di Casa Agnelli, Lapo Elkann. Appena ventenne, diventa presentatrice accanto al Mago Forest, Walter Nudo e Sergio Muniz in Il Galà della pubblicità (2005), poi appare nella fiction L'amore e la guerra (2006) di Giacomo Campiotti.
Il lavoro per sfuggire dal ciclone dei rotocalchi
Entra nel ciclone dei rotocalchi, quando la storia fra lei e Lapo si frantuma in mille pezzi di fronte all'overdose di cocaina di quest'ultimo. Martina, per sfuggire alla cronaca mondana e impicciona, si butta nel lavoro recitando nel remake dello sceneggiato La Freccia Nera, interpretando il ruolo che fu di Loretta Goggi, Giovanna Bentivoglio di Fanes, accanto a Riccardo Scamarcio (con il quale si dice abbia avuto un piccolo flirt durante la lavorazione), per la regia di Fabrizio Costa. Nel 2007 la troviamo in Le ragazze di San Frediano (2007), fiction di Vittorio Sindoni, oltre che nel doppiaggio di una bella vichinga nel cartone animato Asterix e i vichinghi (2007). Nel 2008 prende parte a Il seme della discordia e nel 2009 la troviamo nel cinepanettone
Un'estate ai Caraibi di Carlo Vanzina, con il quale torna a collaborare l'anno successivo in Ti presento un amico, e in seguito in Sapore di te. Sarà poi al fianco di Fabio Troiano in Rosso mille miglia (2015) di Claudio Uberti, e reciterà in Prima di lunedì (2016) di Massimo Cappelli e in Attesa e cambiamenti di Sergio Colabona. Nel 2020 partecipa al progetto di Enrico Vanzina Lockdown all'italiana.
Un'aspirante stella del cinema italiano
Ci siamo affezionati particolarmente alla nostra Martina, soprattutto dopo la bellissima imitazione di Caterina Guzzanti nel programma Mai dire martedì e, nonostante le sue paparazzate relazioni sentimentali, pensiamo possa dare veramente tanto al cinema italiano... sempre che riesca a mandar via la cadenza!