Titolo originale | Tag |
Anno | 2018 |
Genere | Commedia, |
Produzione | USA |
Durata | 100 minuti |
Regia di | Jeff Tomsic |
Attori | Ed Helms, Jake Johnson, Annabelle Wallis, Hannibal Buress, Isla Fisher Rashida Jones, Leslie Bibb, Jon Hamm, Jeremy Renner, Brian Dennehy, Lil Rel Howery, Nora Dunn, Steve Berg, Indiana Sifuentes, Trayce Malachi, Jock McKissic, Thomas Middleditch, Al Mitchell, Sebastian Maniscalco, Kate Kneeland, Vince Pisani, Kurt Yue, Brayden Benson, Tyler Crumley, Legend Williams, Braxton Bjerken, Braxton Alexander, Th'Yana Star, Maxwell Ross, Xavion Shelton, Jaren Lewison, Elijah Marcano, Kella Raines, Kevin Moody, Jim Esposito, Loren Lott, Andrew Tran (II). |
Uscita | giovedì 5 luglio 2018 |
Distribuzione | Warner Bros Italia |
MYmonetro | 2,62 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 1 marzo 2019
Un gruppo di ex compagni di classe decide di organizzare un torneo annuale che li porterà in giro per il paese a giocare al 'Ce l'hai'. In Italia al Box Office Prendimi! ha incassato nelle prime 2 settimane di programmazione 324 mila euro e 141 mila euro nel primo weekend.
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CONSIGLIATO NÌ
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Hoagie, Bob, Jerry, Randy e Sable sono cinque amici ossessionati da un gioco che condividevano quando erano ragazzini. A prescindere dal loro presente e dalla loro posizione sociale, ogni maggio i cinque si inseguono con ogni mezzo per cercare di “prendersi”. Jerry in trent’anni non è mai stato “preso” e gli amici sono disposti a tutto pur di infrangere il suo primato.
In originale suona come Tag, in italiano lo si può rendere con il più prosaico “tua”, con sottinteso “la sfiga”, da passare rapidamente al malcapitato, come un virus di cui è necessario sbarazzarsi al più presto.
Le regole sono soggettive, variabili e capricciose, ma attenersi ad esse assomiglia a un giuramento di fede. Molti maschietti nascondono qualcosa del genere nell’armadio virtuale dei loro ricordi di infanzia, tra giochi e pupazzetti vari. Uno spunto che sulla carta risultava difficile da immaginare come materia ideale per un soggetto cinematografico, ma un articolo del New York Times su nove adulti che perseverano nel loro gioco come dei ragazzini, a distanza di trent’anni, spinge gli sceneggiatori e il regista Jeff Tomsic verso la bizzarra decisione di farne un film (in cui gli adulti diventano 5). Ponendosi in primis il problema di riuscire a reggere per almeno 90 minuti, inventandosi qualcosa che vada oltre la semplice celebrazione nostalgica del tempo che fu.
La quota amarcord è spesa soprattutto nella colonna sonora, che pesca tra i classici hip hop come Colors, tra le curiosità per connoisseur come i Pharcyde o tra hit come “Mmm Mmm Mmm” dei Crash Test Dummies. Con quest’ultima destinata a diventare tormentone, talmente è peculiare, improbabile e quindi - inesorabilmente e fieramente - anni Novanta. È proprio il decennio del grunge e di Bill Clinton il protagonista invisibili di Prendimi!: gli scombiccherati anni Novanta, epoca di Peter Pan talmente depressi dalle macerie del passato e dai poco incoraggianti segnali del futuro da preferire l’escapismo senza se e senza ma. E quale migliore forma di evasione che trapiantare i giochi d’infanzia nel bel mezzo dell’ipocrisia borghese?
Ma Prendimi! è anche e soprattutto un inno alla bromance cementata all’insegna di “le femmine non possono partecipare”, regole impensabili anche tra i bambini nell’era del #metoo. Secondo Tomsic, apparentemente, anche un gioco può diventare il collante di un’amicizia duratura. Ma preservare il fanciullino interiore permette di affrontare la vita con il giusto spirito o rappresenta una scorciatoia per rimandare ad libitum un’assunzione di responsabilità? O peggio ancora, come involontariamente dimostra l’epilogo “politicamente scorretto”, ridurre tutto a un gioco finisce per allontanare dalla realtà e desensibilizzare, in frangenti in cui dimostrarsi umani è un dovere e non un diritto? Domande che Prendimi! fatica ad affrontare in maniera credibile, muovendosi con passo alquanto goffo in terreni che non siano quelli del puro intrattenimento da cervelli a riposo.
Mentre sul piano comico l’efficacia di alcune battute è stemperata da caratterizzazioni forzatamente eccessive: quasi necessariamente i cinque amici devono trasformarsi nell’Atleta, il Tossico, il Nerd, il Disadattato e il Narciso. A scapito della credibilità e di ogni possibile immedesimazione. Per un breve periodo forse Prendimi! farà parlare di sé, grazie al suo soggetto, prima di svanire tra gli schedari dei dizionari di cinema, catalogato alla voce “curiosità”.
Un film d'un'altra epoca, quell'eroica senz'eroi dei cinecomics. Se "Le Quatre Cent Coups" di Truffaut (1959) si presentava com'un lirico biopic sulle difficoltà dell'infanzia alle quali sopravvivere con la letteratura (Balzac) e la cinefilia, al contrario "Tag" del debuttante Jeff Tomsic mostra sia la piena consapevolezza dell'odierno sbandamento [...] Vai alla recensione »
Prendimi è attualmente sugli schermi italiani e dal 15 giugno in quelli americani è tratto da una storia vera anche se nella realtà gli amici che continuano a giocare a "preso" sono 10 (tra cui un prete cattolico) e non 5 come nel film. La trama Hogan (Ed Helmes Una notte da leoni), Jerry (Jeremy Renner (Captain America: Civil War, American Hustle), ,Callahan (John [...] Vai alla recensione »
Un film d'un'altra epoca, quell'eroica senz'eroi dei cinecomics. Se "Le Quatre Cent Coups" di Truffaut (1959) si presentava com'un lirico biopic sulle difficoltà dell'infanzia alle quali sopravvivere con la letteratura (Balzac) e la cinefilia, al contrario "Tag" mostra sia la piena consapevolezza dell'odierno sbandamento epocale, un'inesorabile deriva vers'invecchiamento, malattie nefaste e morte, [...] Vai alla recensione »
A me è piaciuto tantissimo perché era molto divertente!!!! Vorrei rivederlo ma non ho ancora trovato il DVD/disco blu-ray.
Toh, una commedia americana meno scema del solito, perfetta per l'estate e tratta da una storia vera. Avete presente il classico gioco da cortile «Ce l'hai?». Ecco, un gruppo di amici lo pratica dall'età di nove anni. Ogni mese di maggio, hanno portato avanti la tradizione. Il più bravo di loro si sposa e vuol mettere fine alla sfida, ma gli altri vogliono, finalmente, togliersi il gusto di batterlo, [...] Vai alla recensione »