Studio 54, diretto nel 1998 da Mark Christopher, raccontava il delirio edonista della famosa discoteca newyorkese alla fine degli anni Settanta, un vortice di liberazione sessuale ed eccessi che segnò un'epoca e rese la disco music un fenomeno planetario. Come dichiara lo stesso regista: "Un periodo non lontano in cui essere giovane o omosessuale significava libertà, esaltazione e, soprattutto, il sesso era sexy". Nel cast star quali Ryan Phillippe, nei panni del prestante protagonista, le conturbanti Salma Hayek e Neve Campbell e l'Austin Powers Mike Myers. Ma, ai tempi, la produzione sforbiciò il film e lo rimontò, tagliando molte sequenze hard ed edulcorando la bisessualità del personaggio principale, il barista Shane. Ritrovate le scene soppresse, corrispondenti a circa trentasei minuti di girato, Christopher ci ha rimesso mano rendendolo più fedele ai suoi scopi originari: il risultato è più amaro, più osé e... più gay.