Fantapocalittico claustrofobico del 2015 a basso costo, sarebbe quasi nullo in verità se non fosse stato per il cachet da dover pagare al modesto cast di attori di mediocre successo, di un certo Ostermann, girato tutto in una capsula spaziale interrata per una simulazione di un futuro, non meglio precisato, viaggio interplanetario, con qualche scena in esterno, che, tuttavia, sarebbe stato meglio evitare per l’involontario ridicolo in cui cade a ogni sequenza, per l’insensatezza dei dialoghi e l’approssimazione imbarazzante della sceneggiatura scritta dallo stesso Ostermann. E’ una trappola. Si continua a guarda fino alla fine per capire dove vuole arrivare il regista. La cosa peggiore del film è però il tentativo di fare un finale aperto, cosa di per sé non facile da farsi ma in questo caso del tutto impossibile ed indigeribile anche per lo spettatore di bocca buona perché in evidente contraddizione con lo sviluppo della trama che conduce ad un solo prevedibile scontato esito.
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