Areum è, per molti aspetti, un ragazzo particolare. È nato con la progeria, una patologia genetica rarissima che provoca un invecchiamento precoce: anagraficamente ha solo sedici anni ma il suo corpo è quello di un ottantenne. Quando esce indossa occhiali da sole, guanti e cappello in modo che la gente non si metta a fissare la sua pelle rugosa. Malgrado abbia un'esperienza nel mondo di soli sedici anni, il suo corpo si sta già avviando verso la fine della sua esistenza terrena. "Come ci si sente ad essere giovani?" chiede un giorno ai suoi genitori con estrema serietà.
I suoi genitori, che invece godono di perfetta salute, si sentono anch'essi come se stessero vivendo una vita concentrata. Hanno dato alla luce Areum quando avevano solo diciassette anni, e ora che ne hanno poco più di trenta, il loro figlio ha raggiunto la vecchiaia. Tra loro c'è una dinamica curiosa: i genitori a volte si comportano da bambini e spesso Areum sembra il più saggio e navigato dei tre. Ma quando le sue condizioni si aggravano, comincia a comportarsi più come un bambino spaventato e i suoi genitori sono obbligati a crescere in fretta.[dal catalogo Far East Film Festival 17]