20a edizione della Festa del Cinema di Roma, il programma dei 37 filmfreestyle. Roma - 15/26 ottobre 2025. Le recensioni, trame, listini, poster e trailer, ordinabili per:
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Maxi processo di Palermo, 1987: otto giurati chiusi 36 giorni in camera di consiglio decidono su 470 imputati, tra tensioni, sorprese e conflitti. Espandi ▽
Dopo un anno e dieci mesi del Maxiprocesso per crimini di mafia che si è svolto a Palermo, dove per la prima volta lo Stato è riuscito a infliggere una condanna collettiva a Cosa Nostra, l’11 novembre 1987 la corte si riunisce in camera di consiglio. Otto giurati, blindati in un appartamento-bunker del carcere dell’Ucciardone, devono decidere condanne e assoluzione per oltre 460 imputati. “Il mondo resterà fuori da queste mura. Nessuno può uscire, nessuno può entrare”. Sono queste le parole che il presidente della giuria interpretato da Sergio Rubini dice a tutti gli altri componenti prima di iniziare a stabilire la colpevolezza o l’innocenza degli imputati. I materiali di repertorio della parte iniziale introducono la ricostruzione di quei 36 giorni d’isolamento, in un cinema di dichiarata impostazione teatrale basato soprattutto sulla forza della parola. Infascelli ritorna a un cinema di mafia a dieci anni da Era d’estate. L’impeto civile resta autentico e intatto, l’effetto claustrofobico e drammatico risulta invece più balbettante. Recensione ❯
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Un viaggio nella vita e nell'opera di un artista che con ironia, sarcasmo e poesia ha fotografato le contraddizioni dell'Italia degli anni '70. Espandi ▽
Rino Gaetano è scomparso prematuramente ma le sue canzoni e la sua personalità sono ancora vive e stimolano riflessioni e confronti in chi si accosta alle sue produzioni. Il documentario ne propone anche gli aspetti meno noti grazie ad un amplissimo e talora inedito materiale.
Giorgio Verdelli ancora una volta centra l'obiettivo nel realizzare un ritratto che supera la definizione minimale di documentario riuscendo a mettere in luce lo spirito che animava il cantautore.
Verdelli raccoglie innumerevoli testimonianze adottando un ritmo di montaggio che di volta in volta risulta diverso ma anche sapendo cogliere, quasi fosse un architetto o uno scenografo, i luoghi e le angolazioni giuste in cui catturare i ricordi e le riflessioni dei suoi interlocutori. Recensione ❯
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Un racconto di avventura e di amore, in cui i protagonisti scopriranno se stessi e capiranno di appartenere a una storia molto più grande, fatto di rivoluzione, di amore per la natura e di lotta per la libertà. Espandi ▽
Borneo, 1841. Tra le violente incursioni coloniali inglesi, Sandokan è a capo di una ciurma di pirati affiancato dal fedele Yanez de Gomera. Dopo aver tratto in salvo il Dayak Lamai, Sandokan scopre l'orrore della schiavitù nelle miniere di antimonio gestite dal Console Guillonk a Labuan. Attratto dal possibile profitto, il pirata pianifica di infiltrarsi sull'isola con Lamai, ma lo spietato cacciatore di pirati Lord Brooke attacca la sua nave. Scampato all'assalto, Sandokan viene soccorso da Marianna, la ribelle figlia del console nota come "Perla di Labuan".
L'incontro cambierà entrambi, ma Brooke, innamorato della giovane, è pronto a tutto per averla. Intanto Lamai, approdato sull'isola ferito e affidato alle cure della serva indigena Sani, intuisce il vero destino del pirata: Sandokan è l'uomo legato a un'antica profezia del suo popolo, quella della Tigre della Malesia.
L'opera in questa versione assume un'importante chiave critica e di denuncia. Temi come l'invasione, lo sfruttamento delle risorse e lo sterminio delle popolazioni indigene - elementi drammaticamente attuali nel panorama geopolitico odierno - emergono con forza al pari di quelli romantici. Recensione ❯
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Il racconto su una donna, tenace e coraggiosa, a capo della più famosa rivista erotica italiana negli anni '60/'70, "Playmen" - la risposta italiana a Playboy. Espandi ▽
Adelina Tattilo si ritrova da un giorno all'altro la responsabilità di una rivista da dirigere. Il marito la molla al suo destino, e la rivista in questione non è una qualsiasi: è Playmen, la più famosa rivista erotica italiana negli anni '60/'70. Adelina dovrà tirare fuori tutte le sue forze e il suo carisma per gestire le innumerevoli problematiche e vicissitudini per salvare la testata e intanto occuparsi come può dei figli e di se stessa. Senza cedere ai ricatti di chi la vorrebbe relegata in una posizione subalterna.
Il meccanismo di far emergere un problema a episodio che spetterà puntualmente alla Tattilo risolvere risulta ripetitivo e rischia di stancare, alcune vicende sono narrate secondo un registro da fiction/soap che non giova alla riuscita del racconto, come non giovano alcune scene troppo didascaliche.
La forma, in altre parole, non segue la sostanza, di gran lunga più rivoluzionaria e interessante delle immagini scelte per raccontarla. Recensione ❯
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Un documentario pensato come omaggio corale alla manifestazione: un progetto con protagonisti i 300.000 partecipanti della fiera. Espandi ▽
Un gruppo di visitatori alla ricerca di qualcosa o di qualcuno, come in un gioco da tavolo; sciami di persone bardate nei costumi più impensabili, come in un film d’epoca; una cinta muraria che avvolge la città, come in un’illustrazione medievale. Anzi, no, non semplici spettatori ma VisitAutori, capaci di scrivere da soli la propria storia; non riduttive comparse ma Cosplayer, portatori di una lore più grande di loro; e non un qualsiasi centro storico ma una location degna dell’immaginario fantasy. Insieme, sono tutte parti di quel grande affresco corale, orizzontale e passionale, forse irripetibile, che è Lucca Comics & Games. I numeri della passata edizione: 275 mila paganti, 900 ospiti, 600 espositori. E più di 140 treni aggiunti. Il film di Castagna non tenta minimamente di andare oltre la sfera emotivo-relazionale: si tratta di un manifesto più che di un pamphlet, denunciato già in quel “I love” iniziale, e che sembra collocare ancora di più Castagna nel mazzo dei narratori puri tutti dentro al lore, al mito, alla fabula del racconto. O in questo caso, nel racconto dei racconti che è Lucca Comics & Games. Recensione ❯
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Un film nel film. La fotografia di moltissimi giovani raccontata con una tenerezza che squaglia perché la sappiamo vera. Drammatico, Italia2025. Durata 80 Minuti.
Restare, ricominciare o trasformare questo frammento di vita in racconto. Espandi ▽
Alberto Palmiero ha 27 anni, ha frequentato la scuola di regia e realizzato alcuni cortometraggi. Ora vorrebbe cimentarsi con il primo lungometraggio. Il produttore indipendente Gianluca Arcopinto lo avvicina e gli allunga il suo biglietto da visita, dichiarandosi interessato al suo progetto. Tornato a Roma, Alberto gli invia il soggetto ma non ottiene risposta, e dopo sette mesi di inutile attesa decide di tornare al suo paese in provincia di Caserta. Tienimi presente è la fotografia della realtà per i moltissimi giovani che in Italia, e soprattutto in provincia e nel Sud, non hanno alcuna opportunità lavorativa e finiscono per sentirsi “stranieri ovunque”. Il film, scritto, diretto e interpretato dallo stesso Palmiero, è una sorta di documentario della sua situazione personale, e sembra erede del primo Nanni Moretti, con una punta dell’ironia malinconia autobiografica alla Gianni Di Gregorio. L’asso nella manica del neoregista è la tenerezza con cui racconta e interpreta la sua vicenda, purtroppo comune a tanti suoi coetanei: una tenerezza che squaglia perché la sappiamo vera, e socialmente ingiusta. Recensione ❯
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La serie restituisce l'universo giudiziario con un realismo inedito e un protagonista che è insieme eroe e uomo comune, intriso di dubbi e contraddizioni. Espandi ▽
Guido Guerrieri (Alessandro Gassmann) è un avvocato brillante e anticonvenzionale che, tra i
riverberi assolati e le ombre notturne della città, affronta cause disperate senza mai perdere il suo
sguardo ironico. Dopo un matrimonio naufragato e una crisi personale, tra nuovi amori e sessioni di boxe,
si ritrova coinvolto in indagini che riaprono ferite del passato, scomparse misteriose e il caso di un
vecchio amico magistrato accusato di corruzione. Al suo fianco, una squadra di collaboratori tanto
singolare quanto indimenticabile, pronta a sfidare insieme a lui le contraddizioni della vita e della
giustizia. Recensione ❯
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Alcuni dei più grandi musicisti del jazz italiano preparano un concerto irripetibile per il Teatro Rossetti di Trieste. Espandi ▽
Il pianista e compositore Stefano Bollani riunisce un ensemble composto da alcuni dei più grandi musicisti jazz italiani: Enrico Rava, Paolo Fresu, Daniele Sepe, Antonello Salis, Ares Tavolazzi, Roberto Gatto e tre talenti emergenti: i chitarristi Matteo Mancuso, Christian Mascetta e la cantante e pianista Frida Bollani Magoni. Trascorrono una settimana tutti insieme in una casa-studio, per preparare un concerto irripetibile che si terrà al Teatro Rossetti di Trieste il 17 febbraio 2025. Recensione ❯
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La storia di un personaggio che è il simbolo di un'epoca perduta di sogni, fallimenti, mirabile arte di
arrangiarsi. Espandi ▽
Per Tanio Boccia il 1964 sembra l'anno d'oro. Già allora considerato "il peggior regista del cinema
italiano", irriso da tutti i suoi colleghi e perseguitato dai creditori, riesce a mettere in cantiere quattro
film contemporaneamente, da Maciste alla corte dello zar a La valle dell'eco tonante. Solo che in quel
settembre del 1964 esce Per un pugno di dollari e nessuno va a vedere i film del grande Tanio... Recensione ❯
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Amy Berg dirige un documentario sulla vita del cantautore americano Jeff Buckley, con materiali inediti e testimonianze intime. Espandi ▽
La parabola di Jeff Buckley è materia da romanzo. Una storia di predestinazione, a tratti quasi di reincarnazione: un destino ineluttabile. Più Jeff cercava di discostarsi da un padre geniale - figura assente e autodistruttiva - più finiva per assomigliare a quel modello ingombrante, come fosse prigioniero di un sortilegio. Gentile e aperto laddove il padre era scostante, dedito al rock'n'roll (un impossibile mix di Nina Simone e Led Zeppelin) anziché a una forma personale di folk dalle derive astrali, accomunati dalla fine prematura. Recensione ❯
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Il delicato ritratto di un rapporto tra madre e figlio. Espandi ▽
Sasà è uno scugnizzo di tredici anni, della periferia di Napoli. Trascorre le giornate con i suoi due migliori amici, Cira e Nicolas. Amante dell’hip hop e dotato di un grande talento musicale, Sasà aspira a diventare un rapper famoso per permettere alla madre Rusè una vita migliore. L’incontro con Yodi, noto rapper della old school partenopea, sembra dare slancio al suo sogno e lo porta a comporre il suo primo vero pezzo: un rap dedicato alla mamma. Tuttavia, lo scontro con la realtà cinica del mondo della musica e della strada, costringe Sasà ad abbandonare le proprie aspirazioni e a prendere una cattiva strada. Cinque anni dopo l’esordio di Nevia, un riuscito coming of age su un’adolescente a Ponticelli, Nunzia De Stefano torna alla regia seguendo da vicino il percorso di crescita del tredicenne Sasà sempre nella periferia napoletana. Come in Nevia, dove per la prima volta abbiamo conosciuto e apprezzato l’esordiente Virginia Apicella, anche qui a sorprendere è il protagonista, interpretato da Mattia Cozzolino che vedremo anche in Gomorra - Le origini, la serie prequel Cattleya per Sky di Gomorra - La serie. Su di lui, come su Nevia, si regge tutto il film. Recensione ❯
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Un ritratto intimo e commovente di due dei più influenti architetti della seconda metà del XX secolo, Robert Venturi e Denise Scott Brown. Espandi ▽
Per cinquant'anni, Robert Venturi e Denise Scott Brown hanno condiviso una vita caratterizzata da tenerezza, intelligenza e gioia creativa. Hanno anche dato il via a una rivoluzione nell'architettura, sfidando il rigido modernismo dell'epoca.
Gira con intimità dal loro figlio, il film invita a guardare il mondo attraverso i loro occhi, tramite un viaggio on the road nei luoghi che hanno significato di più per loro, tra cui Roma, Venezia, Parigi, Londra, Filadelfia e Las Vegas. Recensione ❯
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Una saga familiare che diventa specchio della storia italiana del Novecento. Espandi ▽
Dal Friuli rurale alle
officine e alle fabbriche di Torino, attraversando guerre, ricostruzioni, boom economico, contestazioni
e i primi segni della globalizzazione, la serie segue le vicende dei Sartori: tre generazioni di costruttori
e distruttori, sospese tra colpe ereditarie, ambizioni smodate, amori impossibili e fughe dai fantasmi del
passato. Al centro della narrazione, Nadia (Linda Caridi), capostipite indomita e resistente, e Maurizio
(Andrea Arcangeli), segretamente disertore e testimone silenzioso dei cambiamenti del Paese, guidano
lo spettatore in un ritratto avvolgente e profondo del nostro Paese e della memoria che lo attraversa,
dove la fragilità, la grandezza, le passioni e i rimpianti si fondono in un grande abbraccio. Recensione ❯
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Un viaggio alla scoperta di Alberto Arbasino (1930-2020), tra i più grandi scrittori italiani del dopoguerra e figura unica della cultura nazionale. Espandi ▽
Il documentario è un viaggio alla scoperta di Alberto Arbasino (1930-2020), tra i più grandi scrittori italiani del dopoguerra e figura unica della cultura nazionale. Brillante e spietato sulla pagina, mondano e ironico nei salotti, schivo nella vita privata: Arbasino è stato intellettuale, giornalista, deputato, dandy, idolo per generazioni di lettori. Recensione ❯
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