20a edizione della Festa del Cinema di Roma, il programma dei 163 film. Roma - 15/26 ottobre 2025. Le recensioni, trame, listini, poster e trailer, ordinabili per:
StelleUscitaRankTitolo
Un’edizione che si concentra sulle opere prime e suoi documentari. Grande attesa per gli italiani tra cui La vita va così, Cinque secondi, Io sono Rosa Ricci e tantissimi altri. Vai all’articolo »
La missione di un plotone ucraino: attraversare un miglio di foresta pesantemente fortificata per liberare un villaggio strategico dalle forze russe. Un giornalista li accompagna, testimone delle devastazioni della guerra e della crescente incertezza sulla sua conclusione. Recensione ❯
Vota da 1 a 5 stelle
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Il film è ispirato alla tragica vicenda di Willy Monteiro Duarte, il giovane capoverdiano ucciso a Colleferro il 6 settembre 2020. Espandi ▽
Colleferro. 6 settembre 2020. Ore 3.15. Willy viene ucciso dai fratelli gemelli Lorenzo e Federico dopo essere intervenuto per difendere un amico, Cristian, coinvolto in una lite. Dal momento dell'aggressione alla morte sono passati 40 secondi. Il ragazzo 21 anni, di origine capoverdiane, lavorava in un ristorante stellato dello chef Tocai e proprio quel giorno aveva avuto una grande soddisfazione.
Nelle 24 ore che precedono il suo omicidio, la sua vicenda s'intreccia con quelle di Maurizio, Michelle e Lorenzo e Federico. Maurizio, che non si è ripreso dopo che la ragazza lo ha lasciato, è completamente succube di Cosimo, legato ai gemelli criminali. Michelle, che sta per trasferirsi a studiare a Parigi, ha deciso proprio quella sera di lasciare il suo ragazzo Cristian. Infine Willy, legatissimo alla madre, era con un altro gruppo di amici da tutt'altra parte quando è stato chiamato. Si è trovato nel posto sbagliato nel momento sbagliato.
Il male (e la sua banalità) continua ad attraversare il cinema di Alfieri, già affrontato in modo evidente anche nei suoi film precedenti. 40 secondi però ha una marcia in più. È sporco, diretto, essenziale, indignato. Al momento, il film migliore del regista. Recensione ❯
Vota da 1 a 5 stelle
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Il film racconta l'epopea del rugby italiano: dal sogno al Sei Nazioni, tra backstage, repertori e interviste che celebrano la storia dura e romantica di questo sport. Espandi ▽
80 minuti è la durata di ogni partita di rugby. 80 minuti reali, effettivi, da sudarsi uno dopo l'altro, metro dopo metro. Da ricordare. 80 minuti è anche il titolo di questo film, che racconta come la nazionale italiana di rugby sia arrivata a disputare il prestigioso torneo Sei Nazioni alla pari con i big team della palla ovale. Attraverso il backstage esclusivo delle partite del torneo, il racconto si immerge nel passato della nazionale, tra repertori e interviste a ex giocatori, esperti e giornalisti di settore, per celebrare la storia romantica, sporca e dura di questo sport in Italia. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Com'è cambiata l'immagine della donna al cinema grazie a Barbara Stanwyck, Joan Crawford e Bette Davis. Espandi ▽
Molly Haskell, influente studiosa critica americana, pioniera degli studi sul cinema delle donne, ci
accompagna e ci svela il ruolo che Barbara Stanwyck, Joan Crawford e Bette Davis hanno avuto nel
contribuire a cambiare l'immagine della donna nel cinema e nella società americana e non solo,
interpretando ruoli di donne, nuovi, forti, indipendenti rispetto all'immaginario maschile. Memorabili
sequenze di film ci aiutano a guardare la storia del cinema sonoro statunitense in maniera diversa e a
scoprire la sotterranea forza innovativa di queste straordinarie attrici. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Fiume, 1919. Intrighi politici, amori impossibili e vendette private si intrecciano sullo sfondo della rivoluzione visionaria guidata da D'Annunzio. Espandi ▽
L'impresa fiumana (1919-1920) coagulò una quantità di esperienze diverse, di ansie di ribellione, di velleità rivoluzionarie; fu come un lungo e febbrile carnevale all'insegna della festa e della provocazione, che si apparenta alle avanguardie del tempo, ma fu anche un momento «insurrezionale» come il Sessantotto. Il libro rivisita l'avventura fiumana raccontando una vita-festa fatta di bravate futuriste e di utopie, di trasgressione sessuale e di pirateria, di gioco e guerra. Sotto questa luce, Fiume è un capitolo significativo di quella cultura della rivolta che ha caratterizzato il Novecento. Recensione ❯
Vota da 1 a 5 stelle
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Il Maestro Giovanni Allevi, dopo aver affrontato la malattia, si racconta in un documentario che lo accompagna durante le prove con la sua orchestra della sua nuova composizione. Espandi ▽
Giovanni Allevi, celebre compositore e pianista, ci accompagna nel suo ritorno alla vita dopo la malattia che l’ha colpito. Le immagini in presa diretta delle prove, dei concerti e dei momenti di quotidianità – tra ospedale e fisioterapia – si alternano a confessioni inedite, interviste esclusive e testimonianze. Al cuore della narrazione il Concerto per Violoncello e Orchestra MM22 composto da Allevi nella stanza d'ospedale durante una lunga degenza oncologica. La malattia più temuta diventa così, grazie alla creazione artistica, il punto di partenza per una rivoluzione interiore che parla a tutti noi. Il ritratto Allevi – Back to Life diretto da Simone Valentini ci mostra un essere umano professionalmente diverso da come ci si può immaginare, per esempio quando dirige un’orchestra. Il Maestro Allevi si comporta con i professori d’orchestra con grandissimo garbo e pazienza anche quando magari non vanno tutti a tempo insieme. Glielo fa notare, con un mezzo sorriso. Dolcemente e gentilmente. Recensione ❯
Vota da 1 a 5 stelle
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
A Ostia un gruppo di tossicodipendenti trascorre tutta la giornata nel cercare di procurarsi la droga con tutti i mezzi possibili. . Espandi ▽
A Ostia un gruppo di tossicodipendenti trascorre tutta la giornata nel cercare di procurarsi la droga con tutti i mezzi possibili. Due ragazzi, Cesare e Michela, decidono di uscire dal giro, ma non è così semplice. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
La storia e l'identità del quartiere romano San Lorenzo, dalle origini operaie al bombardamento del '43 fino all'anima accogliente e popolare di oggi, sublimata nell'esperienza dell'Atletico San Lorenzo. Espandi ▽
Nel cuore di Roma, si nasconde un quartiere unico: San Lorenzo. Un luogo di contrasti, dove il fascino turistico si fonde con un'anima profondamente popolare, e dove l'arte dei caffè letterari e delle gallerie si mescola al viavai di studenti e viaggiatori. Il film ne racconta le vicende storiche sin dalla sua costituzione, operata dai lavoratori giunti a Roma per costruire "la capitale del Re", attraversando altri momenti chiave, tra cui la tragedia del bombardamento del 19 luglio 1943. In virtù della sua storia, San Lorenzo ha sviluppato una spiccata propensione all'accoglienza e un'incrollabile capacità di resistenza, che definiscono il forte senso di appartenenza della sua comunità. Uno spirito che trova la sua sublimazione nella squadra di calcio e nella polisportiva, l'Atletico San Lorenzo, diventata una delle più importanti polisportive popolari d'Italia con tredici squadre senior, undici giovanili e oltre 650 soci. Tra le partecipazioni, Elio Germano, Marcello Fonte e Enrico Melozzi. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Il documentario segue Mauro Pagani mentre, dopo aver perso temporaneamente la memoria, ricostruisce la propria identità intrecciando ricordi, musica e incontri con amici e colleghi. Espandi ▽
Un'esistenza consacrata all'arte, dove ogni scelta è un gesto d'amore e nasconde il sogno di un mondo migliore, viene improvvisamente interrotta quando Mauro Pagani, tra i più grandi talenti della musica italiana dagli anni Settanta a oggi, perde temporaneamente la memoria. Tutto svanisce, tranne la consapevolezza della sua professione e la sua familiarità con gli strumenti. Per ricostruire la propria identità, Pagani riascolta dischi e dialoga con amici, colleghi e artisti, intrecciando memoria personale e memoria condivisa in un percorso poetico e liberissimo, dallo straordinario impatto emotivo. Ad accompagnarlo in questo viaggio indimenticabile ci sono Manuel Agnelli, Giuliano Sangiorgi, Marco Mengoni, Badara Seck, Mahmood, Dori Ghezzi, Ligabue, Arisa, Ornella Vanoni e la compagna di vita Silvia Posa. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Guerritore si (ri)conquista, con le unghie e con i denti, il suo spazio nel cinema e lo fa con un film libero, personale e con grande personalità. Drammatico, Italia2025. Durata 111 Minuti.
Il primo film su Anna Magnani e la prima prova da regista per il cinema di Monica Guerritore che la interpreta. Espandi ▽
Il primo film sulla più grande interprete italiana amata in tutto il mondo, Anna Magnani, si concentra nella notte del 21 marzo 1956 quando vince il Premio Oscar come miglior attrice per La rosa tatuata. La notte dell'attesa la passerà tra i vicoli e le piazze di Roma, tra la gente del popolo che la ama e le memorie che abitano il suo cuore. Questo il leitmotiv che unisce tutti i grandi accadimenti della vita di Anna Magnani accompagnata dalle persone che le sono state più vicine. C’è qualcosa di ammaliante nelle interpretazioni di Monica Guerritore. Come se cadesse qualsiasi filtro tra l’attrice e il personaggio. Non a caso segna anche il suo debutto da regista. Scritto, diretto e interpretato da lei medesima per un’identificazione di una donna che si chiama Anna Magnani ma si legge Monica Guerritore. Guerritore si (ri)conquista così, con le unghie e con i denti, il suo spazio nel cinema e lo fa con un film libero, slabbrato, personale e con grande personalità. Recensione ❯
Vota da 1 a 5 stelle
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Da Blackmail i temi cari a Hitchcock e l'Hitchcock Touch cominciano a prendere forma. Espandi ▽
Inghilterra, 1929. Alfred Hitchcock gira il suo primo film sonoro, Blackmail (di fatto il primo film sonoro europeo). La sua carriera è agli inizi, ma il suo stile inconfondibile inizia a prendere forma. Nel momento di passaggio tra il cinema muto e quello sonoro, nasce anche l'Hitchcock touch e con esso tutti i temi cardine della sua futura filmografia: omicidi, suspense, bionde di ghiaccio. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
A Tucumán, Julieta è accusata di infanticidio. L'avvocata Soledad Deza sfida un sistema patriarcale: il processo diventa lotta politica e civile. Espandi ▽
Nella provincia argentina di Tucumán, in una società segnata da forti disuguaglianze e pregiudizi radicati, la giovane Julieta viene accusata di infanticidio. A difenderla è Soledad Deza, avvocata coraggiosa e determinata, che osa sfidare un sistema giudiziario profondamente conservatore. Quella che nasce come una causa giudiziaria si trasforma presto in un caso emblematico, capace di mobilitare indignazione e solidarietà ben oltre i confini nazionali. Scritto (con Laura Paredes), diretto e interpretato da Dolores Fonzi, il film - tratto da una vicenda reale - trasfigura il processo in un dramma politico e umano, rivelando le storture del potere e la violenza del patriarcato. La regista fonde la tensione del legal thriller con la forza del cinema civile: il tribunale diventa arena simbolica, le testimonianze strumenti di resistenza e la vicenda di Julieta una battaglia per la dignità. Recensione ❯
Vota da 1 a 5 stelle
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un viaggio emozionante nella vita e nella carriera di Franco Lechner, in arte
Bombolo, uno degli attori caratteristi più iconici e amati del cinema popolare italiano. Espandi ▽
Un viaggio emozionante nella vita e nella carriera di Franco Lechner, in arte
Bombolo, uno degli attori caratteristi più iconici e amati del cinema popolare italiano. Non solo il comico
dalle espressioni uniche, ma anche l'uomo vero, il padre affettuoso, l'amico sincero. A guidarci in questo
racconto ci sono i figli Alessandro e Stefania Lechner, che affiancano il regista Stefano Calvagna in un
percorso intimo e toccante attraverso i luoghi che hanno segnato la vita di Bombolo. Il docufilm è impreziosito da sequenze dei suoi film
più celebri e da immagini della Roma verace, quella che profuma ancora di umanità, spontaneità e
teatro di strada. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un esordio che guarda alle relazioni senza falsi moralismi e segna la nascita di un'autrice curiosa e coraggiosa. Commedia, Italia2025. Durata 100 Minuti.
Lea incontra Rocco in un bar e ne diventa l'amante. La loro relazione clandestina, consumata in una stanza d'albergo, prende una piega sinistra quando lei inizia a infilarsi nella vita di lui. Espandi ▽
Questa è la storia di due coppie. I trentenni Lea e Andrea, e i cinquantenni Rocco e Cecilia. Quattro personaggi i cui destini collidono la sera in cui Lea conosce Rocco in un bar e inizia con lui una relazione clandestina, consumata in una stanza d'albergo. Un tradimento come tanti, in apparenza, che prende una piega imprevista quando Lea comincia a infilarsi nella vita di Rocco, fino a coinvolgere i rispettivi compagni in una resa dei conti finale. Recensione ❯
Vota da 1 a 5 stelle
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un ritratto intimo di Brunori Sas: tra crisi, dubbi e rinascita creativa, il documentario segue la genesi dell'ultimo album fino al palco di Sanremo. Espandi ▽
Un viaggio intimo e profondo nell'universo creativo e personale di Dario Brunori, in arte Brunori Sas, tramite lo sguardo sensibile e attento del regista Giacomo Triglia, con cui il cantautore condivide un lungo percorso di collaborazione artistica. Attraverso la genesi del suo ultimo album, il documentario racconta un periodo segnato da dubbi, crisi artistiche e dal desiderio di ritrovare un senso, dentro e fuori dalla musica. Al fianco di Brunori, il produttore artistico Riccardo Sinigallia, compagno di un cammino fatto di dialoghi, riflessioni, memorie e trasformazioni. Tra sessioni di registrazione, momenti di vita quotidiana, materiali d'archivio, animazioni a carboncino e l'arrivo sul palco di Sanremo, il ritratto autentico di un artista che, vivendo le proprie incertezze, intraprende un percorso di profonda rigenerazione. Mentre l'albero delle noci - silenzioso testimone della risalita - diventa il narratore metaforico di una storia di rinascita possibile. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.