20a edizione della Festa del Cinema di Roma, il programma dei 163 film. Roma - 15/26 ottobre 2025. Le recensioni, trame, listini, poster e trailer, ordinabili per:
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Un’edizione che si concentra sulle opere prime e suoi documentari. Grande attesa per gli italiani tra cui La vita va così, Cinque secondi, Io sono Rosa Ricci e tantissimi altri. Vai all’articolo »
La storia dietro il leggendario film Fino all'ultimo respiro. Espandi ▽
Un film che narra la storia della produzione dell'iconico Fino all'ultimo respiro di Jean-Luc Godard. Recensione ❯
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Un funzionario della polizia si suicida. L'indagine viene affidata a un tenente che risale fino al capo della banda di gangster che gode di altissime protezioni (anche nella polizia). Espandi ▽
Un funzionario della polizia si suicida. L'indagine viene affidata a un tenente che risale fino al capo della banda di gangster che gode di altissime protezioni (anche nella polizia). Il tenente viene minacciato, fatto oggetto di attentati (uno causa la morte di sua moglie), ma alla fine ha partita vinta. Recensione ❯
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Un incidente stradale fa riemergere profonde ferite del passato. Espandi ▽
Padre, madre e figlioletta percorrono di notte una strada in auto quando un cane finisce sotto le ruote. Ciò provoca un danneggiamento al veicolo che costringe ad una sosta per la riparazione temporanea. Un uomo che si trova sul posto cerca di non farsi vedere perché gli è parso di riconoscere nel conducente dell’auto un agente dei servizi segreti che lo ha sottoposto a violenza in carcere. Riesce successivamente a sequestrarlo ed è pronto a seppellirlo vivo quando gli viene il dubbio che si tratti di uno scambio di persona. Jafar Panahi, scontata la pena inflittagli dal regime iraniano, gira un film in cui la denuncia si fa durissima anche se nell’involucro di una apparente commedia. Chi sente l’urgenza della denuncia di una struttura di repressione in cui si stanno insinuando crepe visibili non potrà non apprezzare il fatto che il coraggioso regista iraniano abbia scelto la strada dell’ironia per poi poter colpire dritto il bersaglio mettendone a nudo la crudeltà. Recensione ❯
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A Parigi, Nino scopre di avere un tumore e, in attesa della terapia, affronta scelte cruciali sul futuro e i suoi legami, perdendosi nella città. Espandi ▽
A Parigi, Nino si reca in ospedale per un controllo di routine ma scopre all’improvviso di avere un tumore alla gola. Servirà iniziare una terapia invasiva entro tre giorni, un periodo durante il quale il ragazzo dovrà anche prendere decisioni sul suo futuro, per preservare la possibilità di avere figli e per ragionare su quale sia davvero il rapporto con le persone che lo circondano, dalla madre al migliore amico. Avendo perso le chiavi e non riuscendo a rientrare a casa, Nino si avventura per la città alla scoperta di sé. Il bell’esordio nel lungometraggio della regista francese Pauline Loquès non è un “film sulla malattia”, nonostante ne abbia tutte le premesse. Ha più a che fare con lo sgomento che precede la realizzazione, e nel comprimere la finestra temporale a pochi giorni e nell’immaginare un protagonista schivo e reticente, Loquès firma uno studio di momenti fugaci, in perenne controtempo. Ricco di sfumature e di sottili trovate narrative, Nino è una piccola opera che contiene moltitudini. Recensione ❯
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Parigi, Olimpiadi del 1924. Due atleti vincono le più importanti gare di corsa. Sono ambedue inglesi ma profondamente diversi. Espandi ▽
Parigi, Olimpiadi del 1924. Due atleti vincono le più importanti gare di corsa. Sono ambedue inglesi ma profondamente diversi. Eric Liddell appartiene alla Chiesa cristiana scozzese ed è convinto che correre sia uno dei modi a lui concessi per rendere onore a Dio (vent'anni più tardi morirà come missionario in Cina). Harold Abrahams è invece ebreo e trova nello sport (e nella vittoria) un modo per sconfiggere i pregiudizi sociali sul suo conto. Recensione ❯
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Harry Callaghan è famoso nella polizia di San Francisco per i suoi metodi poco ortodossi nel perseguire i criminali. Espandi ▽
L'ispettore Harry Callaghan cattura Scorpio, maniaco omicida, che terrorizza San Francisco sparando dall'alto su vittime casuali. Il criminale è rilasciato per insufficienza di prove. Callaghan lo uccide e butta via il distintivo. Opera di rottura rispetto alla tradizione del poliziesco, ebbe grande successo e suscitò molte polemiche sull'uso che fa della violenza e dell'ideologia che le è sottesa. Recensione ❯
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Ciò che colpisce di Non essere cattivo è l'energia vitale di cui è imbevuto, la fame di rivalsa, la voracità con cui Vittorio e Cesare azzannano la vita. Drammatico, Italia2015. Durata 100 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il film, ambientato nella periferia romana, è prodotto dall'attore Valerio Mastandrea. Espandi ▽
Ostia, 1995. Vittorio e Cesare sono amici da una vita, praticamente fratelli. Cresciuti in un quartiere degradato campano di espedienti, si drogano, bevono e si azzuffano con altri sbandati come loro. A casa Cesare ha una madre precocemente invecchiata che accudisce una nipotina malata, la cui madre è morta di Aids. Vittorio invece sembra non avere nessuno al mondo, e quando incontra Linda vede in lei una possibilità di costruire una vita normale. Trova lavoro e cerca di coinvolgere anche Cesare, che nel frattempo si è innamorato di Viviana, una disperata come lui ma piena di voglia di costruirsi un futuro. Riusciranno Rosencrantz e Guildenstern a diventare protagonisti della loro vita? Recensione ❯
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Gli ultimi 20 anni del regista sono raccontati come un appassionante romanzo ricco di materiali e vicinanza intellettuale e umana. Documentario, Italia2025. Durata 87 Minuti.
1956: Rossellini, deluso dal cinema e dai fallimenti con Bergman, parte per l'India su invito di Nehru. Da lì inizia la sua rinascita fino alla morte nel 1977. Espandi ▽
partire e di non tornare. Non voglio più fare un film. Il cinema, così com’è, non mi interessa”. Il maestro del Neorealismo sta attraversando una crisi profonda. Il regista parte così per l’India invitato dal Primo ministro Jawaharlal Nehru per realizzare un documentario sui progressi del suo paese. Per lui è un salto nel vuoto ma anche una bellissima, nuova sfida. I fatti mostrati in questo documentario iniziano proprio da qui e arrivano al 1977, anno della morte del cineasta. L’approccio è appassionante. Gli ultimi 20 anni della vita di Roberto Rossellini sono raccontati come un grande romanzo, passando dai grandi amori con Ingrid Bergman, Anna Magnanifino al suo atto ultimo come Presidente della Giuria del Festival di Cannes dove ha assegnato la Palma d’oro a Padre padrone dei fratelli Taviani una settimana prima di morire. Il merito di questo documentario è stato quello di mostrare i passaggi più noti della sua carriera e della sua vita ma anche quelli più sconosciuti o da riscoprire. Recensione ❯
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Il film è ispirato alla tragica vicenda di Willy Monteiro Duarte, il giovane capoverdiano ucciso a Colleferro il 6 settembre 2020. Espandi ▽
Colleferro. 6 settembre 2020. Ore 3.15. Willy viene ucciso dai fratelli gemelli Lorenzo e Federico dopo essere intervenuto per difendere un amico, Cristian, coinvolto in una lite. Dal momento dell'aggressione alla morte sono passati 40 secondi. Il ragazzo 21 anni, di origine capoverdiane, lavorava in un ristorante stellato dello chef Tocai e proprio quel giorno aveva avuto una grande soddisfazione.
Nelle 24 ore che precedono il suo omicidio, la sua vicenda s'intreccia con quelle di Maurizio, Michelle e Lorenzo e Federico. Maurizio, che non si è ripreso dopo che la ragazza lo ha lasciato, è completamente succube di Cosimo, legato ai gemelli criminali. Michelle, che sta per trasferirsi a studiare a Parigi, ha deciso proprio quella sera di lasciare il suo ragazzo Cristian. Infine Willy, legatissimo alla madre, era con un altro gruppo di amici da tutt'altra parte quando è stato chiamato. Si è trovato nel posto sbagliato nel momento sbagliato.
Il male (e la sua banalità) continua ad attraversare il cinema di Alfieri, già affrontato in modo evidente anche nei suoi film precedenti. 40 secondi però ha una marcia in più. È sporco, diretto, essenziale, indignato. Al momento, il film migliore del regista. Recensione ❯
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Tratto da un romanzo di Stephen King. Misery è la creatura letteraria di uno scrittore che ha avuto enorme successo proprio in virtù di quel personaggio. Espandi ▽
Paul Sheldon (James Caan) è un famoso scrittore di romanzi commerciali, in particolare quelli che hanno come protagonista l'infermiera Misery Chastaine. Adesso però vuole cambiare e ha deciso di far morire Misery nel nuovo romanzo. Percorrendo in auto una strada solitaria, ha un incidente e a salvarlo estraendolo dall'auto è Annie Wilkes (Kathy Bates), un'apparentemente bonaria ex infermiera, sua ammiratrice e soprattutto fanatica della serie con Misery. Recensione ❯
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Film vigoroso e struggente, con splendidi paesaggi e una colonna sonora di Ennio Morricone al suo meglio. Drammatico, Gran Bretagna1986. Durata 125 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Nel XVII secolo, in piena fase di colonizzazione del Nuovo Mondo, i gesuiti sfidano lo strapotere dei regni di Spagna e Portogallo creando delle "zone... Espandi ▽
Nel XVII secolo, in piena fase di colonizzazione del Nuovo Mondo, i gesuiti sfidano lo strapotere dei regni di Spagna e Portogallo creando delle "zone franche", nelle quali gli indios sfruttati dagli europei vengono convertiti al cristianesimo e vivono come gli unici padroni di se stessi. È qui che il missionario Irons e l'ex avventuriero e fratricida De Niro, roso dai rimorsi, si dedicano alla cura e all'assistenza materiale e spirituale degli indigeni, suscitando le ire e la violenta reazione dei potenti. Recensione ❯
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Virzì abbandona ogni distacco ironico per immergersi (e immergerci) nel viaggio di redenzione del quale abbiamo disperatamente bisogno oggi. Commedia, Italia2025. Durata 105 Minuti.
Adriano, misantropo solitario a Villa Guelfi, entra in conflitto con giovani che coltivano la vigna. Col tempo, diffidenza diventa alleanza, specie con Matilde. Espandi ▽
Adriano Sereni è un cinquantenne che vive da recluso dentro un’ex scuderia. Non si lava praticamente più e “puzzicchia”, come dice la sua amica Giuliana Marziali, che è stata sua socia in un importante studio legale: perché Adriano era un avvocato di successo, prima che un tragico evento gli spezzasse la vita in due. Giuliana cerca di convincerlo a presentarsi in tribunale ma lui accetta solo perché gli pare un’opportunità di rivedere il figlio Matteo. Intanto, nella villa abbandonata di fronte alle scuderie, si accampa un gruppo di ragazzi, capitanato dalla volitiva Matilde.
Che cos’è un padre? È questa la domanda che Cinque secondi, il nuovo film diretto da Paolo Virzì e scritto insieme al fratello Carlo e a Francesco Bruni e per fortuna non è un film a tesi, ma una storia vera e propria, per certi versi quasi una favola. Il regista fa un j’accuse del sarcasmo con cui, in una certa misura, ha guardato il mondo, anche attraverso i suoi film, e abbandona ogni distacco ironico per immergersi (e immergerci) nel viaggio di redenzione del quale abbiamo disperatamente bisogno oggi. Recensione ❯
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A Taipei, Shu-fen lotta per tenere insieme la sua famiglia, ma le iniziative delle figlie rischiano di distruggere l'equilibrio già precario. Espandi ▽
Nel mercato notturno di Taipei Shu-fen gestisce un chiosco che serve noodle: lasciata dal marito da diversi anni, sta ancora affrontando i debiti residui, faticando a gestire l’irrequieta figlia ventenne I-Ann e la piccola I-Jing di 5 anni. Mentre Shu-fen si lascia andare alla depressione, la situazione le sfugge di mano e le iniziative di I-Ann e I-Jing rischiano di compromettere ulteriormente l’equilibrio famigliare. Durante la visione di Left-Handed Girl la prima impressione potrebbe essere quella di un Florida Project in versione taiwanese, complice la presenza di Sean Baker in qualità di produttore e co-sceneggiatore. È indubbio che tornino alcuni dei temi cari al cineasta americano. Il tocco di Baker in fase di sceneggiatura si percepisce nel ritmo indiavolato e nell’attenzione a dialoghi credibili e ficcanti, tali da coinvolgere un pubblico variegato per cinefilia e capacità di attenzione. Un debutto che sa conquistare per la sincerità proposta e per l’interpretazione di un cast splendidamente assemblato. Recensione ❯
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I risvolti della maternità in un'opera che sembra arrivare su schermo direttamente dal centro di una nevrosi. Commedia, Drammatico - USA2025. Durata 113 Minuti.
Una donna cerca di gestire una serie di eventi sconvolgenti. Espandi ▽
La psicoterapeuta Linda vive un perenne stato di stress. Quando un’inondazione crea un buco enorme nel soffitto della camera da letto, rendendo l’appartamento inagibile, la donna è costretta a trasferirsi in un motel con la figlia, rischiando di perdere definitivamente il contatto con la realtà. Caustico e viscerale senza però mai perdere il controllo sul tono, il secondo film di Mary Bronstein si posiziona nel solco di quelle opere che analizzano i risvolti nascosti della maternità e il fardello psicologico con cui tante donne devono fare i conti. Senza restare ferma al livello della lezioncina sociale ma nemmeno sconfinando nel puro horror visionario, la regista trova una chiave altamente originale e di stampo personale. If I Had Legs, I’d Kick You non è di facile visione proprio perché sa creare un mood asfissiante attorno allo spettatore, una spirale inesorabile capace di portare chiunque a mettere in discussione le proprie convinzioni e la propria sanità mentale. Un’opera che sembra arrivare su schermo direttamente dal centro di una nevrosi. Recensione ❯
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Siamo nell'Alabama, uno Stato dove i diritti civili sono spesso calpestati. Norma Rae lavora in una filanda dove si vessano gli operai. Espandi ▽
Siamo nell'Alabama, uno Stato dove i diritti civili sono spesso calpestati. Norma Rae lavora in una filanda dove si vessano gli operai. La ragazza, vivace e intelligente, combatte per i diritti suoi e degli altri. È guardata con diffidenza e anche disprezzo, perché la sua vita non è del tutto regolare (ha un paio di figli da uomini diversi). Lottando duramente vicino a un sindacalista venuto da New York vince la sua battaglia. Recensione ❯
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