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Marco Manetti

Marco Manetti è un attore italiano, regista, produttore, scrittore, sceneggiatore, assistente alla regia, è nato il 15 gennaio 1968 a Roma (Italia). Marco Manetti ha oggi 56 anni ed è del segno zodiacale Capricorno.

Però ci piaci

A cura di Fabio Secchi Frau

Come in un videoclip, che ha diretto assieme all'inseparabile fratello Antonio, ogni qualvolta si parla dei Manetti Bros. e in particolar modo di Marco, vien da cantare: «Però, mi piaci!». La loro (sua e del fratello) filmografia è un continuo gioco di rimandi che hanno permesso loro di esporsi come due wonder boys del cinema italiano, raggiungendo una maturità artistica invidiabile da altri registi. Amanti delle sfide, credenti - fino al limite - nel buon cinema italiano, hanno saputo donare al pubblico pellicole altamente claustrofobiche, dinamiche, moderne e straordinarie, giocando con una realtà internazionale, denotata da una forte cultura pop, più che italiana. E a dimostrazione della loro determinazione, ogni qualvolta hanno commesso qualche errore, hanno imparato e riparato allo sbaglio. Grandi cineasti che sanno veramente sorprendere il pubblico, se solo il pubblico gettasse un po' di più gli occhi su di loro, ovviamente.
Dopo aver studiato sceneggiatura con Ettore Scola, Age e Scarpelli, assieme al fratello minore Antonio darà luogo a un duo registico di nome Manetti Bros. che li farà spopolare come curatori di alcuni spettacoli teatrali, ma soprattutto di videoclip musicali, tra cui quelli di: Er Piotta, Alex Britti, Flaminio Maphia, Dj Enzo, Assalti Frontali, Tiromancino e Riccardo Senigallia, Cor Veleno e di moltissime altri interpreti come Mariella Nava, Mietta, Ragazzi Italiani, Bagatto, Sergio Cammariere, Joe Cassano e David.

I primi lavori con il fratello Antonio
Montatori di video-servizi per la televisione, in particolar modo per il programma Studio 18, condotto da Serena Dandini, per il web dirigeranno SCUM - The Web Series, una serie di mini episodi scaricabili da internet.
Per quel che riguarda la sua carriera cinematografica, dopo essere stato assistente di Pasquale Squitieri ne Il colore dell'odio (1989), lavora in Francia come aiuto regista in una sorta di Tenente Colombo d'oltralpe dal titolo Le Chinois (1989). Scelto poi da Vittorio Sindoni, sempre come aiuto regista, nei film tv Come una mamma (1990), La scalata (1990) e Positano (1996), passerà (con il fratello) alla regia dell'episodio Consegna a domicilio del film fantastico-horror De Generazione (1994) che comprende al suo interno anche le regie di Alex Infascelli, Giorgio Bellocchio e Asia Argento.
Dopo essere stato assistente regista anche di Marco Bellocchio per Il principe di Homburg(1997), firmerà a nome Manetti Bros. il lungometraggio Torino Boys (1997), storia di un gruppo di tifosi nigeriani del Torino che viaggiano a Roma per assistere a una partita di Coppa Uefa. Il film passa inosservato; fa parlare invece di sé Zora la vampira (2000), rivisitazione italiana della storia di "Dracula" che si avvale della recitazione di uno strepitoso Carlo Verdone e di un insuperabile Valerio Mastandrea che, fra l'altro, sono molto amici dei registi.

Regia, sceneggiatura e produzione per il grande e per il piccolo schermo
Sceneggiatori della pellicola sboccata Il segreto del giaguaro (2000) di Antonello Fassari, passano ad atmosfere più nere in Piano 17 (2005) con Massimo Ghini, Enrico Silvestrin e l'immancabile Mastandrea. Un thriller su un gruppo di rapinatori che sarà molto apprezzato dalla critica, ma disgraziatamente non altrettanto dal pubblico. Dopo un piccolo cameo ne Il giorno + bello(2006) di Massimo Cappelli, Marco e il fratello passeranno alla regia televisiva degli episodi della miniserie gialla L'ispettore Coliandro, scritta dalla penna dello scrittore di noir bolognese Carlo Lucarelli e poi alla direzione di ben 3 film tv della serie Crimini: Rapidamente, Il bambino e la befana e Morte di un confidente che coinvolgono ben 9 scrittori gialli italiani (Ammaniti, Camilleri, Carlotto, Faletti, Fois e ancora Lucarelli). Dopo essere stati produttori associati de Il bosco fuori (2006) di Gabriele Albanesi, tornano sul grande schermo nel 2012 con L'arrivo di Wang, thriller post-moderno da entrambi scritto, prodotto e diretto, e l'horror Paura 3D.

Il successo dell'Ispettore Coliandro
Dal 2006 lavorano con la RAI nella realizzazione della serie televisiva L'Ispettore Coliandro, scritta da Carlo Lucarelli e omaggio al cinema poliziottesco.
Nei panni del protagonista, Giampaolo Morelli, che poi diventerà il loro attore feticcio e, talvolta, collaborerà ai loro film anche in veste di sceneggiatore. Il telefilm vede il ritorno di grandi volti del cinema di genere Anni Settanta come Hal Yamanouchi, Pippo Santonastaso, Giorgio Trestini, Bruno Corazzari, Luis Molteni, Angelo Nicotra, Philippe Leroy, Lamberto Bava, Daria Nicolodi e Stefano Abbati e riscuote un buon successo di pubblico, almeno fino al 2010, anno in cui la RAI ne decide la cancellazione per problemi di budget. Le proteste dei fan però inducono l'azienda televisiva a mandare in onda gli episodi già girati, oltre che a spingerla a produrre altri episodi, arrivando all'ottava stagione.

Tra musicarelli, poliziotteschi e sceneggiate napoletane
Parallelamente, portano sui piccolo schermi tre episodi della serie antologica Crimini e, nel 2014, dirigono un altro omaggio ai poliziotteschi (e al musicarello): la commedia Song'e Napule, con il ritrovato Morelli, Serena Rossi, Carlo Buccirosso, Alessandro Roja e Paolo Sassanelli. La storia di un poliziotto infiltrato in una band neomelodica per smascherare un pericoloso killer della camorra, è una bella sorpresa per il cinema italiano. Con padronanza registica e un'articolata sceneggiatura (firmata anche da Michelangelo La Neve), i Manetti convincono al di là di certi difetti presenti, con il grande pregio di svincolarsi immediatamente da un eventuale travaso di trash napoletano, che il tubo catodico instilla quotidianamente, e abbracciando invece una popolarità partenopea piacevole, spassosa e fortemente collegata agli elementi più cinematografici, rappresentati da certi titoli del Premio Oscar Lina Wertmüller, di Massimo Troisi e di Mario Caiano. Qualcuno urla alla nascita del Manetti Touch, mentre proprio il duo si merita il Nastro d'Argento per la migliore commedia.
Ritornati alla televisione con la direzione della settima e dell'ottava stagione di Rex, decidono in seguito di fondare la loro propria casa di produzione cinematografica: la Mompracem S.r.l., che lavora spesso in collaborazione con Rai Cinema. Intanto, si mettono a lavoro su una nuova commedia musicale, tentando di ricalcare e di perfezionare il tiro fatto con Song'e Napule.
Arriva sui grandi schermi Ammore e malativa (2018), che raccoglie nel suo cast il ritrovato trio Giampaolo Morelli-Serena Rossi- Carlo Buccirosso (aggiungendo una straordinaria Claudia Gerini) e che verrà presentato in concorso alla 74° Mostra del Cinema di Venezia. Viene considerato la punta di diamante della loro filmografia, difatti Ammore e malavita ottiene il David di Donatello come miglior film, ma sfuma quelli per la miglior regia, sceneggiatura originale e produzione.
Un temuto killer della mafia che deve sbarazzarsi di un'amica d'infanzia che ha visto troppo, della quale invece si innamora di nuovo perdutamente, è la spina dorsale di un conflitto interno tra musica e pallottole, sospendendo la pellicola tra sceneggiata napoletana e di nuovo il poliziottesco. Il risultato è un mix divertente, simpatico, fresco, mai piatto e sempre colorato.

I film su Diabolik
Dopo aver scritto la sceneggiatura dell'horror Letto n° 6 di Milena Cocozza, su una dottoressa che deve superare le notti d'incubo in un ospedale pediatrico infestato, adattano per gli spettatori le avventure di Diabolik, ladro privo di scrupoli e dall'identità sconosciuta che opera nell'immaginaria Clerville degli Anni Sessanta, creato dai fumetti delle sorelle Giussani.
Non ci poteva essere scelta migliore: due fratelli che da anni lavorano in tandem al cinema, che si occupano di trasporre il lavoro lungo una vita di due sorelle che per anni hanno fatto lavorato nella stessa identica maniera, ma nel mondo della letteratura.
Il film Diabolik, uscito nel 2021, rispetta totalmente gli albi originali, finanche nelle scelte registiche (lo split screen), anche se ha molti gravi errori nella sceneggiatura e non convince del tutto la critica per recitazione e creazione di atmosfere che, di fatto, sono non pervenute. Malgrado questo, viene candidato al David di Donatello per la migliore sceneggiatura non originale ed è oggetto di due sequel, Diabolik - Ginko all'attacco e un terzo film che verrà girato nel 2023.
Tra questi due film, i Manetti producono la commedia punk Margini di Niccolò Falsetti e ritornano alla scrittura, diventando gli autori dello script di Il mostro della cripta (2021) di Daniele Misischia, storia di un appassionato di fumetti che scopre alcune inquietanti analogie tra il suo comic book preferito e alcuni atroci fatti di cronaca nera che si stanno verificando nel suo paesino.

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venerdì 19 novembre 2021
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