Django Unchained |
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Un film di Quentin Tarantino.
Con Jamie Foxx, Christoph Waltz, Leonardo DiCaprio, Samuel L. Jackson, Kerry Washington.
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Titolo originale Django Unchained.
Western,
durata 165 min.
- USA 2013.
- Warner Bros Italia
uscita giovedì 17 gennaio 2013.
MYMONETRO
Django Unchained
valutazione media:
3,66
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Il western secondo Quentindi gepy7Feedback: 2026 | altri commenti e recensioni di gepy7 |
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sabato 18 ottobre 2014 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Tarantino dimostra di essere a suo agio nel western, ancor di più rispetto ai due Kill Bill (che non mi piacquero) e agli ultimi lavori. Se infatti, trattando i generi del kung fu e del bellico, il regista americano amalgamava ma con un inventiva a volte un po stanca (soprattutto nel KB volume I) e fine a se stessa, staccandosi dal modello originario (il Django di Corbucci) reinventa il west in una maniera personale più fine di quella di un Leone e dei suoi emuli americani, facendo letteralmente scomparire il modello originario, del quale alla fine prende solo il tema. Mixato e aggiornato allegramente, dalle musiche di Morricone al rock moderno, passando per Verdi (unica nota stonata: il brano di Elisa), Tarantino racconta l'epopea di Django in stile Ulisse mettendosi dietro la macchina da presa più come un Sam Peckhinpah che non un Leone, evidenziando il suo stile personalissimo fatto di esplosioni, ralenty, battute memorabii ma mai scontate, citazioni classiche, inquadrature fisse, campi lunghi ecc...., secondo una logica autoironica che non disedegna comunque la critica sociale. Nella figura di Samuel Jackson, con molta ironia, il regista forse vuol dirci che il razzismo non è un fenomeno limitato alla sola pelle o rango sociale bensì un virus che si propaga generando vendetta senza alcune limite definito. Oscar meritato alla scenggiatura (memorabile il dialogo degli incappucciati del Ku Klux Klan), e al non protagonista. Magari il finale alla Trinità stempera molto la tensione sudata della sequenza, del duello in villa Di Caprio, ma Tarantino regala così un doveroso omaggio ad un cinema western italiano dove la violenza delle sparatorie si coniuga allegramente in una visione divertita e colorata del West .
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