La storia della Jugoslavia è la storia del suo cinema, per la regia di Josip Broz Tito. Documentario, Serbia2010. Durata 100 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La storia di un Paese morto ancora giovane, raccontata attraverso la sua immagine ufficiale al cinema. Espandi ▽
"Cinema Komunisto" è un affresco originale e per certi versi inedito, in alcuni personaggi e nel modo complessivo di trattarlo, sul cinema "di regime" della Jugoslavia. Ovvero come Josip Broz Tito utilizzò, sull'esempio sovietico, la settima arte come strumento di propaganda. Usando rari frames di film jugoslavi dimenticati, così come inedite immagini dai set, il film ricrea la narrazione di un Paese, concentrandosi, in particolare, sul racconto del proiezionista personale di Tito, che gli mostrò film ogni sera, per 30 anni. Recensione ❯
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Un giovane slavo torna in patria pieno di denaro e di buone speranze proprio nei giorni che precedono la prima guerra balcanica nell'ex Jugoslavia. Espandi ▽
Il ritorno a casa del regista premio Oscar con una storia di solitudini e speranze, a metà tra commedia e dramma, proprio nei giorni che precedono la prima guerra balcanica nell'ex Jugoslavia. Con Miki Manojlovic. Come in una sola notte gli amici di una vita possono diventare i rivali più acerrimi. Tratto dall'omonimo esordio letterario del giornalista bosniaco Ivica Djikic. Recensione ❯
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L'orrore della guerra raccontata con gli stilemi dell'horror: un'opera che rimane impressa. Drammatico, Serbia, Danimarca, Bulgaria, Grecia, Italia2022. Durata 104 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una dodicenne e la sua famiglia vivono nella paura che nella notte il male arrivi dalla foresta. Espandi ▽
È il marzo del 2004 e siamo nell'entroterra del Kosovo. La piccola Milica vive in una casa diroccata, circondata da una foresta che, al calar delle tenebre, sembra nascondere oscure presenze. Vive con la madre Vukica e il nonno Milutin: il padre e lo zio, usciti di casa un giorno, non vi hanno più fatto ritorno. È da quel momento che il nonno per aspettarli si rifiuta di lasciare la casa, nonostante lui, la figlia e la nipotina, la notte siano costretti a barricarsi in casa, rischiando la vita ogni momento. Intorno a loro i vicini intanto si arrendono pian piano agli attacchi subiti, e più passa il tempo più Milica, scortata nei carri armati dai funzionari della KFOR, vede la sua scuola svuotarsi gradualmente.
Milic è abile nella regia e nell'utilizzo di certi stilemi dell'horror, come l'invisibilità del fuoricampo e la potenza del sonoro, delegando così al genere il compito di mettere in scena l'orrore della guerra.
Darkling rimane impresso, rivelandosi anche, volente o no, un'opera legata a due temi che hanno e stanno tutt'ora stravolgendo certi aspetti del mondo come lo conoscevamo: la questione di un nemico invisibile che ci costringe chiusi in casa e quella della guerra, che di certo non è mai scomparsa dal Pianeta ma che oggi, come fu quella del Kosovo, è a noi molto più vicina. Recensione ❯
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Un biobic dal ritmo jazz sulla superstar della letteratura russa Sergej Dovlatov. Drammatico, Russia, Polonia, Serbia2017. Durata 126 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il regista Alexey German Jr. per la prima volta volge lo sguardo verso la sua città, la Leningrado degli anni '70, oggi San Pietroburgo, per ritrarre la vita culturale dei giovani autori dell'epoca. Espandi ▽
Sei giorni nella vita quotidiana di Sergej Donatovic Dovlatov, giornalista nella San Pietroburgo del 1971 e destinato a diventare - una volta emigrato negli Stati Uniti - una delle figure più rappresentative della letteratura russa moderna. Insieme all'amico e poeta Joseph, e a tanti altri membri della comunità artistica cittadina, Dovlatov fa di tutto per non piegare la sua indipendenza creativa alle richieste opprimenti del regime, arrivando a licenziarsi pur di non cedere al compromesso. Recensione ❯
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Un padre cerca di riprendersi i figli dopo che i servizi sociali li hanno portati via. Espandi ▽
Dopo un evento che ha scosso il nucleo familiare Nikola, un uomo che ha perso il lavoro e vive di prestazioni occasionali, si vede portare via i suoi due figli dai servizi sociali. Visto inutile ogni tentativo di protesta decide di recarsi a Belgrado per presentare un'istanza direttamente al ministro competente. Non avendo denaro percorre a piedi i 300 chilometri che separano il suo paese dalla capitale. Recensione ❯
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Un debutto cinematografico di grande maturità e purezza etica ed estetica. Drammatico, Serbia2014. Durata 97 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Siamo in Jugoslavia, prima della guerra, e un ragazzo viene trasferito a Belgrado per tentarne il recupero educativo in un istituto per orfani. Espandi ▽
Bosnia, 1988. Un gruppo di cacciatori trova nel bosco un bambino cresciuto in mezzo ai lupi, dei quali ha adottato le sembianze e lo stile di vita: non parla, non cammina, ringhia e morde chiunque lo avvicini. Il bambino, chiamato Haris, viene spedito in un orfanotrofio di Belgrado, dove inizialmente rifiuta ogni contatto e ogni forma di educazione, poi, grazie alla presenza di un assistente sociale e all'amicizia con Zika, un ragazzo più grande, esce gradualmente dallo stato animale per ricongiungersi con la propria natura umana. Ma il percorso di umanizzazione del bambino non è necessariamente evolutivo, né garantisce ad Haris una vita migliore di quella vissuta in mezzo ai lupi. Recensione ❯
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Prima produzione firmata insieme da Albania e Serbia, è un film sulla "maledizione del Kosovo", su due coppie di giovani sposi in cerca di libertà, sul paradosso di frontiere che sembrano spalancate e sono invece trappole micidiali, che siano quella ungherese o il porto di Bari. Il grande regista di La Polveriera firma un ritratto corale dei nostri tempi che coinvolge il suo paese, le ataviche rivalità dei Balcani, l'Italia e l'Europa. L'opera più personale, emozionante, feroce di un ostinato e solitario maestro che crede agli uomini più che ai passaporti. Recensione ❯
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Durante le proteste in Serbia, un ragazzo trova la forza di affrontare la madre, portavoce del partito che vuole contrastare. Espandi ▽
Un buon film che sa coniugare magnificamente la sua anima politica con quella narrativa e personale. Stefan è travolto da un triplice vortice: gli squilibri politici e le rivoluzioni studentesche, cosa che volente o nolente lo assorbe (in realtà la cosa con il progredire del film lo coinvolgerà sempre di più). In secondo luogo, il suo cambiamento adolescenziale: da ragazzino sente di dover diventare uomo, ma la situazione gli impedisce di prendersi il tempo di cui avrebbe bisogno per fare certe scelte formative. Infine, il crollo del mito materno. Con l’austerità delle immagini e con una chiarezza narrativa invidiabile, ma che lascia spazio anche a seconde letture, il regista ci confeziona un’opera personale, che non si perde nei suoi deliri e che lancia un messaggio politico preciso. Recensione ❯
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Cinque personaggi si ritrovano in una casa a discutere del mondo. Espandi ▽
In una grande casa padronale di campagna Nikolai, proprietario terriero, si intrattiene con alcuni ospiti su temi filosofici e morali. Si passa dall'Anticristo alla presenza della morte nel mondo, dal senso della guerra al progresso civile e morale. Recensione ❯
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Un horror complesso, stratificato e coraggioso nella sua apparente inaccessibilità. Horror, Australia, Gran Bretagna, Serbia2022. Durata 108 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una storia inquietante, poetica e soprannaturale che si trasforma in una storia umana, intrisa di rituali e tradizioni macedoni. Espandi ▽
Montagne della Macedonia, 19° secolo. Tra le storie che terrorizzano gli abitanti del luogo da secoli, c'è quella di una strega cattiva chiamata la "Vecchia Zitella Maria" che ha sempre desiderato avere una figlia. Compare così all'improvviso a una donna a cui è nata da poco una bambina, Nevena. Inizialmente la vuole rapire e poi fa con lei un patto terrificante: la farà crescere dalla madre fino a quando avrà 16 anni e poi la porterà via con sé trasformandola in una strega. Intanto però la rende muta. Arriva il giorno in cui Nevena compie 16 anni e Maria arriva puntuale per reclamarla. Le insegna a trasformarsi nelle creature che uccide e poi l'abbandona. Così la ragazza arriva in un villaggio e inizia le sue metamorfosi quando prende il posto di una contadina uccisa accidentalmente. Sarà il primo dei suoi delitti che continueranno fino a quando intravede la possibilità di vivere quell'infanzia che non ha mai avuto.
Non sarai sola lascia entrare nel suo universo apparentemente inaccessibile poco per volta. Non è sempre facile e lineare nei passaggi della protagonista da un corpo e l'altro, ma è un film che sa parlare di infanzia negata e della condizione femminile senza essere esplicito.
L'esordio di Stolevski è complesso, stratificato e prova con coraggio a indicare una strada nuova nell'horror contemporaneo come hanno già fatto Eggers e Aster. Recensione ❯
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Tra realismo e di visionarietà, Kusturica dirige Monica Bellucci in una delle più efficaci interpretazioni della sua carriera. Drammatico, Serbia, Messico, USA, Gran Bretagna2016. Durata 125 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un uomo in equilibrio tra la guerra e l'amore per una donna disposta a tutto per salvargli la vita. Espandi ▽
Primavera in tempo di guerra in quella che fu la Jugoslavia. Un lattaio attraversa quotidianamente i campi di battaglia cavalcando il suo asino e sfuggendo al tiro incrociato dei fronti opposti. Nel villaggio in cui vive c'è una ragazza che lo vorrebbe sposare e che, nel frattempo, sta organizzando il matrimonio per il fratello eroe di guerra. Per far ciò ha fatto arrivare una donna di madre italiana e padre serbo che attrae immediatamente l'attenzione del lattaio. Ha inizio così una storia di passione che deve confrontarsi con la follia del conflitto armato. Recensione ❯
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Un lavoro sincero, che guarda oltre la guerra dei Balcani e si iscrive nel ristretto gruppo di opere che hanno colto nel profondo lo specifico del conflitto. Drammatico, Croazia, Serbia, Slovenia2015. Durata 123 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
L'amore fra un ragazzo croato e una ragazza serba, moltiplicato per tre volte nell'arco di tre decenni consecutivi. Stessi attori ma coppie diverse, dentro il cuore avvelenato di due villaggi balcanici. Espandi ▽
1991. Jelena e Ivan si amano stanno per lasciare i paesi in cui vivono per trasferirsi a Zagabria. Ma lei è serba e lui croato e i primi segnali dell'esplodere dell'odio etnico non aiutano questo loro progetto. 2001. Dopo il conflitto la giovane serba Nataša torna con la madre nella casa in cui avevano vissuto e in cui la guerra ha lasciato profonde ferite che segnano anche gli animi. Ante, croato, accetta di lavorare nell'edificio per riattarlo ma la ragazza non sopporta la sua presenza. 2011. Luka, croato, torna al paese in occasione di una festa dopo una lunga assenza. Va a trovare i genitori che non vede da tempo ma, soprattutto, decide di recarsi a casa di Marija, serba con la quale ha avuto molto di più di una relazione. Recensione ❯
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Thriller rarefatto dall'andamento lento. Senza tempo in una Belgrado che non smette di scontare il suo passato. Drammatico, Serbia, Slovenia, Croazia, Bosnia-Herzegovina2019. Durata 97 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una donna è convinta che suo figlio non sia morto, bensì dato in adozione per denaro. Espandi ▽
Ana ha un piccolo negozio di sartoria a Nuova Belgrado, una figlia adolescente e un marito che lavora come guardiano notturno. Un appartamento grande il giusto, un ménage piccolo borghese, una quotidianità apparentemente senza scosse. Ma dentro di sé, da anni, la donna è rosa da un interrogativo: che fine ha fatto suo figlio? Morto subito dopo la nascita, diciotto anni prima, il bambino non le è mai stato mostrato. Ana non sa nemmeno dove sia stato sepolto, e per quanto provi a ricavare queste informazioni, la burocrazia dell'ospedale fa di tutto per ostacolarla. Lentamente Ana si convince che suo figlio non sia morto, ma che qualcuno lo abbia rapito. E tuttavia nessuno nella sua famiglia è disposta a crederle. Appoggiare la sua tesi, infatti, costringerebbe tutti a rinunciare a vivere la serenità del presente. Recensione ❯
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Un ragazzo entra a far parte del movimento partigiano e scopre la violenza. Espandi ▽
Lituania, 1948. Il diciannovenne Unte fa parte del movimento partigiano che resiste all'occupazione sovietica. Nell'età in cui si scopre la vita, Unte conoscerà la violenza e il tradimento. Un grande cineasta come Bartas si confronta con il periodo più controverso e drammatico della storia del suo Paese Recensione ❯
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Un dramma quietamente devastante, efficace nel raccontare una storia surreale nella sua concretezza e riconoscibile nella sua qualità di incubo contemporaneo. Drammatico, Croazia, Francia, Serbia2014. Durata 75 Minuti.
Dopo il pesteggio dei figli, una coppia di genitori mette in discussione i principi su cui hanno sempre regolato la vita della famiglia. Espandi ▽
Zagabria, oggi. Jozic e Maja sono due coniugi di mezza età e di media condizione socioeconomica. Un giorno il figlio adolescente Tomica torna a casa dopo aver subito un pestaggio. Da quel momento la tranquilla esistenza della famigliola è sconvolta e si trasforma gradualmente ma inesorabilmente in un girone infernale: ospedali, scuole, uffici amministrativi fanno a gara per venire meno alla loro responsabilità di servizi sociali e mostrare il volto ottuso della burocrazia. Ma Jozic e Maja sono abituati a seguire le regole, e non sanno come reagire a tanta umana indifferenza. Sono abituati a chiedere scusa e per favore, non a reagire ai soprusi. Recensione ❯
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