Un film fragile e prezioso che vive a Beirut ma può svolgersi ovunque, e che tutti dovrebbero
vedere. Drammatico, Libano, USA2018. Durata 120 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un ragazzo denuncia i propri genitori per averlo messo al mondo. Non accetta la vita che gli è stata donata. Espandi ▽
Zain ha 12 anni e appartiene a una famiglia numerosa. Facciamo la sua conoscenza in un tribunale di Beirut dove accusa i suoi genitori di averlo fatto nascere, condannandolo all’infelicità. Nadine Labaki ci immerge in una dimensione di dramma che ha al centro il ruolo genitoriale e la Dichiarazione dei Diritti dei bambini e ci obbliga a confrontarci con gli argomenti trattati e a porci domande.
I muri sono scrostati come gli animi in una storia in cui un bambino non può e non deve comprendere ciò che spinge i propri genitori all'indifferenza. Zaid sa solo, intimamente, profondamente fino alla viscere, che non è giusto. E si ribella. Sprigionando bellezza e potenza come Lion e The Millionaire, Cafarnao è un film fragile e prezioso che vive a Beirut ma può svolgersi ovunque, e che tutti dovrebbero vedere. Recensione ❯
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Stupendo affresco al femminile, a tinte delicate, della realtà quotidiana di Beirut vista dal lato delle donne. Commedia, Francia, Libano2007. Durata 96 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
In un salone di bellezza di Beirut, tra colpi di spazzola e cerette al caramello, si parla di sesso e maternità, con la libertà e l'intimità propria delle donne. Espandi ▽
A Beirut, cinque donne lavorano in un istituto di bellezza. In quel microcosmo colorato e pieno di sensualità, donne di diverse generazioni, parlano di loro stesse, si scambiano confidenze e si raccontano la loro storia. Tra colpi di spazzola e il profumo di caramello, si parla di sesso e di maternità, con la libertà e l'intimità propria delle donne. Recensione ❯
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Un debutto sorprendente, che sconta la presenza di qualche ingenuità nell’accumulo di stili e tecniche proprie del cinema sperimentale, ma che tradisce l’inequivocabile presenza di un talento effettivo. Documentario, Siria, Libano2015. Durata 97 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Opera prima di una giovane documentarista, una riflessione simbolica, quasi astratta, complessa, feroce, sul tragico destino di un paese. Espandi ▽
Tre donne - nonna, madre, figlia - vivono recluse in un vecchio palazzo di Damasco. Hanno scelto di condurre un'esistenza in volontaria prigionia estraniandosi da una citta` in perenne stato di assedio. Mentre fuori infuria la guerra, le donne si aggirano nelle stanze come fantasmi ancora in vita, con la surreale colonna sonora di appassionate soap siriane. Recensione ❯
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Un'epopea romantica che mescola pathos e humor come atto di resistenza. Drammatico, Francia, Italia, Libano2022. Durata 83 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Due innamorati in difficoltà decidono di rischiare tutto e lasciare insieme Beirut. Espandi ▽
Beirut, i percorsi di due outsider si intrecciano in un amore reso difficile dalla città e dalle condizioni di vita. Ahmed è un rifugiato che viene dalla Siria, pieno di metallo in corpo e che cerca di sopravvivere come può rivendendo materiali di recupero. Mehdia è una ragazza etiope che lavora come badante presso una famiglia che la tratta da schiava. I due si incontrano in rapidi attimi rubati, si danno conforto e progettano una fuga insieme. Recensione ❯
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Le donne di una piccola comunità mediorentale divisa tra musulmani e cattolici le provano tutte pur di distogliere i loro uomini dal proposito di ricorrere alle armi. Espandi ▽
In un paese in una zona montuosa del Medioriente la piccolo comunità è divisa tra musulmani e cattolici. Se gli uomini sono spesso pronti alla rissa tra opposte fazioni le donne, tra cui spiccano le figure di Amale, Takla, Yvonne, Afaf e Saydeh sono invece solidali nel cercare di distogliere mariti e figli dal desiderio di trasformare i pregiudizi in violenza. Non tralasciano alcun mezzo in questa loro missione, ivi compreso far piangere sangue a una statua della Madonna o far arrivare in paese delle ballerine da avanspettacolo dell'Europa dell'Est affinché i maschi siano attratti da loro più che dal ricorso alle armi. Si arriva però, nonostante tutto, a un punto di tensione tale in cui ogni tentativo di pacificazione sembra ormai inutile. Recensione ❯
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Un film che guarda al genere umano con estrema ironia, attraverso una storia universale di speranza che non ha confini temporali e geografici. Commedia, Libano, Qatar2014. Durata 100 Minuti.
Un padre trova una soluzione geniale e commovente per evitare che il figlio disabille venga emarginato. Espandi ▽
Nei dintorni di una città costiera libanese Leba (Georges Khabbaz), l'amato insegnante di musica, sposa Lara il suo amore di gioventù. Dopo aver avuto due splendide bambine, Yara e Sarah, nasce finalmente un maschietto. Crescendo, il bimbo passa la maggior parte del suo tempo alla finestra provando ad imitare i canti di suo padre, ma riuscendo solo ad emettere suoni indistinti che spaventano e disturbano i vicini. Non capendo il motivo di quei suoni insopportabili, la gente del paese inizia a soprannominarlo Ghadi "demone" e propone una petizione tra gli abitanti per far espellere il ragazzo e la sua famiglia dalla città. Leba non vuole accettare l'allontanamento del figlio e insieme ai suoi amici escogita un modo per far cambiare opinione ai suoi vicini. La loro soluzione sarà geniale e commovente. Recensione ❯
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Un'ottima sceneggiatura e dei bravi interpreti per un film che fa un punto importante della situazione libanese e non solo. Drammatico, Libano2017. Durata 113 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un banale incidente diventa in breve tempo una disputa che vede coinvolti interessi politici di rilevanza nazionale. Espandi ▽
Beirut, oggi. Yasser è un profugo palestinese e un capocantiere scrupoloso, Toni un meccanico militante nella destra cristiana. Un tubo rotto, un battibecco e un insulto sproporzionato, pronunciato da Toni in un momento di rabbia, innescano una spirale di azioni e reazioni che si riflette sulle vite private di entrambi con conseguenze drammatiche, e si rivela tutt'altro che una questione privata. Recensione ❯
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Una storia di resilienza politica quanto di empowerment femminile: quello che può trasformare uno chador in un mantello da supereroina. Drammatico, Tunisia, Francia, Svezia, Norvegia, Libano, Qatar, Svizzera2017. Durata 100 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una giovane studentessa esce di casa per godersi una serata in discoteca ma le succede qualcosa di orribile. Espandi ▽
Tunisi ai giorni nostri. Miriam ha 21 anni e una gran voglia di festeggiare: ha organizzato un party dove incrocia lo sguardo con Yussef. I due escono insieme nella notte stellata, ma nella scena successiva Miriam è in fuga, terrorizzata, e ha addosso i segni di una violenza appena subita. La bella e le bestie narra l'odissea di una ragazza che deve denunciare una violenza sessuale in un Paese che vorrebbe dirsi liberato, ma in realtà conserva una mentalità autoritaria e maschilista. I registi si circondano di molte donne per calare lo spettatore in un incubo specificatamente femminile, ma non commettono l'errore di escludere il pubblico maschile. Si delineano figure che oscillano tra l’empatia verso la ragazza e l’obbedienza alla mentalità retrograda dominante. Recensione ❯
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La guerra "in un interno" di Maoz scava nella componente umana di ogni guerra, prendendo le distanze dalla retorica mediatica. Drammatico, Israele, Germania, Francia, Libano2009. Durata 90 Minuti.
Il viaggio del primo carrarmato che ha attraversato il confine libanese. Quella che doveva essere una missione della durata di un giorno è diventato invece un'inferno. Espandi ▽
Libano, giugno 1982. Un carro armato carico di armi e quattro giovani soldati avanza solitario dentro un villaggio, bombardato e abbattuto dall'Aviazione Militare israeliana. Assi è un comandante che non ha mai comandato, Shmuel un artigliere che non ha mai colpito, Herzl un servente al pezzo che non ha mai caricato una bomba e Yigal un pilota di un carro corazzato che non conosce destinazione. Impressionabili ed inesperti piangono e resistono dentro il "Rinoceronte" sferragliante, contro una guerra che non hanno voluto e un nemico che non vogliono condannare. Recensione ❯
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Un puzzle di violenza e anime perse per riflettere sullo stato attuale dell'umanità. Catastrofico, Libano, Armenia2018. Durata 82 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Un film che attraversa tematiche classiche universali, quali l'esistenza umana, la ricerca dell'anima e la perdita dell'identità, affrontate in chiave catastrofica. Espandi ▽
Una ricerca del proprio passato, per interpretare il presente e cercare un rifugio nel futuro. Una serie di sequenze giustapposte per riflettere sull'esistenza umana in un mondo pieno di violenza e tragedie, popolato anche da anime che non si sono arrese e cercano, nella partenza e nella trasfigurazione di tutto questo in arte, un rifugio ed una speranza in grado di far sopravvivere il proprio senso di umanità. Recensione ❯
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Con la sua macchina fotografica, Abdallah Al-Khatib racconta le atrocità della guerra. Espandi ▽
In seguito alla rivoluzione siriana, alla periferia di Damasco, il distretto di Yarmouk viene trasformato dal 2013 al 2015 dal regime di Assad in un campo per i rifugiati palestinesi, il più consistente al mondo. Ridotti in uno stato di cattività, privati dei diritti basilari, gli assediati possono solo resistere, chiedere la fine del blocco e sperare nel cibo e nei beni di prima necessità che le Nazioni Unite si sforzano di fornire loro. Umm Mahmoud, madre del regista, presta assistenza medica agli anziani e si lascia filmare dal figlio Abdallah, alle prese con il suo film d’esordio. Un’opera povera di mezzi e ricca di energie, che cerca insieme di non far dimenticare un clamoroso sopruso e reagire con tutta la positività residua alla protervia dell’assedio.
Una disumanità reale, quasi tangibile, che non lascia spazio ad alcuna ellissi o allusione: l’immagine della fame nei volti scavati, l’assistenza sanitaria negata che riverbera nelle braccia livide di una donna anziana, il lutto di chi piange le vittime. Con dignità e amara evidenza, il film denuncia l’ipocrisia e l’inerzia degli Stati nella risoluzione della crisi. Recensione ❯
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Un tenero viaggio nella memoria, un'opera di finzione di alto profilo. Drammatico, Francia, Libano, Canada2021. Durata 102 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una ragazza scopre l'adolescenza della madre tramite una misteriosa scatola di ricordi. Espandi ▽
Il passato è una terra straniera, ma a volte capita che da quella terra torni indietro qualcosa. L'appassionante melodramma al femminile Memory Box mescola tematiche di nostalgia, memoria e narrazione del sé in una storia che celebra le possibilità di scambio inter-generazionale. Lo firmano Joana Hadjithomas e Khalil Joreige, due nomi non noti al grande pubblico ma che garantiscono che Memory Box vada aldilà di un pur ben realizzato racconto a due prospettive tra una madre e una figlia. Nativi anche loro di Beirut, e cresciuti durante il periodo della guerra civile, i due artisti hanno basato un'intera carriera sul mettere insieme i pezzi e i retaggi culturali di un paese attraverso i decenni, utilizzando tecniche sperimentali e documentarie che abbracciano l'intero spettro dell'audiovisivo. Ora finalmente convogliate in un'opera di finzione d'alto profilo, queste esperienze donano ai ricordi di Maia vissuti attraverso gli sguardi furtivi di Alex una dimensione tattile e caleidoscopica oltre che commovente. Recensione ❯
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Un lavoro di estrema forza che ci insegna a conoscere un'altra tragedia. Documentario, Germania, Siria, Libano, Qatar2017. Durata 99 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Talal Derki ritorna in patria dove ottiene la fiducia di una famiglia di islamisti radicali, condividendo la loro quotidianità per oltre due anni. Espandi ▽
Al-Nusra, braccio siriano di Al-Qaeda. Abu Osama combatte il regime credendo fermamente nella legge della Sharia e vive con la sua famiglia, i cui figli sono avviati verso l'estremismo islamico. Talal Derki ha passato due anni fingendo di essere un sostenitore della jihad per seguire da vicino le dinamiche di una padre che educa i propri figli alla guerra, riuscendo a entrare all'interno di un mondo inaccessibile, un orrore a noi quasi sconosciuto e incomprensibile. Recensione ❯
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Due atleti di Gaza devono combattere per la loro libertà. Espandi ▽
Quando Abdallah - fondatore e leader storico del Gaza Parkour Team - venne invitato in Europa, alcuni anni fa, decise di non tornare a Gaza nel tentativo di diventare un atleta professionista. Oggi il suo amico e compagno di squadra Jehad vive ancora segregato nella Striscia. Ogni giorno allena i membri più giovani della squadra: solo lo sport permette loro di tenere in vita la speranza... anche lui sogna di lasciare la Palestina. Un giorno Abdallah decide che iscriversi alla competizione di parkour in Svezia. Negli stessi giorni, Jehad riceve finalmente il visto che aspettava da anni... ma come si può diventare uomini liberi, se il prezzo della libertà è perdere tutto ciò che si ama? Recensione ❯
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Un film elegante e senza tempo che disegna la parabola d'amore e di migrazione dei tre protagonisti. Drammatico, Brasile, Italia, Libano2024. Durata 93 Minuti.
Fine anni '40. A bordo di una nave diretta in Brasile si consuma una relazione ritenuta intollerabile. Espandi ▽
Ottava regia per il cineasta brasiliano Marcelo Gomes, che adatta il romanzo “Ricordi di un certo oriente" di Milton Hatoum facendone uno studio sulla gelosia, l’attrazione e le sottili dinamiche di controllo familiari e di genere. Il tutto in una forma estetica elegante e senza tempo, di un bianco e nero particolarmente evocativo, che attorno al delicato equilibrio del triangolo di protagonisti ben dipinge anche una classica parabola di migrazione e adattamento culturale. Per quanto il focus sia sempre a stretta distanza dai tre personaggi principali, dei quali Gomes osserva con granulare sensibilità il velenoso groviglio di attrazione e devozione, il contesto più ampio non si fa mai semplice sfondo Portrait of a Certain Orient mette in chiaro che il passato e la memoria continuano a guidare le nostre azioni anche quando ci illudiamo di poter fuggire a continenti di distanza. Recensione ❯
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