Una giovane insegnante dà alla luce sua figlia mentre è detenuta in un carcere, specchio di un paese e campo d'analisi psicologica. Espandi ▽
Una storia della maternità nella più terribile delle circostanze, 3000 Nights fa di una prigione una metafora della Palestina sotto occupazione. Esplora come la prigionìa modella l'interazione complessa tra resilienza, empatia e manipolazione psicologica. Recensione ❯
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Un'opera che mostra, con i toni della commedia, le sfaccettature di un mondo spesso nascosto dietro etichette di comodo. Avventura, Emirati Arabi Uniti, Giordania, Libano2015. Durata 108 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Omar, Ramy e Jay decidono di intraprendere il viaggio da Abu Dhabi a Beirut, dove ha luogo la tomba del loro amico. Espandi ▽
Omar, Ramy e Jay, dopo anni di allontanamento a seguito della morte dell'amico comune Hadi, decidono di finalmente intraprendere il viaggio che avrebbero dovuto fare a suo tempo, da Abu Dhabi a Beirut, per visitare la tomba di Hadi ucciso nel corso di un bombardamento. Omar è un personal trainer quasi neo-papà, Jay è un playboy aspirante DJ, e Ramy un blogger attivista politico con 737 followers su Twitter. Anche se la vecchia amicizia torna ad unirli le loro origini culturali e di nascita sono diverse. I tre guideranno da Abu Dhabi a Beirut attraversando l'Arabia Saudita, la Giordania e la Siria. Sarà un viaggio ricco di sorprese. Recensione ❯
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Un debutto sorprendente, che sconta la presenza di qualche ingenuità nell’accumulo di stili e tecniche proprie del cinema sperimentale, ma che tradisce l’inequivocabile presenza di un talento effettivo. Documentario, Siria, Libano2015. Durata 97 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Opera prima di una giovane documentarista, una riflessione simbolica, quasi astratta, complessa, feroce, sul tragico destino di un paese. Espandi ▽
Tre donne - nonna, madre, figlia - vivono recluse in un vecchio palazzo di Damasco. Hanno scelto di condurre un'esistenza in volontaria prigionia estraniandosi da una citta` in perenne stato di assedio. Mentre fuori infuria la guerra, le donne si aggirano nelle stanze come fantasmi ancora in vita, con la surreale colonna sonora di appassionate soap siriane. Recensione ❯
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Un'opera coraggiosa che ritrae un microcosmo femminile per denunciare con efficacia le sfaccettature del conflitto israelo-palestinese. Drammatico, Francia, Palestina, Libano2015. Durata 85 Minuti.
Il film è stato presentato alla 68a edizione del festival di Cannes nella sezione Semaine de la Critique. Espandi ▽
Striscia di Gaza, oggi. Il salone di bellezza di Christine è frequentato da clienti di sesso femminile: tra tutte spiccano una donna divorziata, una fervente religiosa, una dipendente da psicofarmaci e una giovane in procinto di sposarsi. La loro giornata di svago è interrotta quando scoppiano alcuni spari dall'altra parte della strada. Una famiglia ha rubato il leone dallo zoo di Gaza, e Hamas ha deciso che è ora di regolare vecchi conti. Chiuse dentro il salone, le donne iniziano a confrontarsi... Recensione ❯
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Un segreto si cela tra le rovine di un edificio bombardato Espandi ▽
Quando torna a casa, in Libano, Nada si sente fuori posto, una straniera. Se n'era andata per sfuggire alla guerra civile e ora che è tornata tutto le appare cambiato, non più familiare. C'è un unico luogo dove si sente a casa: un edificio abbandonato, con le pareti che cadono a pezzi, dove avverte la presenza del nonno, scomparso misteriosamente durante la guerra. Tra quelle mura è accaduto qualcosa, si è consumata una violenza e Nada vuole saperne di più, e per questo metterà in gioco tutta se stessa. Recensione ❯
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L'ottantenne Yousef vive assieme a sua moglie Amna in una baracca nella vallata di Roshmia, fin dal 1956. La vita scorre tranquilla fino a che la loro casa viene espropriata dalla municipalità di Haifa, per costruire una strada che colleghi il Monte Carmel al Mediterraneo. I negoziati non fanno che aumentare le tensioni, e oltre allo spostamento forzato e alla disperazione, Yousef e Amna sembrano prendere strade diverse. Recensione ❯
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La Principessa di Roma, Mellika, nipote del grande Cesare, nel nono secolo dovette trasferirsi da Bisanzio a Baghdad per evitare il matrimonio con Krytos, e diventare la madre di Imam Mahdi, il Salvatore. Recensione ❯
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Nadia vive nella miseria con i suoi tre figli. Il regista li riprende per 13 anni, documentando attraverso due generazioni il declino sociale, politico e economico dell'Egitto nel corso degli anni più caldi della sua storia moderna. Studente modello da piccolo, il primogenito Khalil non riesce ad uscire dalla morsa della povertà, cambia vari lavori fino a desiderare di unirsi all'ISIS. Recensione ❯
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Beirut scorre fuori dai finestrini di un'auto: ad accompagnare il viaggio è la voce di una donna - la madre di Danielle Arbid - che dialoga al telefono con una serie interminabile di diversi interlocutori. Mentre il tempo passa, la luce del giorno gradualmente diminuisce e poi si spegne definitivamente, la voce della donna diventa sempre più agitata e il viaggio sembra sempre più assomigliare alla disperata corsa in un labirinto senza uscita. Recensione ❯
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Il racconto di un vecchio studio fotografico denominato Studio Shehrazade (fondato a Saida nel 1953). Da qui il film prende spunto per puntare la macchina da presa sull'arte del fotografo Hashem el Madani e del rapporto della sua arte con la città di Saida. Recensione ❯
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Un microcosmo che diventa universo. In un piccolo Internet Point nel quartiere parigino di Belleville, centro di ritrovo per immigrati, la camera osserva tracce della vita di un uomo, Moustafa, da molti anni lontano dal suo paese d'origine. Le parole e i gesti della sua vita quotidiana rivelano, con delicatezza, la complessità di un'esistenza dislocata. Recensione ❯
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Le vita di tre artisti siriani che vivono in Libano connesse attraverso l'arte, la musica, la nostalgia e l'incertezza del ritorno alla terra d'origine...e di parole non dette. Da dove vengono? A quando il ritorno? Sarà possibile dopo una lunga assenza? E' l'esilio il loro destino o saranno costretti ad andare in altre città del freddo occidente? Recensione ❯
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