97 minuti di sofferenza... in cui l'occhio dello spettatore viene torturato da una regia e da un montaggio degni di una quindicenne a cui hanno appena regalato un i-phone.
In molti non hanno retto la noia ed il fastidio e dopo alcuni minuti la sala si è dimezzata. Il problema maggiore è stato proprio in questa tortura antiestetica continua ed ingiustificata a cui si è sottoposto lo spettatore: stacchi improvvisi con schermi blu, zoom casuali, tremori, lunghe scene statiche prive di interesse (imbarazzante la scena finale del Luna Park).
Per quanto l'idea di base fosse ambiziosa ed interessante personalmente non son riuscito a cogliere alcun messaggio da un'opera del genere (probabilmente sono limitato io) solo un vuoto fine a se stesso e per di più confezionato male.
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97 minuti di sofferenza... in cui l'occhio dello spettatore viene torturato da una regia e da un montaggio degni di una quindicenne a cui hanno appena regalato un i-phone.
In molti non hanno retto la noia ed il fastidio e dopo alcuni minuti la sala si è dimezzata. Il problema maggiore è stato proprio in questa tortura antiestetica continua ed ingiustificata a cui si è sottoposto lo spettatore: stacchi improvvisi con schermi blu, zoom casuali, tremori, lunghe scene statiche prive di interesse (imbarazzante la scena finale del Luna Park).
Per quanto l'idea di base fosse ambiziosa ed interessante personalmente non son riuscito a cogliere alcun messaggio da un'opera del genere (probabilmente sono limitato io) solo un vuoto fine a se stesso e per di più confezionato male.
Tanto vale guardarsi le telecamere di videosorveglianza di una banca di Damasco, almeno non si esce dalla sala con male agli occhi.
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