divadifabio
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venerdì 13 maggio 2016
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ogni frontiera li porta in un diverso scenario
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"Viaggio da paura" conferma la tendenza recente del mondo arabo di raccontare i propri conflitti e le proprie contaddizioni attraverso un cinema dai toni (apparentemente) meno impegnati. Ed è giusto rendere merito a quelle distribuzioni italiane che hanno avuto il coraggio di scommettere su queste opere. E così dopo "Amori, furti ed altri guai", "Appena apro gli occhi" e "The idol", arriva anche in Italia questo film che è stato campione d'incassi nei paesi arabi dopo essere stato il primo film distribuito contemporaneamente in 9 paesi dell'area araba.
Il film che si presenta come una commedia on the road, a tratti anche esilarante, per certi versi può essere avvicinata ad un classico della commedia americana come "Una notte da leoni".
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"Viaggio da paura" conferma la tendenza recente del mondo arabo di raccontare i propri conflitti e le proprie contaddizioni attraverso un cinema dai toni (apparentemente) meno impegnati. Ed è giusto rendere merito a quelle distribuzioni italiane che hanno avuto il coraggio di scommettere su queste opere. E così dopo "Amori, furti ed altri guai", "Appena apro gli occhi" e "The idol", arriva anche in Italia questo film che è stato campione d'incassi nei paesi arabi dopo essere stato il primo film distribuito contemporaneamente in 9 paesi dell'area araba.
Il film che si presenta come una commedia on the road, a tratti anche esilarante, per certi versi può essere avvicinata ad un classico della commedia americana come "Una notte da leoni". "Viaggio da paura" racconta le gesta di tre amici che si ritrovano dopo molti anni per compiere un viaggio da troppo tempo rimandato, passandone di tutti i colori lungo la strada. Ovviamente il film non si ferma alla mera superficie goliardica, ma nasconde un percorso doloroso sia rispetto al passato che al presente. La motivazione del viaggio è quella di raggiungere Beirut da Abu Dhabi (da qui il titolo originale "From A to B") per celebrare il compleanno di un amico, che anni prima avevano lasciato partire da solo per poi saperlo morto sotto i bombardamenti del Libano. C'è il dolore del passato, ma, come si diceva, anche quello del presente, perchè i tre "allegri" amici, lungo il viaggio che li porterà dagli Emirati fino in Libano, attraversando Arabia Saudita, Giordania e Siria, si troveranno ad affrontare orrori e contrapposizioni che animano quelle terre. Il loro viaggio sarà anche l'occasione per mostrarci come ogni frontiera li metta davanti ad universi differenti rispetto a quanto si lasciano alle spalle. Ben definiti sono i diversi mondi, familiari, lavorativi e geopolitici, da cui provengono i tre amici. Un attenzione particolare merita il ruolo di Ramy, blogger, giornalista freelance e fanatico di twitter, che lentamente capirà che, al di là della vanità personale per il crescente numero di followers, può diventare anche un potente comunicatore di quegli orrori.
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red screen
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mercoledì 11 maggio 2016
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il film "on the road" non muore mai
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Ho partecipato alle anteprime aperte al pubblico di Viaggio da Paura a Roma. Da una parte ero incuriosito dal trailer ma ero anche un po’ scettico che fosse un film molto commedia con poca trama. Sono invece rimasto piacevolmente sorpreso dal fatto che le varie situazioni di commedia si intersecano in modo coerente con una storia personale dei personaggi interessante. Il film è scorrevole e divertente e ti lascia anche qualche riflessione anche profonda alla fine. E’ fondamentalmente una storia di amicizia messa alla prova del tempo inizialmente e dagli eventi che affronteranno insieme.
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Ho partecipato alle anteprime aperte al pubblico di Viaggio da Paura a Roma. Da una parte ero incuriosito dal trailer ma ero anche un po’ scettico che fosse un film molto commedia con poca trama. Sono invece rimasto piacevolmente sorpreso dal fatto che le varie situazioni di commedia si intersecano in modo coerente con una storia personale dei personaggi interessante. Il film è scorrevole e divertente e ti lascia anche qualche riflessione anche profonda alla fine. E’ fondamentalmente una storia di amicizia messa alla prova del tempo inizialmente e dagli eventi che affronteranno insieme. Ci sono momenti di bellissima regia, primo su tutti gli arabi che pattinano per strada sospesi dalla loro macchina in corsa, il cosiddetto “Saudi Skating”, così come una bellissima e sorprendente colonna sonora. Gli attori sono molto bravi, uno tra tutti quello che fa l’attivista "da salotto".
Lo ho consigliato ai miei amici, un film inusuale ed inatteso che mostra anche come si stia evolvendo la cultura cinematografica di paesi a noi oggi per lo più ignoti.
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martedì 10 maggio 2016
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un meraviglioso film che non ti aspetti!
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Ho assistito alla prima aperta al pubblico di questo film e, sebbene le aspettative non fossero delle più alte, devo confessare che mi ha lasciato davvero senza parole.
La storia APPARENTEMENTE sembra non avere nulla di particolarmente originale... ma lasciatevi conquistare dai primi minuti e ben presto vi ritroverete immersi in un'atmosfera da commedia divertente che, tuttavia, vi lascia una sensazione insolita... capite subito che non è SOLO quello. C'è tutto un mondo dietro, ci sono i paesaggi meravigliosi, c'è la colonna sonora strepitosa, ci sono dei colori incredibili e la sensazione di essere calati in un mondo che, sebbene sentiamo sempre lontano, qui è vicino.
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Ho assistito alla prima aperta al pubblico di questo film e, sebbene le aspettative non fossero delle più alte, devo confessare che mi ha lasciato davvero senza parole.
La storia APPARENTEMENTE sembra non avere nulla di particolarmente originale... ma lasciatevi conquistare dai primi minuti e ben presto vi ritroverete immersi in un'atmosfera da commedia divertente che, tuttavia, vi lascia una sensazione insolita... capite subito che non è SOLO quello. C'è tutto un mondo dietro, ci sono i paesaggi meravigliosi, c'è la colonna sonora strepitosa, ci sono dei colori incredibili e la sensazione di essere calati in un mondo che, sebbene sentiamo sempre lontano, qui è vicino... si sfoglia come un libro davanti ai nostri occhi. Ve lo garantisco; vivrete un'avventura davvero meravigliosa e con un finale che vi lascerà senza parole. Vedetelo... fidatevi
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lunedì 9 maggio 2016
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on the road
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Viaggio da paura è una brillante commedia on the road. Si ride, ci si diverte, ma si riflette anche. E' un film coraggioso questo di Alì F. Mostafa. Tre amici, Omar, Ramy e Jay, decidono dopo anni di compiere il viaggio che li porterà sulla tomba del loro amico Hadi ucciso da un bombardamento. Il regista (scelta questa che gli è costata la censura in numerosi paesi del vicino Oriente) puntella la pellicola con un umorismo tipico della commedia americana fatto di allusioni (anche sessuali), gag e trovate ad orologeria. Il ritmo è notevole, non ci si annoia mai guardando il film, complice anche una corretta alternanza tra i momenti più leggeri e quelli più meditativi (la scena del rapimento dei tre da parte dei terroristi testimonia in maniera ironica un problema angosciante senza alcuna retorica generazionale).
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Viaggio da paura è una brillante commedia on the road. Si ride, ci si diverte, ma si riflette anche. E' un film coraggioso questo di Alì F. Mostafa. Tre amici, Omar, Ramy e Jay, decidono dopo anni di compiere il viaggio che li porterà sulla tomba del loro amico Hadi ucciso da un bombardamento. Il regista (scelta questa che gli è costata la censura in numerosi paesi del vicino Oriente) puntella la pellicola con un umorismo tipico della commedia americana fatto di allusioni (anche sessuali), gag e trovate ad orologeria. Il ritmo è notevole, non ci si annoia mai guardando il film, complice anche una corretta alternanza tra i momenti più leggeri e quelli più meditativi (la scena del rapimento dei tre da parte dei terroristi testimonia in maniera ironica un problema angosciante senza alcuna retorica generazionale). Ma il pregio più grande è quello forse di riuscire ad avvicinarci ad un mondo tanto diverso ma così vicino. "Noi" e gli "altri", salvo poi accorgersi che gli "altri" sono ragazzi che come "noi" passano la loro vita sui social ossessionati dai followers di Twitter, hanno una moglie (incinta) e dei desideri da raggiungere (diventare un blasonato DJ). Non è un caso quindi che il regista scelga proprio il road movie (genere Americano per eccellenza) per descrivere idealmente luoghi, culture e personaggi, testimoniando che, come sempre, la diversità è sempre e solo nella nostra testa.
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