un Ebreo ed un totem di input esoterici
2001 odissea nello spazio
di Stanley Kubrik
anno di produzione 1968
Fredric Raphael, scrittore e sceneggiatore e collaboratore di kubrick, dopo la morte del regista, scrisse il libro Eyes Wide open . un libro su kubrick complesso in parte d'amore per lui ma anche di contestazione e rigetto di alcune sue modalità di essere e concezioni esistenziali .
pedissequamente riportiamo alcune dichiarazioni " kubrick era un ebreo antisemita ...disse una volta che Hitler aveva ragione quasi in tutto ".
Rapahael sull'apparente rigetto del cineasta della sua identità razziale : e dice " capire il kubrick ebreo è essenziale per capire l'uomo"
Di cosa aveva paura Kubrick sempre risponde Rapahael." non lo so penso fosse stato una persona dalla giovinezza molto solitaria. Le biografie ci dicono che non era molto simpatico. s i è costruito un'identità ,un alter ego. E' diventato un artista; questo personaggio di artista lo ha messo a riparo dal mondo esterno ...E' emigrato da se stesso per inventare il personaggio kubrick stanley, regista e creatore solitario. E' diventato se stesso diventando altro ".
2001 odissea nello spazio, anno di produzione 1968, è palcoscenico di dottrina esoterica con insegnamenti segreti, riservati a pochi adepti che magari attinge direttamente dalla kabbalah ?
Il monolito nero come una espressione fantasiosa oppure racchiude una simbologia da interpretare ?
Kubrick, con Bowman sul letto di morte nell'ultima enigmatica sequenza di fronte al monolito nela stanza Vittoriana, voleva dare solo una rappresentazione per immagini della "circolarità" della vita di cui tanto parlano le culture orientali '?
Hal 9000, l'intelligenza artificiale di 2001 odissea nello spazio avrà poi il sopravvento sull'uomo come sostiene il transumanista e futurologo Ray kuuzweil nel suo libro ispirato the sigolarity?
quale è il senso del vuoto kubrickiano'.
Potremmo porci mote altre domande e le nostre elucubrazioni ci porterebbero probabilmente verso spazi infiniti oppure alla stasi del'intelletto come nel caso Rock Hudson che alla prima del film disse:" qualcuno in sala mi sappi spiegare qualcosa!"
2001 odissea nello spazio è opera visionaria al limite della comprensibilità razionale , profondamente coinvolgente è classico della cinematografia ed il pensiero cinematografico successivo di S.f. ne attingerà a piene mai sia per il suo afflato universale trasognato che per le mirabile ricostruzioni sceniche .
E' film che vaga fra il novus homo tecnologico ed il baratro esistenziale in una sorta di fusione sincronica.
Dice Stanley Kubrick, in qualche modo confermando quanto già detto:"ognuno è libero di speculare sul significato filosofico del film, io ho tentato di rappresentare un'esperienza visiva che aggira la comprensione per penetrare con il suo contenuto emotivo direttamente nell'inconscio"
Il film trae libera ispirazione dal racconto di Arthur Clarke "the sentinel"
Capolavoro indiscusso di Stanley kubrick è in contempo una profonda introspezione e ricerca del se profondo ma anche promozione del progetto spaziale americano poco prima del grande volo sulla luna .
il regista, di origini austriache, ha cercato di immaginare, con la collaborazione di massimi scienziati della Nasa stessa , il futuro dell'uomo nello spazio, il mistero del non conosciuto alla ricerca delle sue radici, ha di fatto costruito un totem enigmatico dove trovano espansione, spirituali ed esoteriche della vita.
E'stato film di propaganda commerciale perché con tanto budget messo finalmente a disposizione, ha potuto avere in mano gli strumenti espressivi per costruire un progetto profondo, complesso,., sentito , lirico, esistenziale , muti direzionale .
Per andare in cielo ci vuole anche uno slancio emotivo, unico vero propellente per consentire alla classe politica di progettare un sogno per l'umanità.
Il futuro dipinto da kubrick è quello che poi ci è caduto addosso?No , siamo lontani anni luce dalla verità fantascientifica rappresentata; si è sognato di fare tanto ma la rincorsa verso Dio è lontana anche perché la missione è un 'altra :né non sarà mai un volotecnologico che ci porterà a lui, ma piuttosto" il contatto" si instaurerà attraverso un atto consapevolezza dentro il nostro se qui ed ora.
La magia di 2001 odissea nello spazio sta nel fatto che il grande regista ha saputo coinvolgerci nel suo sognooffrendoci una collocazione centrale. quella di liberi pensatori, interpreti del suo sogno volutamente celato e che resterà tale per sempre .
Rimarranno indelebili, scolpite nell'immaginario, quasi surreali tante immagini del film in vivida passerella quali la stupenda scena dell'alba dell' uomo, la missione Discovery, il dialogo astuto fra la macchina Hal 9000 ed il protagonista David, il volo trionfale della navetta nella fase di allunaggio sula base Clavius ,la solennità del monolito, la missione su Giove ,la rappresentazione psichedeliche del viaggio verso l'ignoto, la perdita della dimensione spazio tempo; la danza armonica e vibrazionale della stazione orbitante , la pulsante ellissi piena di energia.
Mentre ancora disegnano simbologie perfette le notedi Jhoann Strauss jr "Sul bel Danubio blu" o quelle di Richard Strauss "Così parlò Zarathustra " o ancora qelledi Gyorgy Ligeti e di ARam Kacha turian un sentimento di grandiosità ci pervade tutti rendendoci partecipi , per un attimo, del grande mistero della vita.Le emozioni di un genio sono avvincenti, a volte destabilizzanti, comunque indirizzo verso percorsi inesplorati,vicini agli archetipi universali. L'enigma di questo kubrick oggi , e per sempre , si espanderà nelle nostre coscienze stimolando attimi di consapevolezza, forse solo intuizioni, comunque sempre oltre la banalità. Capolavoro indiscusso da assorbire con prudente attenzione e da custodire con cura in ogni cineteca che si rispetti. -buona visone- weach illuminati
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