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Film in Tv: Tavole, parole e sangue

In arrivo una primavera carica di trasposizioni letterarie, fumettistiche e storiche.
di Edoardo Becattini

Tra Francia, Inghilterra e New York
Sean Connery (Thomas Sean Connery) Altri nomi: (Sir Sean Connery ) 25 agosto 1930, Edinburgo (Gran Bretagna) - 31 Ottobre 2020, Nassau (Bahamas). Interpreta James Bond nel film di Guy Hamilton Agente 007, missione Goldfinger.

giovedì 12 marzo 2009 - Televisione

Tra Francia, Inghilterra e New York
La domenica e il bel tempo sono da sempre una combinazione che comporta la fuga dai salotti e dal piccolo schermo. Per questo la tv si organizza con un palinsesto "fresco", modulato su più gusti ed esigenze. Nel primo pomeriggio reclama attenzione dal pubblico più giovane con uno dei più famosi lungometraggi d'animazione tratto dalle vignette dei due umoristi Goscinny e Uderzo: Asterix e la grande guerra (Italia 1, 16.00). L'offerta del satellite resta ovviamente la più allettante soprattutto in una prima serata dove si confrontano un evergreen della commedia brillante britannica e un noir di recente fattura ma di vecchia scuola. Trampolino di lancio per la carriera di Hugh Grant e per una "nouvelle vague" di commedie romantiche tutte costruite sull'abilità dei dialoghi, Quattro matrimoni e un funerale (Sky HD, 21.00) di Mike Newell ha segnato l'avvio ed anche il culmine di questo filone orgogliosamente british, che vede nelle varie sceneggiature scritte da Richard Curtis i propri testi sacri. L'ultima missione (Sky 1, 21.00) è invece un noir di solida tradizione (Melville e Corneau su tutti), con il sempre ottimo Daniel Auteuil nella parte di un poliziotto sul viale del tramonto. A proposito di noir della tarda modernità, non possiamo non citare in notturna la presenza del radicale gangster movie diretto da Abel Ferrara e interpretato da Christopher Walken: King of New York (Italia 1, 2.35).
Letteratura della parola e della tavola come capisaldi della serata di lunedì. I romanzi di Ian Fleming e l'agente segreto più popolare della storia trovano in questa serata la loro trasposizione più nota: 007 – Missione Goldfinger (RaiTre, 21.10), che fra battute memorabili, indimenticabili bond girl, gadget pirotecnici e donne laccate d'oro ha segnato la storia dell'immaginario popolare. Più vicino alla nostra epoca, anzi così vicino che sempre le trasposizioni su grande schermo delle sue opere sono sempre più in voga, Alan Moore prima di V per Vendetta e dell'ultimissimo Watchmen, ha visto (e disconosciuto) la prima versione su celluloide di un suo graphic novel La vera storia di Jack lo squartatore (Rete 4, 23.20), rilettura con Johnny Depp e Heather Graham del primo serial killer della storia.

Le colpe e le espiazioni della censura
Dopo il fiume di polemiche che ne ha accompagnato la prima messa in onda epurata dei baci gay qualche mese fa, martedì sera la Rai si scusa coi suoi telespettatori per l'eccesso censorio ritrasmettendo la versione integrale del film di Ang Lee I segreti di Brokeback Mountain (RaiDue, 23.40). Ma, oltre alle effusioni fra cowboy nelle solitarie lande del Wyoming, a ricordarci che L'amore è una cosa meravigliosa (Iris, 21.00) ci pensano William Holden e Jennifer Jones con un classico del cinema sentimentale d'annata ambientato ai tempi della guerra in Corea; giusto qualche anno più tardi rispetto al periodo della Seconda guerra mondiale che è oggetto del dramma spettacolare con cui Michael Bay ha rappresentato l'attacco a Pearl Harbor (Sky Max, 21.00) del 1941. Ancora 007 mercoledì sera, ma stavolta non più i classici primi episodi con Sean Connery, bensì il "reboot" pensato giusto pochi anni fa con l'ausilio in fase di sceneggiatura di Paul Haggis (regista di Crash e Nella valle di Elah): Casino Royale (RaiUno, 21.10). Oltre alla presenza in ombra di Haggis, la serata si illumina di premi Oscar con il dramma di Jonathan Demme Philadelphia (Rete 4, 23.30), che racconta con coraggio, pathos ed una splendida colonna sonora di Bruce Springsteen di un giovane avvocato licenziato perché sieropositivo (Tom Hanks) e del procuratore che prende le sue difese (Denzel Washington).
Giovedì sono nientemeno che Alfred Hitchcock, Paul Newman e Julie Andrews ad accompagnarci nel primo pomeriggio dentro il culmine della Guerra Fredda con Il sipario strappato (Rete 4, 16.00), dove il grande attore dell'Actor's Studio interpreta un fisico nucleare pronto a passare oltre la cortina di ferro. A proposito di classici e di giganti del cinema, in prima serata su satellite l'opera seconda di Orson Welles, L'orgoglio degli Amberson (Sky Classics, 21.00), passata alla storia per il massacro perpetuato dai tagli imposti dalla Rko e per essere rimasto, a dispetto di tutto, uno smisurato capolavoro.

C'era una volta...i grandi istrioni
Un venerdì dalle mille sfaccettature fa da vigilia all'ingresso della primavera, proponendo quattro film che non potrebbero fra loro esser più diversi. Sui canali in chiaro viene trasmessa la terza e più spettacolare parte della trilogia di film che Robert Rodriguez ha dedicato al Mariachi, il personaggio del suonatore assassino da lui creato nel suo primo lavoro. Per l'occasione, in C'era una volta in Messico (Rete 4, 23.30), oltre alla presenza di Antonio Banderas e Salma Hayek, che riprendono i loro ruoli, figurano anche le partecipazioni straordinarie di Johnny Depp, Mickey Rourke ed Enrique Iglesias. Altro grande duello d'attori, ma stavolta ambientato nelle fredde e sempre illuminate terre d'Alaska, è quello che Christopher Nolan ha messo in scena nel thriller Insomnia (Joi, 23.05), riadattando la sceneggiatura di un noir norvegese e mettendo l'uno contro l'altro il metodo di Al Pacino e l'estro di Robin Williams, con Hilary Swank a far spalla all'incontenibile talento dei due. Sul versante più umoristico, la commedia brillante con cui Carlo Verdone è tornato a lavorare sulla psicanalisi, affrontando una auto-terapia di gruppo in Ma che colpa abbiamo noi (Joi, 21.00), e la demenzialità più irresistibile di Ben Stiller e del modello più improbabile del mondo dell'alta moda: Zoolander (Sky Mania, 21.00).
Anche il sabato si presenta piuttosto articolato nella sua offerta, a cominciare dall'immancabile cartoon di prima serata, in questo caso, L'era glaciale (Italia 1, 21.00). Accanto ai simpatici animali preistorici della Fox, una nuova e spettacolare riduzione de "Il Conte di Montecristo" di Dumas padre: Montecristo (Joi, 21.00), in cui il nobile Edmond Dantés è un Jim Caviezel reduce dalle ferite di Cristo, mentre il perfido Fernand Mondego è un Guy Pearce che ha recuperato la memoria mancante di Memento. In ultima serata va in onda un dramma di produzione francese, L'avversario (Canale 5, 2.45), in cui Daniel Auteuil rilegge la vera storia di un uomo dall'oscuro passato, divenuto noto alle cronache per aver ucciso tutta la propria famiglia pur di non di rilevare i suoi segreti. Da segnalare, la serata che il canale del digitale terrestre Iris dedica a Sergio Citti, regista che è stato grande amico di Pasolini, come dimostra quell'occhio così attento a cogliere l'aspetto più genuinamente popolare sotto l'apparente patina di commedia che copre sia Mortacci (Iris, 21.00) che Casotto (Iris, 23.20).

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