Anno | 2002 |
Genere | Commedia |
Produzione | Italia |
Durata | 116 minuti |
Regia di | Carlo Verdone |
Attori | Carlo Verdone, Margherita Buy, Anita Caprioli, Antonio Catania, Lucia Sardo, Stefano Pesce . |
MYmonetro | 3,02 su 9 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 21 luglio 2020
Dopo C'era un cinese in coma, Verdone abbandona la vena facile degli ultimi film per tornare a quella più composita. Ha vinto un premio ai Nastri d'Argento,
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Spiazzati dalla morte della decrepita psichiatra che li seguiva, gli otto partecipanti a una terapia di gruppo - ciascuno affetto da un disturbo diverso - cercano un sostituto. Verificata l'inadeguatezza delle alternative, tutti tranne uno decidono di continuare l'esperienza facendo ricorso all'autogestione. L'idea non si rivela felicissima, tanto che dopo qualche incontro il gruppo preferisce dividersi. Il suicidio della persona che aveva abbandonato l'analisi li farà rincontrare convincendoli a trascorrere un week-end insieme: la ritrovata intimità darà frutti insperati, contribuendo per molti di loro a dare una svolta.
Ma che colpa abbiamo noi segna il ritorno sugli schermi di Verdone, che abbandona la vena facile degli ultimi film per tornare a quella più composita di Compagni di scuola o Maledetto il giorno che ti ho incontrato. Il risultato è un discreto film corale, con qualche banalità di troppo (forse a causa di una sceneggiatura scritta da troppe mani) ma anche momenti - come la scena iniziale - autenticamente spassosi. Notevole e ben assemblato il cast.
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I partecipanti ad una terapia psicologica di gruppo sono spiazzati dalla morte dell'anziana psicologa che li seguiva. Il gruppo è ben assortito dal punto di vista dei disturbi psicologici: c'è Gegè che patisce l'autorità e la freddezza del padre, proprietario di una fabbrica di orologi, il quale ha arrecato in lui una profonda insicurezza e costante ansia; c'&egra [...] Vai alla recensione »
Non sempre i film che fanno meno successo sono i peggiori. Ne è esempio "Ma che colpa abbiamo noi", nel quale Verdone, grande regista di film che raccontano le differenti condizioni di vita degli Italiani dall'Alfa all'Omega, riesce a comporre un mosaico di addiritura 8 storie differenti ma con un elemento in comune: tutti i protagonisti condividono la partecipazione a una [...] Vai alla recensione »
Non è certo fra i migliori film del grande verdone, durante le estenuanti sequenze ci si annoia, il disagio umano messo in scena coi suoi problemi banali per altro già curati dal regista in altre occasioni non danno spunti di brillante comicità e forse la caricatura delle situazioni è esagerata. Saluti.
Molto bello. Uno dei film meno famosi e più belli di Verdone. Da vedere.
Ed eccolo di ritorno, dopo tre anni d'inattività (o meglio, di altra attività: osservare, studiare, scrivere e riscrivere la sceneggiatura), il Verdone della "maniera" migliore, quello dei film corali allaCompagni di scuola dove il sorriso fa coppia con la malinconia, lo sguardo disincantato e beffardo con la simpatia umana. Terapia di gruppo in un interno.
L'inizio non è così folgorante. Anche perché sappiamo già cosa sta capitando. Cioè la psicanalista di un gruppo in analisi muore mentre i suoi pazienti stanno parlando e lì per lì neppure se ne accorgono. Rimasti soli coi loro problemi, ritenendosi un gruppo ormai collaudato e non fidandosi troppo di altri strizzacervelli, gli orfani decidono di farsi le analisi di gruppo da soli, passando di casa [...] Vai alla recensione »
Dopo i sei personaggi in cerca d'autore, ci sono questi otto nevrotici in cerca di psicanalista. Il film si apre con una domanda forte, vera quanto esilarante: che cosa devono fare i membri di una terapia di gruppo se il terapeuta muore improvvisamente? Andare tutti insieme appassionatamente a cercarne un altro? La peripezia funziona da canovaccio per descrivere alienazione e disturbi di un'umanità [...] Vai alla recensione »
Compagni di sòla. E di solitudine. Alla boa della maggiore età - Ma che colpa abbiamo noi è, infatti, il diciottesimo film - il cinema di (e con) Carlo Verdone torna sui suoi passi, riposizionandosi in zona corale, con otto personaggi in cerca d'autore e, soprattutto, d'amore. Feriti dalla vita, oppressi da genitori despoti, bulimici e anoressici, ipervanitosi e incapaci di crescere e di accettarsi, [...] Vai alla recensione »
Ha impiegato un anno e mezzo Carlo Verdone a preparare il suo nuovo film dopo l'imprevedibile flop di C'era un cinese in coma. L'autore l'ha scritto con Piero De Bernardi, Pasquale Plastino e Fiamma Satta, come dire quattro mesi e mezzo a testa. E adesso attende con trepidazione il giudizio del pubblico, quello nordista per tradizione meno caloroso nei suoi confronti di quello centro-sudista.
Bisognerebbe dare un premio a Carlo Verdone anche soltanto perché, dirigendo la commedia corale italiana Ma che colpa abbiamo noi che parla di psicoanalisi e degli otto partecipanti a una terapia di gruppo, non sfotte, non ridicolizza, non ostenta battute ignoranti né umorismo facile né vecchie barzellette, non presenta macchiette. Al massimo ricorre a un’ironia leggera.
Non andate in analisi, è un'utopia! L'urlo "morettiano" raggiunge alcuni pazienti nella chiesa in cui si celebra il funerale della loro psichiatra, morta durante una seduta della terapia di gruppo. Ma Gegè (Carlo Verdone) e i compagni di nevrosi decidono di continuare, con l'autogestione. L'ex Gallo cedrone abbandona le macchiette-assolo per girare un film corale e compatto, dal tema attualissimo, [...] Vai alla recensione »
Con Ma che colpa abbiamo noi Carlo Verdone sembra aver deciso di saltare indietro nel tempo, all'incirca dalle parti di Maledetto il giorno che t'ho incontrato, alla ricerca di una commedia sofisticata e non del solito film brillante giocato sul suo innato trasformismo attoriale. La storia, ambientata a Roma, comincia con un'esilarante sequenza d'apertura in cui ci vengono mostrate otto persone sedute [...] Vai alla recensione »