Emily ha due talenti: sa suonare il violino e mantere certi... piccoli segreti. Commedia, USA2001. Durata 96 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Emily ha quattordici anni ed un solo sogno; diventare una grande violinista. Ma ha anche un altro talento; sa mantenere i piccoli segreti che le vengono confidati, a poco prezzo. Espandi ▽
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Gli stereotipi del genere non mancano, ma horror giapponese di cultura pop dai mille elementi, ha una atmosfera cupa e livida, di stampo tipicamente statunitense, e un'iconografia che ne fanno un film inquietante. Espandi ▽
Samara, la bambina abbandonata del video, perseguita Rachel Keller madre del piccolo Aidan e li insegue nella realtà e nella mente. L'unica via di scampo è ricostruire la vita di Samara per affrontarla direttamente prima che l'orrore mortale colpisca definitivamente. Recensione ❯
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Sottovalutato film di Tarantino, Jackie Brown riavvolge il tempo generando nuove linee temporali, ri-sequenze che scorrono su una colonna sonora black lungo le strade urbane del crack. Thriller, USA1997. Durata 155 Minuti.
Una hostess di volo si mette nei guai ma non è la sola a doverne pagare le conseguenze. Attorno a lei, delinquenti di vario genere cercano di mettere mano su un cospicuo bottino. Espandi ▽
La bella Jackie Brown contrabbanda denaro negli Stati Uniti per conto del trafficante d'armi Ordell Robbie. Viene però incastrata e fatta arrestare da un agente del Servizio che controlla l'importazione di armi e alcool e un poliziotto di Los Angeles. Per uscire dal carcere dovrà collaborare con loro e tradire Ordell, che intanto medita di uscire dal business. Recensione ❯
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Mélo d'autore suggestivo, tra Wong Kar-wai e Hitchcock, guidato dalla stella di una giovanissima Zhou Xun. Drammatico, Germania, Cina, Francia2000. Durata 83 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un corriere viene accusato di omicidio. Quando esce di prigione sembra incontrare l'alter ego della sua presunta vittima. Espandi ▽
Attraverso il fiume Suzhou, "sporco di secoli di rifiuti industriali e spazzatura", si mescolano racconti e leggende, storie di criminalità e di romanticismo, di donne dal medesimo volto e dai destini similari. Un fotografo e cameraman è innamorato di Meimei, ballerina di night club, mentre un corriere di nome Mardar cerca incessantemente il suo amore perduto, Moudan. Quando Mardar incontra Meimei è convinto che si tratti della sua Moudan.
Dove Wong affida i suoi racconti alle luci al neon della metropoli, Lou sceglie Suzhou, il fiume che attraversa Shanghai e che della città offre una prospettiva obliqua e inusuale. Un luogo di commercio e traffici illeciti, una transizione fluida tra civiltà e barbarie, realtà e sogno.
Alcuni spunti - tra cui la rivalità tra il narratore e Mardar, che con ogni probabilità è un'invenzione prodotta dalle pene d'amore del narratore - avrebbero forse meritato un maggiore sviluppo, ma La donna del fiume - Suzhou River vive della sua natura incorporea, sceglie di non approfondire e di sorvolare, di rimanere impalpabile come il sentimento d'amore e la sua inevitabile incompiutezza. Di scorrere, come le acque di un fiume che ha visto troppo per poterlo raccontare. Recensione ❯
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Un burlesque francese, una commedia 'a bordo Senna' che riproduce in maniera inedita una porzione di reale. Commedia, Francia, Belgio2016. Durata 84 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Fiona vola dal Canada verso Parigi per aiutare la sua vecchia zia, deve però cercarla e nel frattempo trova Dom. Espandi ▽
Martha ha 88 anni e la testa tra le nuvole. Per paura di finire in un ospizio, chiede aiuto alla nipote Fiona, che zaino in spalla, sbarca dal Canada a Parigi. Fiona si perde, finisce a bagno nella Senna e incontra Dom, un clochard seduttore che vive sulle sponde del fiume. Il cinema di Fiona Gordon e Dominique Abel segue una strada singolare e funambolica, oscillando tra dramma e burlesque. La dimensione ludica e poetica del loro lavoro interroga il mondo in maniera garbatamente assurda prima di incantarlo. Equivoci, abbagli, casualità nutrono una sceneggiatura che pesca nei piccoli drammi del quotidiano e tra gli outsiders eccentrici che lo calcano. Il pericolo del burlesque è di cedere all'artificio, ma i registi sanno come accordare leggerezza e gravità, dolcezza e asprezza. Recensione ❯
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L'ispettore Jack Mosley deve difendere un testimone dai suoi colleghi. Tra agguati e inseguimenti dovrà attraversare 16 isolati in 2 ore. Buon ritmo e buon cast nel nuovo film di Richard Donner. Espandi ▽
Una mattina come tante, l'ispettore Jack Mosley (Bruce Willis), viene incaricato di portare un piccolo criminale, Eddie Bunker, dal distretto di Polizia al Tribunale a sedici isolati di distanza, dove deve presentarsi per testimoniare in un caso di reato minore.
Jack pensa che sia un incarico di routine, ma ben presto si troverà prima a dove salvare il testimone da un killer e poi scoprirà che la persona contro cui Eddie deve testimoniare è proprio un poliziotto. Recensione ❯
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Nell'estate che segue gli interminabili mesi del lockdown e della DAD, otto ragazzini tra i 5 e 12 anni si preparano a partire da Torino verso la Sicilia per frequentare un Summer Camp. Espandi ▽
All'età di dieci anni e dopo il lungo isolamento dovuto al lockdown, Juri e i suoi amici sono pronti a partire per una vacanza-studio. L'idea è stata di suo padre Bruno (Stefano Fresi) che con il suo entusiasmo è riuscito a convincere anche la scettica mamma Chiara (Giulia Michelini). Convinto che un viaggio attraverso l'Italia, da Torino fino a Palermo, dopo un anno di pandemia, sia per i bambini una bellissima esperienza si offre di partire con loro. Si ritrova, inaspettatamente, ad accompagnarli insieme a suo padre, l'inaffidabile Claudio (Giovanni Storti), invitato di nascosto dal nipote Juri. Quando accade l'imprevisto: mentre i due adulti sono intenti a discutere, il treno dei bambini parte senza di loro.
Iniziano così una corsa contro il tempo per arrivare alla meta prima di Juri e dei suoi compagni e senza che nessuno si accorga del loro monumentale errore. Anche i ragazzini non avranno vita facile con una coppia di controllori, tra cui lo zelante Mario (Carlo Buccirosso), che rischia di scoprire che sono rimasti incustoditi.
Due viaggi paralleli attraverso l'Italia e le sue tradizioni in cui tutti, adulti e bambini, avranno modo di scoprire che il viaggio spesso conta più della destinazione... E Bruno comprenderà che per essere bravi padri, bisogna essere anche un po' bambini. Recensione ❯
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Una storia di emancipazione e ricerca di sé che lavora sulle distanze, nulle o estreme, reali e metaforiche. Drammatico, Giappone2022. Durata 123 Minuti.
La vita di Taeko scorre tranquilla accanto al marito e al figlioletto Keita, finché un evento drammatico segna il ritorno del padre biologico del bambino, di cui la donna non aveva notizie da anni... Espandi ▽
Taeko vive felicemente con il giovane sposo Jiro e il piccolo Keita, nato da una relazione precedente. Tutto ciò che desidera è l’approvazione di suo suocero, che stenta ad arrivare. Un incidente domestico riscrive però improvvisamente la vita di Taeko e di chi le sta vicino e determina il ritorno del padre biologico di Keita, Park, di cui la donna non aveva notizie da anni. Il gap culturale che ci separa da una conoscenza profonda delle tradizioni e della società giapponese impedisce probabilmente al pubblico occidentale di cogliere fino in fondo le sottigliezze di questa storia di silenziosa emancipazione, ma questo rappresenta anche un limite dell’opera, che pare avere a sua volta alcuni dei problemi di comunicazione che denuncia. Lontano dall’empatia che si sprigiona dai film di Kore-eda, Love Life ci restituisce però un documento interessante sul Giappone contemporaneo, aprendoci le porte di realtà quotidiane poco viste e di personaggi “normali” che si ritrovano ad essere portatori di trasformazioni più grandi di loro. Recensione ❯
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Un marito e una moglie sono separati da duecento metri che non possono oltrepassare. Quando il figlio starà male però, l'uomo farà di tutto per abbattere il muro. Espandi ▽
La famiglia di Mustafa e sua moglie Salwa è divisa dal muro che separa palestinesi e israeliani in Cisgiordania. Lui si rifiuta di accettare il visto di lavoro israeliano per risiedere nella propria terra e così ha scelto di vivere oltre la barriera, separato dalle persone che ama. La situazione mette in crisi la famiglia, ma Mustafa e Salwa fanno di tutto per far funzionare le cose. Un giorno Mustafa viene avvisato che il figlio ha avuto un incidente: l'uomo si precipita al checkpoint israeliano, ma a causa di un problema burocratico gli viene negato l'ingresso. Disperato, chiede aiuto a un contrabbandiere e insieme ad altri passeggeri s'imbarca in un viaggio sulle colline lungo le quali scorre il confine. Un viaggio di chilometri per coprire una distanza idealmente percorribile in appena 200 metri… Un piccolo film dichiaratamente politico, che alla maniera delle commedie balcaniche trova nelle ferite di una terra la metafora del male che la affligge.
La geometria insegna che il modo più veloce per unire due punti è tracciare una retta. La vita e la Storia, però, hanno da sempre altre regole, altri piani, e le rette possono spezzarsi di fronte a un muro o diventare linee circonflesse e tortuose che uniscono i punti in maniera imprevedibili. Recensione ❯
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Un'opera prima intelligente che guarda alle radici di un luogo preciso, l'Emilia divisa tra comunismo e cattolicesimo. Drammatico, Italia2010. Durata 80 Minuti.
Elia è un adolescente che vive con i suoi genitori, William, molto vicino al marxismo e Maddalena, donna molto devota. Un giorno nel campo davanti casa dove è iniziata la vendemmia, arriva Emilia, la nipote grande di una coppia di compaesani. Espandi ▽
Settembre, 1984. Il sedicenne Elia vive in una fattoria della provincia emiliana insieme al padre, comunista di ferro che piange la recente morte di Enrico Berlinguer, la madre, cattolica fino allo sfinimento, e la nonna; il fratello, Samuele, è in giro per l'Europa e torna a casa solo di rado. Sono i giorni in cui si coglie l'uva, e proprio tra i filari della vigna, Elia conoscerà l'universo femminile attraverso la figura di Emilia, ragazza bella e arrogante che ha accettato di lavorare alla vendemmia per mettere da parte qualche soldo. Recensione ❯
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Virzì torna alla commedia corale con un viaggio mentale e geografico nel cuore di Roma, cronaca-bilancio di due anni di confinamento. Drammatico, Italia2022. Durata 124 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
A Roma non piove da tre anni e la mancanza d'acqua stravolge regole e abitudini. Le esistenze dei protagonisti sono legate in un unico disegno beffardo e tragico, mentre cercano ognuno la propria redenzione. Espandi ▽
Da troppo tempo non piove a Roma e come le piante, uomini e donne si sono inariditi. I destini di un gruppo di persone si incrociano nella capitale che aspetta la pioggia e guarda avanti. Per migliorarsi o forse per lasciare tutto com’era. Con Siccità, Paolo Virzì torna alla commedia corale e fa meglio di Notti magiche. Se quattro anni fa ‘scomodava’ Edoardo Bennato e Gianna Nannini, oggi fa appello a Mina per ‘cantare’ una vita “che solamente ieri sera” sembrava brillarci il cuore. Cronaca-bilancio di due anni di confinamento, il nuovo film di Paolo Virzì prova a misurare la salute psichica degli italiani e la vita che negli ultimi due anni ha fatto di noi dei naufraghi, ciascuno spiaggiato nella sua testa e nel suo delirio. Siccità fa un viaggio mentale e geografico nel cuore della capitale, decostruendo la “cartolina postale” (monumenti e case di Roma) attraverso gli occhi dei suoi protagonisti e dentro la fotografia densa e ‘irrespirabile’ di Luca Bigazzi. Recensione ❯
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Un film d'altri tempi con un gruppo attoriale eccellente che non si accontenta della risata facile. Commedia, Italia, Belgio2022. Durata 117 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un uomo si ritrova ad essere il signore di un feudo in rovina. Insieme a un gruppo di compagni poco convinti dovrà rivalutare le proprie terre. Espandi ▽
Sembra un film d’altri tempi, Il Pataffio, non soltanto per il salto all’indietro nell’adattare l’omonimo romanzo di Malerba, e in quello ancora più a ritroso che porta il regista Francesco Lagi a raccontare di un medioevo straccione e paesano, che unisce nella miseria il nobile e il contadino. Ancor di più, il legame col passato sembra di natura spirituale, un’eco di cinema italiano proveniente da decenni addietro e fatto di commedia esistenziale che non ha paura di spaziare e osare nelle ambientazioni. Altri tempi, come si diceva, e quindi altro cinema. Ma nel suo piccolo Lagi trova la formula giusta: qualcosa di diverso da ogni altro titolo nel panorama italiano di oggi, orgogliosamente autentico e soprattutto senza accontentarsi della pur riuscita parte di commedia.
C’è infatti uno sviluppo non scontato che accompagna i personaggi verso la conclusione inevitabile di una parabola amara, cementando nella memoria l’impatto del film ben oltre le risate. Prima, però, ci si diverte grazie a un cast di attori scelti tra i migliori caratteristi del panorama attuale. Recensione ❯
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I giochi metatestuali di Hazanavicius raggiungono nuove vette di sfacciataggine per celebrare di nuovo il cinema come sforzo collettivo. Commedia, Francia2022. Durata 110 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La storia si svolge sul set di un film di zombie che vira verso il disastro. Mentre si preparano a girare una scena, vengono sconvolti dall'arrivo dei veri morti viventi. Espandi ▽
Per il regista premio Oscar, autore di The Artist e dei primi due episodi della saga dell’agente speciale 117, mimare e ri-contestualizzare i codici dei generi cinematografici è diventata una missione, che con Coupez! raggiunge forse nuove vette tanto di sfacciataggine quanto di ri-appropriazione. Si tratta infatti di un remake di un piccolo film giapponese ormai di culto (One cut of the dead) a sua volta ispirato a uno spettacolo teatrale, quindi di originale c’è molto poco. Nulla di nuovo, diranno i detrattori di Hazanavicius che gli contestano quel modo di lucidare l’argenteria altrui e spacciarla per sua. Al tempo stesso, però, chi meglio di lui per adattare una trovata così, celebrazione ultima dell’artificio e dell’arrangiarsi prendendo dove si può? “Rapido, poco caro e dignitoso” è la filosofia del cinema di Remi, regista-protagonista che si situa a metà tra la creatività improvvisata dell’autore originale Shin'ichiro Ueda e quella inevitabilmente più curata e meno spontanea di Hazanavicius. Non c’è dubbio che la comicità e l’astuzia di questo doppio sguardo, davanti e dietro la macchina da presa, funzioni centrando in pieno tanto l’aspetto cameratesco delle relazioni sul set quanto la celebrazione del cinema come sforzo collettivo. Recensione ❯
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Secondo film del duo di YouTubers siciliani, qui impegnati in un'avventura fantasy in un mondo fatato. Commedia, Italia2021. Durata 60 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
I Me contro Te ancora al cinema con nuove avventure. Espandi ▽
Dopo l’incredibile successo del primo film, i due YouTubers siciliani tornano al cinema e provano ad arricchire di riferimenti narrativi e cinematografici le loro storie avventurose e infantili.
Squadra che vince non si cambia. Per il secondo episodio cinematografico delle loro avventure, i Me Contro Te, cioè Sofia Scalia e Luigi Calagna, in arte Sofì e Luì, hanno ancora scelto di lavorare con il regista Gianluca Leuzzi, già autore della sitcom Disney Like Me e soprattutto del precedente Me Contro Te – Il film: La vendetta del signor S, dieci milioni d’incassi (a fronte del milione e mezzo di follower su Instagram e dei sei milioni di iscritti al canale YouTube) e pericoloso precedente per chiunque abbia abbastanza fortuna da sfondare in rete e a ragione si senta in diritto di trasportare sul grande schermo il proprio materiale.
Se in La vendetta del signor S la derivazione dalla rete era evidente e insieme superata, qui si direbbe che gli autori abbiano ulteriormente alzato l’asticella della componente visiva e della compatezza narrativa, giocando in maniera più consapevole con effetti speciali, scenografie teatrali, luci pop e un’ampiezza di racconto che prova – senza riuscirci – a rendere il racconto più omogeneo. Recensione ❯
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I nazisti trovano un gruppo di sabotatori e li uccidono tutti tranne uno che riesce a salvarsi. Espandi ▽
Dodici sabotatori vengono presi di mira da un gruppo di nazisti che riescono ad uccidere 11 di loro. Un uomo riesce a scappare ma quale sarà il suo percorso per tornare a casa sano e salvo? Recensione ❯
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