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Luca Barbareschi porta sullo schermo un testo teatrale di David Mamet che nella trasposizione non perde di efficacia. Drammatico, Italia2023. Durata 120 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Uno psichiatra vede deragliare la sua carriera e la sua vita privata dopo essersi rifiutato di testimoniare a favore di un ex paziente violento ed instabile che ha causato la morte di diverse persone. Espandi ▽
Carlos David Hirsch è uno psichiatra ebreo che esercita a New York che si trova al centro di un processo mediatico che rischia di mettere fine alla sua attività professionale. Un suo giovane paziente ha commesso una strage dichiarandosi poi gay. Un quotidiano ha riportato erroneamente una definizione dell'omosessualità pubblicata in un libro del terapeuta scatenandogli contro una parte dell'opinione pubblica. Se a ciò si aggiunge che Hirsch si rifiuta di testimoniare in tribunale in favore del paziente, nonché di consegnare i taccuini su cui ha preso appunti sulle sedute l'avvocato e amico che lo sostiene teme di poter fare ben poco in suo favore. Luca Barbareschi porta sullo schermo un testo teatrale di David Mamet che nella trasposizione non perde di efficacia. La sceneggiatura è di David Mamet, scrittore, sceneggiatore e regista di cui la critica internazionale riconosce da sempre il valore. Il personaggio dello psichiatra che Barbareschi interpreta non è del tutto di invenzione perché si rifà a un caso che negli Stati Uniti, a partire dal 1969, è stato al centro della cronaca nonché nel dibattito in tema di legislazione. Recensione ❯
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Ciro e Tanino sembrano due killer della camorra in attesa di istruzioni da parte del boss Don Gennaro. Dovranno uccidere qualcuno, un lavoro come tanti. Espandi ▽
Due uomini si aggirano in auto alle prime luci del mattino. Si ritrovano in un luogo non definito, senza ricordare come esserci arrivati. Un posto abbandonato. Sono lì in attesa di istruzioni per uccidere qualcuno, così gli è stato commissionato, ma non sanno chi, quando e dove. Scoprono di essere in un paese completamente disabitato, dove il tempo sembra essersi fermato. I due protagonisti, Ciro (Corrado Ardone) e Tanino (Massimo Peluso) cercano risposte, attendono ordini. Recensione ❯
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Un debutto curioso fatto di ritmi pacati e momenti sospesi, che guarda al cinema gentile di Moretti e Di Gregorio. Drammatico, Italia2023. Durata 88 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Indecisioni, timidezze, distrazioni e clamorose maldestrezze dei giovani, raccontati al suo esordio nella regia da Filippo Barbagallo, anche autore della sceneggiatura e interprete. Espandi ▽
Lungometraggio di debutto scritto, diretto e interpretato da Filippo Barbagallo, Troppo azzurro è un film curioso, e la supervisione artistica di Gianni Di Gregorio è un segnale importante, perché il ritmo pacato, che segue l’indolenza del protagonista, ricorda quello del regista di Il pranzo di Ferragosto. Solo che qui parliamo di ventenni, e dunque l’inedia di Dario fa più impressione di quella di un boomer: ma è assolutamente realistica, perché molti ragazzi (maschi) della sua generazione sono spaventati dalla vita e si tirano indietro davanti ai rapporti con gli altri, in particolare quelli sentimentali. L’esordio alla regia di Barbagallo è il ritratto di un ipocondriaco dell’anima. E il neoregista, senza grandi velleità ma con molta gentilezza, fa bene il punto su un tipo umano che conosce, e che sembra essere molto frequente nella contemporaneità. Recensione ❯
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Sofia Coppola riscrive la storia d'amore tra Elvis e Priscilla Presley dal punto di vista di lei, ma la verosimiglianza diventa un limite. Biografico, USA, Italia2023. Durata 113 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il grande, e turbolento, amore tra Priscilla Beaulieu e Elvis Presley iniziato in una base dell'esercito tedesco e proseguita nella tenuta da sogno a Graceland. Espandi ▽
Sofia Coppola porta al cinema l’autobiografia della moglie di Presley per raccontare la versione di Priscilla, l’altro lato del disco d’oro, che comprende anche i capitoli della solitudine, della gelosia, della rinuncia all’autonomia minima che le sarebbe derivata dal fare un lavoro, della richiesta – affatto reciproca - di esserci sempre, per lui, abbigliata e acconciata come piace a lui, nel rispetto dei suoi tempi, delle sue passioni passeggere, del volere inappellabile del Colonello che gli fa da manager e demiurgo. La sua storia era rimasta in ombra, eclissata dall’icona abbagliante del marito, e la Coppola di quell’ombra fa la cifra stilistica del film: sempre un po’ oscurato dal punto di vista fotografico, perché Priscilla vive dietro le tende tirate, nel privato della camera da letto, lontana dai set, dentro l’automobile. Se la regista è bravissima nel riportare lo spettatore nel corpo e nello spirito inquieto di una ragazzina di quattordici anni (di qualsiasi epoca), e nel raccontare attraverso l’uso del dettaglio la sua trasformazione in donna, il film purtroppo non si libera a sufficienza dei suoi strati di trucco, manca dell’irriverenza storica di Marie Antoinette, e resta intrappolato nel verosimile, nel compito ben fatto ma senza sorprese. Recensione ❯
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Divertente e produttivo di riflessioni, l'esordio da regista di Neri Marcorè non perde mai di vista la giusta misura. Drammatico, Italia2023. Durata 100 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un ragioniere di provincia arrivato a Milano deve fingersi abile portiere. Tratto dal romanzo del giornalista sportivo Roberto Perrone. Espandi ▽
Anni '60. Walter Vismara è il contabile di una piccola fabbrica di provincia. Trasferitosi per necessità a Milano si trova a lavorare in un'azienda il cui proprietario è fissato con il calcio e tiene tantissimo al fatto che i suoi dipendenti disputino ogni anno una partita. A una delle due squadre che dovranno affrontarsi manca però il portiere e Walter, per assecondare i voleri del boss, finge di esserlo. Dovrà però cercare di trovare una soluzione prima dell'incontro.
Neri Marcoré debutta dietro la macchina da presa con originalità e, al contempo, con una nota personale anche se il film si ispira al romanzo del giornalista sportivo Roberto Perrone scomparso nel 2023.
Un apprezzamento ulteriore merita di essere sottolineato: Marcoré è un attore di vaglia e lo si vede non solo nella sua interpretazione (e sarebbe scontato). Lo si può apprezzare nella selezione di un cast in cui non c'è un interprete che non sia adeguato al ruolo affidatogli. Irresistibile poi il confronto tra un Giovanni e un Giacomo rivali in ambito calcistico in un film che sa essere divertente e produttivo di riflessioni senza mai perdere di vista la giusta misura. Recensione ❯
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Una storia di tori e toreri che non prende il volo, in cui a mancare sono proprio il sangue e l'arena. Drammatico, Italia, Spagna2023. Consigli per la visione: Ragazzi +13
In una piccola città del nord Italia, un bambino, Matteo, cresce circondato da bare e con la madre gravemente malata. Sogna di andare via, e morire da eroe in un'arena. Nelle praterie dell'Andalusia, un vitello, Fandango, viene allevato per diventare un toro da corrida. Matteo e Fandango crescono in mondi distanti e paralleli, ma un giorno dovranno incontrarsi e affrontarsi, davanti a migliaia di persone. Recensione ❯
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Un crime come non se ne vedevano da tempo. Spiazzante, teso, con personaggi sempre sul punto di esplodere. Drammatico, Italia2023. Durata 99 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un action movie sulla storia di vendetta e riscatto di una poliziotta infiltrata in una banda criminale. Espandi ▽
La prima regia cinematografica di Patitucci è orgogliosamente dentro il genere, in questo caso il crime, in un modo così diretto da essere perfino sprezzante. Un crime, dicevamo, come non ne vedevamo da tempo da queste parti, tirato, sottopelle, duro più nei sentimenti che nei corpi. Corpi, poi, sempre sul punto di esplodere, ma mai davvero ottusamente pompati, piuttosto induriti controvoglia, piagati non sull’epidermide ma più a fondo. La Ragonese è tutta spigoli, Arcangeli quasi felpato, e se la prima ti respinge con i silenzi e i vuoti della sua vita, il secondo ti fa avvicinare con la sua voglia di cambiare e il suo progetto di fuga. Patitucci cerca uno sguardo per narrare tutto questo e lo trova. Non calcando la mano sul lato più action della vicenda ma tirando su, con pazienza e precisione, un film più d’atmosfera che di movimento, creando la tensione non con lo scontro ma con la minaccia. Recensione ❯
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Una storia d'amore contemporanea che trae spunto da Giacomo Leopardi. Espandi ▽
Roberta e Davide stanno felicemente insieme da quattro anni da quando si sono incontrati e innamorati al Museo di Casa Leopardi a Recanati: oggi Davide sta cercando di affermarsi come pittore, mentre Roberta, nonostante la sua passione letteraria, è diventata un agente immobiliare e lavora nell'agenzia di Davide, sposato alla ricca e annoiata Greta ma segretamente innamorato di lei. Quando Roberta scopre che Davide all'inizio della loro relazione l'ha tradita, il rapporto tra i due entra in crisi profonda e la ragazza comincia ad interessarsi a Lorenzo, il commesso del supermercato che ha un tatuaggio "leopardiano" sul polso. Ma anche nelle relazioni non tutto è come sembra e come nel nastro di Moebius due persone possono camminare nello stesso spazio ma ritrovarsi alla fine in punti diametralmente opposti. Recensione ❯
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Una commedia che intreccia tante vicende e scopre tante realtà partendo dalla storia di quattro intraprendenti scansafatiche che, per guadagnare qualche soldo, decidono di rapire Eva Henger. Espandi ▽
Un gruppo di Sinti, una sorta di gang Fedeli al triste, ma vero, gioco di parole 'è tutto LORO quello che luccica'. I quattro passano giornate ad invidiare le superstar di oggi, ovvero gli e, soprattutto, le influencer, attribuendo a ognuno e a ognuna di loro vite principesche, fatte di limousine, jet privati, champagne della migliore categoria, ville gigantesche e stuoli di servitori. Tutto ciò che, nella loro miseria, gli è negato dalla vita, in una maniera che, dal proprio punto di vista, reputano ingiusta ed immorale. Stufi di raccogliere le briciole di quello che credono essere solo un mondo dorato e pieno di privilegi, i quattro mascalzoni vengono a sapere che la star Eva Henger inaugurerà una Escape Room (che loro non hanno idea cosa sia) a Terni. Per cui a Zagaja, appoggiato dagli altri pur se con qualche perplessità soprattutto da parte di Bike Chef, viene la 'brillante' idea: appostarsi poco prima dell'entrata della Escape Room e rapire la Diva, che è anche il suo sogno erotico da sempre, in modo da chiedere il riscatto ai suoi numerosi sponsor. Recensione ❯
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Pur animato da nobili intenzioni, il film si allontana più volte dal tema prendendo troppe strade. Drammatico, Italia2023. Durata 110 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Il primo film ad affrontare il tema degli hikikomori, termine giapponese che indica le persone che hanno deciso di "stare in disparte", di isolarsi dalla società. Espandi ▽
Torino. Vittoria, 15 anni, è chiusa nella sua stanza da trentatré giorni. La madre Stefania, imprenditrice di successo nel mondo della moda, non sa darsi pace. I rapporti con la figlia sono inesistenti, soprattutto da quando il padre se ne è andato via di casa. L'unica persona di cui la ragazza si fida è suo nonno Francesco, un botanico che vive isolato nella natura a Cuccaro Vetere (un paesino del Cilento) impegnato nella difesa della biodiversità. L'uomo cerca di mettersi in contatto con la nipote in ogni modo. Non riceve però più nessuna risposta alle sue lettere e così decide di raggiungerla a Torino per portarla via con sé.
Nel film Gasparro combina melodramma familiare e tematica ecologica, già presenti rispettivamente nei precedenti Stessi battiti e Lui è mio padre. Forse dentro La chiocciola ci sono troppe cose. Per questo probabilmente le figure di Tony Sperandeo nel ruolo di un prete e soprattutto di Massimiliano Rossi sono appena abbozzate.
E malgrado le migliori intenzioni, resta dispersivo e forzato a cominciare dai flashback che non entrano nella storia passata dei protagonisti ma ne mostrano soltanto dei veloci accenni e hanno più la forma di un incubo. Recensione ❯
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Cosa si è disposti a fare per proteggere il proprio onore? Quando diventa troppo tardi per essere artefici del proprio destino? Espandi ▽
Cosa si è disposti a fare per proteggere il proprio onore? Quando diventa troppo tardi per essere artefici del proprio destino? Questi e altri interrogativi animano le vicende del film, la storia di due boss rivali che, a seguito della strategica scarcerazione di uno dei due, scateneranno un turbine di eventi, travolgendo, inevitabilmente, i membri delle proprie famiglie. Una lotta per l'onore e la vendetta che sarà prepotentemente ostacolata da un Colonnello dei Carabinieri testardo e ligio al dovere, che cercherà eroicamente la giustizia in un'originale - e a tratti divertente - alleanza con una ambiziosa agente della CIA in incognito. Sullo sfondo della lotta alla malavita, un film che affronta temi universali quali la famiglia, la gelosia, i percorsi spirituali, la crescita personale e il giudizio morale. Recensione ❯
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Un dramma sociale al contempo malinconico e pieno di speranza che esalta le piccole cose e dà voce agli "esclusi" di una società basata sulla competitività. Espandi ▽
La storia di un amore che una gravidanza inaspettata mette in crisi ma che poi, 'miracolosamente', ricompone. È l'amore tra Giorgio (Fabio Troiano) e Maria (Iazua Larios), persone semplici e genuine, ed entra in crisi perché uno e l'altra si sentono sopraffatti dai desideri, dai bisogni e dalle paure dell'altro, in un contesto marcato da un ordine sociale che genera confusione, paura, marginalità, difficoltà di sentirsi a pieno titolo parte della comunità. In questa situazione ciascuno dei due protagonisti è spinto a cercare altrove la tenerezza e l'ascolto che non trova più nel coniuge, e si dischiude quindi a relazioni con nuovi confidenti: Maria nel conforto di padre Salvatore (Alessio Lapice), giovane sacerdote affascinato dal suo candore e dalla "miracolosa" gravidanza; e Giorgio, dopo un'iniziale ostilità, nell'affetto di Arlette (Christina Rosamilia), sex worker transessuale. Nell'ambiguità che si apre in questo gioco di relazioni, la futura nascita è l'ancoraggio che si offre loro, è la possibilità di cambiamento e rinnovamento, una potenzialità insita in ogni nascita e il segno della possibilità di dare un futuro alle cose. Recensione ❯
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Margherita Buy esordisce nella regia con una commedia per la quale prende ispirazione dalla propria dichiarata fobia del volo. Espandi ▽
Anna B. è un’attrice con una carriera avviata, un film da girare in Corea e una dannata paura di volare. L’aviofobia, ereditata dal padre come una malattia, ha condizionato la sua vita, la relazione con la figlia che vuole volare a Stanford e con la sua agente che vuole ‘spedirla’ oltre i confini della fiction nazionale. Abortito l’ultimo volo, (si) è costretta a terra e ai piccoli compromessi delle cose terrene. Ma capirà molto presto che giù dallo schermo non ci sono controfigure e qualche volta tocca buttarsi. Per la sua prima volta da regista, Margherita Buy non resiste alla tentazione di raccontare quello che conosce meglio, ‘quella’ che conosce meglio. Nei passi avanti della sua eroina ci sono evidentemente i suoi, c’è una donna che ride dei suoi abbagli, consapevole che affermare i propri difetti è ancora il modo migliore di attenuarli. Non tutto funziona nella cabina di pilotaggio, la regista perde qualche volta quota, ritmo e redini dei suoi attori - alcuni eccedono, altri frenano - ma i vuoti d’aria si compensano col cuore. Recensione ❯
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Un esordio molto rigoroso e promettente che lavora sul tempo dell'attesa e del ricordo. Drammatico, Italia, Cuba2023. Durata 119 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Tre diversi mondi si intrecciano in un paesino dell'entroterra cubano. Espandi ▽
A San Antonio de los Baños, nell'entroterra cubano, si rincorrono i destini separati di Edith e Alex, amanti e colleghi attivi in campo teatrale; dell'anziana Milagros, che rilegge le lettere del suo amato, Miguel, partito per la guerra in Angola e mai più tornato (la cosiddetta "Operazione Carlotta", decisa da Fidel Castro a supporto dei sudafricani, nel 1975); mentre Alain e Frank, bambini amici per la pelle, sognano un futuro di giocatori di baseball negli Stati Uniti, tra gli yankees.
In una Cuba distante dai clichés turistici, lavora sul tempo dell'attesa, della frustrazione e del ricordo. Filmando l'isola in camera fissa (tranne rare eccezioni) e in un bianco e nero rilucente, spesso lucido di pioggia, il regista corteggia l'unicità culturale di un luogo in cui tutto sembra sospeso, immobile, indeciso sul prendere una direzione.
A parte un accumulo di situazioni nella parte finale, un esordio molto rigoroso e promettente nel lungometraggio. Il titolo viene dalla dedica amorosa di Edith ad Alex: "non importa quanto saremo lontani, ricordiamoci che gli oceani sono i veri continenti. Ti amo". Recensione ❯
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