nino pellino
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domenica 2 giugno 2024
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saper combattere le proprie paure
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Margherita Buy, al suo esordio cinematografico come regista, sembra promettere bene portando in primo piano il tema narrativo che da sempre l'ha contraddistinta nel corso della sua longeva carriera di attrice, ossia quello di analizzare le proprie paure inconsce. Non conoscendo bene la sua biorgrafia, è inevitabile il mio accostamento della protagonista di questa sua opera prima, Anna B., al personaggio ansiogeno da lei interpretato nel famoso film di Carlo Verdone del 1991 dal titolo "Maledetto il giorno che ti ho incontrato". Vi ho infatti ritrovato le stesse fobie, le stesse angosce ma soprattutto la stessa irresistibile ironia e simpatia. Secondo le mie impressioni "Volare" è un film che non presenta punti deboli, anzi lo definirei piuttosto originale e molto particolare per quanto concerne il tema trattato.
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Margherita Buy, al suo esordio cinematografico come regista, sembra promettere bene portando in primo piano il tema narrativo che da sempre l'ha contraddistinta nel corso della sua longeva carriera di attrice, ossia quello di analizzare le proprie paure inconsce. Non conoscendo bene la sua biorgrafia, è inevitabile il mio accostamento della protagonista di questa sua opera prima, Anna B., al personaggio ansiogeno da lei interpretato nel famoso film di Carlo Verdone del 1991 dal titolo "Maledetto il giorno che ti ho incontrato". Vi ho infatti ritrovato le stesse fobie, le stesse angosce ma soprattutto la stessa irresistibile ironia e simpatia. Secondo le mie impressioni "Volare" è un film che non presenta punti deboli, anzi lo definirei piuttosto originale e molto particolare per quanto concerne il tema trattato. Semmai l'unica critica che si potrebbe eccepire è (forse) un'eccessiva essenzialità nella struttura narrativa che qui ci viene proposta tutta concentrata nel mettere in primo piano la paura di volare che la protagonista decide di condividere in un incontro terapeutico con altre persone che soffrono della sua stessa insicurezza. Io penso che il senso e la vera bellezza di questa pellicola vadano analizzati sotto l'aspetto del profondo messaggio positivo che la regista abbia voluto trasmetterci attraverso questa sua pellicola. E' una sorta di spinta psicologica affinché nella vita reale molte persone trovino le soluzioni e il coraggio di poter superare le proprie paure claustrofobiche o quanto meno di riuscire a raggirarle affinché non si è costretti, in maniera perenne, a restare indietro nel proprio cammino, rischiando così di non poter gioire di quei maggiori traguardi che possano rendere la vita più completa e dunque più felice. Per tali motivi io elogio Margherita Buy dichiarandole la mia condivisione e convinzione per questo suo primo film come regista. Ovviamente per la prossima volta magari la regista potrebbe arricchire le sue argomentazioni anche con temi secondari che potrebbero attrarre un pubblico che ama farsi cullare anche con delle fesserie di secondo piano. Ma preciso che quest'ultimo aspetto non è comunque d'obbligo. In ogni caso a me questo film è piaciuto.
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gabriella
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lunedì 18 marzo 2024
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nel blu dipinto di blu
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L'esordio alla regia di Margherita Buy, è divertente, autoironico e leggero, senza pretese e senza forzature, un piacevole intrattenimento che scherza sulle paure, in questo caso quella di volare. Avevamo appena lasciato la brava e simpatica attrice nel ruolo della dottoressa Giovanna Brabanti ad affrontare la sua " paura " a cucinare e ce la ritroviamo ad affrontare la fobia di prendere un volo. AnnaBi è un'attrice di fiction televisive, un volto amato e noto al pubblico, ma purtroppo , proprio per questo motivo, si perde importanti occasioni , come quella di partecipare a un film d'autore in Corea, ruolo che le verrà soffiato da Elena Maria Ricci ( nei panni di sè stessa), ma quando la figlia Serena deve andare negli Stati Uniti per frequentare l’università, fa vacillare la sua irremovibile decisione e s’iscrive a un corso organizzato da ITA Aieways per affrontare il suo mostro.
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L'esordio alla regia di Margherita Buy, è divertente, autoironico e leggero, senza pretese e senza forzature, un piacevole intrattenimento che scherza sulle paure, in questo caso quella di volare. Avevamo appena lasciato la brava e simpatica attrice nel ruolo della dottoressa Giovanna Brabanti ad affrontare la sua " paura " a cucinare e ce la ritroviamo ad affrontare la fobia di prendere un volo. AnnaBi è un'attrice di fiction televisive, un volto amato e noto al pubblico, ma purtroppo , proprio per questo motivo, si perde importanti occasioni , come quella di partecipare a un film d'autore in Corea, ruolo che le verrà soffiato da Elena Maria Ricci ( nei panni di sè stessa), ma quando la figlia Serena deve andare negli Stati Uniti per frequentare l’università, fa vacillare la sua irremovibile decisione e s’iscrive a un corso organizzato da ITA Aieways per affrontare il suo mostro. I suoi compagni di corso sono ovviamente, come lei terrorizzati all’idea di volare e tra esilaranti motivazioni e battibecchi, specie quello tra lei e Fabio, un critico cinematografico, che fa di tutto per denigrarla e gli elogi di una sua fan accanita , Roberta, l’areo finalmente si alza da terra. Un decollo prudente, che tuttavia non evita qualche turbolenza, qualche manovra maldestra , ma che tiene d’occhio l’indicatore di assetto e rimane in quota, senza picchi o cabrate, un volo piacevole e distensivo. Gli attori sono tutti in parte, seppure con qualche sbavatura, ma coesi e comici, sconosciuti tra loro e infine amici e pronti ad aiutarsi l’un l’altro per vincere le proprie paure e allacciare le cinture. E’ un film con le incertezze di un’opera prima, ma che ha il pregio di essere garbato e mai eccessivo, un volo di 100 minuti e si atterra con dolcezza.
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