| Titolo originale | The Pope's Exorcist |
| Anno | 2023 |
| Genere | Horror, Thriller, |
| Produzione | USA |
| Durata | 103 minuti |
| Regia di | Julius Avery |
| Attori | Russell Crowe, Daniel Zovatto, Alex Essoe, Franco Nero, Peter DeSouza-Feighoney Laurel Marsden, Cornell John, Ralph Ineson, Paloma Bloyd, Pablo Raybould, Tom Bonington, Victor Solé, Alessandro Gruttadauria, Marc Velasco. |
| Uscita | giovedì 13 aprile 2023 |
| Distribuzione | Warner Bros Italia |
| Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 14 |
| MYmonetro | 2,42 su 20 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 14 aprile 2023
Torna Padre Amorth, memorabile esorcista dell'omonimo film di William Friedkin. In Italia al Box Office L'Esorcista del Papa ha incassato 2,7 milioni di euro .
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CONSIGLIATO NÌ
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È il 1987 e padre Gabriele Amorth (Russell Crowe), Capo Esorcista del Vaticano, viene chiamato a fare il lavoro inscritto nel suo titolo - liberare un ragazzo da una possessione demoniaca. Ma, come nel novantotto percento delle volte, si tratta solo di un caso di problemi psichici: è questo che cerca di spiegare davanti alla Congregazione per la Dottrina della Fede, divisa nelle fazioni del cardinale Sullivan, esponente della nuova generazione ecclesiastica, e il cardinale Lumumba, rappresentante del vecchio ordine. A mediare tra le due posizioni è il Papa (Franco Nero) in persona, che spedisce Amorth in Spagna, dove all'interno dell'abbazia di San Sebastiano, secondo la segnalazione del presbitero padre Esquibel (Daniel Zovatto), è in corso una possessione demoniaca. Ma il luogo nasconde ben altro, un segreto che affonda le proprie radici in un passato sepolto e dimenticato...
Il vero padre Gabriele Amorth è qui ripreso tramite accenni e indizi, anzi i punti di forza del personaggio sono costruiti su riferimenti reali.
Il nome racchiude la cosa - la sua vera forma, il suo vero fine. Ogni cosa. Sia essa oggetto inanimato, elemento della natura o essere vivente. Nella Genesi c'è scritto che il Signore condusse tutti gli animali davanti ad Adamo per fargli dare un nome, e "in qualunque modo l'uomo avesse chiamato ognuno degli esseri viventi, quello doveva essere il suo nome" - Sant'Agostino si chiede come mai Adamo non avesse dato un appellativo anche ai pesci...
C'è poi Quinto Valerio Sorano, il tribuno della plebe che osò svelare il nome segreto di Roma ai nemici, e per questo fu messo a morte - i generali romani, sotto le mura di una città nemica che assediavano, tenevano il rito dell'"evocatio", con cui attiravano fuori dal recinto sacro gli dei di quel luogo per indebolirne le difese, ma la formula aveva efficacia solo conoscendo il nome della divinità a cui era consacrata la città.
I nomi delle cose, siano esse oggetti inanimati, elementi della natura o esseri viventi, sono l'ossessione di tutti i protagonisti de L'esorcista del Papa. Perché dare o conoscerne il nome, il reale e segreto epiteto, dà forza e controllo e dominio su tutti gli animali della terra come sulla città di Roma. Si tratta solo e soltanto di questo, e lo sanno bene sia gli uomini che camminano alla luce del sole che i demoni acherontici. Il cardinale Sullivan e tutta la nuova genia di alti prelati vuole dismettere non tanto padre Amorth quanto l'appellativo di cui si fregia, "Capo Esorcista del Vaticano", perché il fine non è spegnere un uomo quanto la sua idea; del Papa in carica, amico e protettore di Amorth, non sappiamo mai il nome, o meglio, non ne viene mai pronunciato alcuno, perché lui è un custode, un vicario della presenza divina e bisogna proteggerlo in tutti i modi, esoterici o essoterici che siano; Amorth stesso, nei riti e nelle invocazioni del rituale esorcistico, non fa altro che richiamare alla forza delle parole e dei nomi, consigliando padre Esquibel di pregare in latino e non in spagnolo e intimando il demone che ha preso possesso di Henry di rivelare il suo vero nome.
Si muove tra questi riferimenti sapienziali e teologici L'esorcista del Papa, quarta regia dell'australiano Julius Avery su una sceneggiatura vergata a numerose mani da cinque diversi autori, a cui va aggiunto il canone principale offerto da due libri, "Un esorcista racconta" e "Nuovi racconti di un esorcista", pubblicati ad inizio anni '90 a firma del vero padre Gabriele Amorth. Modenese, partigiano, avvocato, membro della Società di San Paolo, Amorth è stato dal 1986 fino alla sua morte nel 2016 il Capo Esorcista del Vaticano, pulpito dal quale ha ammonito per decenni sul persistere del demonio nella società contemporanea come anche dell'influsso maligno che possono avere pratiche come lo yoga o il bingewatching dei film di Harry Potter.
Il pachiderma spettacolare messo in piedi da Avery e dai suoi sceneggiatori rispetta ogni ottuso e meccanico passaggio hollywoodiano, dalla levitazione ad effetto al sangue vomitato ad effettaccio, dagli stereotipi etnici e di genere ai jump scares esattamente dove devono stare. Però, e a volte c'è un però, Avery punta al grottesco, carica di gotico ogni inquadratura, erige un palco da Grand Guignol per le evoluzioni gigionesche di Russell Crowe (che oramai si trattiene solo nei film diretti da lui stesso), dimostrando sì di gonfiare per necessità di spettacolo il tutto, ma in un modo obliquo di percepire l'aura angosciante e maniacale degli scritti e delle vicende di padre Amorth - non a caso negli Usa il film ha avuto il Rated-R, cioè il divieto per i minori di diciassette anni se non accompagnati da un adulto.
L'esegesi biblica si spinge fino alla costruzione di un plot mistico-esoterico che ha - sempre nel mezzo di una messa in scena dove Amorth va dall'Italia alla Spagna in sella alla sua vespa griffata Ferrari solo perché lui è di Modena - qualche deriva interessante, soprattutto se viene letta come una sorta di Vatican-washing rispetto al periodo più buio della storia della Chiesa. Non a caso il film vede tra i produttori Loyola Productions, il ramo multimediale hollywoodiano della Compagnia di Gesù, sì proprio quei gesuiti che assieme ai domenicani ingrossavano a fasi alterne i ranghi dell'Inquisizione, che secoli dopo divenne la Congregazione per la Dottrina della Fede che vediamo all'inizio del film...
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L’esorcista del Papa lavora per accumulo. Fa tutte le cose che ci si aspetta da un film di esorcismi, ma a ogni passaggio le carica di dettagli sempre più assurdi e demenziali. C’è chi dirà che è serie B, ma lo è con consapevolezza ma soprattutto con amore: non c’è quel distacco un po’ autoironico che macchia spesso queste operazioni, [...] Vai alla recensione »
L’unica cosa di “blasfemo” è far recitare Crowe per un filmetto del genere.Trama banale,effetti speciali ridicoli a livello disarmanti .È davvero un peccato vedere attori che in passato hanno contribuito veramente a fare la storia del cinema rovinarsi la carriera a fare filmetti del genere.
Metti la faccia di un attore famoso e iconico come Crowe sopra una locandina che copra completamente la grande bacheca del cinema , una croce sullo sfondo ,un pò di rosso sangue ,un bel trailer d'efffetto che sappia nascondere bene la trama imbarazzante che si nasconde dietro e il gioco è fatto , qualche spettatore lo peschi sicuro; come me ,incuriosito in un giorno [...] Vai alla recensione »
Devo essere sincero il film mi è piaciuto molto, ammetto che non è un film perfetto, na merita la visione e deve essere apprezzato per quello che è non per quello che doveva essere Voto: 10-/10
Mi è piaciuto molto anche se va visto in un'ottica di puro divertimento all'americana. Il richiamo a padre Amorth faceva pensare a qualcosa di più studiato e realistico.
In questi giorni mi sono recuperata un film horror, anche se non sono una amante di horror, appena ho visto che c'era Russel Crowe, ho deciso di guardarlo, anche se pensavo che non mi sarebbe piaciuto. Finita la visione, perché lo ho visto anche con mio figlio, gli abbiamo dato un bel 10.Ho visto molte recensioni negative al riguardo di questa pellicola, non sono per niente d'accordo, perché è un film [...] Vai alla recensione »
Un esorcista troppo spiritoso, interpretato dall’ormai grassoccio e simpatico Crowe, che sembra un fratacchione di campagna piuttosto che il serioso e per certi aspetti lugubre padre Amorth, e il demonio Asmodeo, già protagonista de’ I diavoli di Ken Russell del ’71, sono gli antagonisti di questo ennesimo horror sulle possessioni, diretto dall’Australiano Julius Avery, che non aggiunge nulla al logoro [...] Vai alla recensione »
Non siamo di fronte all'esorcista né ad un capolavoro tipico di Russell Crowe, però a me il film non è dispiaciuto per nulla. A tratti banale ed elementare (ma a mio avviso, volutamente) non sconfina mai nel ridicolo o nel troppo "già visto". Il livello di tensione non viene mai esaltato troppo ed anche qui secondo me è voluto, ma viene smorzato con [...] Vai alla recensione »
Pessimo film, scopiazzato male a tratti da l'Esorcista. Esagerato in tutto, fiera del già visto. Non fa paura nemmeno al mio gatto, in sintesi,Non crea un'atmosfera come L'esorcismo di Emily Rose, e non crea una sensazione cupa e di terrore come L'esorcista.Uno dei soliti film sugli esorcismi, che sconfinano nel ridicolo.
Bel film, Russel Crowe interpreta perfettamente la parte. Sarebbe bella una serie su i fatti di padre Amorth.
Ci torno pur essendone stato dissuaso. Per forza, il film mi sembra rappresentativo dell'attuale stagione al cinema. Riferimento a persone esistite, fasullo, tendenzioso, vuoto e inconcludente. Diverte, però, il che non è poco se pensiamo ad altre opere con gli stessi pregi. Con un briciolo di serietà ne veniva fuori una chicca.
Le mie due stelle sono per la fotografia e le suggestive locations tipiche del genere horror ma, tolto questo, credo sia un lavoro scadente nel racconto e che ha poco a che vedere col vero padre Amorth, Crowe è bravo si sa ma le scene con l'altro grande Franco Nero sembrano brani di una soap opera venezuelana. Il film ad un certo punto prende le sembianze molto forti del film del 73 di William [...] Vai alla recensione »
Prendete una storia vera e americanizzatela nel peggiore dei modi. Banalizzare la vita di Gabriele Amorth che non ho mai neanche avuto in simpatia, la trovo veramente un'azione spregevole. A un certo punto del film ho pensato che il buon Russell dicesse al mio segnale scatenate l'inferno. Praticamente le citazioni de L'esorcista che sembrano più scopiazzature sono talmente piatte che inducono alla [...] Vai alla recensione »
Prendete una storia vera e americanizzatela nel peggiore dei modi. Banalizzare la vita di Gabriele Amorth che non ho mai neanche avuto in simpatia, la trovo veramente un'azione spregevole. A un certo punto del film ho pensato che il buon Russell dicesse al mio segnale scatenate l'inferno. Praticamente le citazioni de L'esorcista che sembrano più scopiazzature sono talmente piatte che inducono alla [...] Vai alla recensione »
Purtroppo la campagna marketing ha totalmente fuorviato. Non è un Horror, non fa paura, non è nulla di angosciante, scioccante o ansiogeno. E' un film di avventura, ambientato nel mondo della religione, in cui il protagonista affronta una sfida tosta. E' un film leggero, dinamico, buffo, con una forte ironia del protagonista, reso davvero come dice Crowe in un'intervista, una specie di Indiana Jones [...] Vai alla recensione »
Ancora esorcismi? Il box-office dice che l'argomento tira, io vorrei una moratoria di dieci anni almeno, questi film riescono quasi tutti indigesti, scopiazzano il classico di Friedkin ma copiare bene è meno facile che non sembri. Julius Avery ha fallito, non aiutato né da Russell Crowe né dal copione. Il divo gigioneggia senza freni senza pietà nei panni di padre Amorth (cui non tenta di assomigliare, [...] Vai alla recensione »
Ci si avvicina al film di Avery (Overlord, Samaritan) domandandosi se l'esorcista del papa del titolo vada inteso come "l'esorcista che esorcizza il papa". Non sono quisquilie e così sarebbe stato un film almeno curioso. Invece, siamo ancora e sempre a L'esorcista, fin dal prologo, con il padre Amorth di Russell Crowe, tre volte il gladiatore che fu (e, per fortuna, il nero della tonaca sfina.
Un'esorcista in Lambretta (con tanto di scudetto Ferrari sul muso) che scorrazza dal Vaticano alla Spagna, una Congregazione per la Dottrine della Fede che ne chiede la testa perché crede nel Male ma non nel disagio psichico, e un Franco Nero (in principio trascinatore di bare, ora, al crepuscolo della carriera) papa barbuto (?) che gli affida un bambino posseduto dal Male.
Dal 13 aprile è in sala con Sony Pictures L'Esorcista del Papa, il nuovo film di Julius Avery (Samaritan, Overlord) con protagonista Russell Crowe in una delle sue esibizioni più convincenti degli ultimi anni. La sua. Quella del film, un po' meno. Siamo sul finire degli anni Ottanta. Padre Gabriele Amorth (Rusell Crowe) è il capo esorcista del Vaticano.
Fionnuala Halligan su Screen International dà al film tutto quel che si merita - meno di zero. E ha uno bravo che le scrive i sommarietti: "Dopo questo melodramma di possessione diabolica in Vaticano, Russell Crowe avrà bisogno di un esorcista per la sua reputazione". Preciso. E noi che vedevamo le foto mentre girava in vespa per Roma, in visita con i figlioli al Colosseo, senza sospettare che stava [...] Vai alla recensione »
Dopo il documentario diretto da William Friedkin, anche il cinema di fiction decide di metl'tere al centro della narrazione la figura di Padre Gabriele Amorth, nato a Modena nel 1925, nominato dal Cardinal Poletti esorcista della diocesi di Roma nel 1986, su mandato di Papa Giovanni Paolo II. Incarico che Padre Amorth ha mantenuto per i successivi 36 anni, compiendo svariate migliaia di esorcismi e [...] Vai alla recensione »
La prima notizia è che Russell Crowe sembra leggermente dimagrito: sarà l'acconciatura, sarà la barba, sarà il nero dell'abito talare, ma effettivamente appare un po' più snello rispetto agli ultimi film. La seconda è che «L'esorcista» di Friedkin compie cinquant'anni. Due notizie che c'entrano e non c'entrano con «L'esorcista del Papa»: perché l'horror di Julius Avery (quarto film per l'australiano [...] Vai alla recensione »
Immaginate un poliziesco in cui un detective anticonformista, esperto e con parecchie cicatrici è accoppiato a un novellino in un'indagine su un caso di corruzione che arriva molto in alto. Il detective ha anche alle costole i burocrati che non amano i suoi metodi poco ortodossi. Ora sostituite gli investigatori con dei preti e il gioco è fatto. Russell Crowe si è evidentemente divertito e quando non [...] Vai alla recensione »
"L'esorcista del Papa" è l'horror demoniaco di Julius Avery liberamente ispirato alle memorie del decano degli esorcisti del Vaticano, Padre Gabriele Amorth. Il prelato, che non è più tra noi dal 2006 e fu una figura ritenuta controversa sia dentro sia fuori dagli ambienti ecclesiastici, ha sul grande schermo il volto di Russel Crowe, divo che mai prima d'ora si era avvicinato al cinema del terrore [...] Vai alla recensione »
Più esorciccio che esorcista. E anche Russell Crowe razzola un po' nel trash. Nell'indossare gli abiti talari, larghi e abbondanti, del segaligno padre Gabriele Amorth ne L'esorcista del papa, l'ex gladiatore accetta uno dei ruoli più smaccatamente al limite del ridicolo della propria carriera. Gigione e guascone, battuta sempre pronta per il prete in Lambretta che gira per Roma a fine anni ottanta [...] Vai alla recensione »
Il cinema di Avery è un luogo di continua sperimentazione linguistica abilmente celato sotto mentite spoglie. Perchè sono indubbie le capacità del regista australiano di conservare nel suo sguardo il tocco scanzonato tipico di una certa tipologia di horror americano generazionale. L'esorcista del Papa superficialmente sembra pervaso da un demone che già in precedenza si era manifestato nel suo cinema. [...] Vai alla recensione »
Ricordate? Nel 2000, molti chili fa, Russell Crowe gridava «Al mio segnale scatenate l'inferno» nei panni del condottiero pagano Massimo Decimo Meridio, l'eroe del Gladiatore. Ventitré anni dopo, stretto nella tonaca di padre Gabriele Amorth, fa dire a L'esorcista del Papa una battuta che recita «E ora andiamo all'inferno», pregustando altre avventure col Maligno che difficilmente verranno.
A partire dal 1986, Gabriele Amorth (1925 - 2016), modenese, ex partigiano e successivamente presbitero, è esorcista presso la diocesi di Roma. Dichiarò di avere effettuato decine di migliaia di esorcismi, ma di essersi ritrovato per le mani possessioni autentiche "solo" un centinaio di volte. Ha scritto numerosi libri e condotto un programma radiofonico trasmesso su Radio Maria, e fu cofondatore e [...] Vai alla recensione »
Certo ricorderete: nel 2000, parecchi chili fa, Russell Crowe gridava «Al mio segnale scatenate l'inferno» nei panni del condottiero pagano Massimo Decimo Meridio, l'eroe del "Gladiatore". Ventitré anni dopo, stretto nella tonaca di padre Gabriele Amorth, fa dire a "L'esorcista del Papa" una battuta che recita «E ora andiamo all'inferno», pregustando altre avventure col Maligno che difficilmente verranno. [...] Vai alla recensione »
È un'operazione curiosa, quella che ha dato vita a questo L'esorcista del papa, (teorico) biopic horror dedicato alla figura del discusso prete esorcista Gabriele Amorth. Un'operazione che, per com'è arrivata sullo schermo, risulta essere talmente lontana da quelle che sembravano le sue premesse, da venirne fuori in un oggetto strambo, talmente fuori registro rispetto al suo soggetto, e fuori dai canoni [...] Vai alla recensione »
La maggioranza dei casi non richiede un esorcismo, dice baritonale un Russell Crowe talare al limite del parodistico. Naturalmente lui si occupa dei restanti, sboccati, vomitanti e ocularmente ribrezzevoli. Ripescaggio di padre Amorth, dal cult di celluloide (ai tempi) di mastro William Friedkin. Il Maligno è digitalmente devastante e discute anche di Dio.
Chi è quel prete esorcista che negli Anni 80 va in giro per Roma in Vespa, fa "cucù" alle suore e nel 1987 esorcizza un calabrese tramite un maiale? Si chiama Padre Gabriele Amorth, è intimo del Papa (versione alternativa di Giovanni Paolo II interpretata con vigore da Franco Nero) e meno di Ratzinger (la Congregazione della Dottrina della Fede lo detesta).
La potenza vigliacca di Asmodeo e la flebile fede della curia. Il mistero delle possessioni e il Sebastiano in Castiglia. I peccati pregressi sui quali il demonio fa leva per prostrare i credenti. Inferno e inferi. Terrestrità e soprannaturale. Sugli scritti di padre Gabriele Amorth, esorcista del Vaticano fino al 2016, è basato L'esorcista del Papa con un credibile Russell Crowe nei panni del protagonista [...] Vai alla recensione »
Bentornato Esorcista. Se Padre Merrin non possiamo, e non dobbiamo, più resuscitarlo, ecco che un possibile e potente reboot tematico sulle ragazzine possedute da Satana tornerà dal prossimo 13 aprile nelle sale italiane. Si tratta del film L'esorcista del Papa e ad interpretare il celebre Padre Amorth sarà nientemeno che il corpulento gladiatore Russell Crowe.
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