Sulle tracce del giovane interprete di Morte a Venezia: drammatizzazione di una bellezza assoluta e fatale
. Documentario, Svezia2021. Durata 93 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il protagonista di Morte a Venezia ricorda la sua incursione nel mondo del cinema. Espandi ▽
Nel 1970, il sessantaquattrenne Luchino Visconti è in cerca dell'imberbe protagonista del film che da tempo vuole trarre dal romanzo di Thomas Mann, Morte a Venezia. Dopo quattro anni di provini in mezza Europa, finalmente lo trova a Stoccolma: è l'esordiente Björn Andrésen, ha quindici anni e per il regista milanese incarna la bellezza perfetta di Tadzio, il ragazzino algido che sulla pagina von Aschenbach, artista in disfacimento fisico, desidera e contempla da lontano. Presentando il film in anteprima a Londra l'anno dopo, Visconti descrive Andrésen come "il più bel ragazzo del mondo", e la definizione inchioda il giovane attore, la cui immagine è "di proprietà" da Visconti per tre anni, non solo all'attenzione ossessiva dei media, ma di uomini attratti dal modello etereo e inaccessibile di Tadzio. Lo aspettano il clamore del Festival di Cannes, una maturità alla ricerca di affetti mai avuti e una tournée micidiale in Giappone, dove l'immagine di "angelo della morte" ispirerà perfino il manga Le rose di Versailles, meglio noto da noi come Lady Oscar: lo ammette la sua stessa autrice, Riyoko Ikeda, orgogliosa di aver inconsciamente colto la costitutiva tristezza di Andrésen. Recensione ❯
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Una confessione collettiva imbevuta di rimpianto, espressa con feroce e mai sentimentale lucidità. Documentario, Italia2021. Durata 100 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Marco Bellocchio, attraverso la sua famiglia, fa rivivere la storia di suo fratello, senza filtri o pudori, quasi una indagine, che ricostruisce un'epoca storica e tesse il filo rosso di tanto suo cinema. Espandi ▽
Il 27 dicembre 1968 Camillo Bellocchio, fratello gemello del regista Marco, si è tolto la vita, all’età di 29 anni. Oggi i fratelli superstiti – oltre a Marco ci sono Piergiorgio, Letizia, Alberto e Maria Luisa – ripercorrono quella tragedia insieme ad altri componenti della grande famiglia Bellocchio ricordando la vita e la morte dell'“angelo": il risultato è una confessione collettiva imbevuta di rimpianto, eppure espressa con feroce e mai sentimentale lucidità. Un modo per il regista di restituire l'immagine di quel fratello che si sentiva invisibile accanto a personalità più forti e più affermate della sua. Marx può aspettare è un document(ari)o straordinario, sintesi del cinema di Marco Bellocchio e al contempo rivelazione profondamente intima della personalità del regista e di “quel manicomio che era la nostra casa”, dove “ognuno pensava a se stesso”. Bellocchio entra nel lato oscuro proprio e della sua famiglia con un coraggio da kamikaze e ce lo espone con la generosità che caratterizza tutto il suo cinema, eterno evocatore di ombre e di fantasmi. Recensione ❯
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Un racconto ad ampio raggio che con originalità guarda ad un artista che ha sempre preferito gli ultimi. Documentario, Italia2021. Durata 79 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un ritratto che attinge da un bacino infinito di materiali di repertorio pubblici e privati per creare un viaggio visivo e sonoro nell'immaginario poetico di uno dei nostri cantautori più amati, Lucio Dalla. Espandi ▽
Il ritratto di Lucio Dalla, uno dei più originali cantautori italiani (noto anche al di fuori dei confini nazionali) nasce dalle testimonianze di Umberto Righi detto Tobia, che è stato il suo manager sin dall'esordio, e di Stefano Bonaga che di Dalla è stato amico già dall'infanzia. Il supporto visivo viene fornito da un'ampia quantità di materiale documentaristico oltre che da dichiarazioni dello stesso Dalla. Recensione ❯
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Il pellegrinaggio meditativo e letterario di Paolo Cognetti, in direzione (e in contemplazione) dell'Alaska di 'Into the Wild'. Documentario, Italia2021. Durata 82 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un percorso originale e dal potente impatto visivo, sulle orme di Ernest Hemingway, Raymond Carver, H.D. Thoreau, Jack London, Herman Melville e Chris McCandless di Into the Wild, in un viaggio letterario ed emozionante dalle Alpi all'Alaska. Espandi ▽
Nel 2019 lo scrittore Paolo Cognetti, autore di "Le otto montagne" (premio Strega 2017) progetta con l'amico Nicola Negrin, illustratore, un viaggio carico di significati. L'itinerario è definito dai luoghi legati agli scrittori più amati da Cognetti: da Milano i due volano verso gli Stati Uniti, a Port Angeles (nello stato di Washington), dov'è sepolto Raymond Carver, passando per i territori dello Yukon in cui Jack London ha composto Il richiamo della foresta, tra suggestioni di Herman Melville ed Ernest Hemingway. Fino al Denali National Park, in Alaska, al Magic Bus che fece da casa a Christopher McCandless, il protagonista di "Nelle terre estreme" di John Krakauer reso celebre dal film Into the Wild di Sean Penn. È infatti attraverso quella visione che Cognetti, classe 1978, a trent'anni ha scoperto Henry David Thoreau e sposato quella scelta, se pur con minor radicalità. Tanto che in apertura rielabora proprio un passo da Walden ovvero vita nei boschi di Thoreau. Recensione ❯
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Un documentario sull'Harlem Cultural Festival. Espandi ▽
Durante l'estate di Woodstock si tenne anche l'Harlem Cultural Festival, una manifestazione che celebrava la cultura e la musica afroamericana. Le immagini di questo documentario sono state ritrovate dopo 50 anni in un seminterrato. Recensione ❯
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Il regista aggiorna la sua monumentale opera sulla storia del cinema con un nuovo capitolo. Espandi ▽
L'autore di "Story of Film" aggiunge un nuovo capitolo ai 15 che componevano quella rivisitazione esplicitamente personale della Storia della Settima arte. Trascorsi vent'anni dall'inizio del nuovo millennio giunge ora sullo schermo con un film rivolto ai cinefili come lui che ama far saltare le frontiere, sia di origine dei film ma anche di genere, non avendo alcuna remora nell'accostare opere d'essai con blockbuster conclamati.
Cousins si espone in questo documentario come forse non aveva ancora fatto in precedenza esplicitando giudizi che si possono o meno condividere ma che provocano comunque una riflessione.
Cousins si può occupare sia di Mad Max: Fury Road (guarda la video recensione) di George Miller come di Adieu au langage di Godard. Che poi affermi che il primo è il miglior film action dei nostri tempi è ovviamente una valutazione opinabile ma questo fa parte del gioco di un cinefilo e storico tanto eclettico quanto interessato a vedere dove sta andando il cinema. Recensione ❯
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Charlie Chaplin viene raccontato senza filtri in questo documentario. Espandi ▽
Innovativo, controverso, schietto e visionario. Per decenni è stato l'uomo più famoso del mondo, ma chi era il vero Charlie Chaplin? Tratto da un notevole archivio di materiale appena portato alla luce, il documentario è un ritratto rivelatore e commovente della figura più iconica di Hollywood. Recensione ❯
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Un film documentario pensato come dialogo virtuale e viaggio musicale in quattro atti, che indaga la responsabilità degli architetti nella costruzione della società di domani. Espandi ▽
Attraverso lo sguardo di Antonio Citterio, uno dei designer italiani più noti a livello mondiale, e di Patricia Viel, co-fondatori dello studio milanese di architettura ACPV, il film ci conduce alla visione della progettazione nell'architettura di domani, centrata sull'armistizio tra natura e ambiente costruito. Alternando dialoghi con varie personalità del mondo della moda, dell'arte, del design, e indagando le architetture progettate da ACPV, il documentario offre una visione del mondo post Covid, nel pieno della crisi climatica e della redistribuzione urbana; dal racconto sul metodo della progettazione computazionale attraverso progetti internazionali e innovazione tecnologica fino al viaggio come motore primario di un'ispirazione inesauribile. Recensione ❯
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La vita, le difficoltà e i trionfi della superstar Tina Turner, che si racconta in una lunga intervista e ripercorre i suoi più di cinquant'anni da "Queen of rock'n'roll". Dagli esordi nell'R&B e la partnership con Ike Turner che la portarono al successo per la prima volta, e attraverso la ricostruzione della relazione con lo stesso Turner, la cui componente abusiva fu resa pubblica dalla cantante per la prima volta negli anni ottanta. E poi la rinascita solista che ne reinventa completamente la carriera, portandola fino al nuovo millennio come icona del rock e completando una delle più sorprendenti parabole in tutta l'industria dell'intrattenimento. Recensione ❯
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La vita quotidiana e la solitudine di un paese siciliano alla fine dell'estate. Espandi ▽
Un paesaggio siciliano di fine estate: l'oscurità, gli animali, il vento, il fuoco, il mare, i suoni, la solitudine di un giovane pastore, la notizia della nascita di una figlia. Da lontano, la macchina da presa filma il silenzio del tempo e il rumore della vita, cogliendo la sospensione di una terra ferita. Recensione ❯
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.La storia di Rita Moreno, dalle origini umili fino ai premi ottenuti da attrice. Espandi ▽
In oltre 70 anni di carriera, Rita Moreno ha saputo superare le sue origini umili e il razzismo imperante fino a diventare un'attrice apprezzata e pluripremiata. Nata in povertà in una fattoria portoricana, Moreno e sua madre, che faceva la sarta, si trasferirono a New York quando Moreno aveva cinque anni. Recensione ❯
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Julia racconta la storia della leggendaria autrice di libri di cucina e superstar televisiva che ha cambiato il modo in cui gli americani pensano al cibo, alla televisione e persino alle donne. Recensione ❯
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Un dietro le quinte del lavoro agli Uffizi. Espandi ▽
Dietro le quinte della Galleria degli Uffizi costruita nel 1561, uno dei musei più antichi del mondo ogni compito diventa un rito. Incontriamo lo staff appassionato del regista tedesco Eike Schmidt, i suoi assistenti, gli architetti, i custodi e il concierge. Assistiamo a trattative delicate con l'artista britannico Antony Gormley sulla collocazione di una delle sue sculture. Mentalità e punti di vista differenti si scontrano. Recensione ❯
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Il regista torna a casa dopo un grave lutto e inizia una riflessione sulla vita e sulla famiglia. Espandi ▽
La morte inspiegabile della nipote riconduce il regista dalla sua famiglia. La sua indagine sull'ingiustizia e l'arbitrio dell'ufficialità si trasforma in terapia familiare catartica. Un saggio personale sulla maternità, il lutto e la mascolinità transgender. Recensione ❯
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Il regista torna sull'omicidio che ha cambiato la storia dell'America. Espandi ▽
Trent'anni dopo JFK - Un caso ancora aperto, Oliver Stone ritorna sull'ossessione di una vita e riprende da capo la storia dell'uccisione del presidente degli Stati Uniti John Fitzgerald Kennedy, a Dallas, il 22 novembre 1963: lo shock della notizia, l'arresto e l'uccisione di Oswald, la creazione della Commissione Warren e le sue conclusioni che esclusero un complotto, i dubbi sulla famigerata pallottola singola, sul foro d'entrata di una ferita alla gola del presidente, gli insabbiamenti della Cia, la guerra del Vietnam, le lotte per i diritti civili. Un viaggio a ritroso nella vicenda più controversa del Novecento americano, condotto come sempre con passione e abilità drammaturgiche. Grazie alla desegretazione di nuovi documenti e alle ricerche condotte negli ultimi decenni (anche dopo il successo del suo film del 1991), Stone prova ad approfondire un caso ancora (e probabilmente per sempre) aperto, senza rinuncia alla solita retorica e alla mitologia di JFK. JFK - Through The Looking Glass sarà forse utile per un pubblico di nuove generazioni che non sanno nulla o quasi dell’omicidio Kennedy e potranno imbattersi nel film scorrendo le offerte di qualche piattaforma digitale. Per tutti gli altri, per chi all’epoca vide l’indimenticato con Kevin Costner protagonista e in generale per chi ha l’età per aver letto e visto di tutto sul caso politico più celebre del Novecento, si tratta di un ritorno sulla scena del delitto di cui onestamente non si sentiva il bisogno. Recensione ❯
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