Avventura tinta d'orrore che combina animazione in stop motion e stereo 3D con un effetto psichedelico. Animazione, USA2008. Durata 100 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Coraline è una bambina di 11 anni che con i genitori si trasferisce in una nuova casa. Un giorno, presa dalla noia, decide di cominciare a contare le porte della nuova casa ma ne nota una che non aveva mai visto. Espandi ▽
Coraline è una bambina di 11 anni che con i genitori si trasferisce in una nuova casa. Un giorno, presa dalla noia, decide di cominciare a contare le porte della nuova casa ma ne nota una che non aveva mai visto. Aprendola scopre che la porta era stata "murata" e che apriva nessuna stanza. La notte stessa, non riuscendo a dormire, si alza e sente dei rumori provenire dalla porta: la apre e si ritrova in un mondo parallelo, identico a quello in cui abitava, con la sua casa, i suoi genitori, i suoi bizzarri vicini ma con una particolarità, tutti hanno gli occhi cuciti con dei bottoni. A farle da guida in questo mondo parallelo sarà un gatto parlante. Apparentemente questo mondo sembra fantastico: i genitori sono gentili e sempre presenti. Presto, però, Coraline capisce di non appartenere a quel mondo, e cerca di scappare, aiutata dall'amico gatto. Recensione ❯
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Non un semplice biopic ma un ritratto deciso di una "democrazia zoppa e bloccata". Biografico, Italia2024. Durata 122 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il racconto biografico della vita privata e pubblica di Enrico Berlinguer, dal viaggio a Sofia del 1973 fino al discorso della Festa Nazionale dell'Unità di Genova del 1978. Espandi ▽
Primi anni Settanta. Enrico Berlinguer sa di non poter accedere al governo se non attraverso un’alleanza fra le forze popolari antifasciste, ovvero quelle comuniste, socialiste e cattolico-progressiste, unite verso “un’orizzonte chiaro di stabilità”. Ma l’idea del compromesso storico segnerà la fine dell’ascesa alla gestione della cosa pubblica del PCI e determinerà il tragico destino di Aldo Moro. In Berlinguer – La grande ambizione Andrea Segre non si limita a raccontare alcuni anni cruciali nella vita personale e politica del Segretario del Partito Comunista Italiano. Segre non crea un semplice biopic, ma dipinge con pennellate decise il ritratto di una “democrazia zoppa e bloccata”. Lo stile di ripresa è documentaristico, arricchito da materiali d’archivio, e il cast, capitanato da un Elio Germano che si trasforma in Berlinguer davanti ai nostri occhi, fa gara di bravura nel riprodurre il pantheon politico dell’epoca. La regia e la sceneggiatura sono asciutte e rigorose come lo era Berlinguer, e tanto il regista quanto il suo prim’attore mirano a rendere giustizia ad un personaggio verso cui provano ammirazione e rispetto. Recensione ❯
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Un film costantemente sopra le righe. Dalla sua parte ha però la grande maestria registica di Muccino. Thriller, Italia2024. Durata 118 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una storia d'amore che diventa un thriller adrenalinico che racconta come tutto può cambiare in un attimo. Espandi ▽
Sophie è una ragazza americana che ha un passato problematico del quale porta i segni fisici ed emotivi, e la sorella Rachel la tiene sotto controllo. Il giorno prima del ritorno negli Stati Uniti Sophie vuole andare al mare, Rachel cede alla sua richiesta “per mezz’ora” ma Sophie si allontana verso una scogliera, dove incontrerà Giulio e i suoi spericolati amici. L’attrazione con Giulio è intensa e immediata. Sarà l’inizio di una notte brava che porterà la ragazza a compiere azioni per lei inimmaginabili.
Fino alla fine cambia spesso registro, passando dal film romantico, al thriller mozzafiato al melodramma, e segue un ritmo concitato che spinge la narrazione costantemente sopra le righe. Ed è proprio questo uno dei problemi del film, che non trova mai un momento di pausa o un cambio di passo, necessari per rendere più gestibile la visione per gli spettatori. Il punto a favore del film resta invece la regia muscolare di Muccino, che come pochi altri in Italia sa gestire le scene di azione, i movimenti di macchina e la collocazione spaziale dei suoi personaggi. Recensione ❯
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Una compilation horror in un film molto abile a sfruttare tutte le sue intuizioni. Horror, USA2024. Durata 101 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La caccia a un serial killer diventa un fatto personale per un agente dell'FBI. Espandi ▽
Anni '90. La giovane agente del FBI Lee Harker, poca esperienza ma molto intuito, è reclutata dal veterano agente Carter per indagare su una serie di brutali omicidi-suicidi avvenuti nell'Oregon. Tra le vittime ci sono degli elementi in comune: il capofamiglia fa fuori tutti gli altri e poi si toglie la vita; le figlie femmine assassinate festeggiano il compleanno nel 14 del mese. Ma ci sono delle zone d'ombra anche nella vita di Lee, che ha quasi paura degli altri e cerca di evitare qualunque contatto umano se non ci si trova costretta come nel caso in cui Carter le fa conoscere sua moglie e sua figlia piccola. Intanto, dopo ogni omicidio vengono rinvenute delle lettere dai caratteri incomprensibili in cui è riconoscibile solo la firma, Longlegs, che Lee inizia a decifrare facendosi aiutare dal suo sesto senso. Nel corso delle indagini viene a galla che l'agente ha avuto un legame con il killer ma è proprio questa rivelazione che la rende ancora più determinata a risolvere il caso. Recensione ❯
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Un film delicato che racconta la storia d'amore tra Kafka e Dora Diamant, nell'ultimo anno di vita del grande scrittore ceco. Drammatico, Germania, Austria2024. Durata 98 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il film sentimentale che ci trasporta nella tormentata esistenza del genio letterario boemo di lingua tedesca. Espandi ▽
1923. In vacanza con la famiglia della sorella a Graal-Müritz, sul Mar Baltico, Franz Kakfa conosce Dora Diamant, aspirante ballerina tedesca di famiglia ebrea ortodossa, volontaria in una colonia di bambini. Colpito dalla vitalità di Dora, Kafka, all’epoca quarantenne e già malato di tubercolosi, contro il parere della famiglia si trasferisce a Berlino e passerà con la donna che di cui si è innamorato l’ultimo anno di vita, riscoprendo le radici ebraiche e lavorando a un nuovo racconto. L’aggravarsi delle condizioni di salute lo costringeranno a farsi ricovera in un sanatorio in Austria, dove morirà accudito da Dora. La bellezza dei due interpreti protagonisti, Sabin Tambrea e Henriette Confurius, non rende molto onore alla veridicità della vicenda ma la trasporta su un piano ideale e astratto: «La gloria della vita», del resto, è il titolo originale del film. Nonostante l’intento agiografico e celebrativo – il film arriva nel centenario della morte di Kafka, che spirò il 3 giugno 2024 – L’amore secondo Kafka mantiene una giustezza di tono e una delicatezza che favoriscono l’identificazione nei personaggi e tengono a bada gli eccessi di retorica nell’inevitabile descrizione dello scrittore consunto dalla vita e dell’abnegazione del suo angelo custode. Recensione ❯
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Una rivisitazione del genere western, brillante e attenta a riflettere sull'abbattimento degli stereotipi. Animazione, Spagna2024. Durata 93 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Due orfani intraprendono un viaggio verso la California per trovare lo zio. Espandi ▽
Tom e Mary sono due fratelli irlandesi che raggiungono l'America per unirsi a uno zio che è l'unico parente rimastogli. All'arrivo però lui non c'è e i due iniziano un lungo viaggio che dovrebbe portarli a raggiungerlo in California. Sul percorso incontrano Nick, un loro coetaneo disabile costretto su una sedia a rotelle. Il terzetto affronterà numerose avventure.
Il Far West visto da una produzione spagnola che punta a una riflessione sull'abbattimento degli stereotipi e sull'inclusione.
Il film ha un mix di ironia e di divertimento, a cui contribuiscono anche flatulenze risolutive, immergendo la vicenda in paesaggi che hanno la giusta ampiezza ed avvalendosi anche della presenza di un simpatico cagnolino. Cioè una rivisitazione del genere western brillante e attenta a lasciare qualche riflessione senza mai essere didascalica. Recensione ❯
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Un grido di rivolta contro un regime oppressivo. Un film dalla scrittura solida e dalla recitazione intensa. Thriller, Germania, Austria2024. Durata 100 Minuti.
Co-scritto e montato da Jafar Panahi, il dramma di una donna coraggiosa che sfida il potere. Espandi ▽
Tarlan è un'anziana insegnante e sindacalista che ha adottato, quando era ancora una bambina, Zara. Ora costei è una donna che ha una scuola di danza, attività che il marito ritiene disonorevole. Un giorno Zara viene uccisa e Tarlan sa che l'assassino è il marito. Ha infatti visto ciò che non doveva vedere e questo la rende una testimone che va tacitata.
Jafar Panahi, qui co-sceneggiatore e montatore, dà ancora una volta il suo contributo ad un grido di rivolta contro un regime pervasivo ed oppressivo.
Sviluppando una trama che potrebbe, in altri contesti, finire con il limitarsi al genere del cosiddetto giallo qui veniamo portati oltre. Le minacce, più o meno velate, la consapevolezza dell'impunità, un universo femminile che cerca, nonostante tutto, una solidarietà che si tenta costantemente di dissolvere. Tutto questo e anche di più emerge grazie ad una scrittura solida e ad una recitazione, quella di Maryam Gobani nel ruolo di Tarlan, che ci offre, spesso anche solo con sguardi e silenzi, tutta la drammaticità di una società in cui le donne hanno solo i diritti che gli uomini 'magnanimamente' concedono loro. Recensione ❯
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Un film potente e audace che affronta l'ossessione per la bellezza. Horror, Drammatico - Gran Bretagna, USA2024. Durata 140 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una donna decide di aderire a un programma che le permette di essere a settimane alterne la versione più giovane di se stessa. Espandi ▽
La regista francese Coralie Fargeat torna a raccontare il femminile facendo leva su quello sguardo maschile che ha raccontato le donne al cinema (e le ha tenute in ruoli preconfezionati in ogni settore). L’egocentrismo di quello sguardo, che vuole le donne eternamente giovani e sorridenti e non dà alcun valore alla loro maturità, è stato completamente interiorizzato dalle due protagoniste, perché entrambe sono disposte a qualunque diavoleria per mantenere bellezza e gioventù, nonché il piccolo potere che ne deriva loro in un mondo gestito dagli uomini. Fargeat gestisce con lucidità e senso dello spettacolo la messinscena di questa storia estrema improntata all’esasperazione davanti ad una cultura che relega le donne in un ruolo funzionale al maschile. La regista stroppia, tira troppo in lungo la metafora, entra a gamba tesa nel trash e nel camp, sottolinea ogni dettaglio facendo di ogni smagliatura una sconfitta e di ogni centimetro di pelle tonica un punto d’onore: e ha il coraggio di creare momenti comici e satirici che più che al body horror sembrano puntare alla parodia di una società che mette una pressione insostenibile sul corpo femminile, e lo fa attraverso una costruzione filmica audace, solida e puntuale. Recensione ❯
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La serie si basa sul delitto di Avetrana in cui perse la vita la giovane Sarah Scazzi e sull'imponente risonanza mediatica che lo caratterizzò. Espandi ▽
Estate 2010, Avetrana, Puglia: la quindicenne Sarah Scazzi scompare; il suo cadavere verrà ritrovato in un pozzo. L'inchiesta che segue coinvolgerà sua cugina Sabrina e sua zia Cosima, accusate dell'omicidio, ma è disturbata dalla copertura mediatica morbosa che ha trasformato il caso in un evento di portata nazionale. Recensione ❯
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Un umorismo che non vuole essere dissacrante e che lascia trapelare la nostalgia senza però frenare la comicità. Comico, USA1974. Durata 106 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
C'è un certo dottor Frederick Frankenstein, discendente del famoso barone Victor, che insegna medicina in una università americana e non ne vuol sapere di essere accomunato col suo famoso antenato. Espandi ▽
Il dottor Frankenstein, nipote del celeberrimo medico, è un affermato neurochirurgo che vive e insegna in una università negli Stati Uniti ed è impegnato a far dimenticare la sua discendenza dal creatore della Cosa. Un giorno però riceve l'invito a recarsi nel castello del nonno in Transilvania a causa di un lascito testamentario. Finisce così per essere attratto dall'atmosfera del luogo, scopre il polveroso laboratorio in cui venne portato a termine l'esperimento e decide di tentare a sua volta l'impresa trafugando un cadavere per restituirgli la vita. Recensione ❯
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Un ragazzo cerca la propria strada attraverso l'Europa. Espandi ▽
Prologo: immagini d’epoca in pellicola, generalmente di ricostruzione postbellica, sono accostate ad altre, appartenenti a teatri di guerra più vicini alla contemporaneità, non identificabili con precisione. In parallelo, due personaggi in un interno borghese cercano, tramite sostanze psicotrope, di sollevarsi da altre immagini di violenza, devastazione e disastro ecologico.
Desert Suite è un esempio di cinema ostinatamente antinarrativo, criptico anche nell’uso dei materiali d’archivio, non convenzionale e dalle atmosfere rarefatte, potenziate da immagini distorte in anamorfico, suono in presa diretta e da una colonna sonora ipnotica e lattiginosa. Sospeso tra qualità acerba della recitazione, lunghi piani sequenza e pause tra gli scambi di parola, un trip senza punti di riferimento in un mondo deprimente, suicida, sempre più difficile da decifrare. O che forse è necessario definitivamente abbandonare, calandosi in un autoprocurato oblio. Recensione ❯
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Ettore Scola, Luciano Ricceri, e la bottega dove sono nati alcuni capolavori del nostro cinema. Espandi ▽
Al termine di un corso di video marketing, la studentessa Silvia inizia a Cinecittà uno stage nello Studio EL, fondato nel 1983 da Ettore Scola e dallo scenografo Luciano Ricceri. Negli spazi un tempo set di film come La famiglia, Il viaggio di Capitan Fracassa, Che strano chiamarsi Federico, Silvia viene guidata da uno dei tanti tecnici che lì lavorarono, Ezio Di Monte, oggi diventato la memoria vivente e il conservatore di un luogo sul punto di sparire.
Tra interviste ai collaboratori di Scola e Ricceri, frammenti di film e backstage, situazioni rimesse in scena dal vivo, il cinema di Scola e le creazioni di Ricceri e dei suoi collaboratori tornano in vita, prima che lo Studio EL sia svuotato e i suoi oggetti raccolti in uno spazio museale.
L'operazione è autentica, piena di amore e stupore (per Scola, Ricceri, Troisi, Gassman... tutti presenti nel materiale d'archivio), ma pure un po' troppo edulcorata e legnosa, con una celebrazione un poco posticcia della magia del cinema, laddove in altri momenti emerge al contrario bene la dimensione pratica e artigianale del set. Recensione ❯
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Un film proustiano sulla nostalgia di un determinato tipo di cinema, il capolavoro di Sergio Leone. Drammatico, USA1984. Durata 227 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
New York degli anni Venti: la criminalità organizzata dividerà la vita di due gangster Espandi ▽
Dal romanzo Mano armata (The Hoods, 1983) di Harry Grey (David Aaronson). All'origine dell'ultimo film di Leone (1929-89) c'è il tempo con la sua vertigine. Come struttura narrativa, è un labirinto alla Borges, un giardino dai sentieri incrociati, una nuova confutazione del tempo. La sua vicenda abbraccia un arco di quasi mezzo secolo, diviso in 3 momenti: 1922-23, quando i protagonisti sono ragazzini, angeli dalla faccia sporca alla dura scuola della strada nel Lower East Side di New York; 1932-33, quando sono diventati una banda di giovani gangster; 1968, quando Noodles (R. De Niro), come emergendo dalla nebbia del passato, ritorna a New York alla ricerca del tempo perduto. Recensione ❯
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La sintesi degli opposti del cinema rohmeriano, dove la massificazione è messa a nudo nei suoi processi più alienanti. Drammatico, Francia1986. Durata 98 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Girato con modesti mezzi e attori semplici, il film ha vinto il Leone d'oro al Festival di Venezia del 1986. Espandi ▽
Da lunedì 2 luglio a sabato 4 agosto assistiamo alle peregrinazioni di Delphine, segretaria in un ufficio parigino, che non sa come trascorrere le vacanze estive. Dopo che l'amica con cui aveva programmato la partenza le comunica l'annullamento del progetto la giovane donna passa da una visita al nonno a una psicoterapia di gruppo per poi raggiungere Cherbourg finendo però poi per andarsene cercando di raggiungere la montagna. Ma questa non sarà la sua ultima meta. Recensione ❯
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A metà tra biografia e reinterpretazione, un doc che cerca di restituire la grandezza di Calvino. Documentario, Italia2024. Durata 81 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un documentario che racconta le città invisibili - e quelle visibili - di Italo Calvino. Espandi ▽
Nel centenario della nascita di Italo Calvino, Davide Ferrario ricostruisce la vita dello scrittore italiano (1923-1985) e il suo rapporto con le città in cui ha vissuto (Sanremo, Torino, New York, Parigi) a partire dal suo celebre libro "Le città invisibili", riflessione sul rapporto dell'uomo con lo spazio, il tempo, lo sviluppo, la modernità. A fianco del lavoro con il materiale d'archivio, che mette in relazione l'esperienza di Calvino con la storia dell'Italia dal fascismo agli anni '80, sequenze più astratte e libere mostrano un'interprete muoversi in spazi urbani di diversa estrazione, tra prosa e poesia visuale.
Scritto con il docente Marco Belpoliti, un documentario che cerca di restituire la grandezza e l'attualità di Calvino con un'operazione a metà tra biografia e reinterpretazione.
L'impressione è che quella stessa idea di leggerezza che ha finito per connotare in modo anche superficiale l'opera di Calvino, manchi fatalmente al film di Ferrario, troppo rispettoso (e indubbiamente innamorato) del materiale a disposizione e della sua complessità da riuscire a trovare una propria strada. Recensione ❯
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