Eastwood non smette di cercare la verità, la guarda in faccia e dirige un'ode al ragionevole dubbio. Drammatico, USA2024. Durata 114 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
L'ultimo film della prolifica carriera di Clint Eastwood. Espandi ▽
Justin Kemp, giovane uomo con un passato alcolico e un futuro da papà - la moglie aspetta la loro bambina -, è convocato come giurato in un sordido caso di omicidio alle porte di Savannah, in Georgia. La vittima, Kendall Carter, è stata presumibilmente picchiata a morte e abbandonata in un fosso dopo una violenta discussione col suo ragazzo. Il colpevole ideale per i dodici giurati e per il procuratore della contea in piena campagna elettorale. Faith Killebrew espone i fatti e la vertigine sale. Sotto una pioggia battente di ricordi, il marito perfetto si scopre omicida involontario e si ritrova difronte a un dilemma morale: confessare, scagionando l'imputato, o sottrarsi alla giustizia, condannando un innocente?
Clint Eastwood non ha più tempo da perdere, a 94 anni continua a girare con la regolarità di un metronomo e va dritto al punto, piombandoci in una (messa in) scena coniugale, un'immagine che il film metterà rapidamente in crisi. Giurato numero 2 gioca costantemente col motivo del visibile e dell'invisibile, dell'evidente e del nascosto.
Forse è questo il testamento di Eastwood, essere sempre stato dove non te lo aspetti: dietro la porta che si apre sul mistero insondabile della coscienza umana, dentro un epilogo che si gioca sui soli volti di un attore e di un'attrice, nella conclusione (?) struggente di una filmografia che non ha mai smesso di guardarsi in faccia. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Il sentito ricordo di un'ingiustizia dimenticata, uno scorcio su un angolo nascosto di un'epoca oscura. Storico, Italia2024. Durata 140 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Tratto dal fatto di cronaca che nel 1981 segnò la fine dei cosiddetti anni di piombo. Espandi ▽
1981, Italia. Durante uno dei periodi più difficili della storia italiana, segnato dal terrorismo delle Brigate Rosse, Giuseppe Taliercio, direttore del petrolchimico Montedison a Porto Marghera, viene rapito dalla "colonna veneta" delle Brigate Rosse. Dopo quarantasei giorni di prigionia, il suo corpo viene ritrovato in un'auto vicino alla fabbrica. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Due sorprendenti, dolci e toccanti mediometraggi d'animazione tratti dagli amatissimi albi illustrati di Julia Donaldson e Axel Scheffler. Espandi ▽
Su un pianeta lontano, gli Smei, di colore rosso, e gli Smufi, di colore blu, fanno di tutto per evitarsi. Quando due giovani delle rispettive famiglie si innamorano, decidono di scappare su un razzo per esplorare insieme l'universo. Smei e Smufi partono quindi alla loro ricerca. Sarà proprio questa esperienza a insegnare loro a convivere, superando le reciproche diffidenze.
Nel cuore di Londra, il gatto canterino Bigio Randagio e il suo caro amico, il musicista di strada Fred, si esibiscono tutti i giorni di fronte a una folla entusiasta, finché una inaspettata e lunga separazione non metterà alla prova il loro fortissimo legame. Ma le vere amicizie non finiscono mai. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un documentario sulla sofferta gestazione dell'ultimo capolavoro di Miyazaki, dolente riflessione sulla morte. Documentario, Giappone2024. Durata 120 Minuti.
Uno sguardo sul passato e sul futuro di Miyazaki e sugli eventi e le persone che hanno influenzato umanamente e professionalmente le sue opere. Espandi ▽
Il genio di Hayao Miyazaki è celebrato in un documentario che si sofferma sulla difficoltosa realizzazione di Il ragazzo e l’airone, ennesimo “ultimo film” del grande regista di animazione, seguito ad annunci di ritiro e clamorosi ritorni alla regia. Un documentario pervaso da riflessioni sulla morte e su come questa abbia portato via amici, colleghi e rivali di Miyazaki, ormai ottantatreenne, durante la concezione di un film che, inevitabilmente, si confronta con la caducità dell’esistenza umana. Come rendere interessante l'ennesimo doc su Miyazaki e sui suoi ritiri annunciati e ritrattati? Per Kaku Arakawa la risposta sta nel concentrarsi al massimo sui ritiri e sulle marce indietro, sulle eccentricità e i simbolismi dell'inafferrabile maestro (e inaffidabile narratore, su se stesso e sulle sue opere). Dopo Never Ending Man: Hayao Miyazaki Arakawa ritorna dietro la macchina da presa per un lavoro biografico sul sensei del cinema di animazione: una missione di vita condotta in maniera maniacale, inseguendo il soggetto del documentario tra pubblico e privato, cercando di carpire ogni riflessione espressa ad alta voce dal maestro, alle prese con dubbi esistenziali sempre più pressanti. Senza alcun ricorso alla voce narrante - a parlare è quasi esclusivamente Miyazaki, oltre al bonario produttore Suzuki – il dispositivo di Hayao Miyazaki e l’airone si affida a un montaggio frenetico e a riprese spesso condotte con camera a spalla, quasi “rubate”, per replicare il flusso dei pensieri di Miyazaki e per tracciare associazioni tematiche ed emozionali tra elementi biografici e opere del maestro. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Una favola gentile sull'importanza di rimanere umani anche quando tutto rema contro. Drammatico, Italia2024. Durata 117 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un film sulle conseguenze della guerra, sul rapporto tra Stati Uniti e Italia raccontato attraverso la relazione tra un padre e un figlio. Espandi ▽
Napoli, 1944. Dean Berry, giovane marinaio americano, si innamora di Lucia. Quando riparte per gli Stati Uniti lei è incinta: lui promette di tornare, ma non lo farà. New Jersey, 1971. Dean è un veterano di tre guerre mezzo alcolizzato. Un telegramma spedito dall’Italia 13 anni prima lo raggiunge a sorpresa e gli ricorda di avere un figlio. Dean parte per Napoli alla ricerca di quel figlio, che ora ha 25 anni.
Hey Joe è un racconto intriso di nostalgia e tenerezza, una sorta di viaggio nel passato alla ricerca delle occasioni perdute. La forza di un film semplice e dalla conclusione sospesa sta in vari elementi: la regia di Claudio Giovannesi, la fotografia sensuale di Daniele Ciprì; la sceneggiatura, dello stesso Giovannesi insieme a due rocce solide come Maurizio Braucci e Massimo Gaudioso. L’altra grande freccia all’arco è la sinfonia di ottimi su tutti svetta un inedito James Franco che non sbaglia un’espressione o un movimento, creando un’interpretazione memorabile. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un giallo ricco di colpi di scena e dal finale imprevedibile. Espandi ▽
Rebecca Zuin, una ricca imprenditrice nel settore framaceutico, viene trovata morta nella sua lussuosa villa, ma il suo corpo sparisce dall'obitorio, e l'ispettore capo Cosser è chiamato a investigare sulla misteriosa sparizione. Bruno, il vedovo, è un uomo più giovane di Rebecca che grazie a lei ha fatto carriera. Dunque comincia a sospettare che la sua scomparsa sia uno scherzo di pessimo gusto della consorte capricciosa, che sembra continuare a lasciargli messaggi che riguardano la loro vita privata.
La svolta finale rende più comprensibili le numerose implausibilità della trama che la precede, ad esempio il fatto che Bruno, per quanto sospetto, possa circolare liberamente all'interno di un obitorio.
Ma la vicenda risulta comunque poco convincente e molto artefatta, e rimane del tutto in superficie anche quando tratta di sofferenze personali profonde e di dilemmi morali. Ed è un peccato, perché la scena iniziale in cui Rebecca, il giorno del matrimonio con Bruno, gli fa un perfido scherzo, avrebbe fatto sperare in una narrazione più ironica e meno improntata al... melodramma noir in salsa asiatica (nonostante la matrice originale fosse ispanica). Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Ridley Scott torna a calpestare la polvere del Colosseo. La storia è uguale e contraria e lo spettacolo è assicurato. Azione, Avventura, Drammatico - Gran Bretagna, USA2024. Durata 150 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Ridley Scott torna a dirigere un film ambientato nell'Antica Roma, dopo lo straordinario successo de Il gladiatore, di cui questo film è il sequel. Espandi ▽
Sono passati sedici anni dalla morte di Marco Aurelio e Roma è sotto il governo tirannico e corrotto di Geta e Caracalla, imperatori fratelli, quando, dalla Numidia, con un carico di schiavi, arriva in città il misterioso prigioniero di guerra Annone, che si fa subito notare per le sue capacità nella lotta e viene scelto come gladiatore da Macrino, ambizioso consigliere dell'Impero. La vittoria nei combattimenti può fare di Annone un uomo libero, ma tutto ciò a cui il giovane sembra aspirare è la vendetta nei confronti del generale Acacio, marito di Lucilla e responsabile della morte di Arishat, sua amata sposa.
Ventiquattro anni dopo l'exploit de Il gladiatore, Ridley Scott torna a calpestare la polvere del Colosseo (ma in verità il suolo è quello di Malta e del Marocco) per raccontare una storia uguale e contraria: non un grande generale che diventa schiavo, dunque, ma viceversa.
Introdotto impropriamente come un sognatore, il personaggio interpretato da Paul Mescal appare in realtà più disilluso del suo predecessore, e si direbbe sacrificarsi per il bene comune per mancanza di alternative, essendo rimasto l'unico sobrio in un mondo di politicanti ubriacati dalla sete del proprio tornaconto. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Coppola dirige con coraggio il seguito di un capolavoro. Grandi interpretazioni di De Niro e Pacino. Drammatico, USA1974. Durata 185 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Le origini e l'evoluzione di Don Vito Corleone, diventato ricco e potente grazie allo sfruttamento dei giochi d'azzardo e della prostituzione. Espandi ▽
Dopo la morte di Don Vito Corleone suo figlio Michael ha preso in mano le redini della famiglia. Il suo rapporto con un boss della mafia ebraica, Hyman Roth, gli aliena il sostegno di uno dei suoi luogotenenti, Frankie Pentangeli. Sfuggito ad un attentato nella sua abitazione, Michael inizia a sospettare di Roth e a pensare che all'interno del gruppo dei suoi più intimi collaboratori o della cerchia familiare ci sia un traditore.
Nel passato, Vito Corleone arriva a New York dopo l'uccisione dei genitori all'inizio del secolo scorso. Lo ritroviamo adulto con un lavoro onesto da cui verrà fatto licenziare dal boss del quartiere. Da quel momento inizierà la sua ascesa nel mondo della criminalità.
Coppola affronta il secondo (e non definitivo) capitolo della saga de Il Padrino con la consapevolezza di dover dare seguito a un capolavoro.
Per cercare al contempo di dare continuità alla narrazione ma anche di distanziarsi da essa decide in pratica di assumersi il rischio di girare due film alternando le vicende dell'uno e dell'altro. Lo fa avvalendosi della prestazione di due grandi interpreti dei quali sa sfruttare le doti: Al Pacino e Robert De Niro. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Buone interpretazioni e un'abile regia per un film che sceglie però una strada troppo conservatrice. Drammatico, Italia2024. Durata 121 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +10
Ispirato alla storia vera del quindicenne Andrea Spezzacatena, che il 20 novembre del 2012 si tolse la vita dopo aver subito numerosi atti di bullismo da parte dei compagni di scuola. Espandi ▽
A causa di un lavaggio sbagliato, i pantaloni rossi che Teresa, la madre di Andrea, aveva regalato al figlio si erano tinti di rosa. Andrea decise di indossarli ugualmente, senza pensare alle reazioni dei suoi compagni di scuola, che però arrivarono in maniera violenta e continuativa, culminando con l'apertura di una pagina Facebook chiamata appunto IL RAGAZZO DAI PANTALONI ROSA. Teresa Manes scoprì l'esistenza della pagina solo dopo la morte del figlio.
La vicenda di Andrea ha rappresentato il primo caso in Italia di bullismo e cyberbullismo che ha portato al suicidio di un minorenne. Teresa Manes in seguito al tragico evento ha dedicato la sua vita a spiegare alle scuole di ogni grado, il pericoloso uso che a volte si fa delle parole arrivando a scrivere un libro "Andrea, Oltre il Pantalone Rosa" (edito da Graus) e giungendo fino al Quirinale dove, il 27 dicembre 2021, il Presidente Sergio Mattarella le ha conferito l'onorificenza di Cavaliere. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
In una delle sue opere più strettamente programmatiche Rohmer cura qui più che mai i dettagli. Commedia, Francia1987. Durata 102 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Due ragazze molto diverse tra di loro, Blanche e Lea, diventano amiche. La prima è timida e riservata, mentre la seconda è disinvolta e brillante. Espandi ▽
Due ragazze molto diverse tra di loro, Blanche e Lea, diventano amiche. La prima è timida e riservata, mentre la seconda è disinvolta e brillante. Lea è fidanzata con un giovane, Fabien, che nel carattere assomiglia a Blanche. È con lei che questi finisce infatti per mettersi, durante una lunga vacanza di Lea, che tuttavia ben presto si consola con un giovane fatuo e affascinante quanto lei, del quale era innamorata Blanche prima di conoscere Fabien. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un film d'animazione che cerca di coniugare il racconto del valore dell'amicizia nei ragazzi con gli echi della letteratura classica. Animazione, Argentina, Germania, Spagna, Gran Bretagna2024. Durata 88 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Una rocambolesca avventura animata all'insegna del potere dell'immaginazione e dell'amicizia. Espandi ▽
Film d'animazione, frutto di una coproduzione tra Germania e Argentina, che cerca di coniugare il racconto del valore dell'amicizia nei ragazzi con gli echi della letteratura classica.
La costruzione narrativa è quella classica con la presentazione del personaggio di Alfonso Chisciotte, un ragazzino di 11 anni discendente di Don Chisciotte, che, proprio come il sua antico antenato, ha una fervida immaginazione e vede cose che gli altri non vedono come i tre conigli immaginari che lo accompagnano. Il suo paesino nella Mancia, dopo secoli in cui viveva in armonia con la natura, è ora minacciato da violenti temporali che stanno distruggendo tutto (e la coincidenza con le terribili alluvioni in Spagna della cronaca quotidiana fa certo riflettere). Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Il regista mette la sua conoscenza del mondo islamico al servizio di una storia che vuole evitare gli stereotipi. Drammatico, Italia2024. Durata 98 Minuti.
Un ragazzo si isola e comincia a sviluppare una tentazione alla violenza. Espandi ▽
Mattia è un adolescente che lavora in fabbrica dopo la morte del fratello di cui si sente responsabile. Lì incontra Murad, un collega marocchino che non rispetta le regole di base dell’Islam ma che ha invece un fratello molto osservante. Sarà costui a convincere Mattia alla conversione. Federico Ferrone mette la sua conoscenza del mondo islamico al servizio di una storia non manichea. Luka Zunic offre al suo personaggio sia la giusta tensione che la giusta ingenuità. Perché Mattia ha bisogno di trovare delle certezze ed è in una fase della vita in cui può accadere che le si vadano a cercare all’esterno di una famiglia. Qui si innestano due figure: da un lato c’è Murad, operaio, dall’altro suo fratello Rashid che ha studiato ed è inserito nel mondo islamico. Lo spettatore è chiamato ad interrogarsi su quanto l’amico sia un vero amico per Mattia o quanto piuttosto sia un tramite per fare sì che il ragazzo aderisca al radicalismo islamico. Il quesito verrà risolto in favore di una distinzione che non può mai essere messa in secondo piano. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un film sulle leggerezze dell'adolescenza, sui suoi sogni e sullo scontro con la realtà di tutti i giorni. Espandi ▽
Iman è un'adolescente insicura che si è presa una cotta per Damir, un ragazzo più grande di lei. Un giorno a scuola, mentre sta giocando a "obbligo o verità" con i suoi compagni di classe, racconta di aver fatto sesso con lui per attirare l'attenzione su di sé. La notizia si diffonde rapidamente tramite i social. La ragazza non sa più come liberarsi dalla sua bugia, anzi ne inventa una più grande che provoca uno scandalo nella sua scuola e rischia di far saltare quella gita scolastica che potrebbe portare la classe a Venezia ma che non tutti possono permettersi, a cominciare da Iman.
La regista pedina la sua protagonista, rivela i suoi turbamenti nei primi piani e mostra la sua quotidianità apparentemente immutabile tra la scuola, la famiglia con il nonno seduto sempre allo stesso posto a guardare la tv e il luogo vicino al campo di basket dove cerca di incontrare Damir.
Se lo sguardo adolescenziale è ispirato, La gita scolastica (Menzione Speciale al 76° Festival di Locarno dove è stato presentato nella sezione "Cineasti del Presente") perde gradualmente la forza della presunta trasgressione e soprattutto mostra di essere grossolano nel modo di filmare l'ambiguità della parola nelle bugie di Iman. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
L'incredibile storia di Antonia Singla, la celebre ballerina di flamenco che, nonostante fosse sorda, conquistò i più prestigiosi palcoscenici d'Europa. Espandi ▽
Helena Kaittani, giovane donna di Siviglia appassionata di flamenco, scopre grazie a un'insegnante di ballo l'arte di Antonia Singla, ballerina degli anni '60 e '70, sorda ma straordinariamente in sintonia con il ritmo febbrile della musica. Colpita dai video visti in rete, Helena avvia una ricerca per scoprire che n'è stato della Singla, venendo a conoscenza della sua storia straordinaria, dall'apice della fama che la portò a esibirsi per Dalì, Cocteau, a Parigi e in Germania, fino alla sparizione delle scene nei tardi anni '70. E se la Singla fosse ancora viva, Helena troverebbe il coraggio incontrarla?
Il film è la storia di una ricerca che diventa via via un incontro fra la sua guida, alter ego della regista, e la sua protagonista, inizialmente solo un'immagine da osservare e poi un volto da conoscere.
L'incontro tra Helena e Antonia, oggi nonna settantenne felicemente distante quattro decenni dal mondo della musica, è ripreso con estremo pudore, cercando nel volto di una donna anziana la bellezza di un tempo. O meglio, la sua bellezza senza tempo, uguale a quella che emerge dai video del passato e che nel momento migliore del film avvicina al mistero del flamenco. Dura un attimo, ma è la cosa più vicina al vero di questo documentario. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
I pochi mesi in cui gli ultimi re e regina di Francia con i loro due figli vennero incarcerati in un castello alle porte di Parigi, in attesa di essere giustiziati. Espandi ▽
Luigi XVI e Maria Antonietta vengono condotti alla Tour du Temple dove verranno rinchiusi in attesa del processo che poi li condurrà alla morte. Lo scorrere dei giorni fa emergere i diversi atteggiamenti nei confronti di quanto sta accadendo evidenziando i caratteri di ognuno. L'attesa di una fine ineluttabile letta indagando su ruoli pubblici e psicologie individuali. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.