Un film secco e imparziale che conferma la passione di Cantet per le traiettorie umane e le cadute libere. Drammatico, Francia2021. Durata 87 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un giovane scrittore si ritrova al centro dello scandalo a causa di suoi vecchi post social. Espandi ▽
Ispirato all’affaire “Mehdi Meklat”, Arthur Rambo – Il blogger maledetto conferma la passione di Laurent Cantet per le traiettorie umane, le progressioni, le cadute libere, gli arresti. Ventuno anni dopo A tempo pieno, il regista affronta un nuovo mistero, meno vertiginoso ma terribilmente contemporaneo. Perché più del miracolo delle banlieue deluso e sfumato, Cantet indaga la corsa frenetica all’esistenza virtuale che produce gli eroi social(i) come i mostri. Di quel mistero, Arthur Rambo non pretende di aver la chiave, limitandosi a registrare la violenza e la rapidità della caduta di Karim. Il film resta irrisolto, come l’enigma che Karim incarna fuggendo in una notte mai così nera, dove finiamo a riflettere sull’impostura e lo sgretolamento di una rispettabilità duramente conquistata. Recensione ❯
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Un trattato per immagini su opposte visioni del mondo che sfociano in una lotta per la sopravvivenza. Thriller, Spagna, Francia2022. Durata 137 Minuti.
L'arrivo di una coppia di francesi all'interno di un villaggio delle campagne spagnole sconvolge gli equilibri degli abitanti del posto. Gli 'stranieri' diventano bersaglio di insulti e poi di minacce sempre più temibili. Espandi ▽
Nelle campagne in Spagna una coppia di francesi decide di riadattare dei ruderi con la prospettiva di realizzare un agriturismo. La popolazione locale però non vede di buon occhio la loro presenza, arrivando a insultarli e minacciarli in modo sempre più esplicito.Rodrigo Sorogoyen si conferma come un regista abilissimo nel dirigere attori che diano corpo e vitalità ai personaggi loro affidati. Lo fa infatti anche in quest’opera, la cui originalità risiede un una serie di elementi che la rendono un trattato per immagini su opposte visioni del mondo che si trasformano in una lotta per la sopravvivenza. Nello stesso anno in cui Alcarràs ha vinto l'Orso d'Oro a Berlino con una vicenda che vede comunque al centro il mondo rurale, diventa ancor più interessante chiedersi cosa stia accadendo in questa Europa che dovrebbe essere dei popoli che però non solo non sembrano avere una visione unitaria del futuro ma sono al centro di diatribe localizzate. Recensione ❯
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Al suo esordio alla regia, Louis Malle si fa notare per lo stile, il rigore formale e l'ottima conoscenza del genere. Giallo, Francia1958. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Julien uccide, d'accordo con l'amante, il marito di lei. Ma quando sta uscendo dalla casa del delitto resta chiuso nell'ascensore. Espandi ▽
Julien uccide, d'accordo con l'amante, il marito di lei. Ma quando sta uscendo dalla casa del delitto resta chiuso nell'ascensore. In una memorabile scena tenta di liberarsi dalla trappola. Solo all'alba può fuggire. Tutto sembra riuscito perfettamente, ma mentre Julien era chiuso nell'ascensore, alcuni teppisti avevano rubato la sua auto e poi ucciso due turisti tedeschi. Arrestato per questo delitto che non ha commesso, Julien non sa come difendersi perché dovrebbe rivelare l'altro delitto. Ma la sua amante riesce a scagionarlo. Però, all'ultimo minuto, la polizia scopre tutto. Per gli amanti ci sarà il patibolo. Recensione ❯
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È il secondo film, dopo Asterix il gallico, tratto dal personaggio dei fumetti di René Goscinny e Albert Uderzo. Con un'animazione classica e t... Espandi ▽
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Il divertimento è assicurato grazie a Obelix e alla commedia all'italiana inscenata dai romani. Animazione, Francia2014. Durata 85 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Il film d'animazione è basato sulla diciassettesima storia a fumetti della serie Asterix, creata da René Goscinny e Albert Uderzo. Espandi ▽
Nel 50 A.C. tutta la Gallia è occupata dai Romani... Tutta? No, non tutta. Un villaggio dell'Armorica, abitato da irriducibili Galli resiste all'invasore. Esasperato, Giulio Cesare decide di cambiare strategia: se i Galli non ne vogliono sapere di muovere un passo verso la romanità, saranno i Romani stessi a trasferirsi a casa loro. Affidato al giovane architetto Angoloacutus, "Il tempio degli dei" è dunque la città per vacanze che l'imperatore ha deciso di far erigere ad un passo dal villaggio ribelle. Recensione ❯
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Il mago del villaggio ha bisogno di trovare un nuovo erede a cui confessare il segreto della pozione magica.. Espandi ▽
Panoramix sta invecchiando: è caduto da un albero e si è rotto una gamba, segno che non ha più l'agilità che sembrava renderlo invulnerabile. Si mette dunque in cerca di un successore cui rivelare il segreto della pozione magica che dona una forza sovrumana. Sarà costretto a tenere una lunga serie di audizioni per selezionare il prescelto. Già dalla canzone che apre il film - "You spin me round" delle icone trash anni '80 Dead or Alive - è evidente che questa ennesima puntata delle avventure di Asterix avrà un taglio funky e si adeguerà alle sensibilità contemporanee. Ma l'aderenza ai personaggi e a quanto già sappiamo di ognuno di loro resta saggiamente totale. Asterix e il segreto della Pozione Magica è un fuoco di fila di gag ben riuscite che non risparmiano nessuno, nemmeno l'Altissimo, e si agganciano alla contemporaneità restando fedeli alla tradizione. Recensione ❯
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Vicende nella "città morta" di Atlantic City. Espandi ▽
Protagonista è un vecchio ex gangster, coinvolto suo malgrado in una storia di spaccio di droga e di vendette mafiose. Costretto dagli avvenimenti, uccide due killers e mette le mani sul ricavato della vendita di una grossa partita di eroina. Finirà il suo weekend da leone con una bella ragazza che ama da tempo. Poi tornerà a essere quello di prima: il mantenuto di un'anziana e danarosa vedova. Recensione ❯
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Una straziante allegoria della ingratitudine umana narrata attraverso la storia del povero Balthazar, un asino che passa di padrone in padrone: l'animale subisce ogni sorta d'angherie fino a quando non viene dato a un alcoolizzato, Arnold. Espandi ▽
L'asinello Balthazar viene affidato alle cure di Marie fino a quando, una volta cresciuto, non viene ceduto dal padre di lei. Inizierà per lui una vita fatta di fatiche e di continui soprusi nei suoi confronti. Anche la vita di Marie non sarà delle più facili a causa di quanto accade al genitore e della sua relazione con il malvagio Gérard. Recensione ❯
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Un film che coglie tutta la disperazione dei tempi ma niente panico, nel cinema di Dupieux la disperazione ha il senso dell'umorismo. Commedia, Francia2018. Durata 73 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +10
C'è un caso di omicidio da risolvere ma il gruppo di poliziotti che deve scovare l'assassino non sa da che parte cominciare. Espandi ▽
Una notte, in una centrale di polizia delle banlieue, Buron, un commissario malfidato e nervoso, interroga Louis Fugain intorno a un cadavere rinvenuto ai piedi del suo palazzo. L'interrogatorio è costantemente interrotto da un assistente guercio, stupido e molto zelante. Tra pause caffè interminabili e flashback, che ritornano sul luogo del crimine per illustrare le dichiarazioni dei testimoni e la testimonianza del sospetto, Fugain vivrà la notte più lunga della sua vita. Perché Buron non gli crede è ha deciso di fargli sputare il rospo. Recensione ❯
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Makbul Mubarak ha avuto un sogno premonitore, e questo sogno è Autobiography – Il ragazzo e il generale. Eppure non si tratta di sogni e visioni che costruiscono una premonizione, no. Sta tutto nel titolo, Autobiography, che è un’idra a tre teste ardua da sbrogliare e spurgare dal suo veleno: la prima autobiografia è quella di Mubarak stesso; la seconda autobiografia è quella di tutta la famiglia di Mubarak che per decenni ha lavorato come “civil servants” nelle istituzioni guidate da Suharto, sempre leale al regime e non al popolo di cui faceva parte; la terza autobiografia è quella dell’intera nazione, che nasce con Suharto e sempre con Suharto sembra destinata a morire, visto che dopo la deposizione del ’98 e il passaggio a miglior vita del generale nel 2008, poco è cambiato in Indonesia, sempre attraversata dai fantasmi della dittatura. Autobiography non è una premonizione ma un avvertimento. Recensione ❯
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Un fosco ritratto dell'adolescenza bagnato dal sole che celebra il corpo, la materia, la vita. Drammatico, Francia2017. Durata 105 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una tredicenne scopre che molto presto perderà la vista e decide di prepararsi a quel momento facendosi accompagnare da un cane. Espandi ▽
Ava, 13 anni, trascorre le vacanze sulla costa atlantica della Francia con la madre quando apprende che presto perderà la vista. La madre decide di far finta di niente per trascorrere le più belle vacanze della loro vita. Ava affronta il problema a modo suo. Ruba un cane nero che appartiene a un piccolo gitano in fuga per prepararsi alla cecità, godendosi gli ultimi giorni in cui può ancora contemplare il viso di Juan. Recensione ❯
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Un comico road movie tra documentario e finzione di tre iraniani in Francia tra nostalgia di casa ed euforia del viaggio. Documentario, Francia, Svizzera2017. Durata 80 Minuti.
Un film che emana il profumo della commedia leggera e sofisticata. La storia di un'amicizia e di un viaggio attraverso la Francia. Espandi ▽
Dopo cinque anni di studi a Parigi, Arash non si è ancora abituato alla vita francese e decide di tornare in Iran. Nella speranza di fargli cambiare idea, i suoi due amici lo trascinano in un ultimo viaggio attraverso la Francia d'estate. Recensione ❯
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Philibert abbatte il muro tra operatori sanitari e pazienti per rendere condivisibile ogni storia vissuta. Documentario, Francia2024. Durata 143 Minuti.
Nicolas Philibert filma il confronto continuo tra pazienti e operatori sanitari delle due unità psichiatriche. Espandi ▽
Ogni giorno c’è un confronto continuo tra pazienti e operatori sanitari delle due unità psichiatriche “Averroès” e “Rosa Parks” dell’ospedale Esquirol di Parigi. Tra dialoghi individuali e attività di gruppo, Nicolas Philibert si prende le parti di una psichiatria che si sforza di accogliere e riabilitare le parole dei pazienti. “Cosa posso fare per aiutarti?”. Non è un dialogo, né un’intervista. È proprio la ricerca prima di un contatto poi di un (possibile?) legame, lo stesso che caratterizzava il rapporto tra medici e pazienti del precedente Sur l’Adamant. Il regista analizza a fondo il funzionamento della struttura basata essenzialmente su un rapporto dove si cerca il punto d’incontro tra operatori sanitari e pazienti proprio per cercare di abbattere i ruoli ed entrare ancora più a fondo nel disagio mentale. Philibert, oltre quello che si stanno dicendo operatori sanitari e pazienti, fa avvertire anche quello che provano mentre parlano e ascoltano. Il metodo diventa così ancora più efficace e coinvolgente, perché profondamente umano, nella sua presunta assenza. Recensione ❯
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