Arthur Rambo - Il blogger maledetto

Film 2021 | Drammatico, +13 87 min.

Anno2021
GenereDrammatico,
ProduzioneFrancia
Durata87 minuti
Regia diLaurent Cantet
AttoriRabah Nait Oufella, Bilel Chegrani, Antoine Reinartz, Sofian Khammes, Sarah Henochsberg Malika Zerrouki, Anne Alvaro, Zineb Triki, Anaël Snoek.
Uscitagiovedì 28 aprile 2022
TagDa vedere 2021
DistribuzioneKitchen Film
RatingConsigli per la visione di bambini e ragazzi: +13
MYmonetro 2,63 su 16 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Laurent Cantet. Un film Da vedere 2021 con Rabah Nait Oufella, Bilel Chegrani, Antoine Reinartz, Sofian Khammes, Sarah Henochsberg. Cast completo Genere Drammatico, - Francia, 2021, durata 87 minuti. Uscita cinema giovedì 28 aprile 2022 distribuito da Kitchen Film. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 - MYmonetro 2,63 su 16 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento mercoledì 27 aprile 2022

Un giovane scrittore si ritrova al centro dello scandalo a causa di suoi vecchi post social. In Italia al Box Office Arthur Rambo - Il blogger maledetto ha incassato 1,7 mila euro .

Consigliato nì!
2,63/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA 2,88
PUBBLICO 2,00
CONSIGLIATO NÌ
Un film secco e imparziale che conferma la passione di Cantet per le traiettorie umane e le cadute libere.
Recensione di Marzia Gandolfi
lunedì 25 aprile 2022
Recensione di Marzia Gandolfi
lunedì 25 aprile 2022

Karim D. è un giovane astro della letteratura. Di origine maghrebina, ha raggiunto la fama mediatica raccontando la storia di sua madre, un romanzo che tutti leggono, che tutti approvano e che sarà presto un film. Ma la notte della consacrazione il passato ritorna come uno schiaffo. La colpa è del suo "doppio malefico", Arthur Rambo, lo pseudonimo con cui da adolescente ha twittato cose ignobili. Il tempo di un click e la sua seconda identità è rivelata. Debutto e fine coincidono per Karim. Giudicato moralmente dai tribunali della borghesia e da quelli delle banlieue, dove vive con sua madre e suo fratello, cominciano per lui giorni confusi e notti di erranza.

Ispirato all'affaire "Mehdi Meklat", Arthur Rambo - Il blogger maledetto conferma la passione di Laurent Cantet per le traiettorie umane, le progressioni, le cadute libere, gli arresti.

Chi siamo, da dove veniamo, dove andiamo, qual è il nostro posto nel mondo sono le domande che ossessionano i suoi personaggi. Per Arthur Rambo, nome ingegnoso in cui coesistono un poeta (Arthur Rimbaud) e un veterano rigettato (Rambo), l'autore ricalca il caso di un giovane prodigio venuto dalle banlieue, conosciuto per i suoi stupefacenti reportage su France Inter e bandito dal mondo mediatico dopo la scoperta di vecchi post misogini e razzisti, antisemiti e omofobici, pubblicati per anni col nom de plume di Marcelin Deschamps.

Partendo da questo materiale infiammabile, che tocca soggetti caldi come l'appartenenza di classe e la possibilità (o no) di affrancarsene, il razzismo sistemico e la libertà di espressione, Cantet gira un film opaco come il suo personaggio. Arthur Rambo oscilla tra empatia e rifiuto perché il suo antieroe non è un individuo spregevole che scrive cose odiose, è al contrario un ragazzo simpatico, carismatico e pieno di talento, una persona con cui è facile empatizzare, che può twittare oscenità di ogni sorta.

È lo scarto a intrigare (e turbare) lo spettatore, pronto come la folla che lo osannava a rivoltarsi contro e a giudicarlo colpevole. A torto o a ragione. Ma Cantet è attento a non trasformare il suo protagonista in agnello divorato dagli avvoltoi. Il film figura piuttosto una trappola che si richiude su chi l'ha piazzata sul proprio cammino. Quel Karim D., bruciato dal suo passato, che ha il volto di Rabah Naït Oufella, già diretto da Cantet in La classe, e una riserva segreta di ambiguità.

Ventuno anni dopo A tempo pieno, libero adattamento della vita irreale e pazientemente (ri)costruita di Jean-Claude Romand, Cantet affronta un nuovo mistero, meno vertiginoso ma terribilmente contemporaneo. Perché più del miracolo delle banlieue deluso e sfumato, l'autore indaga la corsa frenetica all'esistenza virtuale che produce gli eroi social(i) come i mostri. Di quel mistero, Arthur Rambo non pretende di aver la chiave, limitandosi a registrare la violenza e la rapidità della caduta di Karim.

Il film, secco e imparziale, cerca una forma di empatia a distanza, osserva e descrive la via crucis del suo personaggio - dall'alto verso il basso e più giù, da Parigi verso la periferia, da una terrazza sontuosa al sottosuolo metropolitano, dalle feste gremite alla solitudine - senza dare risposte e restando aperto alla complessità umana. Stazione dopo stazione, in cui Karim è chiamato a 'spiegarsi' davanti ai suoi lettori, ai giornalisti, agli amici, alla famiglia, il protagonista invoca a turno la provocazione o la rabbia sociale. Piegato sotto il peso delle accuse, diventa un mostro bicefalo in cui convivono il disertore, che ha adottato i codici di Parigi e il linguaggio borghese, e il 'portaparola' di una minoranza che rifiuta la "lingua del re" e parla quella frustrata dei social. Il solo rifugio ai cecchini dell'invio è la casa di una scrittrice (Anne Alvaro), un salone immerso nella penombra e ingombro di libri, un luogo dove si legge e si pensa, dove si 'sente' tutto quello che manca a quest'epoca ubriaca di commenti e di opinioni: la grazia del silenzio.

Il film resta irrisolto, come l'enigma che Karim incarna fuggendo in una notte mai così nera, dove finiamo a riflettere sull'impostura e lo sgretolamento di una rispettabilità duramente conquistata. Sullo sfondo, un Paese refrattario al riconoscimento che pratica il determinismo e sogna una riconciliazione di là da venire.

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RECENSIONI DELLA CRITICA
martedì 10 maggio 2022
Antonio Pezzuto
Close-up

Arthur Rambo (in italiano con l'aggiunta "Il blogger maledetto"), il nuovo film di Laurent Cantet - l'autore tra l'altro di Risorse umane (1999) o de La classe - Entre les murs (Palma d'oro a Cannes 2008) - prende lo spunto da una storia vera. Si fa riferimento, infatti, a Mehdi Meklat, scrittore, regista, documentarista, blogger francese, nonché autore di numerosi libri su svariati argomenti, ma [...] Vai alla recensione »

domenica 8 maggio 2022
Alessandra Alfonsi
Cinemonitor.it

"Nel futuro tutti saranno famosi per quindici minuti": la nota massima di Andy Warhol, diventata allo stesso tempo celebre quanto l'emblematica banana di quella copertina che racchiude "Velvet Underground & Nico", album icona della musica rock, si addice perfettamente a questo film, anzi potrebbe fungere da sintetica recensione per l'intero "Arthur Rambo - il blogger maledetto", diretto da Laurent [...] Vai alla recensione »

martedì 3 maggio 2022
Leonardo Gregorio
Duels.it

Una volta ha detto: «Dispongo i miei personaggi intorno a un quesito che ritengo fondamentale: qual è il nostro posto nel mondo?». Ecco, c'è sempre un'inaggirabile parzialità, un'incompiutezza in movimento - che sia Vers le sud o si muova Entre les murs -, un'interiorità frammentata nel cinema di Laurent Cantet. Del resto, davanti al suo ultimo film, Arthur Rambo - Il blogger maledetto, basterebbe [...] Vai alla recensione »

martedì 3 maggio 2022
Massimiliano Schiavoni
Quinlan

Venuto da esperienze di cinema costantemente impegnato, Laurent Cantet si dedica stavolta con Arthur Rambo alle attuali derive della comunicazione, non limitandosi al giornalismo e all'editoria bensì espandendo il territorio d'intervento del suo cinema a quel magma continuo e ininterrotto che ormai avvolge in un unico flusso pubblicazioni ufficiali e quotidiano chiacchiericcio social.

lunedì 2 maggio 2022
Alessandra De Luca
Ciak

Karim D. è un giovane scrittore arabo francese di successo, cresciuto nelle banlieue, vezzeggiato e acclamato da case editrici e lettori, fino al giorno in cui si scopre che con lo pseudonimo di Arthur Rambo, storpiatura del famoso poeta maledetto Arthur Rimbaud ai tempi dell'iconico Stallone, tiene blog xenofobi e reazionari. La casa editrice blocca le ristampe del suo ultimo libro e Karim D.

sabato 30 aprile 2022
Mariarosa Mancuso
Il Foglio

Ilsog nodello scrittore esordiente, venuto dalla banlieue. Pubblica un romanzo intitolato "Lo sbarco ", viene ben accolto dai critici e invitato in tutte le trasmissioni radiofoniche e televisive che parlano di libri (in Francia ce n'è più d' una, non passano il tempo a guardare i filorussi, egli altri impresentabili, che espongono teorie meno solide dei discorsi da bar ).

venerdì 29 aprile 2022
Nicolas Schaller
L'Obs

Laurent Cantet si rivolge al caso di Mehdi Meklat, blogger, giornalista e scrittore francese, diventato un beniamino dei media parigini prima che una serie di tweet odiosi che aveva firmato in precedenza con uno pseudonimo lo gettassero nella polvere. Concentrata su un periodo di due giorni, la storia è incollata al personaggio di Karim D. (Rabah Naït Oufella), di cui seguiamo l'affermazione e il declino. [...] Vai alla recensione »

venerdì 29 aprile 2022
Marco Contino
Il Mattino di Padova

Una notte, due destini. Karim D. (Rabah Nait Oufella) assapora il piacere del successo e della notorietà: lui, cresciuto in periferia, è diventato prima la voce delle banlieue per poi conquistare anche la borghesia intellettuale con un romanzo in cima alle vendite (e in odore di essere portato al cinema) sulla storia di sua madre, migrante maghrebina.

giovedì 28 aprile 2022
Alice Sforza
Il Giornale

Si ispira alla vicenda dello scrittore e blogger Mehdi Meklat questo curioso film che racconta molto della deriva dei social network. Karim D è i! romanziere del momento. Tutti se lo contendono grazie a un libro che è diventato il manifesto dell'antirazzismo. Quando però dei suoi vecchi tweet antisemiti, misogini e omofobi, postati con pseudonimo, vengono diffusi, il suo mondo crolla.

giovedì 28 aprile 2022
Roberto Nepoti
La Repubblica

Se esistesse l'Oscar per il film più "necessario"', quest'anno andrebbe di diritto a Arthur Rambo. Soprattutto in tempi in cui la visibilità mediatica è tutto e si fa la fila per ottenerla, sfruttando le grandi e piccole tragedie. Karim, giovane algerino di famiglia immigrata, ha scritto Sbarco, un libro sulla sua madre-coraggio che in Francia gli ha conquistato il plauso della "gauche caviar".

giovedì 28 aprile 2022
Silvio Danese
Quotidiano Nazionale

lspirato al caso Mehdi Meklat. Talentuoso e impegnato scrittore 30enne, blogger, commentatore tv parigino (di famiglia algerina) fini dalle stelle alle stalle quando qualcuno scopri che tremendi tweet razzisti, omofobi, misogini di uno pseudonimo erano di Meklat ragazzino. Della vicenda, che lo scrittore spiegò con I'invenzione di un personaggio social e scusandosi in un libro dopo l'esilio volontario [...] Vai alla recensione »

giovedì 28 aprile 2022
Alessandra De Luca
Avvenire

Karim D. è un giovane scrittore arabo francese di successo, cresciuto nelle banlieue, acclamato da case editrici e lettori, fino al giorno in cui si scopre che con lo pseudonimo di Arthur Rambo tiene blog xenofobi e reazionari. La casa editrice blocca le ristampe del suo ultimo libro e Karim D. inizia un percorso a ritroso fino alle sue origini, mettendo in luce la crudeltà e la doppiezza del mondo [...] Vai alla recensione »

martedì 26 aprile 2022
Mariuccia Ciotta
Film TV

Un po' il "poeta maledetto", un po' il rabbioso veterano del Vietnam, Karim D. ha una doppia vita. Scrittore franco-algerino di successo, vede la gloriosa carriera infrangersi alla scoperta del suo doppio, Arthur Rambo, "twittatore" infernale, razzista, omofobo, antisemita, misogino. Un personaggio ispirato al vero blogger Mehdi Meklat. Dopo La classe - Entre les murs, Palma d'oro nel 2008, Laurent [...] Vai alla recensione »

venerdì 1 aprile 2022
Lorenzo Ciofani
La Rivista del Cinematografo

Senza lasciarsi ingannare dalla miopia, la cosa più interessante di Arthur Rambo è l'approccio di Laurent Cantet. Sarebbe improprio leggerlo come un instant movie e non solo perché in questa storia i social sono un mezzo e non un fine, uno strumento che lo sintonizza sulla contemporaneità e non un pretesto che ne limita la prospettiva. Quella del protagonista è una tipica parabola sulle conseguenze [...] Vai alla recensione »

venerdì 1 aprile 2022
Pietro Masciullo
Sentieri Selvaggi

C'è qualcosa di perturbante nella prima inquadratura di questo Arthur Rambo. Il protagonista Karim D. (inquadrato in primo piano) sembra teso, spaesato, si mordicchia costantemente le labbra guardandosi intorno, ma dietro di lui c'è il vuoto. O meglio, c'è il verde intenso di un green screen che sarà istantaneamente riempito dalle scenografie virtuali del programma televisivo dove è ospite.

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TRAILER
mercoledì 27 aprile 2022
 

Regia di Laurent Cantet. Un film con Rabah Nait Oufella, Bilel Chegrani, Antoine Reinartz, Sofian Khammes, Sarah Henochsberg. Da giovedì 28 aprile al cinema. Guarda il trailer »

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