Titolo originale | Unleashed |
Anno | 2005 |
Genere | Thriller, |
Produzione | USA, Francia, Cina, Gran Bretagna |
Durata | 102 minuti |
Regia di | Louis Leterrier |
Attori | Jet Li, Morgan Freeman, Bob Hoskins, Kerry Condon, Vincent Regan, Dylan Brown Tamer Hassan, Phyllida Law, Carol Ann Wilson, Michael Lambert. |
Uscita | venerdì 10 giugno 2005 |
Distribuzione | 01 Distribution |
MYmonetro | 2,57 su 10 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 8 settembre 2015
Da quando Bart ha sottratto Danny alla strada quando questi aveva 4 anni, l'ha sempre trattato come un cane. In Italia al Box Office Danny the Dog ha incassato nelle prime 5 settimane di programmazione 457 mila euro e 164 euro nel primo weekend.
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CONSIGLIATO NÌ
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Continua per Luc Besson, in veste di sceneggiatore e produttore, il percorso di unificazione tra action orientale ed occidentale. Numerosi sono infatti i legami tra The Transporter, precedente screenwriting dello stesso Besson, e Danny the Dog. Troviamo alla regia Louis Leterrier, co-regista nell'opera precedente, mentre la componente orientale Shu Qi/Corey Yuen, co-protagonista e co-regista in The Transporter, è qui bissata dall'esplosiva coppia Jet Li/Yuen Wo-Ping, protagonista e coreografo d'azione.
Danny è un ragazzo allevato senza educazione civile né istruzione da un boss della malavita, che lo tiene come un vero e proprio cane. Tutto ciò che Danny conosce è la lotta, a cui è stato addestrato fin da piccolo e, vera e propria macchina da guerra, ha reazioni meccaniche ed animalesche quando viene sguinzagliato: una volta rimosso il 'collare', infatti, il ragazzo obbedisce ciecamente al padrone. In seguito a lotte tra bande rivali, Danny si troverà improvvisamente libero, e verrà accolto da un pianista cieco e da sua figlia; i due lo cureranno e lo aiuteranno a conoscere il mondo. Ma il suo 'padrone' non si sarà certo rassegnato ad averlo perso.
Sul fronte dell'azione non c'è di che lamentarsi: oramai Yuen Wo-Ping viene scomodato anche per le risse al 'Bar del Corso', qui almeno c'è Jet Li a giustificarne la presenza. Lo stesso Jet Li, indiscusso re delle arti marziali tanto criticato per la propria inespressività, ritrova, seppur aiutato dal ruolo, quell'istintività recitativa fatta di immedesimazione puerile, tanto apprezzata nei vari The Legend of Fong Sai-Yuk o in Tai Chi-Master. Con Morgan Freeman e Bob Hoskins, ci sarebbero già tutti gli ingredienti per una miscela esplosiva. Ma, sfortunatamente, così non è. Una regia attenta più alla forma che all'atmosfera gioca tutte le sue carte sul minimalismo, generando mini-climi intimistici ma rendendo il prodotto finale troppo circoscritto e privo, paradossalmente, di profondità. Racconta ma non ipnotizza, esalta ma non rilancia, costruisce per poi smontare. Dispiace per Jet Li, che non trova il boom sul mainstream, Hero a parte, dai tempi del pur sottovalutato The One; dispiace per Besson, che dovrebbe ricominciare a fare il one-man-band, dirigendo gli strepitosi soggetti che ultimamente dilapida in delega.
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Complessivamente un buon film, ma Luc Besson dovrebbe dirigere in prima persona le tante belle idee invece di "subappaltarle" a meri esecutori come il buon Louis Leterrier, uno che il cinema ce l'ha nel sangue in quanto figlio di un regista e di una costumista, ma che non è di certo Besson. Le arti marziali sono un pretesto e la violenza disumana serve a far emergere il lato umano, [...] Vai alla recensione »
Tipico film di Luc Besson(che ha scritto la sceneggiaurta, mentre la regia e'di Louis Leterrier, questo"Danny The Dog"(2005), dove lo scontro tra violenza fine a se'stessa e dolcezza, calma creativamusica)e'chiaramente espresso, con effetti contrastivi fortissimi: Danny, figlio di una pianista che viene minacciata e uccisa, abandonato da orfano, che viene "adotta [...] Vai alla recensione »
Uno dei migliori films d'azione degli ultimi tempi, attori straordinari e bravo pure Jet, a recitare intendo!
Danny fin da piccolo è abituato alla violenza e alla brutalità, Bart approfitta delle sue abilità nel combattimento per essere più convincente nelle sue riscossioni in un giro d’affari tutt’altro che pulito. Quando Danny incontra Sam, un vecchio cieco esperto di pianoforti, tutto sembra cambiare e finalmente la sua vita prende una piega più positiva [...] Vai alla recensione »
Gli attori sono più che azzeccati per i loro ruoli. Le scene di arti marziali sono molto realistiche e spettacolari. Volendo trovare il pelo nell'uovo Jet Li non è molto espressivo secondo me non si nota la differenza con altri film di cui ha preso parte. Però è un film carino. Morgan Freeman offre una performance spettacolare nella sua interpretazione.
Prima di vederlo ne ho sentito parlare bene, finito di guardarlo ne ho pensato l'esatto contrario. Un film, secondo me, ridicolo. E' ridicolo il fatto dell'uomo-cane, che porta il guinzaglio e non viene assolutamente spiegato il potere di quest ultimo, c'è Jet Li in questo film e io sinceramente mi aspettavo un copione totalmente diverso, mi aspettavo molte più arti marziali [...] Vai alla recensione »
L’amore ai tempi del kung fu. Quando aveva appena 4 anni, Danny (Jet Li) è stato preso da un cattivissimo boss malavitoso Bart (Bob Hoskins), che gli ha messo un collare lo ha cresciuto (e usato) come un cane. O meglio, come un animale da combattimento, facendo di lui uno schiavo-killer. Danny è stato attentamente tagliato fuori dal mondo, vive come una bestia e ignora elementi fondamentali della vita [...] Vai alla recensione »
Da quando non fa più il regista, Luc Besson è diventato il nemico pubblico numero uno del cinema pensante. Però con le sue produzioni continua a fare un mucchio di soldi, ed è il solo “cineasta” europeo in grado di tenere testa agli americani, su tutti i fronti. Qualche volta, poi, gli può capitare la 5cm-tilla, l’idea buona. Era già successo con Kiss of the Dragon, da lui anche scritto, diretto da [...] Vai alla recensione »
Un pianista americano di colore, cieco, e la sua timida figlia accolgono il selvaggio cinese Danny, lo rendono umano e lo strappano alla sua allucinante condizione. È lo schema di una favola moderna, di un feuilleton strappalacrime, ma la presenza del cinese Jet Li, uno degli eredi di Bruce Lee, e delle arti marziali e la colonna sonora dei Massive Attack fanno di «Danny the Dog», prodotto da Luc Besson, [...] Vai alla recensione »
Nel cinema global, le ibridazioni ormai non hanno limite. in Danny the dog, nelle sale dal 10 giugno, troviamo nell’ordine: la star del cinema cinese (emigrato negli Usa) Jet Li; il produttore superstar francese Luc Besson e un suo pupillo (il giovanissimo regista Louis Leterrier); le coreografie del maestro di arti marziali Yuen Wo Ping, che ormai ha esportato il modello nel cinema planetario (Matrix, [...] Vai alla recensione »
Allevato come un cane dal sadico gangster Bart, il giovane Danny è diventato un'arma di distruzione di massa: quando gli levano il collare fa spezzatino degli avversari, ci siano "contratti" da onorare o combattimenti clandestini da vincere. Finché, un giorno, non incontra la Provvidenza nei panni di Sam, un accordatore di pianoforti cieco. A contatto con lui, con la sua musica e con la gentile Victoria, [...] Vai alla recensione »
In questi anni Jet Li ha continuato a girare il mondo dando pugni e calci, all’insegna del kung fu. Ha cominciato in Cina, dov’è nato, è passato a Hong Kong, quindi si è trasferito in Occidente dove, a Hollywood, ha tenuto testa perfino a Mel Gibson in un’«Arma letale», la n. 4. Di recente aveva preso parte a un film francese, «Kiss of the Dragon», scritto da Luc Besson, e ora lo stesso Besson gli [...] Vai alla recensione »
Questione di imprinting. Tutto dipende da mamma. Per esempio quella di Bob Hoskins gli diceva «prendili da piccoli». Quella di Jet Li puntava sulla sonata numero 11 di Mozart. Quella di Morgan Freeman gli aveva insegnato che «il cibo parla» (notazione divenuta oltremodo utile perché un incidente ha reso cieco il personaggio). Questo per dire che Danny the Dog è un film strano, capace di miscelare arti [...] Vai alla recensione »
Danny the Dog è un film strano, capace di miscelare arti marziali e sdolcinature indigeste. Tutto ruota attorno a Danny, allevato come un animale, incapace di sentimenti, inesorabile e aggressivo quando gli tolgono il collare, non ha alcuna remora nello spezzare ossa, colli, teste, quando accompagna il suo padrone nei giri di riscossione. Ha solo un sogno, un pianoforte.
Fa male al cuore incrociare un grande attore comeMorgan Freeman, fresco di Oscar per il magnifico Million Dollar Baby, in un film indecente come questo Danny the Dog. Niente più di un assurdo fumetto trash, infarcito di orripilante violenza, con sangue e botte a volontà, inframmezzato da goffe, farisaiche parentesi moraleggianti: un disgustoso delirio, firmato, come sceneggiatore (la regia è di tale [...] Vai alla recensione »