Titolo originale | Astérix: Le domaine des dieux |
Anno | 2014 |
Genere | Animazione, |
Produzione | Francia |
Durata | 85 minuti |
Regia di | Alexandre Astier, Louis Clichy |
Attori | Roger Carel, Lionnel Astier, François Morel, Lorànt Deutsch, Elie Semoun Géraldine Nakache, Alain Chabat, Baptiste Lecaplain, Florence Foresti, Alexandre Astier, Artus de Penguern, Laurent Lafitte. |
Uscita | giovedì 15 gennaio 2015 |
Tag | Da vedere 2014 |
Distribuzione | Koch Media |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,35 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 9 novembre 2017
Il film d'animazione è basato sulla diciassettesima storia a fumetti della serie Asterix, creata da René Goscinny e Albert Uderzo. In Italia al Box Office Asterix e il regno degli Dei ha incassato nelle prime 3 settimane di programmazione 1,6 milioni di euro e 671 mila euro nel primo weekend.
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CONSIGLIATO SÌ
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Nel 50 A.C. tutta la Gallia è occupata dai Romani... Tutta? No, non tutta. Un villaggio dell'Armorica, abitato da irriducibili Galli resiste all'invasore. Esasperato, Giulio Cesare decide di cambiare strategia: se i Galli non ne vogliono sapere di muovere un passo verso la romanità, saranno i Romani stessi a trasferirsi a casa loro. Affidato al giovane architetto Angoloacutus, "Il tempio degli dei" è dunque la città per vacanze che l'imperatore ha deciso di far erigere ad un passo dal villaggio ribelle. Nonostante le nocciole magiche di Panoramix, e nonostante i problemi con i legionari e gli schiavi, il colpo sembra andare a segno e i Galli si lasciano irretire dal richiamo degli affari e del lusso. Tutti? No, non tutti. Asterix, Obelix, Panoramix e il fido Idefix resistono fino all'ultimo e tentano con ogni mezzo di far ragionare il loro popolo.
Potete preferire Le 12 fatiche di Asterix o Asterix e Cleopatra, ormai classici intoccabili, ma di certo non rimarrete delusi da questo nuovo adattamento di un album del 1971, ancora attualissimo. D'altronde, lo firmano due veri appassionati dei fumetti gallici, uno dei quali (Clichy) ha fatto esperienza nel tempio degli dei dell'animazione statunitense - la Pixar- e l'altro (Astier) è il celebrato creatore di Kaamelott, serie cult sui cavalieri della tavola rotonda.
Il passaggio alla computer grafica non tradisce il segno di Uderzo, ma la riuscita del lungometraggio si deve soprattutto al rispetto dello spirito del fumetto, a quella combinazione di comicità e intelligenza che prende di mira le mode e le idisioncrasie della società francese contemporanea e che il film di Astier e Clichy amplifica con una serie di esilaranti ribaltamenti.
Il conflitto tra natura e cultura, che parte dal luogo comune - i Galli che pensano solo a menarsi e i Romani a "civilizzare" i barbari- lascia pian piano il posto ad un discorso più complesso, che prende in considerazione le divisioni interne a ciascun popolo, scherza sui pregiudizi legati agli stranieri e illumina al momento giusto l'importanza della fedeltà alla propria identità. Insomma tra Galli e Romani ci può essere una tregua, persino una fascinazione reciproca, ma poi è necessario che ognuno torni dalla sua parte del campo di battaglia, perché lo spettacolo possa continuare.
Se Asterix è il simbolo di questa resistenza, l'unico che non si fa abbindolare dai sesterzi di Roma, è Obelix il vero protagonista del film, colui che fa l'esperienza più ravvicinata degli invasori, grazie al rapporto di amicizia che stringe con una famiglia spedita in Armorica a far da far cavia alla migrazione di massa. La sua proverbiale golosità, le sue battute ("Mi dici a cosa servono i romani se non ci si può picchiare sopra"?), la sua tenera esageratezza sono responsabili delle risate e delle soluzioni narrative, almeno nella metà dei casi. L'altra metà del divertimento è assicurata dai romani e da Plusquamursus in particolare: centurione assegnato alla trasferta, vittima di un manipolo di schiavi ultra sindacalizzati e di un altro fronte di legionari gelosi degli schiavi, rassegnato nello spirito e furbescamente diplomatico nei modi, Plusquamursus è un personaggio che sembra uscito da una commedia all'italiana dell'epoca d'oro del genere.
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A 8 anni da Asterix e i Vichinghi, film non proprio eccezionale, arriva il 9° lungometraggio d'animazione ispirato ai celebri personaggi creati da Goscinny e Uderzo, con però una significativa novità: si tratta del primo interamente realizzato in computer-graphic. Asterix e il Regno degli Dei, infatti, abbandona la classica animazione tradizionale, ormai radicata nella memoria [...] Vai alla recensione »
Quando seppi dell'uscita di questo film,ebbi molta paura:un film di Asterix e Obelix completamente in computer grafica non mi sembrava una grande idea.Ma ho comunque deciso di vederlo senza pregiudizi.Mai sono stato così felice di essermi sbagliato.Questo film ricalca molto l'umorismo di Goscinny e Uderzo (che in Italia ritroviamo in parte nei fumetti di Max Bunker,specie "Alan [...] Vai alla recensione »
Giulio Cesare è stanco di essere sconfitto e sbeffeggiato dai Galli, quindi ha un'idea a dir poco rivoluzionaria: costruire una città romana a ridosso del villaggio resistente per costringere gli stessi Galli a "romanizzarsi", facendo assorbire loro usi e costumi, convinto che la pacifica vicinanza dei romani e i loro sesterzi possano incrinare il semplice tessuto sociale gallico.
Asterix e Obelix devono affrontare nuovamente la minaccia dei romani, intenzionati a distruggere il loro villaggio per costruirci sopra "Il Regno degli Dei" una sorta di hotel a cinque stelle. I francesi si cimentano nuovamente nel cinema d'animazione rendendo il fumetto di Goscinny ancora più divertente, con humor dato dall'imbecillità di galli e romani da cui si salvano [...] Vai alla recensione »
Asterix è storia del fumetto, dovunque. Si è deciso di farne di nuovo un film, aggiornando la grafica al 3D. Ottima idea! Cesare è in forma più che mai come nemico giurato dei Galli. Un conquistatore che si adegua ai tempi. Secondo il topos “pasoliniano” della modernizzazione come metodo di asservimento, l’imperatore erigerà infrastrutture immobiliari, [...] Vai alla recensione »
un ottimo asterix forse il migliore.è un film d'animazione adatto a qualsiasi età.il doppiaggio italiano è uno dei migliori soprattutto quello dei romani.io lo consiglio a chiunque abbia voglia di passare una bella serate in famiglia o con gli amici.
Nel 50 avanti Cristo tutta la Gallia è occupata dai Romani. Tutta? No, perché un villaggio di irriducibili Galli resiste ancora e sempre all'invasore. Questa voltà, però, Giulio Cesare troppe volte ridicolizzato sul piano militare da Asterix, Obelix & Co - inaugura una strategia più insidiosa: farà costruire presso il villaggio un complesso residenziale in stile romano, con la mira di "ingentilire" [...] Vai alla recensione »
Che si inventa Cesare per far cadere gli invincibili Galli? Costruire, proprio fuori dal loro villaggio, una zona residenziale per i romani, ribattezzata «il regno degli Dei». I nuovi abitanti andranno a far spese dai Galli che, pianpiano, si faranno attrarre dai costumi importati dalla Capitale, civilizzandosi. Asterix e Obelix hanno, però, capito il piano.
Un comico come Alexandre Astier agli ordini di Asterix? Quello tra il cinico comico conosciuto dal grande pubblico francese per la serie tv Kaamelott e i fumetti di Asterix sembra uno strano matrimonio. Ma Astier sotto sotto ha una forte fibra goscinniana e ha già mostrato di voler esplorare nuove forme di intrattenimento. Più realista del re, Astier ha messo da parte il suo spirito mordace per realizzare [...] Vai alla recensione »