Un gioco di specchi che scandaglia le pieghe più nascoste della psiche di uomini e donne e le dinamiche più perverse della società occidentale. Drammatico, USA2023. Durata 113 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Vent'anni dopo che la loro famigerata storia d'amore da tabloid ha appassionato l'intera nazione, una coppia sposata cede alla pressione di un'attrice che deve fare ricerche sul loro passato per un film. Espandi ▽
La storia di May December è pane per i denti del regista e sceneggiatore Todd Haynes, che conserva una particolare affinità con il “re del melodramma” Douglas Sirk di cui condivide la determinazione adesplorare l’universo della proibizione sociale: l’omosessualità del marito di Lontano dal paradiso, quella di Carol e Therese in Carol, e ora la relazione fra una donna e un ragazzino. Per la terza volta dopo Safe e Lontano dal paradiso Julianne Moore si conferma musa ideale per Haynes, pronta a incarnare le fragilità e contraddizioni dell’animo umano, e impavida nel sottolinearne anche la sgradevolezza. Nessuno è senza peccato in May December, nessuno può sottrarsi alla lente di ingrandimento di Haynes, che con mano gentile ma sicura scandaglia le pieghe più nascoste della psiche di uomini e donne e le dinamiche più perverse della società occidentale, pronta a puntare il dito e ad ostracizzare le differenze, ma soprattutto ad impedire alle persone di essere se stesse ino in fondo. Recensione ❯
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Chalamet salta e balla in una favola tout court: due ore di magia, colore, scenografie mirabolanti e zuccherose. Avventura, Musical - USA2023. Durata 116 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Timothée Chalamet è Willy Wonka, dopo le interpretazioni di Gene Wilder nel 1971 e di Johnny Depp nel 2005. Espandi ▽
Il giovane Willy Wonka arriva in città con pochi denari e una tavoletta di cioccolata nel cilindro. Il suo sogno è aprire una grande cioccolateria nella piazza in cui però coesistono già tre mastri cioccolatai che fanno cartello fra di loro e non ammettono un nuovo concorrente. Willy soggiorna presso una locanda la cui proprietaria gli fa firmare un contratto pieno di clausole, dove soggiornano anche altri malcapitati ingannati allo stesso modo in epoche diverse. Al gruppetto non resta che unire le forze e tenersi stretti i propri sogni, sperando un giorno di realizzarli tutti.
Timothée Chalamet, nei panni di Willy, salta e balla come un pupazzetto da teatrino vittoriano, e canta canzoni scritte apposta per quello che è a tutti gli effetti un musical. E a proposito di ooompa loompa, qui ce n'è uno solo ma vale per cento, perché ha l'umorismo e l'autoironia di Hugh Grant.
Il film di King irriterà il pubblico o lo incanterà a seconda di quale punto di vista sceglierà di assumere: quello purista e filologico, che vorrebbe riconosciuta l'originalità e la capacità sovversiva (e liberatoria) di Dahl, o quello disposto a farsi intrattenere da due ore di magia, colore, scenografie mirabolanti e (è il caso di dirlo) zuccherose, più ambiziosi numeri musicali. Di certo in entrambi i casi si uscirà di sala canticchiando "oompa, loompa, doompety doo", incapaci di togliersi dal cervello quel motivetto demenziale. Recensione ❯
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Un film personale e visionario sorretto dalla coraggiosa interpretazione di un Joaquin Phoenix angosciato da costanti straniamenti. Commedia, Drammatico - Canada, USA2023. Durata 179 Minuti.
Il pavido Beau, introverso e facile preda di ansie e ossessioni, si appresta a mettersi in viaggio per far visita a sua madre; ma, alla vigilia della partenza, intorno a lui esplode il caos. Espandi ▽
Il quarantanovenne Beau soffre di gravi disturbi mentali ed è ancora vergine perché convinto dalla madre che se raggiungesse l'orgasmo morirebbe. Vive nella paranoia e immagina la città intorno a lui come un inferno. Dovrebbe partire per raggiungere la madre, ma finirà investito da un’auto. Si risveglia a casa degli amorevoli Roger e Grace, ma non è che la prima tappa di un viaggio allucinante… Come nell'Ulisse di Joyce, un protagonista ebreo attraversa un'Odissea interiore, che dilata una vicenda di per sé relativamente ordinaria in un inarrestabile flusso di coscienza. In tutta questa astrazione, realizzata spesso con piglio visionario e sorretta dalla coraggiosa interpretazione di un Joaquin Phoenix angosciato da costanti straniamenti, Ari Aster firma un film davvero personale. Si lascia alle spalle la struttura di genere dell'horror, ma come già esplicita il titolo non abbandona la paura e giunge a un finale nerissimo – ammorbidito solo da un tono spesso comicamente assurdo. Recensione ❯
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Film post-apocalittico in cui va in scena una guerra tra umani e androidi dopo un disastro di proporzioni catastrofiche. Espandi ▽
In una guerra futura tra la razza umana e le forze dell'intelligenza artificiale, Joshua (Washington), un ex agente delle forze speciali in lutto per la scomparsa della moglie (Chan), viene reclutato per dare la caccia e uccidere il Creator, l'inafferrabile architetto dell'avanzata IA che ha sviluppato una misteriosa arma con il potere di porre fine alla guerra... e all'umanità stessa. Joshua e la sua squadra di agenti d'élite oltrepassano le linee nemiche nel cuore oscuro del territorio occupato dall'IA solo per scoprire che l'arma apocalittica, che è stato incaricato di distruggere, è un'IA con le sembianze di un bambino. Recensione ❯
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Uno smagliante manifesto femminista, più sovversivo di quanto le sue 'buone maniere' lascino intendere. Drammatico, Francia2023. Durata 102 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Accusata di omicidio, Madeleine Verdier dimostra che il fatto è avvenuto solo per legittima difesa. Viene assolta e diventa una star, finché la verità non si presenta alla sua porta. Espandi ▽
Parigi, 1935. Madeleine Verdier, aspirante attrice convocata da un celebre produttore per un ruolo e poi aggredita, è accusata a torto del suo omicidio. Con la complicità di Pauline Mauléon, avvocato senza clienti che si incarica della sua difesa, si assume il crimine e accede alla gloria denunciando la misoginia della società e l’incompetenza della giustizia. Procedendo al ritmo di un film all’anno, François Ozon non smette di girare e di concimare i generi. Dopo aver ‘cantato’ la misoginia negli anni Cinquanta, con un vaudeville smisurato e barocco (8 donne e un mistero), dopo aver dato una lezione di femminismo sullo sfondo degli anni Settanta (Potiche), con una commedia ludica dai colori vintage, ribadisce la gioia insurrezionale di ‘eliminare’ la figura maschile abusante, o caricaturalmente maschile e arrogante, che nutre il suo cinema dagli esordi (Sitcom). Comme d’habitude, Ozon va oltre il testo che lo ispira. Mentre le nostre eroine ‘prendono la parola’ (e la pistola), il film allude a una possibile deriva del potere femminile. Perfidia intrigante di un film che dietro il divertissement e i virtuosismi verbali si rivela più sovversivo di quanto le sue ‘buone maniere’ lascino intendere. Recensione ❯
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Un atto finale che meraviglia, commuove e tiene incollati alle poltrone. Si rinnova la magia del grande cinema. Avventura, Azione - USA2023. Durata 142 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +10
Il quinto capitolo della saga di Indiana Jones ancora una volta interpretato da Harrison Ford. Espandi ▽
Avevamo davvero bisogno di ritrovare Indiana Jones, eroe nato al cinema più di quarant’anni fa, in un’epoca in cui invenzione e innovazione erano ancora i valori cardini del blockbuster americano? La leggenda aveva ancora sufficiente appeal per giustificare il quinto colpo di frusta? La risposta è felicemente affermativa, nessuna riserva. James Mangold, abile a insinuare l’emozione nella meccanica dei suoi blockbuster, prelude un elogio alla fatica e alla chance fuori tempo massimo, l’ultima corsa per questo eroe in pensione che vedremo due sequenze dopo cavalcare (nelle gallerie della metropolitana), sparare, prendere a pugni i nazisti, fuggire, inseguire, decifrare antichi codici e attraversare tutti i confini, compresi quelli temporali. Perché Indiana Jones e il quadrante del destino è un film di epoche al plurale, al quadrato, al cubo (1944, 1969, 415 A.C. …) che rinnova i legami con l’Indy che abbiamo sempre amato. Mai ‘parco a tema’, Indiana Jones e il quadrante del destino trova la sua nota più commovente in Harrison Ford, immerso in un bagno di digitale giovinezza e poi lanciato all’inseguimento di tutte le età della sua vita. È lui l’inestimabile reliquia di questo atto finale, la quadratura del cerchio, il ‘quadrante’ di un destino comune, custodito nel cuore e negli occhi perché non passi. La spinta archimedea è pari alle lacrime che versiamo. Recensione ❯
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Un film intimista in cui Miyazaki dà libero sfogo alla sua incredibile creatività. Animazione, Giappone1988. Durata 86 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Due sorelline, Satsuki e Mei, dopo essersi tarsferite di casa iniziano a vedere e conoscono i Totoro, creature leggendarie, pelose e dall'aspetto tondeggiante di varia grandezza. Espandi ▽
È il film più anomalo di Miyazaki. Protagoniste sono le due sorelline Satsuki e Mei. Queste dopo essersi tarsferite di casa iniziano a vedere e conoscono i Totoro, creature leggendarie. I Totoro sono palle di pelo dall'aspetto tondeggiante di varia grandezza. Secondo la leggenda sono vissuti in Giappone prima dell'arrivo dell'uomo e adesso abitano nelle foreste, si nutrono di noci e di giorno dormono dentro gli alberi. Recensione ❯
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Una spettacolare fusione di generi, tra sottocultura underground e citazioni classiche. Drammatico, USA1979. Durata 92 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Cyrus propone una riunione di tutte le bande di teppistelli newyorkesi. Ma mentre sta parlando, uno di una banda avversaria gli spara e lo uccide. Espandi ▽
New York, 1979. Cyrus, leader carismatico della gang più agguerrita della città, convoca, in pieno Bronx, una convention notturna delle bande giovanili della città. L'obiettivo è proclamare una tregua delle guerre continue che pongono le gang una contro l'altra e coalizzarsi per mettere sotto scacco l'intera New York. Durante il meeting qualcuno spara al potente Cyrus. La colpa dell'omicidio ricade sulla banda di Coney Island, i Warriors. Le altre gang scatenano, allora, una spettacolare caccia all'uomo, mentre i nove "guerrieri" tentano di tornare nel loro territorio. Recensione ❯
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Da una storia vera, la vita, i crucci e le speranze del famoso fotografo Masashi Asada. Una visione consigliata. Commedia, Giappone2020. Durata 127 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un giovane fotografo decide di mettere la sua famiglia al centro della sua passione. Espandi ▽
La biografia di un fotografo insignito di alcuni premi diviene nelle mani di Ryota Nakano una commedia girata nel tipico stile giapponese, in cui i momenti surreali o goffi sono evidenziati da una colonna sonora complice e poi bruscamente interrotti dall’irruzione di una tragedia o di un evento altamente drammatico. Sulla capacità di gestire questo equilibrio e sulla reazione dei personaggi a queste situazioni si gioca molto della scommessa di Nakano, che chiede al protagonista Kazunari Ninomiya un’interpretazione intensa e minimalista. Masashi è al centro di Foto di famiglia ma non ne è necessariamente l’eroe. Siamo invitati, in quanto spettatori, a provare empatia quando muove i suoi primi passi nel mondo della fotografia e coltiva un sogno, ma la delusione, tanto per lui quanto per noi, è dietro l’angolo. Al di là di alcuni spunti interessanti, Foto di famiglia sceglie di rimanere nell’alveo della convenzionalità e di accontentare un target ibrido, a metà tra cinema e televisione. E, in questo contesto, rimane una visione consigliata. Recensione ❯
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Una vertiginosa odissea in cui Hayao Miyazaki rivisita i suoi film precedenti e rende omaggio alle sue influenze. Animazione, Giappone2023. Durata 124 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
La crescita psicologica di un adolescente attraverso le interazioni con i suoi amici e lo zio. Espandi ▽
La guerra del Pacifico brucia Tokyo e il mondo di Mahito, un ragazzino traumatizzato dalla morte della madre, divorata dal fuoco dei bombardieri. Due anni dopo, elaborato il lutto, suo padre lascia la città per la campagna e per la cognata, da cui adesso aspetta un figlio. Mahito fatica ad accettare una nuova mamma e una nuova vita ma qualcosa lo distrae dal dolore. Un airone cenerino e ostinato lo tormenta e ‘gli parla’ conducendolo in un mondo fantastico e nascosto. Nel corso di una vertiginosa odissea in cui il protagonista attraversa una serie di soglie, livelli e portali, nella speranza di vedere la madre morta e di ritrovare la matrigna viva, Miyazaki mette in campo un immaginario ricco ed eterogeneo in cui rivisita i suoi film precedenti e rende omaggio alle sue influenze, mescolando stili e tecniche di animazione diversi e incrociando la strada di un bestiario straordinario che funge da guida per l’aldilà. Recensione ❯
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L'anticonvenzionale Sibilia racconta un'altra storia vera. Ed è sempre più temerario nelle soluzioni estetiche e narrative. Commedia, Italia2023. Durata 110 Minuti.
Una storia di passione e sogni che da un basso di Napoli diventa un'incredibile avventura internazionale. Espandi ▽
Napoli, 1976. Peppe, Enrico e Angelo Frattasio sono tre fratelli che campano di espedienti A metà anni '80 uno di loro comincia a realizzare compilation musicali su cassette e creare un'opportunità di fama e di ricchezza per i tre fratelli. Molti celebrano il successo dell'"etichetta" Mixed By Erry, ma la Finanza, le case discografiche e soprattutto un poliziotto arrabbiato cominceranno ad investigare questo successo fuori dagli schemi e da qualsiasi controllo legale.
Mixed By Erry è un tipico prodotto della mente creativa di Sydney Sibilia, il cui piglio anarchico e allergico alle convenzioni era già evidente nella saga di Smetto quando voglio e poi ne L'incredibile storia dell'Isola delle Rose.
L'opera conserva numerosi pregi, dai tempi comici dei tre giovani attori protagonisti, al ritmo di regia di Sibilia, sempre più agile e sempre più temerario nell'inventarsi soluzioni estetiche che sono anche efficacemente narrative; la colonna sonora anni '80 è gustosa e sono efficaci le musiche originali di Michele Braga, e i cosiddetti valori di produzione sono tutti elevati, anche se le scenografie producono lo stesso effetto teatrale della trama. Recensione ❯
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Uno sguardo dall'interno sull'equilibrio incrinato di un'artista egotica e manipolatrice, con smanie di onnipotenza. Drammatico, USA2022. Durata 158 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Todd Field racconta la controversa Lydia Tár, tra le più grandi compositrici/direttrici d'orchestra viventi e prima donna in assoluto a dirigere un'importante orchestra tedesca. Espandi ▽
Lydia Tár, prima donna di sempre a dirigere l’orchestra dei Berliner Philharmoniker, si trova al centro di polemiche sull’abuso di potere esercitato nel proprio ruolo e sulla richiesta di favori sessuali fatta a delle dipendenti in cambio di riconoscimenti professionali. In particolare, dopo il suicidio di una sua ex assistente, Krysta, cominciano a circolare prove e video compromettenti, probabilmente diffusi da membri del suo stesso staff. Al cuore dell’indagine di Field si trova il tema sempre più attuale dell’abuso di potere e dell’estrema difficoltà di separare sfera privata e professionale. Quando quest’ultima conduce oltre ogni aspettativa ed espone a continue lusinghe, è possibile mantenere il controllo senza cedere alla tentazione di sostituirsi a Dio e gestire i destini degli esseri umani? Un ruolo letteralmente impossibile da interpretare, se non per un monstruum della recitazione quale Cate Blanchett, non nuova a parti di donne egocentriche, accentratrici e manipolatorie. Recensione ❯
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Un one woman show che mette in bella mostra il talento comico e camaleontico di Pilar Fogliati. Commedia, Italia2023. Durata 108 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il ritratto affettuoso e ironico di quattro giovani ragazze molto diverse tra loro che, con le loro insicurezze, paure e desideri, cercano di farsi largo nel mondo. Espandi ▽
Eugenia è un'aspirante sceneggiatrice palermitana approdata al quartiere romano bohemienne del Pigneto per far produrre il suo copione, "Olio su mela", e che sarà destinata ad imbattersi in parecchie docce fredde; Uvetta è un'aristocratica senza alcun senso della realtà che frequenta solo cugini appartenenti alla sua casta ma vuole provare l'emozione di andare a lavorare da un fornaio; Michela è una ragazza semplice di Guidonia con un fidanzato carabiniere che si imbatte in un amico d'infanzia per il quale ha sempre avuto un debole; e Tazia è una pariolina aggressiva che crede di saper dominare gli uomini e impartisce lezioni sul tema alle amiche. Le unisce una psicologa che tutte frequentano.
La neoregista porta non solo la sua consumata esperienza nel creare caratterizzazioni a scopo comico, ma anche la sua voglia di testimoniare la contemporaneità delle sue coetanee appartenenti a mondi e strati sociali diversi.
La confezione registica è movimentata e mantiene un gusto pop adatto al racconto, e Fogliati ha una grande capacità di dominare la scena, ma anche una bella generosità nei confronti degli attori di contorno. Romantiche è un one woman show che mette in bella mostra l'indiscutibile talento di Pilar Fogliati, molto più che semplicemente comico. Recensione ❯
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La vita di Orlando, mite accordatore di pianoforti, cambia quando incontra una fisioterapista che gli diagnostica una contrattura "emotiva". Espandi ▽
Un sessantenne non accordato con il contesto in cui vive, dolente, anestetizzato dalle canne, poco entusiasta del presente. È l'accordatore di pianoforti Orlando nel nuovo film diretto e interpretato da Rocco Papaleo. Pensato in un momento esistenziale particolare, quello di isolamento dovuto alla pandemia e della conseguente autoanalisi, il film non è solo la storia di un sessantenne a disagio che fatica a riconnettersi con la realtà. È anche, come ha sottolineato Papaleo, un'opera sulla necessità di perdonare e perdonarsi, superando ogni rancore e frustrazione. Intimista, maturo, meno ironico e ancora più malinconico dei suoi film precedenti, sempre fortemente ancorato alla Basilicata, racconta legami familiari capaci di rimanere impressi, anche per il loro progressivo sfilacciarsi, come spesso accade nella vita. La cantante Giorgia è al suo debutto sul grande schermo e interpreta con grinta lo stimolo al cambiamento: non si fa intimidire dalla cinepresa e risulta credibile, spontanea e dotata di una leggerezza luminosa. Recensione ❯
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In una bella villetta sul lago un gruppo di persone, tutte di buon livello, buona borghesia, vivono tranquillamente, ritemprandosi dai soliti stress d... Espandi ▽
In una bella villetta sul lago un gruppo di persone, tutte di buon livello, buona borghesia, vivono tranquillamente, ritemprandosi dai soliti stress della città. Ma ecco che arrivano ospiti apparentemente altrettanto per bene, ma che cominciano a torturare, stuprare e uccidere. Violenza implacabile condotta con freddezza agghiacciante dal giovane regista. Il film ha costituito un caso alla mostra di Venezia del '97. Un'altra delle rare combinazioni di film con molte qualità senza grandi budget. Recensione ❯
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