La cinefilia incontra ancora una volta il piacere dell'affabulazione. Veltroni ci ricorda la grandezza di Lucio Dalla. Documentario, Italia2023. Durata 90 Minuti.
Un film che nasce riportando alla luce una storia d'amore a più strati: quella napoletana di Caruso e quella che lega Dalla a Napoli e Sorrento. Espandi ▽
Il 23 marzo 1986 Lucio Dalla teneva al Village Gate di New York un concerto di cui si pensava si fossero perse le riprese che ora vengono invece proposte in un'edizione restaurata e rimasterizzata. Ad esse si aggiunge in apertura la ricostruzione della creazione di "Caruso" avvenuta pochi mesi dopo a Sorrento.
Un ritrovamento prezioso che, unendosi alla rievocazione di come è nato un classico della canzone, ci ricorda la grandezza di Lucio Dalla. Ancora una volta Walter Veltroni torna a offrirci l'occasione di assistere a un concerto del tutto particolare con le riprese di Ambrogio Lo Giudice che si ritenevano ormai perdute. Lo fa con il suo stile che unisce la cinefilia al piacere dell'affabulazione finalizzata ad ampliare la conoscenza del protagonista.
Alla fine del film (suggeriamo di vedere i titoli di coda perché c'è una sorpresa) compare un ringraziamento a un particolare commendatore. Chi non ne conoscesse il motivo potrà successivamente documentarsi scoprendo un ulteriore aspetto dell'ironia di Lucio. Recensione ❯
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Una favola dalle ombre profonde che racconta l'emancipazione con garbo e rispetto della Storia. Biografico, Francia, Belgio2023. Durata 115 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una donna nasconde da tutta la vita una sua pecularità genetica: il suo corpo è coperto da peli. Quando si sposa decide di voler vivere libera da questo segreto. Espandi ▽
Francia, fine ‘800. Rosalie ha un segreto: da quando è nata è coperta di peli, che suo padre ha rasato attentamente per anni. La prima notte di nozze, il marito Abel la allontana inorridito. Ma Rosalie è una giovane donna determinata e sceglie di mostrarsi a tutti con la barba non rasata, attirando nuovi guadagni in famiglia. Riuscirà la volitiva protagonista ad essere accettata? Diretto da Stéphanie Di Giusto e da lei sceneggiato con Sandrine Le Coustumer, Rosalie è narrato come una favola dalle ombre profonde con al centro la sensualità e la seduzione, perché Rosalie è irresistibilmente attraente, con o senza barba. Di Giusto è per fortuna attenta a non imporre a Rosalie una lettura antistorica in nome dell’emancipazione femminile contemporanea: se da un lato infatti vediamo (finalmente) una donna dominare anche la più improbabile delle circostanze, dall’altro sono chiaramente rappresentati tutti i vincoli dell’epoca alla sua autodeterminazione. Recensione ❯
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Una storia di riscatto che introduce un maggior approfondimento psicologico. La soddisfazione dei più piccoli è garantita. Animazione, USA2023. Durata 92 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Il sequel di Paw Patrol - Il film, incentrato sulla piccola eroina Skye, è una storia che si apre alle potenzialità dei super poteri. Espandi ▽
Ad Adventure City arriva una nuova minaccia: la scienziata Victoria Vance (guai a chiamarla pazza però) vuole attirare un meteorite per studiarne le potenzialità. Questo finisce sulla sede della Paw Patrol, ma l'apparente distruzione nasconde un segreto: i cristalli contenuti nel meteorite conferiscono ai cuccioli dei superpoteri, grazie ai quali potranno sventare i piani di Vance in combutta con il redivivo sindaco Humdinger.
Rispetto al film precedente, Paw Patrol: Il Super Film accenna qualche spunto narrativo che provi timidamente a uscire dal rigido pattern degli episodi della serie tv. Il dramma vissuto da Skye e quello di Liberty, unici due personaggi femminili della supersquadra canina, introduce una sfumatura malinconica e di maggiore approfondimento psicologico.
L'unico giudice credibile è chi appartiene al target designato dell'operazione e la soddisfazione dei più piccoli è più che garantita. Rideranno meno del solito, ma la sensazione è preservata. Recensione ❯
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Il sequel dello shark movie con Jason Statham intrattiene ma non morde. Azione, Avventura - USA2023. Durata 116 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un'avventura da brividi che fa seguito a quella del blockbuster del 2018, portando l'azione ad un livello ancora più alto, e a maggiori profondità, tra branchi di inarrestabili Megalodonti. Espandi ▽
Una squadra di coraggiosi esploratori nelle profondità più recondite dell'oceano. Il loro viaggio si trasformerà in una spirale di caos quando una diabolica operazione mineraria minaccerà la loro missione e li costringerà ad una rischiosa lotta per la sopravvivenza. Messi alle strette da colossali Megalodonti e da implacabili saccheggiatori dell'ambiente, i nostri eroi dovranno superare i loro spietati predatori in una corsa contro il tempo al cardiopalma. Recensione ❯
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Una straordinaria fotografia del reale, espressa con grande pudore e senza pornografia del dolore. Documentario, Italia2023. Durata 107 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La quotidianità di un gruppo di ragazzi affetti da malattie psichiche. Espandi ▽
Sei pazienti ricoverati in due strutture psichiatriche della periferia romana: uno è in balia di "pensieri troppo veloci" che non riesce a gestire; un'altra, da quando aveva 12 anni, soffre di un disturbo alimentare che l'ha ridotta al lumicino; una ragazza dell'Est crede nell'oscurità e nell'esistenza dei "raptor"; un uomo è convinto di essere ebreo; un ragazzo e una ragazza di colore affrontano la realtà l'uno inseguendo l'empatia verso il prossimo, l'altra cercando di imparare l'italiano (ma attraversando le stanze della struttura come se fossero campi minati). E poi le loro famiglie, e gli psichiatri che giorno dopo giorno cercano di aiutare queste anime smarrite a ritrovare la strada di casa.
Quella di Munzi è una straordinaria fotografia del reale che non si limita ad essere una testimonianza ma che diventa un'adesione empatica alla sofferenza, espressa con grande pudore e senza spettacolarizzazione, ma non per questo priva di cura formale e di attenzione nel costruire un racconto accessibile al pubblico.
Kripton racconta la fatica di vivere di chi si fa cartina di tornasole di un disagio contemporaneo, urlo di Munch di un mondo iper accelerato e ipertecnologico mirato alla performance esteriore invece che alla crescita interiore, e la ricerca estrema di una risposta alla domanda di senso che tutti ci poniamo - soprattutto oggi. Recensione ❯
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Un uomo comune del millennio digitale catapultato in un inaspettato viaggio analogico. Espandi ▽
Ennio Strano è un esperto informatico quasi cinquantenne che vive in funzione della tecnologia che lo circonda. Una sera, in una discoteca, gli cade il cellulare ultimo modello: lo aiuta a recuperarlo Viola, una ragazza che "porta avanti uno stile slow" e tiene a distanza ogni device high-tech. Ma quando Viola si reca nel punto vendita di Ennio per farsi riparare un vecchio modem, l'uomo si ritrova in un mondo in cui la tecnologia si è fermata per decreto governativo al 1999, circondato da Nokia 3310, Pentium II, cabine telefoniche e negozi Blockbuster. In questa realtà parallela Ennio dovrà capire quale sia il migliore dei mondi possibili.
Maccio Capatonda, al secolo Marcello Macchia, parte da un'idea molto promettente ma non riesce a svilupparla in modo convincente, creando una storia che sembra lei stessa impantanata nel passato, quanto a ritmo e progressione macchinosa della trama.
A fuoco è invece l'interpretazione scanzonata di Martina Gatti nei panni di Viola, che riesce a rendere quasi credibile il suo personaggio refrattario alla modernità ma attratto da questa sorta di Aranzulla. Recensione ❯
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Un ritratto unico e appassionato che riporta alla luce le mille sfumature di un mito che a dieci anni dalla sua scomparsa continua a sorprendere ed affascinare con la sua cifra unica, stralunata e surreale. Espandi ▽
Enzo Jannacci è stato (e per certi versi lo è ancora) un precursore nel campo della musica italiana nonché un autore di brani indimenticati e indimenticabili. I suoi dischi, le sue performance televisive e teatrali, il suo essere uomo di profondo estro unito a profonda umanità costituiscono la base di una narrazione in gran parte condotta da lui stesso.
Giorgio Verdelli sa cogliere, in questo omaggio ad uno dei più eclettici e grandi artisti del panorama musicale italiano, al contempo il personaggio e la persona.
Mentre si diverte e ci fa divertire, Verdelli, con la complicità a posteriori di un Jannacci che si racconta e che viene raccontato da una molteplicità di interventi e punti di vista, riesce anche a toccare le corde più intime di un autore che non era mai distante dai soggetti che metteva in musica e parole. Recensione ❯
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Un thriller distopico basato sull'omonimo romanzo di Iain Reid del 2018. Espandi ▽
2065, da qualche parte nel Midwest degli Stati Uniti. L'acqua scarseggia a causa di una profonda siccità, le città si sono sovrappopolate e le campagne sono state abbandonate, mentre il governo ha avviato una campagna per creare insediamenti nello spazio celeste. Ma Junior e sua moglie Hen continuano a vivere in una casa in mezzo al nulla, cercando di far crescere quel poco che è rimasto intorno a loro. La casa è nella famiglia di Junior da due generazioni e lui non vuole andarsene, Hen invece è stanca di quella vita da reclusi, anche perché nel tempo il rapporto con suo marito si è logorato.
Un giorno bussa alla loro porta un funzionario del governo, Terrance: Junior è stato scelto per imbarcarsi a bordo di una stazione spaziale in orbita intorno alla terra e dovrà prepararsi all'impresa. Il giovane uomo non può rifiutarsi di servire la patria per affrontare la migrazione climatica, e la notizia peggiore è che a sostituirlo, mentre è nello spazio, manderanno un suo clone per tenere compagnia a Hen. La coppia ha due anni di tempo per abituarsi all'idea, non certo facile da accettare, per nessuno dei due.
La trama è parecchio confusa, al punto che i due attori protagonisti Saoirse Ronan e Paul Mescal sembrano far fatica a stare dietro alle eccessive contorsioni dei loro personaggi e di una trama che in fondo non dice molte cose, ma le ripete ossessivamente e in modo a volte incoerente. Altro punto a sfavore del film è un commento musicale incessante che spesso schiaccia il film con la sua presenza ingombrante. Recensione ❯
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Una cronaca romantica che volge in inferno coniugale. I sentimenti, secondo Donzelli, sottendono una sentenza bellicosa. Drammatico, Francia2023. Durata 105 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Quando Blanche incontra Greg pensa di aver trovato l'uomo della vita. Presto però si ritrova coinvolta in una relazione tossica con un uomo possessivo e pericoloso. Espandi ▽
Blanche Renard vive a un passo dal mare dove attende l'amore, che arriva e ha lo charme di Grégoire Lamoureux (nomen omen), un perfetto sconosciuto che sembra avere tutto quello che cerca. Cresciuta tra una madre affettuosa e una sorella gemella più intraprendente, Blanche sposa Grégoire e lascia la famiglia per il tetto coniugale. Lontana dalla Bretagna e dagli affetti più cari, la sua idea romantica dell'amore si scontra presto con la realtà e un uomo possessivo. Vessata dal marito, manipolatore nocivo e inquisitore feroce, Blanche precipita in una disperazione profonda. Non resta che decidere se restare o partire, tacere o denunciare.
L'amour et les forêts traccia un percorso a parte nella filmografia di Donzelli, lavorando su due universi completamente separati, il lirismo e il realismo noir, che finiscono per convergere violentemente in un melodramma psicologico. I sentimenti secondo Donzelli sembrano sempre sottendere una sentenza bellicosa, i suoi personaggi 'andare all'amore' come si va alla guerra. L'amour et les forêts non fa eccezione, la vita di coppia non è mai stata più pericolosa ma il 'trattamento' avrebbe meritato più sottigliezza e meno eccentricità. Recensione ❯
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Il film racconta la storia di Trip (Lillo), un elfo di Babbo Natale incaricato di costruire giocattoli e dal temperamento anticonvenzionale. Espandi ▽
Elia è un bambino dislessico, bullizzato dai compagni, con il papà lontano e la mamma che fatica a portare avanti un negozio di giocattoli di quelli di un tempo, lontano dalle mode del momento. Trip è un elfo tuttofare, goffo e vivace, che inventa giocattoli tanto geniali quanto pericolosi, che vengono puntualmente scartati. Per sbaglio finirà impacchettato a casa di Elia e insieme dovranno affrontare una serie di avventure, tra cui il temibile Ciocca, che mira a imporre il suo peluche parlante come "il" giocattolo di Natale che tutti vorranno.
La dedizione del notevole cast, l'alto budget a disposizione (otto milioni di euro) e l'evidente impronta di Gabriele Mainetti su scrittura, produzione e musiche, non bastano a far elevare il film diretto dagli YouNuts! sopra al livello delle buone intenzioni.
Infarcito di moralismo e messaggi didascalici, nell'affrontare temi importanti come la lotta al bullismo e al consumismo sfrenato, inciampa nella realizzazione di scene d'azione come la gara di slittini tra bambini. Recensione ❯
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Due famiglie molto diverse si ritrovano per la festa del 4 Luglio. Espandi ▽
Sebastian Maniscalco, proveniente da una famiglia italo-americana, lavora come manager in un hotel Hilton a Chicago e convive con la fidanzata Ellie Collins, figlia di facoltosi proprietari di una importante catena alberghiera. Per la Festa dell'Indipendenza, Sebastian ed Ellie sono invitati nella residenza dei Collins dove vorrebbero cogliere l'occasione per annunciare il loro matrimonio. Informato dal figlio Sebastian, il padre Salvo, uomo di vecchio stampo e dalle origini siciliane (rimasto da poco vedovo), insiste per unirsi al viaggio.
Robert De Niro indossa la sua maschera comica in un film meno volgare di alcuni precedenti. Non mancano momenti e battute divertenti, ma qualche gag è tirata per le lunghe e lo schema diventa ripetitivo.
Lo schema narrativo è molto simile a quello precedente, basato sul cortocircuito suoceri-generi, genitori-figli, e tra famiglie opposte, anche se in Papà scatenato tutto appare meno dosato, i meccanismi meno sofisticati e i personaggi più tendenti alla macchietta. Ma Il film non manca di momenti e battute divertenti, con tanto di spassoso riferimento a Quei bravi ragazzi. Recensione ❯
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Un'opera dal respiro utopico che rivendica la lotta femminile contro il potere e l'emancipazione dalla società patriarcale. Drammatico, Italia2023. Durata 119 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una donna cerca di preservare la bellezza selvaggia della sua Sardegna. Espandi ▽
È un ritratto femminile potente e capace di rimanere impresso, il nuovo film di Marco Amenta. Ha per protagonista Rosa Aste, più convincente che mai nei panni della Anna del titolo, una ragazza sarda che ama pascolare le sue pecore e vendere il formaggio. Almeno fin quando non vogliono spodestarla, con l'intenzione di costruire un albergo sulla sua terra, di cui pare non abbia il certificato di proprietà. È un film drammatico dal respiro ampio di utopia che incanta, conquista e convince, facendosi perdonare picchi di eccessivo pathos. Amenta sta ben attento a non firmare un'agiografia lontana dal reale, ma a restituirci il ritratto eroico di una donna imperfetta, aspra, diffidente, irascibile, lontana da ogni stereotipo letterario e cinematografico.Una storia di resistenza contro il potere, insieme capitalistico e maschilista, che solo una donna è in grado di combattere. Recensione ❯
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La terza età, poco rappresentata nel nostro cinema, vive e lotta con noi. Commedia, Italia2023. Durata 96 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
L'incontro tra Gerri e Tom fa nascere un'accesa competizione che darà vita a una serie di esilaranti sfide tra nonni, senza esclusione di colpi... e colpi di scena. Espandi ▽
Gerri (Vincenzo Salemme) è un nonno attento e premuroso, vive con la famiglia della figlia, aiuta in casa e si prende cura dei suoi amati nipoti. In questo perfetto equilibrio familiare irrompe nonno Tom (Max Tortora), che dopo anni vissuti all'estero torna in Italia per trascorrere un po' di tempo con i nipotini. Esuberante e chiassoso, nonno Tom è pronto a infrangere ogni regola stabilita da nonno Gerri pur di realizzare i desideri dei bambini e conquistare il loro amore.
Dall'incontro tra Gerri e Tom nascerà un'accesa competizione che darà vita a una serie di esilaranti sfide tra nonni, senza esclusione di colpi... e colpi di scena. Recensione ❯
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Un'opera inconsueta e affascinante che presenta un amore estremo senza aver paura di indagare il disagio. Drammatico, Erotico - Svizzera2023. Durata 110 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Bigna e Frank sono due persone di personalità diverse. Quando i loro mondi diversi si scontrano, diventano ossessivamente intrecciati in una relazione appassionata. Espandi ▽
In Svizzera, Bigna è una giovane scienziata che conduce studi sulla prevenzione dei terremoti. Tutto nella sua vita sembra improntato al controllo, inclusa la sessualità, che per la ragazza vuol dire incontri organizzati tramite app e che simulano l'aggressione da parte di uomini mascherati. Uno di loro, Frank, fa però breccia nella rigida routine di Bigna e i due decidono di rivedersi nonostante abbiano vite molto diverse. Sarà l'inizio di una frequentazione e poi di una relazione che lascia sorpresi entrambi.
Il regista svizzero Jan Gassmann firma un'opera inconsueta ma affascinante, che guarda all'amore e all'attrazione in chiave molto diversa dagli stereotipi del genere. Invece di mettere l'amore sotto un microscopio, Gassmann lo proietta a distanze siderali e poi lo traccia con un telescopio, cercando qualcosa che perduri.
Fino a che punto può sopravvivere una cosa a cui non sappiamo dare un nome, sembra chiedere Gassmann? La sua idea di storia d'amore è estrema e non ha paura di indagare il disagio. Recensione ❯
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Una rom-com già vista che deve tutto al debutto di Celine Dion come attrice. Commedia, Drammatico - USA2023. Durata 104 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Nel film la celebre cantante canadese Celin Dion, vincitrice di tutti i più prestigiosi riconoscimenti musicali, interpreta inoltre alcuni suoi brani inediti. Espandi ▽
Mira Ray attende in un bar il suo fidanzato. Scherzano, parlano, si baciano, senza sapere che sarà l'ultima volta per entrambi. Lui viene investito da un autista ubriaco in pieno giorno, per lei sopravvivere al dolore sarà difficilissimo. Troverà come escamotage quello di continuare a inviargli messaggi via cellulare senza sapere che il suo numero è stato nel frattempo riassegnato al telefono aziendale del critico musicale Rob Burns. Quest'ultimo è reduce da una delusione d'amore e deve scrivere un pezzo su Celine Dion, la quale si rende disponibile a diventare la sua confidente e fargli da Cupido per incontrare prima, e conquistare poi, la stessa Mira.
Il lavoro di James C. Strouse si aggiunge al filone dei film romantici pop a lieto fine, puntando a cavalcarne il potere di suggestione emotiva più che a rinnovarlo.
Disinvolta, ironica e autoironica, con delle punte di comicità notevoli e delle espressioni da attrice navigata, Celine Dion ricorda a tratti Emma Thompson, a tratti Meryl Streep di Il diavolo veste Prada (specie quando paragona il protagonista a "un paio di mutande usate"), e riesce appieno a far appassionare gli spettatori al suo personaggio. Recensione ❯
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