Anno | 2022 |
Genere | Commedia, Horror, |
Produzione | USA |
Durata | 106 minuti |
Regia di | Mark Mylod |
Attori | Ralph Fiennes, Anya Taylor-Joy, Nicholas Hoult, John Leguizamo, Janet McTeer Judith Light, Aimee Carrero, Chau Hong, Paul Adelstein, Arturo Castro, Reed Birney, Rebecca Koon, Rob Yang, Mark St. Cyr, Peter Grosz, Christina Brucato, Adam Aalderks, Jon Paul Allyn, Mel Fair, Cristian Gonzalez, Matthew Cornwell, John Wilkins III. |
Uscita | giovedì 17 novembre 2022 |
Tag | Da vedere 2022 |
Distribuzione | Walt Disney |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 14 |
MYmonetro | 2,75 su 16 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
|
Ultimo aggiornamento venerdì 18 novembre 2022
Sorprese incredibili nel menù del ristorante di un'isola sperduta. Il film ha ottenuto 2 candidature a Golden Globes, 1 candidatura a Writers Guild Awards, ha vinto un premio ai Critics Choice Super, In Italia al Box Office The Menu ha incassato 2,1 milioni di euro .
CONSIGLIATO SÌ
|
Tyler, gourmet ossessivo, invita Margot, misteriosa 'fidanzata', ad accompagnarlo a Hawthorn, un ristorante stellato nel cuore di un'isola privata. A gestirlo, come una caserma, è Slowik, chef di cucina molecolare che promette un menu da sogno guarnito da rivelazioni e sorprese. Tra una portata e l'altra, che Tyler degusta vorace, e Margot declina irritando Slowik, uno spettacolo macabro prende progressivamente forma. Circondata da celebrità del cinema e squali della finanza, critici gastronomici deliranti e habitué, Margot è la prima ad avvertire il clima ostile. Intanto la sua inappetenza attira l'attenzione dello chef che le fa una terribile rivelazione. Margot deve comprendere presto le regole del gioco o pagarne il prezzo con gli altri convitati.
Nella storia dei 'film di ristorazione', The Menu aspira a uscire dai sentieri battuti della commedia culinaria (Big Night, Ratatouille, Dinner Rush, Délicieux, Sapori e dissapori...) e a smarcarsi dai programmi televisivi galvanizzanti ("Hell's Kitchen", "MasterChef Italia", "Dinner Club"...) costruiti intorno a personalità esplosive come lo chef britannico Gordon Ramsay o il nostrano Carlo Cracco.
Horror culinario, The Menu arriva dopo Pig e Boiling Point nel dipingere il fallimento di un sistema e di un mondo che non ha più i piedi per terra. A Hawthorn il prezzo è 1.250 dollari a testa, sottomissione allo chef inclusa. Ti rimetti al suo genio e lui in cambio ti offre la trascendenza su un piatto d'argento. Un'introduzione efficace tratteggia personaggi e personalità che bramano le 'esperienze' e venerano il cibo rarefatto, tutti tranne Margot, outsider senza ricchezza e senza privilegi che fuma sigarette e se ne fotte delle papille gustative.
Come Pig, western culinario tra campagna e città, la commedia orrorifica di Mark Mylod è nemica della sofisticazione mondana, che ha finito per corrompere le proprie scale di valori. Accomodati i suoi ospiti, inebriati con rossi invecchiati o bianchi ghiacciati, punta i riflettori sul suo chef che recita marziale la sua filosofia alimentare. Le sfumature sono sinistre ma i commensali sono in estasi e non vedono il codice matrix sottostante, fino alla terza portata, tortillas 'incise' e personalizzate. E a quel punto è troppo tardi.
Meno sappiamo di The Menu e più deliziosa sarà la cena, tuttavia possiamo rivelare senza fare danni, che il film assomiglia a uno spettacolo teatrale concentrato sul processo di costruire ossessivamente ogni piatto, e sul pubblico, oscenamente ricco e disarmato non appena viene maltrattato in una conversazione a tavola. Dall'altra parte del fronte, un esercito di cuochi risponde agli ordini all'unisono e parla solo se interpellato. Le loro vite personali sono votate al culto della cucina, soffriggono, fermentano, misurano, insaporiscono, guarniscono, impiattano, stappano bottiglie e montano a neve le colpe imperdonabili dei convitati. La cena si nutre dei loro peccati e assapora la loro umiliazione per ritornare alla generosità delle cose semplici (hamburger), finire col botto e riportare tutti alla realtà. Il cibo e la sua preparazione si impongono come principali vettori emozionali del racconto.
Un racconto basato su un'isola, tempio dell'essenziale che offre pesce, verdure e carne, e accomodato in un locale esclusivo, che ospita solo una dozzina di persone, non ammette cellulari e non accetta commensali solitari. La posta in gioco è alta (riflettere sui propri privilegi e le proprie meschinità), l'ego è grande e la ricerca di una sensazione effimera è infinita. In questo senso, The Menu fornisce un inquietante commento satirico sulla divisione di classe e su come i ricchi siano un pozzo senza fondo di bisogni insoddisfatti. Mark Mylod apparecchia una commedia dark e vendicativa che sonda le ansie di un collettivo passivo e spoglia le sue velleità.
Il film non si traduce mai in una critica sociale rivelatrice ma sfoggia comunque una visione acuta e avvincente sulle pressioni create dal capitalismo e dalla sua applicazione incoerente. Una potente parodia di una cultura in cui l'esclusività e le esperienze uniche sono feticizzate in misura malsana. Ralph Fiennes è sempre vagamente mostruoso e Nicholas Hoult è l'attore più intrepido di tutti quando si tratta di essere maldestro e vanesio (La favorita, The Great). Tra di loro, la vermeeriana Anya Taylor-Joy fa "scacco matto".
Normal 0 14 false false false IT X-NONE X-NONE [...] Vai alla recensione »
Quando Mark Mylod ha guardato per la prima volta Hell’s kitchen, avrà pensato “posso fare di meglio”. Così ha iniziato a pensare a come trasformare lo show televisivo in un vero e proprio “inferno”, questa volta però considerandolo non tanto come un talent show, bensì una lotta alla sopravvivenza, nel vero e proprio senso della parola.
The Menu – un'esperienza cinematografica stellataSiamo su un'isola anonima, che ospita un intero ecosistema e un ristorante gestito da uno chef stellato, che offre da anni ai suoi commensali un'esperienza culinaria sopraffina, alla modica cifra di 1200 dollari a testa. Vi sono alcune regole che non vanno violate e a cui gli avventori sono contrattualmente vincolati.
La cosa migliore di questo bruttissimo film horror e'la candidatura a ben 2 Golden globes a Ralph Fiennes e Anya Taylor-Joi per...il ruolo in??una commedia brillante!!davvero pazzesco.Lo schef Slewik ha il piano diabolico di invitare il gota di persone alta borghesia ad una cena su un isola e sfoggiare tutta la sua rabbia contro la falsa eleganza morale di un famoso attore,di una famosa giornalista [...] Vai alla recensione »
Mi hanno portato al cinema a vedere questo film. Ma per favore...trama a dir poco ridicola e nulla. Poi certo, ci sono alcune scene a battute che attaccano un sistema, che fanno sorridere. Il finale non è malaccio ( quello che fa la protagonista, rimango sul vago per non spoilerare ). Ma questo non può bastare a salvare questa baracca. Situazione troppo surreale.
Commedia, horror? Direi satirico, grottesco, grandguignolesco. Prende in giro i grandi chef e i loro adoratori. Godibilissimo, pieno di colpi di scena. Chi non è del giro, ma è lì per puro caso, si salva. Top
Pessimo film con una trama lenta e senza senso, spesso banale e a tratti comica. Buttati 7€
Oltre all'ovvietà del film di sottolineare la mancanza di contatto con la realtà e l'initile spettacolarità degli chef televisivi o di chiunque si creda chef, dato dall'apparenza, senza dare alcun importanza di base al cibo che si sta mangiando, questo film decanta le banalità più ovvie delle conseguenze di questa visione, portando come piatto fatto con [...] Vai alla recensione »
Il mondo annoiato e colpevole ricerca false gratificazioni accettando supinamente offerte prive di senso, spacciate come soluzione per raggiungere il climax della perfezione, secondo la definizione filosofica: “Perfetto è ciò che è così buono che niente di simile potrebbe essere migliore” I piatti che si alternano nella proposta culinaria dello chef [...] Vai alla recensione »
Il film può interessare o non interessare, ma è altamente simbolico , è uno spaccato su un tema attualissimo : da una parte questo attaccamento morboso al cibo, e al cibo esclusivo da parte di consumatori privilegiati e non solo ( vedi le infinite trasmissioni tipo Masterchef etc etc ) e dall'altro l'ego di questi chef ormai tutti dentro un tunnel di ricerca strenuante di elaborazione e trasformazione [...] Vai alla recensione »
La cucuna nelle sue forme piu' raffinate, evocative e coinvolgenti, puo' legittimamente assurgere a nuova forma d'arte o si tratta molto piu' semplicemente di cibo elaborato, necessario alla vita in quanto nutrimento, ma incapace di coinvolgere realmente le pulsioni dell'anima? La narrazione sembra inizialmente sposare la prima ipotesi, ma in realta' preserva indenne il beneficio [...] Vai alla recensione »
Vi faccio risparmiare dei soldi nn andate neanche per baglio a vedere questo film. Assolutamente privo di senso brutto come una pandemia
Inutile stare a soffermarsi più di tanto sul centro nevralgico di The Menu, vale a dire la sonora presa per i fondelli del mondo della cucina stellata, propagandato con grande efficacia da alcuni dei programmi televisivi di maggior successo, a partire ovviamente da Masterchef per arrivare poi a Bake Off, Quattro ristoranti, Dinner Club, e allargarsi anche a tutti i livelli di cucina, da quella che [...] Vai alla recensione »
Cena esclusiva su un'isola, dodici ai tavoli, l'attore famoso con amante, il temuto critico gastronomico, uomini d'affari, un giovane fanatico dell'alta cucina. Ai fornelli, Chef Slowik (Ralph Fiennes): dirige la brigata come un generale il suo esercito e ai clienti propone Pane senza pane. L'elemento fuori posto è Anya Taylor-Joy, tipa da cheeseburger e patatine, non da salsette sofisticate e da piatti [...] Vai alla recensione »
Si aggiunge un altro tassello al filone, oramai sovrabbondante, del cinema culinario, consolidatosi a tal punto da sfociare naturalmente nell'horror, che è, ancora naturalmente, un horror (auto)parodico. In questo senso The Menu, opera quarta nella discontinua carriera registica di Mylod, assurge idealmente a ricoprire il posto di pietra tombale. Estremo di una parabola ormai esauritasi, viene da chiedersi [...] Vai alla recensione »
"Umami Comedy" titola il Wall Street Journal entrando subito in materia, con il "quinto gusto" identificato nel 1908 da un professore di chimica all'università di Tokyo. Per goderne, assieme ai quattro gusti più antichi, dodici commensali spendono oltre mille dollari per una cena. In lista ci sono, annuncia il sinistro chef Ralph Fiennes, anche "grassi, sale, proteine e a volte interi ecosistemi". [...] Vai alla recensione »
Non potrebbe essere più esclusivo: il ristorante dello chef Slowik si trova su un'isola senza altri abitanti, vi si accede dopo accurata selezione, durante il pasto è vietata ogni comunicazione con l'esterno. La sera in questione, fra i dodici clienti che vengono accolti, spicca la giovane e affascinante Margot, che accompagna un ossessivo gourmet: si intuisce subito che lei è estranea al gruppo.
Prendete 320 grammi di «food mania» venata di attualissimo fanatismo per chef stellati trattati ormai alla stregua di divinità contemporanee, aggiungete altri 200 grammi di satira sociale e lotta di classe tagliate sottili, poi mescolate con energia mentre versate due mestoli abbondanti di thriller da camera: a questo punto aggiungete senza risparmio grassi bocconcini di horror che avrete scottato [...] Vai alla recensione »
Per questo thriller culinario, il regista, produttore e sceneggiatore di Succession (Hbo), Mark Mylod, usa gli stessi ingredienti della serie ma cotti a una temperatura differente. Si concentra sulle bizzarrie dei ricchi, costretti a fare i conti con dei non ricchi che serviranno ad alcuni di loro un'elaborata cena su un'isola privata. Il gruppo di dodici "paperoni" è eterogeneo, ma tutti sono uniti [...] Vai alla recensione »
Nel filone "gourmet", in cui la settimana scorsa abbiamo pur visto "Boiling Point", "The Menu" costituisce un ulteriore passo verso la scarnificazione del mito dello chef, cui ci hanno abituato le diverse trasmissioni televisive contenitore - "Hell's Kitchen", "MasterChef", "Dinner Club" - con la santificazione dei guru della cucina. Qui siamo all'horror culinario, servito in salsa agrodolce, dove [...] Vai alla recensione »
Il capocuoco Slowik batte le mani tra una portata e l'altra: non dà soltanto il ritmo, costruisce già il suono sinistro di una dark comedy culinaria che punta in alto, proprio come una delle sofisticate cene da 1.250 dollari a testa che si vedono nel film. Una giovane coppia - Nicholas Hoult e Anya Taylor-Joy, personaggi opposti e disturbanti - va a mangiare in un ristorante esclusivo su un'isola costiera [...] Vai alla recensione »
Il genere culinario, spesso declinato in forma di commedia (a volte nera, come nel caso della recente serie The Bear, e del thriller Boiling Point, da poco uscito nelle nostre sale) ha vissuto negli ultimi anni un notevole ritorno di fiamma, parallelo al crescere della moda dei reality a tema e all'emergere degli chef stellati, ormai vere e proprie star mediatiche.
Spranga contro spranga produce un rumore metallico e asettico. Mano contro mano crea un suono secco e disturbante. Il primo battito è la novità, il secondo ti riempie le orecchie, il terzo te le assorda e il quarto inizia a spaventarti. Sempre più, sempre peggio. The Menu per la regia di Mark Mylod è un horror minimalista che indaga una società sempre più all'osso finché le ossa premute e raschiate [...] Vai alla recensione »
La coppia di autori del film di The Menu, Seth Reiss e Will Tracy, viene dalla squadra di The Onion, sito satirico che tempo fa produsse anche un demenzialissimo film a episodi. E in effetti l'assunto di partenza dell'opera prodotta da McKay e Ferrell assomiglia ad uno sketch di quelli che oggi il web aggiorna dai canovacci classici della comicità in stile Monty Python o SNL: una parodia dei cooking [...] Vai alla recensione »
The Menu, ovvero la degustazione definitiva. Il ristorante più esclusivo del mondo, uno chef che rasenta la divinità, un'isola, dodici invitati. Questo è il setting del film di Mark Mylod prodotto da Adam McKay. E basterebbe quest'ultima informazione per capire qual è il tono di questa commedia grottesca che racchiude in una sala una buona porzione di umanità, giudicata dal guru Slowik attraverso [...] Vai alla recensione »
Dopo la visione di un film come The Menu, che per quanto ci riguarda è avvenuta nel corso della 17esima edizione della Festa del Cinema di Roma nella sezione "Grand Public" prima dell'uscita nelle sale nostrane con The Walt Disney Company Italia prevista per il 17 novembre 2022 (il giorno successivo in quelle americane), entrare in un ristorante stellato sarà ancora più proibitivo.
Una coppia male assortita, Margot (Anya Taylor-Joy) e Tyler (Nicholas Hoult), un'isoletta al largo degli Stati Uniti nordoccidentali, una cena con altri (un)happy few, un ristorante esclusivo, Hawthorn, istruito e dominato da uno chef, Julian Slowik (Ralph Fiennes), di valore mondiale. Il menù degustazione è sontuoso, le sorprese incredibili - e letali.