Mostra del Cinema di Venezia 2004 produzione francia
61. Mostra del Cinema di Venezia, il programma dei 13 filmfrancesi. Venezia - 1/11 settembre 2004. Le recensioni, trame, listini, poster e trailer, ordinabili per:
StelleUscitaRankTitolo
Un film che fa riflettere e commuovere nel senso più profondo del termine. Drammatico, Italia, Francia, Germania2004. Durata 105 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Il viaggio in terra tedesca costituisce per Gianni e suo figlio l'occasione per conoscersi meglio e riuscire finalmente a comprendersi. Espandi ▽
Gianni (Kim Rossi Stuart) ha perso la giovane moglie in sala parto mentre dava alla luce un figlio portatore di handicap. Da allora ha rifiutato di vederlo. Ora però fa ritorno per accompagnarlo in Germania per una visita specialistica. Il viaggio e la permanenza in terra tedesca costituiscono per i due l'occasione per conoscersi e comprendersi. Recensione ❯
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Tratto dal dramma El Rei Sebastião di José Régio. Lo scrittore, critico, poeta,
drammaturgo e saggista, illustre figura letteraria tutt'oggi celebrata, aveva dichiarato
di volere analizzare in quest'opera il re VENEZIA FUORI CONCORSOEspandi ▽
A 94 anni suonati, Manoel De Oliveira è un regista che non smette mai di sorprendere, e per la 61° Mostra del cinema di Venezia, durante la quale riceverà il Leone d'oro alla carriera, dirige un film che è una riflessione sul potere, nel passato e nel presente.
Tratto dal dramma di Josè Regio, Il quinto impero,è la storia del Re Sebastiano, che nutriva l'utopia di conquistare il mondo per creare una terra in cui regnava la pace. Un solo regnante, un solo Papa, un solo popolo. In seguito a una sconfitta sul campo, il suo corpo non fu mai trovato e il mito narra che prima o poi riapparirà tra le nebbie per portare avanti il suo sogno. Recensione ❯
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Tre episodi di grande raffinatezza formale per tre grandi autori. Drammatico, Francia, Cina, Italia, USA2004. Durata 104 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Corpi stupendi a cui manca l'anima. Ma non per la storica 'incomunicabilità' del cinema di Antonioni. Molto più semplicemente per banali vizi di scrittura. Una lunga attesa per 'quasi' nulla Espandi ▽
Tre episodi. "La mano" di Wong Kar-wai in cui, nella Shanghai del 1931, un sarto raffinato prova una passione insoddisfacibile per una prostituta raffinata. "Equilibrium" di Steven Soderbergh. Un paziente descrive a un analista un suo sogno erotico mentre costui dalla finestra lancia segnali a qualcuno. "Il filo pericoloso delle cose" di Michelangelo Antonioni. Due donne che hanno avuto un rapporto con lo stesso uomo, si incontrano nude sulla spiaggia di Capalbio.
Atteso da tempo a causa di una lunga gestazione giunge sugli schermi "Eros". Vorremmo poter dire 'finalmente' ma non è così. Perché se Wong kar-wai, ormai manierista di se stesso, ci racconta sempre la stessa vicenda ambientandola in tempi diversi ma con grande raffinatezza formale, non altrettanto accade ai suoi compagni di avventura. Recensione ❯
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Gitai alle prese con un soggetto di vergognosa attualità, trova un difficile equilibrio tra la sua produzione strettamente documentaristica e quella di finzione. VENEZIA CONCORSOEspandi ▽
Gitai alle prese con un soggetto di vergognosa attualità, trova un difficile equilibrio tra la sua produzione strettamente documentaristica e quella di finzione. Promised land apre uno squarcio sul traffico di prostitute bianche che imperversa in medioriente, raccontando la storia (finta) di otto donne dell'Est che vengono fatte passare attraverso il deserto del Sinai e vendute all'asta come bestie, passando per abusi di ogni genere. Gitai sembra consapevole di avere per le mani una storia terribile e decide di lasciare impresso il marchio del degrado piuttosto che perdersi in divagazioni della trama. Recensione ❯
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Dal Marocco un road movie con protagonisti padre e figlio, due generazioni di musulmani mai così diverse, mai così divise. Il viaggio è quello che Réda intraprende per accompagnare suo padre alla Mecca, prima che sia troppo tardi. Espandi ▽
Almeno una volta nella vita, un musulmano deve andare in pellegrinaggio alla Mecca per essere, alla sua morte, accettato in cielo. In Francia, un anziano marocchino sente che a breve dovrà fare questo viaggio, e chiede al giovane figlio di accompagnarlo in automobile per cinquemila kilometri. Fra loro c'è una grande distanza. La cultura diversa, la religione (il figlio, nato in Francia, non è musulmano), l'età, sono i muri che si frappongono nella costruzione di un dialogo e di una condivisione. Il viaggio sarà lungo e difficile, con molti ostacoli da superare, e l'arrivo alla Mecca costringerà padre e figlio a parlarsi. Recensione ❯
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Cinque per due ovvero la difficoltà di essere in due: cinque momenti nella vita
di una coppia moderna... questo film è il ritratto di una coppia. Espandi ▽
Tutto inizia e tutto ha una fine per François Ozon, già autore di Otto donne e un mistero e Swimming pool che, nella sua ultima opera presentata alla Mostra d'arte cinematografica di Venezia, racconta una storia d'amore "ordinaire", descrivendo i momenti chiave della vita a due, in cinque quadri a ritroso nel tempo: Il divorzio, il tradimento, la nascita del figlio, il matrimonio e il primo incontro. Marion e Gilles, si avvicinano, si amano, si allontanano e si odiano, senza stupire, e, come spesso accade in molte coppie, si svelano piccole perversioni e ironie (che il regista francese ama particolarmente) semplicemente nascoste nei meandri della normalità. Recensione ❯
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Due storie diverse ma legate: crude, comiche, malinconiche e dolorose. Due
persone: Nora, una donna che si tuffa nei suoi ricordi che minacciano di assorbirla
e Ismaël, un uomo rinchiuso eppure sempre proteso verso la libertà. Espandi ▽
Nora, gallerista d'arte trentacinquenne, vive con il padre malato e il figlio Elias, aspettando di sposarsi con un uomo che non ama ma che le dà le certezze di cui ha bisogno. Ismael è un suonatore di viola che viene rinchiuso in un ospedale psichiatrico per aver tentato il suicidio. Le loro strade si incontrano soltanto per un momento consentendo loro di condividere ciò che avevano vissuto insieme. Recensione ❯
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Mazzacurati adegua la sua regia al minimalismo della storia e si affida ai bei paesaggi tirrenici, sprecando il talento di due tra i nostri migliori attori. Sentimentale, Italia, Francia2004. Durata 108 Minuti.
«Questa è una storia che parla di un uomo e di una
donna, di un treno che corre lungo la costa tirrenica e
dell'Italia di tanti anni fa, che nonostante tutto non è
cosi diversa da quella di oggi. Espandi ▽
Provincia toscana, anni '30. Giovanni (Stefano Accorsi), impiegato di banca
e padre di famiglia, ritrova Maria (Maya Sansa), suo vecchio amore: tra
i due rinasce la passione. Sull'esile traccia di un triste romanzo di Carlo
Cassola (Una relazione, 1969), Carlo Mazzacurati tira fuori senza troppi
sforzi un film altrettanto esile e triste. Se gia' il romanzo appariva ai
suoi tempi nostalgico e datato, il film arriva sicuramente fuori tempo massimo,
con una forza comunicativa prossima allo zero. In teoria, si potrebbe fare
grande cinema anche narrando piccole vicende, mettendo in scena personaggi
poveri, rievocando ambienti lontani nel tempo. Recensione ❯
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Louis Trebor quando viaggia verso il sud, si libera del pericolo che lo perseguita e sfugge a
un debito che rifiuta di saldare, lui che vuole comprare tutto.VENEZIA CONCORSOEspandi ▽
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Un film piccolo piccolo con la presunzione di trattare scottanti questioni.. Drammatico, Francia2004. Durata 95 Minuti.
MYMOVIES.IT 1.00
CRITICA N.D.
PUBBLICO N.D.
Un film di Aymeric Mesa-Juan. Con Anne O'Dolan, Aymeric Mesa-Juan, Nicole Kaufman, Axel Mousset, Denis Daniel (II), Chantal Patron, Miren Pradier, Philippe Quercy
Un film piccolo piccolo con la presunzione di trattare scottanti questioni esistenziali, sociali e psicologiche. Bersaglio mancato di chilometri.VENEZIA SETTIMANA DELLA CRITICAEspandi ▽
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Presentato a Venezia nel 2004, il film di Chabrol racconta la storia di un amore a prima vista tra un uomo e una damigella d'onore conosciuta durante un matrimonio. Espandi ▽
Il venticinquenne Philippe è un ragazzo dolce e bello che vive con la madre e
le due sorelle più piccole in una tranquilla zona di periferia. Al matrimonio di
una delle sorelle, la bellissima damigella d'onore, Senta, gli trafigge il cuore. È
amore a prima vista. Ma Senta non ama come tutti gli altri. La sua passione avviluppa
e consuma Philippe. Un giorno essa afferma che come prova d'amore
ciascuno di loro dovrebbe uccidere uno sconosciuto. Quando si dice "un film di Chabrol" si suggerisce un marchio di garanzia: qualità della storia, casting di alto livello, regia quasi invisibile ma molto attenta e. Recensione ❯
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Un buffo soggetto dà il via ad un film mal riuscito e che non si spiega granché. Espandi ▽
Si può fare un film di zombi senza neanche una scena di cannibalismo? Senza neanche una goccia di sangue? Senza un inseguimento al rallentatore né una serrata al supermarket? La risposta a tutte le domande, da oggi, è sì. Come? Risposta altrettanto semplice: basta (e bisogna) essere francesi. Recensione ❯
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