18ª edizione del Biografilm Festival, il programma dei 12 filmfrancesi. Bologna - 20/20 giugno 2022. Le recensioni, trame, listini, poster e trailer, ordinabili per:
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La ricostruzione di una storia d'amore giovanile che ha segnato per sempre la vita di due donne. Espandi ▽
Dopo la morte della nonna Emma, Robin e sua madre Claudie rinvengono una collezione di lettere inviate a Emma da una ragazza di nome Marcelle. Emma e Marcelle si sono conosciute e si sono amate negli anni Venti, durante la loro adolescenza, prima di prendere ognuna la propria strada. Dal sanatorio in cui era ricoverata per curare la tubercolosi, Marcelle ha scritto a Emma lettere che bruciano ancora di passione. Nel sanatorio Marcelle, ribelle di natura, era soprannominata Ultraviolette ed era a capo di un piccolo gruppo di pazienti. A partire dalle suggestive lettere di Marcelle, il film abbatte le barriere del tempo per ricreare un'atmosfera poetica e sensuale di amore assoluto, il profilo di una donna coraggiosa, più avanti del suo tempo. Recensione ❯
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Claire Doyon racconta la storia e il suo rapporto con la figlia Penelope, affetta da un grave disturbo. Espandi ▽
"Ti abbiamo trovato una casa", dice la regista Claire Doyon alla figlia adolescente Pénélope, nella scena di apertura di questo intimo documentario. Alla fine, ti rendi conto che questo momento è stato sia un trionfo che una sconfitta. Pénélope ha la sindrome di Rett, un disturbo neurologico dello spettro autistico che porta a una cessazione precoce dello sviluppo cognitivo. Recensione ❯
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Un ritratto intimo di un ragazzo in cerca del suo posto nel mondo, animato dal desiderio di vivere in assoluta libertà dopo un'infanzia difficile. Espandi ▽
Appena uscito da un centro di detenzione minorile, il giovane e vivace Arnaud ha un solo desiderio: vivere in assoluta libertà. Cresciuto tra case popolari e famiglie affidatarie, Arnaud abbandona la Francia e cerca di farsi una nuova vita in Spagna. Tuttavia, la povertà e la solitudine prendono presto il sopravvento. Ma Arnaud non è un tipo che si abbatte facilmente. Con ostinazione continua per la sua strada, che lo porta fino alla natura selvaggia e incontaminata del Perù. La regista Laure Portier realizza un ritratto intimo di un ragazzo, il suo fratello minore, in cerca del suo posto nel mondo. Recensione ❯
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In un quartiere popolare di Belfast un dirigente scolastico fa appello alla saggezza dei filosofi greci per combattere la povertà e infondere speranza in una comunità martoriata. Espandi ▽
Un documentario ambientato nel distretto di Ardoyne, a Belfast, dove una comunità operaia vive da anni afflitta da povertà, droga e malavita. Protagonista il dirigente scolastico Kevin McArevey, che da anni porta avanti una battaglia personale per dimostrare come il pensiero critico e la cura pastorale abbiano il potere di responsabilizzare i bambini e incoraggiarli a gettare uno sguardo oltre i confini e le limitazioni imposte dalla comunità in cui vivono. Vediamo come la filosofia può incoraggiarli a mettere in discussione la mitologia della guerra e della violenza e a sfidare le narrazioni che vengono loro inculcate da parenti, coetanei e compagnie. Recensione ❯
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Cambogia, 1981. Una madre, con la figlia tra le braccia, abbandona un Paese insanguinato. Quarant'anni dopo, in Francia, la figlia cerca di confrontarsi con i silenzi della madre. Espandi ▽
Cambogia, 1981. Dopo la caduta del regime dei Khmer Rossi, una madre, con la figlia tra le braccia, abbandona un campo per rifugiati al confine con la Thailandia. Quarant'anni dopo, in Francia, la figlia cerca di confrontarsi con i silenzi della madre, segnata dal trauma e dal tempo. Per ricostruire le vicende della loro sopravvivenza e tenere viva la memoria di ciò che è stato, decide di partire per un lungo viaggio tra Cambogia, Thailandia e Indonesia. Ma è grazie a un incontro inatteso al suo ritorno in Francia che la verità dei fatti, una dolce verità, comincia ad affiorare. Recensione ❯
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Una ragazza fugge dalle oppressioni famigliari facendosi aiutare da Markos che ben presto diventa suo amante e protettore. Espandi ▽
Nelly, fuggita da una situazione familiare soffocante, lavora come ballerina in uno strip club. Qui incontra il magnetico deliquentello Markos, che la aiuta a liberarsi degli scagnozzi del patrigno. Markos diventa in breve tempo amante e protettore di Nelly, e decide di portarla a Broadway, un complesso ricreativo abbandonato ad Atene, occupato da una piccola comunità di danzatori, vagabondi, ladri e una scimmia in cattività. Tutto sembra scorrere liscio, fino a quando non sopraggiunge un ospite misterioso: un uomo ferito e bendato, ricercato dai più pericolosi criminali di Atene. Quando Markos viene arrestato, ecco che il nuovo arrivato si rivela un prezioso alleato per la squinternata comitiva. Recensione ❯
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Una commedia sociale deliziosa, mai retorica e sempre in equilibrio tra leggerezza e dramma. Commedia, Francia2022. Durata 105 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una commedia con François Cluzet e Audrey Lamy dove la cucina risolleva gli animi e accende una speranza sul futuro. Espandi ▽
Parte come fiaba buonista il nuovo film di Louis Julien-Petit, già autore e regista di Le invisibili sul tema della disobbedienza civile. Se lì lo sfratto di un centro di accoglienza per donne provocava per reazione l’apertura di uno sportello clandestino, qui la minaccia di rimpatri forzati fa scattare la voglia di dedicarsi fino in fondo a questi ragazzi migranti, volenterosi e pieni di entusiasmo, fino a esporli mediaticamente durante un reality di cucina. François Cluzet e Audrey Lamy fanno il resto, confermandosi interpreti d’eccezione che nei panni del supervisor dei ragazzi l’uno, e della chef militante l’altra, sanno convincere e farsi ben volere. Merito di una commedia sociale veramente deliziosa, calmierata nei toni e con una punta di denuncia notevole, mai retorica e sempre sul filo dell’equilibrio narrativo tra toni leggeri e drammatici. La fiaba cede progressivamente il passo a uno sguardo più allargato sul dramma contemporaneo dei rimpatri forzati e La Brigade si rivela in grado di restituire a chi guarda tanto la lievità dell’intrattenimento quanto l’urgenza della riflessione. Recensione ❯
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Un appassionato melodramma sull'impedimento amoroso che riflette sul concetto del tempo. Drammatico, Francia, Belgio2021. Durata 112 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una donna riscopre l'attrazione nei confronti di un uomo conosciuto quindici anni prima. Espandi ▽
Shana e Pierre si incontrano in ospedale: lei, più anziana di vent'anni, accudisce un'amica in punto di morte, lui è il medico della donna. Quindici anni dopo, i due si rincontrano e l'interesse nato in quel breve incontro diventa un'inattesa, intensa storia d'amore. Pierre ha cinquant'anni e un matrimonio in crisi da tempo; Shana è malata ma ancora forte e preoccupata dall'instabilità sentimentale della figlia quarantenne. La loro relazione sconvolge gli equilibri acquisiti delle rispettive vite, scontrandosi contro abitudini e pregiudizi. Riusciranno i due amanti impossibili a resistere?
L'idea originale del film è della regista franco-islandese Solveigh Anspach, scomparsa nel 2015: il pensiero della morte apre e chiude inevitabilmente il racconto, ma l'amore fra i due protagonisti celebra la vita e la sua imprevedibilità.
Come ogni melodramma, anche I giovani amanti è costruito attorno all'espediente narrativo dell'impedimento amoroso, ma per fortuna non si ferma al semplice "scandalo" della storia tra un cinquantenne e una donna più matura (già entrata in una fase della vita che di norma si considera scevra dal desiderio) e allarga il quadro. Recensione ❯
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Il mondo del porno come cartina di tornasole della disparità di opportunità fra uomini e donne. Drammatico, Svezia, Paesi Bassi, Francia2021. Durata 105 Minuti.
Jessica non è come tutte le altre. Ha un sogno particolare: spera di sfondare nel mondo del porno. Così lascia la Svezia e si trasferisce a Los Angeles. Ma dovrà imbattersi in molti ostacoli che non si aspettava. Espandi ▽
La regista svedese Ninja Thyberg compie scelte dirompenti e coraggiose, a cominciare da quella di raccontare l’industria del porno attraverso un’angolazione femminile: anche le inquadrature prendono il punto di vista di Linnéa o sottolineano il punto di vista maschile oggettivizzante nei sui confronti, che va ben oltre le esigenze di uno spettacolo improntato al desiderio maschile. Linnéa/Bella Cherry apprende ciò che moltissime donne scoprono ad un certo punto della loro vita e carriera: che il gioco è truccato da vantaggi di partenza e ostacoli di percorso che non riguardano tutti allo stesso modo. Thyberg si assume il rischio di far corrispondere la forma del suo film al contenuto esibendo la sua attrice (l’ottima Sofia Kappel) allo stesso modo in cui lo farebbe un porno, ma la sua prospettiva critica giustifica quell’esposizione altrimenti gratuita e potenzialmente offensiva della dignità femminile. Recensione ❯
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Due fratelli si riuniscono per la morte della madre. Si ridivideranno ma il passato li raggiungerà. Espandi ▽
Caustico e graffiante, sempre consacrato a un cinema che vuole mettere a disagio lo spettatore e provocarne la sensibilità, il regista austriaco Ulrich Seidl torna con Rimini al racconto di finzione dopo i documentari In the Basement e Safari. Pur contenendo tutti gli ingredienti della brutale caricatura che potevamo aspettarci, Rimini stupisce invece con un ritratto appassionato e quasi tenero di un uomo fuori dal tempo, dagli angoli un po’ smussati come ci appaiono ora quelli di Seidl stesso. Gran parte del merito è dell’attore Michael Thomas, in una performance semplicemente straordinaria. Seidl e Thomas spostano sempre più in là la soglia dell’assurdo e della provocazione, lasciando allo spettatore il compito di seguirli diligentemente. Che Seidl sia riuscito in questa impresa è un’aggiunta importante alle correnti di disagio che continua a far scorrere sotto traccia e di cui è maestro: Rimini parla di discriminazione, declino morale e di padri che condannano i figli, mentre tutt’attorno il loro mondo si fa inesorabilmente minuscolo. Recensione ❯
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Un documentario che in maniera originale vuole affrontare la problematica del totalitarismo e del nuovo modo di comunicare. Espandi ▽
Un documentario che prende il titolo da unio slogan della maglietta di un adolescente ucciso durante le proteste in Myanmar. Marionette parleranno di totalitarismo, democrazia e un nuovo modo di comunicare. Recensione ❯
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Falchi e falconieri in competizione nel deserto del Qatar Espandi ▽
Il film si concentra su tre anni di osservazione della caccia col falco, antica tradizione medievale praticata ancora oggi dall'aristocrazia araba. La guida è un falconiere che sta portando ad un importante torneo in Qatar i suoi falchi da competizione. Recensione ❯
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