Un lavoro imparagonabile che fonde Storia e storie con profondità di sguardo e una densità espressiva fuori dal comune. Storico, Filippine, Singapore2016. Durata 485 Minuti.
Una ricerca folle e spasmodica del cadavere di Andres Bonifacio, leader supremo degli attivisti Katipunan e padre della rivoluzione filippina contro la Spagna. Espandi ▽
Il film mette in relazione tra loro elementi e personaggi legati alla Rivoluzione Filippina del 1896-1897 contro la Spagna che dominava l'arcipelago dalla seconda metà del XVI secolo. Abbiamo così la storia della ballata "Jocelynang Beliwag" che divenne l'inno della rivoluzione, la ricerca da parte di Gregoria de Jesus del corpo del Padre della Rivoluzione Andres Bonifacio morto in circostanze misteriose; Simon e Isagani, personaggi di un romanzo; il ruolo del mitico fortissimo eroe Bernardo Carpio e il mezzo uomo mezzo cavallo Tikbalang/Engkanto che ha occupato l'immaginazione filippina. Recensione ❯
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Makbul Mubarak ha avuto un sogno premonitore, e questo sogno è Autobiography – Il ragazzo e il generale. Eppure non si tratta di sogni e visioni che costruiscono una premonizione, no. Sta tutto nel titolo, Autobiography, che è un’idra a tre teste ardua da sbrogliare e spurgare dal suo veleno: la prima autobiografia è quella di Mubarak stesso; la seconda autobiografia è quella di tutta la famiglia di Mubarak che per decenni ha lavorato come “civil servants” nelle istituzioni guidate da Suharto, sempre leale al regime e non al popolo di cui faceva parte; la terza autobiografia è quella dell’intera nazione, che nasce con Suharto e sempre con Suharto sembra destinata a morire, visto che dopo la deposizione del ’98 e il passaggio a miglior vita del generale nel 2008, poco è cambiato in Indonesia, sempre attraversata dai fantasmi della dittatura. Autobiography non è una premonizione ma un avvertimento. Recensione ❯
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Tra melò e impegno politico, attraverso la storia di una donna semplice che trasforma la sua passività in ribellione al potere. Drammatico, Filippine2013. Durata 120 Minuti.
La storia di una donna coraggiosa che sovverte la mentalità maschilista del suo paese grazie alla sua determinazione. Espandi ▽
Nelle Filippine della dittatura di Marcos, Marilou porta al successo il negozio da barbiere ereditato dal marito sino ad essere chiamata a lavorare per il sindaco e scoprire il vero volto della politica. Disgustata dalla repressione diventa una dissidente. Saranno le sue paesane ad offrirle un significativo gesto di partecipazione. Tra Storia e melodramma, un film intenso e toccante con una superba Eugene Domingo in versione drammatica. Recensione ❯
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Il regista filippino Brillante Mendoza ha scelto, come protagonista del suo film drammatico, l'attrice francese Isabelle Huppert. Espandi ▽
Un gruppo di turisti e l'assistente sociale francese Therese Bourgoine (Isabella Huppert) vengono rapiti nelle Filippine da separatisti islamici e portati in un viaggio attraverso il mare e la giungla, in cui sono tenuti prigionieri per oltre un anno, schivando per tutto il tempo i frequenti attacchi dell'esercito filippino. Un'incredibile avventura basata su eventi realmente accaduti. Recensione ❯
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Un documentario firmato da Lav Diaz, il regista considerato il padre del Nuovissimo Cinema Filippino. Espandi ▽
Un artista procede a fatica con la sua opera. Ha in mente una trama che parla di un culto. Il fondamentalismo distruggerà il mondo. Durante la lavorazione l'artista distrugge la sua musa, per poi riscattarla alla fine. Recensione ❯
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Un coming of age capace di far riflettere su quanto sia difficile diventare adulti in un paese senza futuro. Commedia, Filippine2019. Durata 82 Minuti.
La vita grottesca di Edward, un adolescente che vive in ospedale al capezzale del padre. Espandi ▽
Una storia sincera di adolescenza rubata, un viaggio grottesco nella vita del protagonista e al contempo nell'incubo di un paese. Edward è un adolescente che vive in ospedale per stare al capezzale del padre. Il ragazzo passa le giornate scambiando il reparto per un parco giochi. Finché tra i pazienti arriva una sua coetanea e fra i due nasce qualcosa. Ma la vicenda prende una piega drammatica e sconcertante. Recensione ❯
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Diaz firma un'opera riflessiva e disperata all'insegna del peso di ciò che è stato. Espandi ▽
2019. Il ritorno del detective filippino Hermes Pauparan stavolta volge al passato, con il poliziotto ossessionato dall'idea filosofica di verità che convince i suoi superiori a riaprire un caso vecchio di quindici anni: la scomparsa della giovane Esmeralda nei pressi del lago Taal. Recensione ❯
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Diaz mostra l'inarrestabile creatività e capacità di adattamento non passivo alla realtà dei bambini. Documentario, Filippine2014. Durata 142 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Yolanda nel 2013 colpì l'arcipelago asiatico, lasciando in quei paesi - Filippine in primis - scenari di distruzione apocalittica. Espandi ▽
Nel 2013 il Tifone Haiyan (ribattezzato come Jolanda nelle Filippine) colpisce l'isola di Tacloban causando la morte di circa 7000 persone e innumerevoli devastazioni. Alcuni mesi dopo Lav Diaz si reca sull'isola per filmare la vita dei più piccoli. Recensione ❯
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L'arrivo dei colonizzatori americani nella Filippine spinge una madre a fuggire con il figlio nella foresta. Comincia una nuova vita, lontana dal mondo. Espandi ▽
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Jay è il nome di entrambi i protagonisti del film: il primo, produttore televisivo, sta girando un documentario che ha come soggetto principale dal vita del secondo Jay, defunto. Espandi ▽
Jay è il nome di entrambi i protagonisti del film: il primo, produttore televisivo, sta girando un documentario che ha come soggetto principale dal vita del secondo Jay, defunto. Questi era un insegnante omosessuale, assassinato brutalmente. Nel dipanare il mistero che avvolge la disgrazia di Jay, la morte e il suo amore segreto, il Jay vivo si trova ad esserne sempre più misteriosamente influenzato. Recensione ❯
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Il film più esplicitamente politico e pessimista del regista che racconta gli ultimi degli ultimi. Drammatico, Filippine2020. Durata 150 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Lav Diaz torna a parlare di emarginati e umanità. Espandi ▽
Bardo, Paulo e Andres lavorano in una miniera. Paulo, fervente cattolico di buon cuore, è un vecchio amico di Bardo e quindi tende a perdonare l’avidità e l’egoismo di quest’ultimo, che si accanisce in particolare sul giovane e introverso Andres, bersagliato dalla malasorte. Quando si recano nell’isola Hugaw, luogo al centro di leggende e maldicenze, cresce la tensione tra i tre. Recensione ❯
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Un uomo parte alla ricerca del suo grande amore ma il viaggio a Manila non sarà facile da affrontare. Espandi ▽
Un uomo tenta in tutti i modi di raggiungere la sua amata a Manila. La loro relazione è ostacolata da una vecchia signora. Recensione ❯
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Uno spaccato sulla corruzione dilangante dei mezzi di informazione nelle Filippine. Espandi ▽
A La Paz, nelle Filippine, il sindaco Pedring Eusebio governa con il piglio di chi sente alla testa di una dinastia e si vanta di aver ripulito la città. Il quotidiano LPN è in prima linea alla ricerca della verità e per questo è tartassato dal potere cittadino. L’uso di detenuti come sicari occasionali per eliminare i personaggi scomodi è ormai documentato, e la sparizione di alcuni giornalisti di LPN rivela ben presto una cospirazione che coinvolge gli alti livelli della società filippina.
Il film sente stretti i confini del thriller politico convenzionale e si espande a coprire un minutaggio da miniserie televisiva. Con meno azione di quanto si potrebbe pensare, il film è una lunga indagine minuziosa. Erik Matti riesce a rendere fruibile e coerente un’opera dai molti rischi strutturali, e a dare un esempio di cinema filippino dai tratti autentici e spendibile sul mercato internazionale. Recensione ❯
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Un elegante e malinconico canto sull'umanità ancora possibile di una società disumanizzata. Drammatico, Fantascienza - Giappone, Francia, Filippine2022. Durata 113 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
In una società del futuro un piano governativo chiede agli anziani di sottoporsi all'eutanasia. Espandi ▽
In un futuro prossimo uguale in tutto e per tutto al presente, il Giappone ha risolto la sproporzione fra l'invecchiamento della popolazione e il calo delle nascite inventando il programma governativo Plan 75: l'offerta, cioè, dell'eutanasia gratuita e legale a chi ha superato i 75 anni. L'anziana signora Michi aderisce al progetto, ma trova un conforto proprio nell'impiegata che la assiste, mentre Hiromu, anch'egli impiegato di Plan 75 scopre che l'uomo che l'ha contattato per morire è un anziano parente. E Maria è costretta ad assistere dall'interno all'assurdità del progetto.
L'esordiente regista giapponese Chie Hayakawa allestisce una strana distopia che non si discosta in nulla dalla realtà del presente, se non per l'estremizzazione dell'idea d'improduttività alla base delle ingiustizie sociali.
Plan 75 si pone così come un canto sull'umanità ancora possibile di una società disumanizzata. Il racconto realistico e lo stile elegante sono quelli tipici del cinema d'autore giapponese degli ultimi anni, che ha in Kore'eda il suo regista di riferimento. Recensione ❯
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Erik Matti si inserisce nella tradizione dell'horror filippino con un piglio brillante e brioso che ispira simpatia. Horror, Filippine2021. Durata 110 Minuti.
Quattro episodi che spaziano dall'horror puro al gotico grottesco e ci portano in luoghi oscuri della natura umana che, scopriremo, può essere profondamente feroce. Espandi ▽
Il cinema dell’orrore filippino vanta una solida tradizione che risale alle opere di registi significativi come Gerardo De Leon ed Eddie Romero e passa attraverso autori più recenti come Chito S. Roño che hanno saputo rinverdire gli antichi fasti. Erik Matti, che si era fatto notare con il suo segmento nel film collettivo The ABCs of Death 2 e che vanta una carriera comunque densa e variegata, si inserisce quindi in un solco già ben tracciato e lo fa con piglio spavaldo e con la chiara intenzione di approfittare del format a episodi per variare toni e stili in modo da rendere vivace la visione. Caratteristico è anche l’inserimento, spesso con toni ironici, di elementi che richiamano pandemia e lockdown e che danno un forte senso di attualità al film. Nel complesso, un film che ispira simpatia per il piglio brillante e brioso che permette di superare alcune manchevolezze e difetti nella messa in scena. Ben aiutato da un cast efficace e dalla sceneggiatura di Michiko Yamamoto (sua frequente collaboratrice nonché moglie), Matti si dimostra un apprezzabile erede della tradizione orrorifica filippina. Recensione ❯
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