Gran Torino |
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Un film di Clint Eastwood.
Con Clint Eastwood, Bee Vang, Ahney Her, Christopher Carley.
continua»
Azione,
durata 116 min.
- USA 2008.
- Warner Bros Italia
uscita lunedì 15 novembre 2021.
MYMONETRO
Gran Torino
valutazione media:
3,60
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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SENZA IPOCRISIAdi GIORGIOFeedback: 0 |
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mercoledì 18 marzo 2009 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Cominciamo con il dire che nel film non c’è nulla di fascista o razzista! E’ vero che c’è un linguaggio molto spesso pesante, ma è altrettanto vero che è evidenziato in maniera inequivocabile che non vuole essere offensivo. Coloro che vogliono vedere del razzismo sono gli stessi che pensano che le offese sono negli epiteti e non nei comportamenti. Io posso benissimo pensare che una persona sia diversa da me e definirlo con parole forse non delicate come nero, zingaro ecc, ma avere nei riguardi di queste persone un giudizio che prescinde dal loro colore della pelle o dalla loro etnia; mentre posso usare parole delicate e poi emarginarli. Io penso che le parole se stanno ad indicare dati di fatto non sono offensive: non credo che appellare una persona come cieca sia peggio di definirla non vedente. L’importante è come ci si rapporta con lei. Premesso questo occorre affermare che il film scorre ed è piacevole a vedersi, per il resto posso solo rilevare che la violenza che percorre tutto il film è un dato di fatto del quale dobbiamo prendere atto e che non possiamo non rilevare. La società non ha bisogno di organizzazioni tipo “che nessuno tocchi Caino” in quanto mi sembra che Caino, almeno da Noi in Italia è abbastanza protetto, ma necessita di una vera giustizia che reprima, se non riesce a prevenire, il sopruso, la prepotenza e la violenza, e non ultimo la disonestà. Nel film Kowalsky, ovvero Eastwood, si confessa e tra i vari peccati commessi elenca il fatto di aver venduto un’auto o qualcosa di simile e di non averci pagato le tasse e quindi sente il dovere di confessarlo come un peccato in quanto dice: “PERCHE’ E’ COME RUBARE!!!”. Da noi dove la disonestà la fa da padrona, dove non pagare le tasse è un merito, dove abbiamo uno stato che concede privilegi e che tartassa solo i poveri Cristi, c’esaltiamo perché abbiamo ottenuto la moratoria dell’ONU ( che non serve a niente) contro la pena di morte nel mondo. Ecco questi falsi moralismi e masturbazioni mentali nel film non ci sono. Un ultimo appunto riguarda il giudizio dei nuovi valori americani: la cupidigia, l’indifferenza ed il rincoglionimento! Il “fascista” Eastwood da un’immagine dieci volte migliore della comunità asiatica rispetto a quella americana che traspare attraverso i comportamenti dei figli e dei nipoti del protagonista. Forse vuol credere ancora nei vecchi valori, ma se questi sono sani, è un male? Meglio essere progressisti e poi in ogni momento non fare nulla altrimenti la Chiesa…i cattolici…Comunque, anche non condividendo alcune cose del personaggio Kowalsky , ho apprezzato il fatto che sicuramente non è affetto da ipocrisia congenita che è la malattia più diffusa di questi tempi.
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