Gran Torino |
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Un film di Clint Eastwood.
Con Clint Eastwood, Bee Vang, Ahney Her, Christopher Carley.
continua»
Azione,
durata 116 min.
- USA 2008.
- Warner Bros Italia
uscita lunedì 15 novembre 2021.
MYMONETRO
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Gran Torino
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giovedì 23 luglio 2009 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Un ex soldato sul viale del tramonto affronta, da vedovo, uno scontro culturale inevitabile. Abbiamo il protagonista, un repubblicano reduce della guerra in Corea convinto che il vicino asiatico rappresenti il male, e abbiamo le diverse facce dell'elemento straniero, oneste o meno, come onesta o meno resta l'umanità tutta. L'atteggiamento ostile del vecchio nei confronti dell'intruso può anch'esser compreso nei limiti della non-stupidità, così come gli fa successivamente onore la sua apertura verso lo stesso, fortemente sbarrata da un muro di ignoranza palesata nel confronto diretto; tutto accettabile, se sorvoliamo su banalità a tratti, troppe frasi ad effetto, pose da figo a rotta di collo, ed insulti a sfondo razzista da darti la nausea. Va bene; tutto ciò può essere sopportato, fin tanto che non si venga catapultati nel Far West: troppo pistolero di ghiaccio, troppo giustiziere della notte, troppo dannatamente fuori luogo ed esagerato per essere tollerato fino alla fine. Sembra di vedere la sua controparte western agitarsi anacronisticamente nelle membra di qualcun altro; e questo lo fa scalare dal gradino irritante a quello insopportabile. E' troppo facile andar in giro a farsi giustizia da solo, ed anche troppo facile sputare sulle forze dell'ordine quando non si invoca il loro aiuto; troppo presuntuoso ad insultare senza mostrare rispetto; troppo comodo diventare martire per far giustizia, e allegerirsi la coscineza da un passato che non può essere cancellato. Il prevedibilissimo, e fastidioso, finale ci svela solo ciò che si sa fin dall'inizio, ma le buone intenzioni non salvano il resto della sceneggiatura. Se voleva raccontarci l'epopea conclusiva di un ottuso repubblicato senza un briciolo di senso critico, ce l'ha fatta. Se voleva ribadire che una parte d'america è ancora intollerante-perché-stupida/ignorante, ma, in fin dei conti, ha buon cuore e sa riconoscerlo, va bene. Ma, in tutta sincerità, non era il tipo di ritratto di cui avevamo bisogno.
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